In giro per la Normandia

Agosto itinerante nel nord della Francia
Scritto da: andrea&bea
in giro per la normandia
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Il nostro viaggio non è stato limitato alla sola Normandia, che comunque l’ha fatta da padrone, ma ha toccato varie località interessanti della Francia Settentrionale, tutto ciò in 8 giorni durante il mese di Agosto. Abbiamo pianificato il viaggio già un paio di mesi prima di partire, scegliendo il tragitto più interessante da intraprendere, prenotandoci per tempo gli alberghi (tutti due/tre stelle) e la macchina (con l’economico easy car). Fortunatamente abbiamo incontrato un tempo clemente, anche se le temperature non sono mai state troppo estive, ma del resto è tipico di queste regioni. Inoltre siamo stati bravissimi a risparmiare non negandoci nulla, rifornendoci per il carburante quasi esclusivamente presso le pompe di benzina degli innumerevoli centri commerciali, dove si risparmia notevolmente (si paga solo con bancomat e carte di credito, le prime quasi esclusivamente si ultima generazione con micro chip), prediligendo un percorso misto per le strade (statali-provinciali e autostrade, dalle quali è possibile entrare ed uscire senza pagare il biglietto)

1 giorno Bauvais – Chartres – Le Mont S.Michel Con volo Ryan Air siamo partiti prestissimo da Roma Ciampino alla volta di Bauvais. Atterrati abbiamo sbrigato le pratiche per prendere l’auto (una decorosa citroen c3) e siamo partiti alla volta di Parigi. Travolti dal traffico della città ci siamo alla fine diretti verso Chartres. Abbiamo attraversato una miriade di paesini, rimanendo colpiti dall’ordine e dal decoro di questi piccoli insediamenti, tutti con la loro brava cattedrale dalle alte guglie a dominarne l’abitato. Chartres è famosa per la sua magnifica cattedrale, il cui corpo gigantesco si staglia all’orizzonte della piatta campagna francese già a diversi km di distanza. Il paese è una visita obbligata ed interessante, la notre dame è magnifica ed imponente. Vorrei tornarci per visitarlo con più calma. Dopo un pasto frugale ci mettiamo in marcia verso Le Mont S Michel. Giungiamo verso sera a Pontorson, a 9 km dal monte, dove pernottiamo preso l’hotel De Bretagna. Pulito ma brutto, con personale scortese. Prima del meritato riposo, cena a base di gallette farcite e visita notturna, molto suggestiva, al monte illuminato (anche se la miriade di alberghi sorti nei suoi pressi danno alla zona un aria da las vegas di provincia).

2 giorno Le Mont S.Michel – Bayeux – Spiagge dello Sbarco Ci svegliamo di buon ora e ci dirigiamo di nuovo al Mont S.Michel. Oggi è prevista l’ondata di piena più alta della stagione e non vogliamo perderla. In realtà il fenomeno è troppo lento per poter essere apprezzato ad occhio nudo sebbene sia evidente dopo un paio d’ore di visita come l’area della laguna in un primo tempo sgombera o quasi dalle acque ne sia completamente ricoperta. La visita del Mont S Michel non è entusiasmante: c’è molto caos, l’interno è pieno di negozietti di souvenirs (mi ha ricordato un San Marino in piccolo). Dopo un giro sui camminamenti interni ce ne andiamo e ci mettiamo in viaggio verso Bayeux. Arriviamo presso il B&B di madame Pichoniere, un delizioso cottage a due piani con tanto di letto a baldacchino, dove ci riposiamo. Questo è il punto di partenza per la visita ad un paio di siti importanti lungo la striscia delle spiagge dello sbarco in Normandia. Andiamo dapprima verso Omaha Beach, passando attraverso paesini disseminati di ricordi bellici, monumenti commemorativi, bandiere degli alleati: si respira un clima diverso in questi luoghi così pregni di significati. Ad Omaha visitiamo il grande cimitero dei caduti americani, con la sua distesa di croci bianche e scendiamo verso la spiaggia, dove è rimasto praticamente nulla. Ci sono, anzi, numerosi esercizi balneari. Ci rimettiamo in cammino ed arriviamo dopo diversi km a Pont de Lu Hoc, dove c’è il Rangers Memorial. Lì invece è rimasto tutto come 65 anni fa. A terra vi sono gli immensi crateri delle bombe, e disseminate le rovine dei bunker tedeschi e delle postazioni dell’artiglieria pesante. Sono luoghi su cui domina un atmosfera di mestizia, ma la cui visita è senz’altro doverosa. Torniamo in serata a Bayeux, visitiamo a piedi il centro storico e dopo una rapida cena di nuovo a base di gallette ce ne andiamo a dormire. Sarebbe valsa la pena un’altra notte per visitare meglio la cittadina ma il tempo stringe.

