Parma: la strada del prosciutto e del salame di Felino.

Un piccolo viaggio tra tartufi, prosciutti crudi, salami, funghi, pievi romaniche e castelli medioevali.
Scritto da: -Frenk96-
parma: la strada del prosciutto e del salame di felino.
Partenza il: 02/09/2011
Ritorno il: 04/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Dopo la calda ed afosa estate, io e mio padre, partiamo per un piccolo week-end, non troppo lontano ne troppo vicino, ma tutto all’insegna della cultura ed e della gastronomia. Decidiamo di regalarci questo “mini-viaggio” per visitare questi luoghi per più di un motivo: La magica città di Parma, i magnifici manieri del Ducato di Parma e Piacenza, ma sopratutto i deliziosi prodotti tipici di questo luogo, come il prosciutto crudo, il salame, il Parmigiano-Reggiano, tortelli, cappelletti e sopratutto per la torta fritta, più conosciuta come “gnocco fritto”.

1°giorno:

Partiamo da Milano alle 8.30 e dopo un ora e mezza di macchina, arriviamo alle 10 a Parma, città magnifica, fantastica e suggestiva. Lasciamo la macchina in un parcheggio sotterraneo (1, 60 euro all’ora), a due passi dal Palazzo della Pilotta, grande edifico che contiene la galleria nazionale(aperto dal martedi alla domenica, 6.00 euro, gratis i minorenni e over 60), ovvero il museo di Parma, contenente quadri e statue di diversi artisti rinascimentali, medioevali, e di età moderna; ma quelli di particolare interesse sono i quadri del Correggio e del Parmigianino. All’interno della Galleria vi è anche il Teatro Farnese. Usciti da li ci dirigiamo verso i simboli della città, ovvero il Duomo ed il Battistero(4 euro), due imponenti e meravigliose costruzioni romaniche; dopo ci fermiamo in un bar a degustarci un ottimo panino con prosciutto crudo, poi passiamo per il teatro Regio, la chiesa della Steccata e piazza Garibaldi. Verso le 15 usciamo da parma e ci dirigiamo verso la famosa città di Felino, ci dirigiamo verso l’ononimo castello, contenete nei sotterranei il museo del salame (5 euro); dopo averli visitati ci addentriamo nel paesino, ove ci fermiamo nella gastronomia “i Sapori del tempo” ove compriamo il famoso salame. Partiamo subito per Calestano (città famosa per il tartufo nero), dove ci fermiamo a comprarlo; e senza aspettare ci dirigiamo a Berceto. Nella strada ci imbattiamo nella città di Ravarano, con l’ononimo castello (non visitabile), e subito dopo nei Salti del Diavolo, enormi sassi creati da curiose formazioni geologiche. Sono le 17.30 e stiamo entrando a Berceto (famosa cittadella della Via Francigena), dove ci dirigiamo verso il b&b, dove passeremo la notte; prima di andare a mangiare ci dirigiamo nel Duomo ( famosa architettura di epoca romanica), dopo ci dirigiamo in un ristorante consigliato dell’ufficio turistico della città, il ristorante si chiama da “Rino”, dove assaggiamo un ottimo risotto ai funghi tipici del vicino paese di Borgo Val di Taro, e dei ottimi funghi fritti.

2°giorno:

Lasciamo il b&b, e ci dirigiamo verso Corniglio, per poi deviare per Lagdei. Arriviamo a Lagdei per le 9, e prendiamo la seggiovia per il Lago Santo, un lago naturale che si trova a 1500m circa, e si trova nel Parco Regionale di Cento Laghi. Per le 11, partiamo per la cittadina di Corniglio, arriviamo e ci dirigiamo a vedere il castello, molto deludente, perchè all’interno non è visitabile per la presenza del comune e di un ostello, questa città è famosa per un dolce: la Sponagata, una torta con una base di marmellata di mele e pere, frutta candita, pinoli e mandorle, la andiamo a comprare in una pasticceria (da Guidi) non lontana dal centro. Per il pranzo ci dirigiamo in una trattoria (da Vigion), a Ghiare di Corniglio , dove proviamo degli ottimi tortelli ai funghi, spinaci e di zucca, e una portata di salumi della zona. Durante il viaggio ci fermiamo nella località del Giarretto dove compriamo il Parmigiano-Reggiano di montagna. Dopo circa una mezzora arriviamo nella capitale del prosciutto crudo: Langhirano, ci dirigiamo nel centro dove ne approfittiamo per prendere dei prosciutti nelle botteghe, macellerie di Ugolotti, Bottazzi Ferruccio e Cafè Kristal, prima di uscire dalla città ci imbattiamo nel Museo del prosciutto (4 euro), dove vediamo la lavorazione del prodotto e la storia delle macellerie del paese. Per le 16 arriviamo nel Castello di Torrechiara (3 euro, 1,50 minorenni over 60), realizzato nella metà del 1400 da Pier Maria Rossi; considerato il più spettacolare dell’Emilia, l’interno è pieno di sale, ma più affascinante e ricca è la camera d’oro. Sotto il castello arriviamo nella Badia di Torrechiara, purtroppo chiusa, allora torniamo verso Langhirano e verso Pastorello, ci dirigiamo verso Tizzano Val Parma, e ci addentriamo nel centro, a vedere il castello, molto deludente perchè un rudere. Ci alloggiamo nell’ostello, ma ci imbattiamo in una sagra della Torta Fritta conosciuta meglio come Gnocco Fritto, nella notte alloggiamo nell’ostello.

3°giorno:

Purtroppo è l’ultimo giorno e per le 10, andiamo a Sasso, dove vi è la famosa pieve (bisogna prenotare),costruita da Matilde di Canossa, infatti la meglio conservata, all’interno vi è un battesimale dell’XII secolo. Dovo ci addentriamo nella cittadina di Lagrimone dove troviamo una antica casa-torre medioevale, ancora ben conservata. Dopo ci dirigiamo a Palanzano, anticamente capitale della valle dei cavalieri, poi ci dirigiamo a Zibana, a visitare la Pieve costruita tra il XII e XIII secolo, dove vi troviamo delle decorazioni zoomorfe ed antropomorfe. Per le 12 ci dirigiamo a nella trattoria da Berto dove mangiamo degli ottimi cappelletti e delle scaglie di Grana. Subito dopo ci dirigiamo a Lugagnano, dove nel 1602 vi è stato costruito un ponte. Dopo un’oretta arriviamo a Montechiarugolo a visitare il maniero costruito nel 1406 . Purtoppo è venuto l’ora di lasciare questi fantastici luoghi pieni di storia, cultura e tradizioni.

Guarda la gallery
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A due passi dalla Cisa.

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Il maniero del salame.

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Il maniero del Prosciutto.

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Pieve di Sasso.

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Museo del Prosciutto.

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Lago Santo.

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Spongata.

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Montechiarugolo

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Ponte di Lugagnano



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