Finlandia fra laghi e cultura Sami

Viaggio dal nord al sud della Finlandia, da Helsinki alle isole Aland fino alla Lapponia
Scritto da: nique
finlandia fra laghi e cultura sami
Partenza il: 09/08/2010
Ritorno il: 29/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Partenza lunedì 9 agosto e rientro domenica 29 agosto 2010. Volo da Milano Malpensa per Helsinki con la compagnia scandinava Blue1, costo Euro 180,52 (durata: 3 ore). Aereo confortevole, volo puntuale e ottimo servizio di check-in online o via sms.

Trascorriamo tre notti a Helsinki per visitare la capitale della Finlandia. Pernottiamo all’Hotel Katajanokka un po’ fuori mano, ma ci incuriosiva in quanto era una prigione ora riconvertita in albergo. Le camere sono confortevoli e nuove, l’unica pecca è l’aria condizionata non regolabile. Buono il ristorante nell’interrato dell’albergo, il Bird Cage. L’unico neo è stata la commissione di 2 euro richiestaci per aver fatto mettere il conto della cena sul conto della camera. Non ci era mai capitato. Con il tram numero quattro si raggiunge in poche fermate il centro. Il biglietto del tram costa 2,5 euro se fatto a bordo o 2 euro se fatto con la macchinetta automatica che non è presente a tutte le fermate. Visto il costo è consigliabile fare un biglietto giornaliero (6,80 euro) o la Helsinki Card che da’ ingresso gratuito a tutti i musei oltre che l’utilizzo di tutti servizi pubblici compreso il traghetto per Suomenlinna. La scelta dei ristoranti di cucina locale ci ha un po’ deluso, quindi ci siamo buttati su un greco presso la stazione Kampi, un thai (Il Tamarin) e un fast-food orientale, il Singapore Hot Wok, sempre nella stazione Kampi. A mezzogiorno, invece, abbiamo sempre approfittato del mercato (Kauppatori) dove c’erano bancarelle con tavolini per un pranzo veloce (salmone alla griglia, crepes, paella, hot dog, ecc.)

Bastano due/tre giorni per visitare Helsinki: la piazza del Senato, la chiesa Usbeski, la piazza del mercato e Suomenlinna (quest’ultima piacevole per una passeggiata, se però c’è il sole, altrimenti non c’è molto da vedere). I musei sono tanti: il Kiasma, d’arte moderna, l’Ateneum, il Kaapelitehdas centro culturale all’interno di una ex fabbrica di cordame. Noi abbiamo visitato solo il Museo del Design, non eccezionale, il Museo Finlandese della Fotografia (che si trova all’interno del Kaapelitehdas) e il Museo della Città di Helsinki molto piacevole e informativo: da’ un quadro esauriente e completo della storia della città con bei reperti e foto storiche. Inoltre, è gratuito.

Per un bel panorama della città fate un salto al bar sulla terrazza al quattordicesimo piano dell’Hotel Torni. Dopo le 14 il bar è aperto ed accessibile a tutti tramite l’ascensore dell’hotel e una stretta scala a chiocciola. Bere qualcosa a tavolino costa un occhio della testa, ma si può salire anche solo per fare le foto o vedere il panorama. L’abbiamo scoperto dietro consiglio di una simpatica signora anziana che una sera ci ha fermato per strada mentre facevamo delle foto e in un perfetto inglese ci ha suggerito di salire lassù.

Discorso a parte merita lo shopping. Fate un salto da Marimekko per i tessuti della casa, da Ittala per ceramiche e vetro, da Aarikka per la bigiotteria in legno, da Sauna Market per gli articoli da sauna, da Design Forum Finlandia per oggetti di design e nella Kauppatori per maglieria in lana, magliette, bigiotteria e chincaglierie varie.