3 giorno: bayeux-honfleur-etretat-fecamp-rouen Giornata molto lunga. Ci svegliamo presto e partiamo alla volta della piccola cittadina di Honfleur, cittadina di mare, piccola e graziosa, ma la cui unica attrattiva è fondamentalmente rappresentata dal caratteristico porticciolo. Ci rimettiamo in macchina e ci dirigiamo alla volta di Etretat, attraversando il famoso Ponte della Normandia che “sorvola” l’enorme foce della Senna. Arriviamo ad Etretat verso ora di pranzo. La piccola località marinara è famosa soprattutto per le spettacolari scogliere bianche a picco sul mare, un vero spettacolo, che incorniciano una lunga spiaggia petrosa. Se si ha tempo è bello intraprendere una camminata lungo i sentieri che si arrampicano lungo le alte coste ed osservare il panorama. Nel pomeriggio ci rimettiamo in viaggio verso Fecamp, anche questa piccola cittadina di mare, che sorge attorno ad un porto canale. Famosa per la produzione di un originale amaro prodotto dai monaci benedettini. Il luogo di produzione è visitabile con degustazione finale compresa. Noi abbiamo preferito invece visitare l’abbazia benedettina costruita intorno al 1100 e ampiamente rivista nei secoli, che sorge dinanzi a ciò che rimane di un antico castello normanno. Dopo un salto in una boulangerie ci rimettiamo in cammino verso la città di Rouen, in riva alla senna dove arriviamo in serata e ci sistemiamo nel grazioso hotel Des Carmes a due passi dalla cattedrale, in pieno centro.

4 giorno: Rouen Dedichiamo l’intera giornata alla visita della città, casa natale di Flaubert. Il tempo è uggioso ma non credo sia una novità per questi luoghi. La temperatura è bassa per la stagione, e la cosa non mi dispiace. Abbiamo visitato Il musée des beaux-arts, che ospita un interessante raccolta di quadri. Tra gli altri le vedute della cattedrale di Rouen di Monet, pittore che ha reso famosa questa Notre Dame. Il resto della cittadina è facilmente visitabile con una giornata. È piuttosto piccola, e tutto quello che c’è da vedere è in centro. Visitiamo così la meravigliosa cattedrale, passeggiamo per le vie del centro sul quale si affacciano case dalle classiche facciate in legno, passeggiamo fino alla piazza del mercato vecchio dove fu arsa viva Giovanna d’Arco (c’è anche la torre dove venne imprigionata), infine visitiamo l’autre san maclou, un luogo piuttosto singolare, un complesso di case medievali , che oggi ospitano l’istituto di belle arti,al centro del quale sorge un grande piazzale. È singolare pensare che in realtà nel passato tempo questo luogo era un luogo si sepoltura, anzi ai tempi delle grandi pestilenze era usato come fossa comune. In serata ci gustiamo, insieme ad altre decine di turisti, lo spettacolo di luci e suoni proiettato sulla facciata della Notre Dame.

