I castelli della Loira, Bretagna e Normandia

1 giorno La passione per la fotografia e per le bellezze naturali, unita alla voglia di sperimentare un viaggio diverso, organizzato interamente da noi, ci ha spinti a visitare alcune regioni del nord della Francia. Con l'auto carica di bagagli, come al solito esageratamente grandi (pensate, abbiamo portato anche una tenda, e solo negli ultimi...
Scritto da: eva fattarelli
i castelli della loira, bretagna e normandia
Partenza il: 31/07/2002
Ritorno il: 07/08/2002
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
1 giorno La passione per la fotografia e per le bellezze naturali, unita alla voglia di sperimentare un viaggio diverso, organizzato interamente da noi, ci ha spinti a visitare alcune regioni del nord della Francia. Con l’auto carica di bagagli, come al solito esageratamente grandi (pensate, abbiamo portato anche una tenda, e solo negli ultimi giorni abbiamo notato di averla nel bagagliaio!), di buon’ora lasciamo la nostra amata valle (Valtellina), diretti verso il Traforo del Monte Bianco. Da Milano prendiamo la A4 per 100 km fino a prendere, nei pressi di Ivrea, la A5 fino a Courmayeur a 110 km circa. Non c’è traffico sulle autostrade, ma grossi nuvoloni iniziano già ad oscurare l’orizzonte della nostra vacanza: con grande dispiacere a Courmayeur non riusciamo nemmeno a vedere la cima del Monte Bianco. Altra nota dolente sono i 25,60 che dobbiamo sborsare per i 12 km del tunnel appena riaperto, limite massimo di velocità 60 km/h! Usciti dal tunnel siamo nei pressi di Chamonix, in territorio francese. Qui prendiamo la E25 che ci porta dritti a Geneve (Ginevra) dopo circa 1 ora (80km). Pranziamo e ripartiamo subito alla volta di Macon che raggiungiamo dopo 150 km (autostrada A40). La città si rivela per nulla interessante così decidiamo di proseguire.

La nostra prima vera e propria tappa è la religiosa cittadina di Cluny (a 25km), la quale merita sicuramente una visita per il fascino medievale che qui si respira e per la presenza della più antica abbazia cluniacense. Bellissimi i vicoli in pavè, i colori caldi del mattone delle case, che contrastano con quelli scuri e brillanti dei tetti e dei campanili alla luce di un tramonto infuocato. Non c’è nulla da dire, questo borgo ha anche un non so che di romantico! Decidiamo così di trascorrere in questa zona la nostra prima notte.

Da Milano a Cluny abbiamo percorso 450 km in 6 ore.

La Valle della Loira 2 giorno Di buon ora, l’indomani, ripartiamo per la Valle della Loira. L’alto costo delle autostrade, unito alla nostra voglia di avventura, ci porta a prendere la decisione di percorrere d’ora in poi solamente strade secondarie. Ciò si rivelerà ottimale, sia perchè non c’è comunque traffico in questo periodo, sia perchè possiamo ammirare meglio gli splendidi paesaggi che via via si susseguono. Prendiamo così la N79 (o E62) fino a Moulins e da qui la N76. La strada per la Loira è lunga, e così decidiamo di fermarci a visitare un’altra cittadina lungo la via (a 250km – 3 ore): Bourges (nello Cher), con la sua gotica e imponente Cattedrale di Saint Etienne, la quale appartiene, meritatamente, al patrimonio mondiale dell’Unesco. Notiamo purtroppo che all’esterno è in fase di restauro. All’interno veniamo colpiti da un orologio molto particolare, dagli ingranaggi intricatissimi, il quale riporta le ore, i fusi orari, i giorni, i mesi e gli anni. Ci fermiamo a pranzare in uno dei numerosi chioschetti-paninoteche che faranno la gioia del nostro palato (e del nostro portafoglio: 2 mezze baguettes, 2 bibite e 2 desserts a soli 11 €!) nei veloci pranzi della nostra vacanza. Le baguettes francesi sono deliziose, enormi, salutari e molto molto imbottite.

E’ ora di ripartire per la nostra prossima tappa che sarà la cittadina di Blois. Prima però decidiamo di visitare il primo castello della nostra vacanza. E’ il Château Chambord. Per raggiungerlo, da Tours, occorre proseguire sempre sulla strada N76 fino a Villefranche Sur Cher e da qui prendere per Cour-Cheverny sulla N765 (a 90km). A pochi km sulla D923 ecco il castello. A nostro avviso, per il suo fascino fiabesco ma allo stesso tempo maestoso, è il più bello tra tutti i castelli della Loira. Ci impressiona soprattutto la sua grandezza e il numero spropositato di stanze. Si dice che gli ospiti del principe, quando alloggiavano qui durante le battute di caccia, avessero bisogno di una pianta dell’edificio per potersi muovere da un’ala all’altra senza rischiare di perdersi. Non abbiamo difficoltà a crederlo! L’interno non è sicuramente all’altezza dell’esterno, ma vale sicuramente la pena visitarlo (l’accesso costa solo 5€, come nella maggior parte dei castelli). Particolare è lo scalone principale, caratterizzato da una doppia rampa elicoidale, disegnata probabilmente da Leonardo da Vinci. E’ realizzato in modo che chi sale e chi scende non si incontrino mai. Tra le varie possibilità, scegliamo di pernottare a Blois, cittadina che sarà il punto di partenza per la visita ai castelli di questa zona. Anche Blois, pur nella sua semplicità, è piuttosto romantica, soprattutto se guardata dall’alto, dalla piazza su cui si affaccia il suo modesto ma elegante castello. Veniamo colpiti di nuovo dal colore blu intenso dei tetti in ardesia, caratteristica comune a tutta questa regione della Francia. A Blois facciamo anche il nostro primo incontro con il piatto più tipico del luogo, quello che ci accompagnerà, fino quasi a nausearci, in Normandia: “les moules”, ovvero le cozze, preparate in decine di modi possibili. Se siete dei grandi mangioni, e soprattutto se amate il pesce, vi consigliamo la “marmitta del Pescatore”, una casseruola piena piena di cozze e pesce accompagnate da patatine fritte.