Dopo tre notti a Helsinki comincia il ns tour della Finlandia. La macchina l’abbiamo noleggiata all’agenzia Scandia Rent che si trova presso l’Hotel Crowne Plaza. E’ un’agenzia finlandese che abbiamo contattato qualche mese prima tramite email. Ci ha portato la macchina in albergo e per quindici giorni il prezzo è stato di euro 540,00 – circa 150 euro in meno rispetto alle note compagnie di autonoleggio. La macchina era una Seat Ibiza nuova con un ampio bagagliaio. La prima tappa sono state le isole Aland, più vicine alla Svezia che alla Finlandia. Il viaggio in traghetto (64 euro andata e ritorno con auto al seguito con la compagnia Tallink Silja) dura circa cinque ore e si naviga a zig zag fra una miriade di isolette. Partendo dal porto di Turku alle 8,15 si arriva a Mariehamn alle 13,35, la capitale. Il ns albergo era un po’ fuori perché quelli in centro erano molto costosi, ma pulito e confortevole. Mariehamn è l’unico città degna di questo nome, tutti le altre sono paesi più o meno grandi disseminati fra le isole e isolette dell’arcipelago. Piacevole da visitare è la nave Pommern. Il museo è invece chiuso per restauro fino al 2012. Le isole sono un paradiso per i ciclo-turisti, ci sono delle piste ciclabile che sembrano autostrade. Tante le spiagge e i campeggi con cottage in riva al mare. Il paesaggio marittimo non assomiglia assolutamente a quello italiano, ma è più simile a quello dei nostri laghi o fiumi. Acque basse e a volte paludose. Se il tempo è bello, è piacevole girare in bicicletta per le varie isole, visitare le chiesette antiche e fermarsi ogni tanto in qualche spiaggia. Curiosità: i Pali di Mezza Estate. Visitando le isole Aland dopo il solstizio estivo si notano questi pali che sembrano gli alberi delle navi e vengono decorati con foglie, bandierine e altre curiosità il giorno prima della Festa di Mezza Estate e che poi rimangono in piedi fino alla festa dell’anno successivo. Ce n’è praticamente almeno uno in ogni villaggio.

Noi abbiamo visitato la zona di Eckero e quella a est di Sund. Tre notti sono più che sufficienti anche perché, a parte la natura, non c’è molto da vedere o da fare. Per il mangiare, qui abbiamo trovato locali migliori che ad Helsinki: il Dino’s Grill e l’Indigo. Non ci è particolarmente piaciuto l’Umbra (consigliato invece dalla Lonely Planet); il menu è di cucina mediterranea, ma forse troppo modernizzato con sapori non proprio mediterranei.

Dalle Aland siamo rientrati a Turku, dove abbiamo passato due notti. La città è carina e vivace, c’è l’Università e vari musei. Abbiamo soggiornato al Centro Hotel, un hotel boutique ai bordi del centro. L’aspetto esterno è bruttino e squallido, ma internamente le camere sono confortevoli e arredate con gusto. Anche se però abbiamo sbirciato dentro una camera singola e l’arredamento non era moderno come quello della nostra doppia ma un po’ squallido. Manca l’aria condizionata, c’è solo una pala in mezza alla stanza. Ottima la colazione con frutta fresca, croissant, pane e marmellate, biscotti e torta. Il personale è attento e cortese. L’hotel ha anche un parcheggio privato gratuito, ma i posti sono limitati.

Pessima la qualità dei ristoranti nel centro della città (zona di fronte alla stazione). Ci siamo spostati un po’ ai margini e la qualità è migliorata. Abbiamo mangiato nella piazza della Biblioteca dove ci sono due ristoranti di qualità: il Rocca con tavolini proprio sulla piazza e il Linnankatu 3 (più formale) in un interno del palazzo che ospita il Consolato Italiano. Peccato non aver avuto tempo per visitare il bel museo Aboa Vetus e Ars Nova.

Da Turku ci siamo spostati a Tampere dove abbiamo soggiornato solo una notte. A noi è piaciuta quasi più di Turku. Sarà perché c’era un sole bellissimo, ma la città è fra le più vive della Finlandia. Ci è piaciuta la zona del fiume con gli stabilimenti tessili in mattoni rossi, la Vanha Kirkko, la chiesa ortodossa e il Museo dedicato a Lenin. Ci sono altri musei curiosi nel ristrutturato Centro Finlayson che ospita anche caffè e ristoranti. Qui abbiamo soggiornato all’Omena Hotelli. Una vera scoperta al modico prezzo di euro 58,00/notte. E’ un albergo senza reception che si prenota su internet. Al momento della prenotazione danno un codice per aprire la porta d’ingresso dell’hotel e quella della camera. La colazione non è compresa, ma nelle vicinanze ci sono tanti bar che fanno le colazioni. La camera è spaziosa e pulita con accesso gratuito ad internet tramite il televisore a schermo piatto della camera. Il bagno è un modulo prefabbricato con doccia, ma adeguato. Non ha parcheggio convenzionato, quindi bisogna lasciare la macchina in un parcheggio a pagamento. Buona ed economica la cena in un ristorante thai, il Thai Na Khon.

