Arriviamo all’aeroporto internazionale di Rio de Janeiro alle 7.30 del mattino con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario previsto (volo diretto da Parigi con Air France).
Effettuato il controllo dei passaporti e ritirati i bagagli, all’uscita, in mezzo ad una moltitudine di persone che cercavano altre persone, individuiamo il cartello con i nostri nomi in mano ad un giovane alto più di un metro e novanta: Gianluca. Il nostro riferimento in Brasile.
Conosciuto attraverso la raccolta di racconti in “Turisti per caso” e contattato via mail ...