Da Cluny a Blois abbiamo percorso 350 km.

3 giorno Suona la sveglia e poco dopo torniamo alla visita dei castelli. A poco meno di 20 km da Blois in direzione sud-est (N765), vi è il grazioso Château Cheverny (preceduto di qualche chilometro dal Chateau Beauregard, da guardare, giusto perchè sulla strada!), il quale merita di essere visitato al suo interno, per l’eleganza degli arredi e la cura nella ricostruzione delle sale. Noi siamo stati colpiti soprattutto dalla stanza delle armature e dai quadri alle pareti: notate i volti raffigurati, in tutti i dipinti nei castelli li troverete uguali. A questo punto torniamo verso Blois e seguiamo la strada statale che corre parallela al fiume Loira in direzione Tours (D751). Lungo la strada ci soffermiamo brevemente a scattare qualche fotografia agli splendidi campi di girasole e a visitare dall’esterno altri due castelli, Château Troussay e Château Fougères-sur-Bièvre, prima di raggiungere uno dei pochi castelli situati veramente sulle rive della Loira: il Château Chaumont. A proposito di Loira, noi ci aspettavamo un fiume piuttosto grande, dall’acqua blu e trasparente, dove i castelli si potessero riflettere in un gioco di specchi…Beh, non è niente di tutto ciò: poca acqua, e quella che c’è è lontana dall’essere trasparente. Inoltre il sole continua a latitare tra scure nubi cumuliformi. Le Château Chaumont-sur-Loire si trova su di una collinetta in posizione dominante, e per raggiungerlo bisogna camminare a piedi per circa 15 minuti. Se avete tempo, recatevi sulla sponda opposta del fiume da dove potete fare delle belle foto.

Riprendiamo quindi la nostra strada e ci dirigiamo ad Amboise, dove trascorriamo gran parte del pomeriggio chiusi in un Internet-café a pranzare al riparo dalla pioggia, che ha cominciato a scendere copiosa. Appena il cielo si rasserena, ne approfittiamo per visitare le vie della cittadina, anch’esse piene di chioschetti traboccanti di baguettes, e per dare una sguardo al suo castello, il quale, dal punto di vista storico, è forse uno dei più importanti, perchè fu dimora di Luigi XI, Carlo VIII e di Francesco I e Caterina de’ Medici. Tutto sommato una cittadina che consigliamo di visitare.

La nostra tappa successiva è Tours, sicuramente il centro più interessante e divertente di tutta la regione, e base per la visita di due tra i più bei castelli della zona. Lasciatevi impressionare dall’altezza delle torri della sua cattedrale e lasciatevi tentare dal profumo dei mille dolci venduti in ogni vicoletto: non solo gelati ma anche crèpes alla marmellata e crema di cioccolato e i buonissimi goufres. Il centro è molto affollato, soprattutto da giovani (Tours è una città universitaria) di culture diverse. Non dimenticate di sollevare lo sguardo verso gli edifici del centro, costruiti in legno e dalle pareti piuttosto storte, in stile tipicamente fiammingo. Approfittiamo del clima gradevole che si rspira in città per una bella cenetta e per una passeggiata notturna sulle rive della Loira.

Da Blois a Tours abbiamo percorso 120 km.

4 giorno Ci prendiamo un’intera giornata per visitare Château Chenonceau e Château Villandry, le perle, insieme a Château Chambord, della Valle della Loira. Alle 8 siamo già pronti per la visita al Château Chenonceau, che dista circa 40 km da Tours in direzione est, sulle sponde del fiume Cher. Il castello non dista moltissimo dal castello di Amboise visto il giorno precedente, che però giace sul fiume Loira. Chenonceau è una costruzione molto particolare, basta pensare che il suo salone da ballo si trova proprio sopra le acque del fiume! Qui, durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato allestito un ospedale per alloggiare e curare i soldati e i civili feriti. A noi sono piaciute tanto le cucine nei sotterranei, con i forni, le tavolate, gli utensili in rame appesi alle pareti.

Sul sito www.Viaggiandonelmondo.Com puoi trovare il racconto integrale completo del giro nelle bellissime regioni di Bretagna e Normandia.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche