Aria di nord, buon vino e tante cose da vedere

10.07.2007 Siamo partiti alle 7.00 da Cuneo, la macchina carica di bagagli e di generi di prima necessità, primo fra i quali un frigorifero ad alimentazione elettrica che si rivelerà utilissimo per tutta la durata del viaggio, per tenere in fresco acqua, bevande varie e dell’ottimo vino rosé, sidro, formaggio e yoghurt acquistati in Francia....
Scritto da: ManuelaD
aria di nord, buon vino e tante cose da vedere
Partenza il: 10/07/2007
Ritorno il: 20/07/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
10.07.2007 Siamo partiti alle 7.00 da Cuneo, la macchina carica di bagagli e di generi di prima necessità, primo fra i quali un frigorifero ad alimentazione elettrica che si rivelerà utilissimo per tutta la durata del viaggio, per tenere in fresco acqua, bevande varie e dell’ottimo vino rosé, sidro, formaggio e yoghurt acquistati in Francia. Decidiamo di non varcare la frontiera attraverso il Frejus o il Monte Bianco per una questione puramente economica. Così ci avventuriamo per il meno conosciuto “ Colle della Maddalena” che da Cuneo porta direttamente al Lago di Serre Ponçon e di conseguenza a Grénoble. Di lì è tutta autostrada fino a Versailles, nostra prima meta di viaggio. Trascorriamo la notte al “Hotel du Cheval Rouge” www.Chevalrouge.Fr, un albergo a 2 stelle, situato a 5 minuti dalla reggia. La camera era spaziosa e pulita e cosa più importante di tutte, dispone di un parcheggio interno privato. Il parcheggio è un dettaglio da non sottovalutare in una cittadina caotica e cara come Versailles. 11.07.2007 Il mattino il tempo è grigio, tira vento e fa freddo, dopo una rapida colazione, ci dirigiamo verso la reggia della quale visitiamo solo i giardini. Il parco è enorme e noi camminiamo per ore al suo interno, persi fra fontane, sculture e giochi d’acqua. Ci rammarichiamo di pagare 5.00 Euro per un panino, ma dopo tutto siamo nella corte del re! Nel primo pomeriggio ripartiamo alla volta della Normandia. Usciti dalla banlieu parigina, ci immergiamo finalmente nella splendida campagna francese, coperta da un tappeto di grano giallo. Decidiamo di prendere una strada nazionale che è uguale all’autostrada, ma non si paga, e in poco più di un’ora siamo a Epreville-Martainville, non lontano da Rouen, dove Jean Yves et Marie Lise ci aspettano nel loro B&B “Sweet Home” http://jy.Aucreterre.Free.Fr. L’accoglienza è molto calorosa e la stanza è magnificamente arredata e pulita. La sera ceniamo da loro e abbiamo il primo vero assaggio di Normandia: sidro, formaggio, quiche, cornet jambon. Dopo cena ci consigliano un tour della campagna circostante. La luce del crepuscolo (alle 22.30!) rende belle ed interessanti anche le cose più semplici. Vediamo il castello di Martainville e quello di Vascueil e poi ci concediamo una passeggiata a RY paesino della “Madame Bovary” di Flaubert.

12.07.2007 Oggi piove, ma dopo tutto siamo in Normandia e non ci aspettiamo di certo il sole. Oggi ci aspetta un lungo itinerario. Dopo un’abbondante prima colazione partiamo alla volta di Rouen. Rimaniamo impressionati dalla bellezza del suo centro storico, dalla cattedrale e soprattutto dalla chiesa di Giovanna d’Arco, la più bella chiesa moderna che abbia mai visto. In molti ci avevano detto che non era un granché e che una chiesa moderna in un contesto medioevale non era stata una scelta giusta. Volete la nostra impressione? A noi è piaciuta moltissimo. Nel primo pomeriggio ci dirigiamo verso nord e visitiamo le due abbazie della Senna più importanti: St. Martin de Boscherville e Jumiège. Ma la nostra meta è raggiungere Fécamp e poi Etretat. Ci arriviamo a metà pomeriggio. Fa freddo, pioviggina e tira vento e noi ne siamo felici. Il fascino delle Falaises con il cattivo tempo è UNICO. Ci innamoriamo di Etretat. Ci arrampichiamo sulle sue Falaises, ascoltiamo il rumore del mare e dei gabbiani e assaporiamo le deliziose Moules Frites in uno dei tanti ristorantini. Dopo cena, a malincuore, ritorniamo verso Rouen per trascorrere la seconda notte al “Sweet Home”.

