Agosto-Settembre 2000
Dopo le classiche raccomandazioni di stare attento di mia madre, ma soprattutto le mie a mio padre ( che di solito per accompagnarmi all’aeroporto inventa strani giri per evitare traffico ed arriviamo
Per un pelo ad imbarcarci sull’aereo ), ci siamo diretti a casa Patrick per prenderlo ma, quando dopo 12 minuti di citofonata mi rispose una vocina timida dicendomi “ora ti chiamo Patrick“, intuii molte cose : 1) stava ancora dormendo, 2) avrei dovuto pensare a tutto io, 3) addio Messico.
In fila per il check-in dietro di ...