Tappa successiva: Oulu, città universitaria e centro tecnologico sul mare. Da Tampere a qui sono sei lunghe ore di viaggio. Ci delude un po’ come città. Non è viva come Tampere e il centro è un po’ squallido. Soggiorniamo all’hotel Cumulus, catena alberghiera finlandese. Buono il rapporto qualità/prezzo. Il parcheggio è gratuito. La camera spaziosa. Buona la colazione e la cena. Scarsa la scelta dei ristoranti fuori dall’albergo.

La mattina successiva ripartiamo subito per Rovaniemi (tre ore di viaggio). Nel primo pomeriggio siamo già in albergo, la guesthouse Borealis, molto spartana, ma accogliente, pulita ed economica. Nel primo pomeriggio siamo già pronti per il Villaggio di Babbo Natale. Siamo a Rovaniemi e non possiamo resistere alla tentazione di farci un salto. Siamo un po’ scettici e ci appare subito come un grande baraccone commerciale. Non manchiamo però di spedire una cartolina ai nostri nipoti a casa dall’Ufficio Postale di Santa Claus e di andare a sbirciare dentro la casa/grotta di Babbo Natale. La ricostruzione è davvero fatta ad arte e ci stiamo quasi cascando anche noi. C’è un enorme orologio che rallenta la rotazione terrestre perché Babbo Natale possa consegnare in tempo tutti i regali. Babbo Natale è seduto in una grande sedia di legno circondato da elfi vestiti di rosso. Ci sono foto ovunque con bimbi di tutti i paesi e personaggi famosi. L’atmosfera è quasi surreale persona e stiamo un po’ perdendo la nostra sicurezza. Non abbiamo neanche la “scusa dei bambini” per entrare a salutarlo… Torniamo indietro convinti a non farci suggestionare oltre tanto più che per una foto vogliono ben 25 euro! Stiamo tornando alla macchina quando ci ripensiamo. Ma quando torneremo mai a Rovaniemi? E poi così avremo le prove per i ns nipoti che Babbo Natale esiste davvero. E poi forse ci vogliamo credere un po’ anche noi. Rientriamo nella grotta. Non c’è più nessun bambino in fila per Babbo Natale. Gli elfi ci fanno subito entrare e finalmente stringiamo un po’ emozionati la mano di Babbo Natale! Ci consegnano la ns foto ricordo inserita in un bel depliant e paghiamo contenti i ns 25 euro! Un business costruito in maniera perfetta, ci siamo cascati in pieno!

Fra vari negozi, c’è anche un punto vendita della Coltelleria Martini, famosa in Finlandia per l’ottima qualità dei suoi coltelli per tutti gli usi. Abbiamo perso troppo tempo e non abbiamo il tempo per visitare il meritevole Museo Artikum. La prossima tappa è Inari, in Lapponia. Già fuori da Rovaniemi, il paesaggio comincia a cambiare. Il bosco è più fitto, le strade più strette, le case più rare ed isolate. Ogni tanto si vedono delle renne a bordo strada. Soggiorniamo per due notti al b&b Villa Lanca. Scegliamo la camera più economica in soffitta, è spartana ma confortevole. Una nota di merito alla colazione con pane fatto in casa sfornato al momento. La padrona di casa ci avvisa che la città è in festa per il festival della musica che culmina stasera nel concerto Ijahis Ipja, letteralmente “notte senza notte”. Secondo la Lonely Planet dovrebbe svolgersi a fine maggio… Mangiamo velocemente al Hotelli Inari (l’unico ristorante del paese) e ci dirigiamo dove hanno detto che sarà il concerto. Ingresso 15 euro, siamo un po’ spaesati, siamo gli unici turisti, o almeno gli unici turisti non finlandesi. La musica lappone all’inizio è un po’ noiosa, poi si succedono un paio di gruppi pop/rock (sempre lapponi) davvero bravi: le Koskepusko (cinque donne) e gli Angelit. Bella serata.