13.07.2007 Salutiamo Jean Yves e Marie Lise e ci dirigiamo nuovamente verso la costa normanna. Facciamo tappa a Lisieux, dove visitiamo il maestoso santuario di Santa Teresa del Bambin Gesù. La basilica è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. L’interno è davvero molto interessante. Proseguiamo il viaggio verso Honfleur. Il tempo è bello e per la prima volta, fa caldo! Cappellino e occhiali da sole e siamo pronti per una bella passeggiata nelle viuzze del paesino detto anche la Saint Tropez del nord. Il porticciolo, pieno di barche, è circondato da tanti ristorantini dove la gente gusta moules e crostacei di ogni genere accompagnati da ottimo vino rosè o sidro. Le case di ardesia nera fanno da contorno a questo angolo di Francia che i pittori dipingono sulle loro tele con amore e passione.

Percorriamo la costa in auto e prima di Deauville, ci fermiamo su una spiaggia enorme e semideserta. Peccato non avere i costumi… Deauville e Trouville sono invase dai turisti, sembra Rimini! Così preferiamo proseguire e raggiungere il B&B “Moulin de 4 Vaux” che si trova nell’entroterra a St. Etienne la Thillaye. Www.Gitemoulindes4vaux.Com. Purtroppo il b&b ci delude un po’, perché non è esattamente come sembrava sul sito internet. Il posto è pulito, immerso nella campagna, la colazione abbondante, ma rispetto agli altri b&b è un gradino sotto. Ceniamo a Pont Leveque, città senza particolari attrattive turistiche e per un attimo ci sembra di vivere un “déjà vu”. L’anno scorso in Irlanda ci era successa la stessa cosa nella città di Carlow.