5 giorno: verso Calais Ci dirigiamo verso Calais, sulla Manica, e percorriamo zone di interesse naturalistico. La prima fermata è presso l’estuario della Somme, zona di terre basse e acquitrinose, interessante zona per il birdwatching e per la presenza delle foche. Tuttavia per avere qualche speranza di avvistarne sarebbe necessario inoltrarsi a piedi tra i fanghi dell’estuario, ma non siamo attrezzati ed inoltre la giornata è piuttosto ventosa. Comunque il paesaggio piuttosto estremo è affascinante. Si prosegue verso Boulogne sur Mere, località marina che ospita un importante acquario il Nausicaa. Noi ci fermiamo qui per mangiare in realtà, in un piccolo ristorante in centro, dove servono specialità di montagna (!!!), in realtà il posto più decoroso e meno turistico dove pranzare. Proseguiamo lungo la ventosa Cote d’Opale. Subito fuori da Boulogne è l’affascinate riserva naturale delle Dune de la Slack. Ci inoltriamo per alcuni sentieri fino al mare. Il vento è fortissimo il tempo di qualche foto e poi via, fino a Cap Blanc Nez, il punto più vicino alla Gran Bretagna. Ma il tempo è peggiorato, troppo, e proseguiamo fino a Cap Gris Nez, il punto più alto della suggestiva costa. L’altura è colpita da un vento fortissimo e da pioggia. La temperatura si improvvisamente abbassata su medie autunnali. Decidiamo però di salire fino in cima, a piedi, pur andando controvento. Una volta arrivati purtroppo il tempo è ancora più inclemente. Voltandoci vediamo le basse colline dietro la costa ancora puntellate dalle impronte dei bombardamenti della prima guerra mondiale, mentre il mare di fronte a noi è coperto dalle nubi. Arriviamo finalmente a Calais nel primo pomeriggio, infreddoliti e inumidi. Il tempo è veramente inclemente oggi, Calais in questo non aiuta essendo una grigia città portuale di frontiera. Questa città è un luogo eletto a punto di partenza dai clandestini per imbarcarsi verso la Gran Bretagna e infatti frotte di africani e asiatici si nascondono nelle vicinanze del porto nella speranza di partire clandestinamente. Diciamo che Calais l’avrei proprio evitata. Mi risollevo d’animo mangiando in un bel ristorantino presso il porto dove degustiamo del pesce freschissimo(Ou Mouttes). Pernottiamo nel piccolo hotel Richeliu dalle stanze graziose(anche se vedendolo dall’esterno l’impressione non è la stessa che da negli interni delle stanze, anzi).

6 giorno: Amiens Partiamo di buon ora alla volta di Amiens. Prima però passiamo a Cap Blanc Nez, dove il giorno precedente non eravamo andati. Il cielo è terso, ma il vento è sempre forte. Piccoli arbusti che vivono sulla scogliera sono totalmente piegati dalla violenza dei venti, piccoli volatili sembrano fermi in aria mentre cercano di librarsi nelle correnti fortissime. Il mare romba con alte onde sotto il promontorio. In lontananza il fantasma evanescente delle coste inglesi. Da vedere. Arriviamo ad Amiens verso ora di pranzo. Prendiamo la camera presso il piccolo ma curatissimo hotel Victor Hugo, e dopo un breve riposo visitiamo la meravigliosa Notre Dame, la più grande di Francia. Sicuramente la più bella vista in viaggio insieme a quella di Chartres. Un breve passeggiata per il piccolo centro, parte del quale circondato da alcuni canali navigabili, ed è già sera. Assistiamo anche qui allo spettacolo di luci e suoni proiettato sulla facciata della cattedrale che le restituisce l’antico aspetto policromo. Stanchissimi andiamo di corsa a letto.

7-8 giorno Parigi Partiamo di buon ora alla volta di Parigi dove trascorreremo le ultime due notti prima di tornare a Roma. Il viaggio è stato faticoso e vorremmo riposarci nella capitale dedicandoci a poche passeggiate, del resto non è la prima per nessuno dei due in questa città. Invece veniamo travolti dal turbinio dei grandi boulevard e non riposiamo per nulla, visitando le zone più caratteristiche, che qui non sto ad elencare. Abbiamo pernottato in un piccolo albergo un po’ fuori dal centro, a Levallois-Perret, l’hotel Boisserie, stanze minuscole ma ben curate. Al termine dell’ottavo giorno ci rimettiamo in viaggio alla volta di Bauvais (della quale scorgiamo la grande ed incompiuta cattedrale) dove consegniamo l’auto e ci imbarchiamo per Roma dall’angusto aereoporto.



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