Il giorno dopo il tempo è bruttino e anche freddo. Ci sono 5/7 gradi. Visitiamo il bel museo Siida sui Sami e il loro ambiente con belle fotografie e pannelli informativi dettagliati. C’è anche una mostra temporanea di un’artista che espone i suoi tamburi di ispirazione sami. Ne acquistiamo uno, ce lo spediranno a ottobre quando chiude la mostra. Il pomeriggio raggiungiamo invece a piedi la vecchia Chiesa nella Natura di Pielpajarvi (tre ore di camminata andata e ritorno). È un’antica chiesa in legno molto suggestiva, è sempre aperta, ma la messa viene celebrata solo una volta l’anno il giorno del solstizio d’estate. Il giorno dopo, lasciamo la Lapponia per ridiscendere fino a Savonlinna. La prima tappa di avvicinamento è Kajaani e poi Kemijarvi. In questa zona i turisti sono davvero pochi. Il tempo è bruttino e apprezziamo poco il paesaggio di confine con la Russia. Due siti destano però la nostra curiosità durante il viaggio. Nella zona di Sumussalmi, lunga la strada Raate, si svolse una battaglia della Guerra d’Inverno e nei pressi si trova il suggestivo monumento Avara Syly con 105 campanelli – i giorni della guerra – circondato da pietre – una per ogni soldato morto in guerra. Più a nord di Suomussalmi, lungo la strada si viene colti di sorpresa da una distesa di mille spaventapasseri, opera di un coreografo finlandese, che probabilmente ricordano i caduti in guerra anche se l’artista non l’ha mai dichiarato espressamente. A Savonlinna trascorriamo due notti presso la fattoria Lomamokilla. Un’ottima sistemazione. Dispone di camere con tutti i servizi, cottage in riva al lago (aperti solo fino al 15 agosto) e camere con bagno in comune. La colazione e la cena sono ottimi così come l’accoglienza dei proprietari e l’ambiente intorno.

Da Savonlinna, visitiamo la galleria d’arte Retretti dove le mostre vengono allestita in una serie di grotte artificiali sotterranee che esaltano molto le opere degli artisti. Altra zona bella è quella del Crinale di Punkaharju. Con il bel tempo si possono fare belle passeggiate a piedi o in bicicletta circondati dai laghi.

Rientriamo infine a Helsinki per riconsegnare la macchina e passare l’ultima giornata di shopping e a gironzolare senza meta. E’ il weekend della cultura e molte sono le iniziative e i palchi di cantanti e artisti improvvisati per la strada. C’è anche una piccola fiera del design presso l’ex fabbricata del cordame. Un weekend ricco di eventi. In generale, la Finlandia non è una meta molto “turistica”. Il paese è ospitale, anche se spesso guardano un po’ straniti i turisti soprattutto se provenienti da paesi non scandinavi. Meta di viaggio consigliata ai ciclo-turisti. Ci sono piste ciclabili ovunque e i ciclisti sono i veri padroni delle strade e delle città. Cibo e benzina cari. Autostrade solo in prossimità dei grandi centri urbani. Per il resto superstrade e strade con limite dei 80/100 km orari o 40/60 quando si attraversa i paesi. Quindi, tempi di percorrenza molto lunghi. I tempi di viaggio che si ricavano da ViaMichelin sono reali. Non pensate di poter superare i limiti più di tanto perché ci sono telecamere ovunque.

Alberghi di buon livello a prezzi contenuti soprattutto perché è bassa stagione. Hanno sempre la sauna e spesso anche la piscina. Dopo il 15 agosto molti esercizi commerciali nelle località turistiche chiudono fino alla primavera e soprattutto nel nord e al confine con la Russia sembra già autunno. Fino al 20 agosto il clima era abbastanza gradevole e c’era luce fino alle 21,30/22,00. Dal 20 in poi è arrivato all’improvviso l’autunno, le giornate sono diventate più fresche, più corte e soprattutto più umide. Tenetene conto nel programmare il viaggio. Con il senno di poi avremmo voluto dedicare più tempo alla zona tra Kuopio e Savonlinna e magari tralasciare la tappa di Oulu e Turku, ma volevamo raggiungere la Lapponia e qualche tappa era comunque obbligatoria. Non esitate a contattarmi, se avete bisogno di qualche consiglio o di maggiori dettagli.



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