14.07.2007 – 15.07.2007 Oggi è il 14 luglio, festa nazionale francese ma soprattutto per noi, è il giorno di visita alle spiagge dello sbarco. Oggi e domani saranno due giorni di intensa visita a siti storici più o meno importanti dedicati al D-DAY. Il b&b che ci ospita per due notti si trova a Tracy-sur-mer, proprio vicino ad Arromanches. Si tratta di una fattoria questa volta. Www.Ohotes.Com\fermedelarosiere. La “Ferme de la Rosière” ci accoglie calorosamente, la stanza è piccola ma coloratissima e si respira proprio aria di campagna! I proprietari sono molto gentili, ci preparano una prima colazione abbondante e ci danno anche loro preziosi consigli. Visitiamo il museo di Arromanches, dove ci propongono anche un video in italiano sullo sbarco. Il museo è molto interessante ed è anche l’unico che visiteremo. Arromanches è un villaggio delizioso. Il suo mare è disseminato da quello che rimane del grande porto artificiale costruito dagli americani e la sera offre uno spettacolo di marea quasi paragonabile a quello di Mont-St-Michel. Ad Arromanches torneremo infatti anche la sera del 15 per cenare e per goderci la marea dal muretto di una spiaggia. La sera del 14 ceniamo da alcuni amici a Caen e vediamo i fuochi del 14 luglio insieme a loro, e qui abbiamo la conferma dell’esaltazione patriottica francese… Per noi si trattava solo di uno spettacolo, interminabile di fuochi artificiali, ma per loro aveva tutt’altro significato. Il giorno dopo visitiamo il cimitero americano e Omaha Beach. Le migliaia di croci bianche ci impressionano e ci ricordano che qui poco più di 60 anni fa, sono morti migliaia di giovani. A Omaha raccogliamo un po’ di sabbia, a ricordo di quello che è stato uno dei più grandi massacri della storia. Lo stesso giorno visitiamo anche il cimitero tedesco di La Cambe. Le croci nere risaltano nel verde del prato e ci ricordano che anche i tedeschi erano giovani e che anche loro sono morti ammazzati per colpa degli ordini di un pazzo. Andiamo a vedere la batteria di Longues sur mer e ci rimaniamo parecchio tempo. I bunker e i cannoni sono perfettamente conservati. Dopo Longues è la volta di Pointe du Hoc. Magnifico! Sembriamo due bambini che giocano ai soldatini. Ci perdiamo fra trincee, bunker e postazioni varie e rimaniamo estasiati dalla bellezza della costa che si getta a picco sul mare.. Ma come potevano i rangers scalare una cosi alta parete verticale? Ci dirigiamo a Nord verso Utah beach e facciamo tappa a St-Mère-Eglise per vedere e fotografare il paracadutista appeso al campanile della chiesa, reso famoso dal film “il giorno più lungo”. Ci rattrista vedere che ora quel soldato è venduto in ogni negozio di souvenir e in mille forme. 16.07.2007 Oggi è il giorno di Mont-st-michel. Non vediamo l’ora! Lasciamo la “Ferme de la Rosière” a malincuore, ci piaceva davvero molto. Arriviamo a Mont-St.-Michel, paghiamo i 4.00 Euro di parcheggio e abbiamo una grande delusione: c’è molta, troppa gente. Non si riesce a camminare e Mont-St-Michel sembra una grande fiera invece che un monumento storico. Così decidiamo di raggiungere il b&b di Juliette Hallais che si trova a soli 4 km, e di ritornarci la sera. Il b&b è molto pulito ed economico (36.00 Euro per una doppia con bagno) e, cosa più importante, c’è una cucina a disposizione degli ospiti e, finalmente, riusciamo a gustarci una buona MOKA italiana!!! Questo si che è caffè! Nel pomeriggio facciamo una passeggiata nella campagna di Ardevon, vediamo le greggi di pecore “pre-salé” e ci rilassiamo un po’. Alle 17.30 torniamo a Mont-st-michel, riusciamo a convincere il parcheggiatore a non pagare di nuovo il parcheggio e finalmente I TURISTI SI SONO DIMEZZATI e Mont-st-michel ritorna al suo fascino medioevale. L’abbazia di sera è splendida. La visita è accompagnata da musica classica e da giochi di luce e di specchi che rendono tutto ancora più misterioso. Giunti sulla terrazza in cima all’abbazia, facciamo il nostro “appostamento marea”, e così, con un po’ di pazienza, nel giro di 2 ore vediamo la marea alzarsi ed arrivare, prima lentamente e poi in modo sempre più rapido, fino a coprire la totalità dell’area circostante il monte, due parcheggi compresi… Meno male che i cartelli indicano l’ora in cui togliere l’auto… Ceniamo in un ristorante e poi aspettiamo la notte e alle 23.00 passeggiamo ancora una volta per il monte. Questa volta non c’è più nessuno e le luci color arancio regalano a Mont-St-Michel il suo fascino originale e a noi il ricordo più bello di tutta la vacanza.

17.07.2007 Oggi è il giorno della “ventosa” Bretagna. Vogliamo percorrere la costa fino a Cap Frehel e poi al ritorno visitare la città medioevale di Dinan. La prima sosta è a Cancale, magnifica cittadina nella baia di Mont-st-Michel. Il colore turchese del mare e il vento ci ricordano l’Irlanda… Da Cancale raggiungiamo Pointe du Grouin, bellissima riserva naturale. Attraversiamo le caotiche St. Malo e Dinard per raggiungere Fort-la-Latte e Cap Frehel. Si respira aria di Nord, il vento dell’ovest è fortissimo e nonostante ci sia il sole, siamo obbligati ad indossare l’impermeabile. Dopo una sosta nella spiaggia di Sables d’or (la sabbia ha veramente il colore dell’oro), raggiungiamo Dinan e siamo stupiti dalla bellezza di questa città Bretone. Sul materiale turistico si accenna appena a Dinan, ma vi assicuro che ne vale la pena. Il centro storico medioevale è molto ben conservato ed è ricco di negozi di artigianato e prodotti tipici bretoni. Torniamo a dormire ad Ardevon.

18.07.2007 Lasciamo Ardevon dopo un’abbondante prima colazione e ci dirigiamo verso Carnac, sulla costa meridionale della Bretagna. La visita dei famosi megaliti di Carnac ci delude un po’, forse perché quelli che avevamo visto in Irlanda erano molto più interessanti o semplicemente perché faceva caldo ed eravamo stanchi. Il viaggio prosegue verso il penultimo b&b prenotato. Il b&b si trova nella Loira vicino ad Anger. Arriviamo nel tardo pomeriggio. Il b&b si chiama “Le logis” www.Angerscharmance.Com ed è magnifico. Si tratta di una vecchia casa restaurata con una sala comune splendidamente arredata e con un camino gigantesco. La stanza è la più bella che troviamo in tutto il viaggio. E’ rustica, grande e con i colori tipici della campagna. Ceniamo in una brasserie consigliata dai proprietari, mangiamo una pizza (senza sale??) e poi andiamo a dormire. 19.07.2007 Ultimo giorno dedicato alla Loira. Viaggiamo lungo gli argini del fiume che scorre lento sotto i ponti che lo attraversano. La prima tappa la facciamo a Saumur, ma non per visitare il castello, bensì per fare scorta di ottimo vino rosé da portare a casa. Vogliamo visitare il castello di Ussé, quello della “Bella addormentata nel bosco”, ma ci limitiamo a vederlo da fuori. Il prezzo è troppo alto: 12.00 Euro a persona. Proseguiamo verso Villandry. Il castello di Villandry è decisamente più interessante e decidiamo di visitarlo. L’interno è ancora arredato come ai tempi in cui era abitato da una famiglia di nobili del luogo. Dal tetto del castello si gode di una magnifica vista sui giardini di cui Villandry è famoso. E’ un gioco di siepi e di fiori colorati che formano aiuole e labirinti a perdita d’occhio. Passeggiando nel giardino ci si rende conto poi che le aiuole non sono formate da fiori comuni ma da ortaggi di ogni tipo. Proseguiamo in direzione di Chanaunceaux attraverso una strada che attraversa immensi campi di girasoli. Chanaunceaux ci delude un po’. Esternamente è molto bello ma all’interno è troppo affollato ed è impossibile godere della bellezza del castello che si specchia sull’acqua. L’ultima tappa è Chambord. Magnifico! Il castello ha una struttura massiccia ma allo stesso tempo elegante e il parco che lo circonda è immenso. Raggiungiamo l’ultimo b&b prenotato. Per arrivarci attraversiamo una campagna immensa coltivata a cereali. Non abbiamo mai visto tanto spazio. Sullo sfondo c’è una grande centrale nucleare, la seconda che incontriamo in 100 km. La “Ferme Peschard” http://fermepeschard.Free.Fr si trova a Séris, un villaggio di 20 case abitate da contadini e al di fuori di ogni circuito turistico. La stanza è nel sottotetto e dal finestrino si vedono i girasoli sul retro. Chiediamo un consiglio per cenare (siamo veramente fuori dal mondo) e la signora ci invita a mangiare da loro. Alle 20.00 una tavolata imbandita ci attende nell’aia e ceniamo allegramente insieme ad altri turisti. Per soli 18.00 euro abbiamo fatto la cena più abbondante di tutta la vacanza! 20.07.2007 Partiamo presto… Piove e siamo un po’ tristi. Non abbiamo voglia di rientrare. Il viaggio sarà lungo e sarà sempre accompagnato dalla pioggia. Varcato il confine fa molto caldo e già rimpiangiamo la nostra vacanza, il clima, la gente e gli splendidi paesaggi attraversati in quasi 4000 km e di cui abbiamo goduto per 10 giorni…



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche