Dahab, l’Egitto da scoprire

Ciao a tutti. siamo appena tornati da un viaggio in Egitto, dopo tutto e nonostante tutto quello che è successo in questa estate nera per il turismo, sia per i molteplici attentati che per le disgrazie aeree. L'Egitto ce l'ho nel cuore da anni ormai, e Dahab è come una seconda casa, tanto che ho voluto portarci tutta la mia famiglia, in totale...
Scritto da: Francesca Vaccaro
dahab, l'egitto da scoprire
Partenza il: 07/08/2005
Ritorno il: 21/08/2005
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Ciao a tutti. siamo appena tornati da un viaggio in Egitto, dopo tutto e nonostante tutto quello che è successo in questa estate nera per il turismo, sia per i molteplici attentati che per le disgrazie aeree.

L’Egitto ce l’ho nel cuore da anni ormai, e Dahab è come una seconda casa, tanto che ho voluto portarci tutta la mia famiglia, in totale eravamo in sei, che ha avuto il coraggio di seguirmi. Il viaggio è stato pessimo, purtroppo a volte le compagnie charter non sono esattamente come vengono descritte, e il volo della Cairo Aviation, partito con due ore e mezza di ritardo da Malpensa, è stato peggio di ogni più nera aspettativa, ma arrivati a Sharm il vento caldo del deserto ci ha fatto dimenticare qualsiasi cosa. 100 km di strada tra le montagne rocciose ed ecco spuntare il blu profondo del mare di Dahab, cittadina color dell’oro, dove i l tempo è solo una convinzione dell’uomo che arriva dall’occidente con l’orologio sempre sotto gli occhi.Laggiù il tempo scorre in base alle esigenze fisiologiche degli esseri umani: si mangia quando si ha fame, si dorme quando si ha sonno, e si sorride sempre, a chiunque, all’amico e allo straniero che ha ancora fiducia in un paese la cui economia è stata spaventosamente danneggiata nell’arco di una manciata di minuti di una sera d’estate. Niente traffico, niente rumore e nulla che ricordi lo stress della vita quotidiana delle nostre città. Il solo rumore che si sente è sempre e solo il vento che soffia dal mare e che non ti fa avvertire i quasi onnipresenti 40 gradi di temperatura. Qui, a differenza di Sharm, non si sente il caldo in estate e anche a Gennaio puoi fare il bagno fino a tardo pomeriggio. Appena fuori da Masbat, il lungomare originariamente mercato beduino, ora passeggiata ricca di coloratissimi negozi e importante centro per chi ama il diving, le spiagge sono di sabbia dorata (Dahab significa appunto “oro” in arabo) e la barriera è facilmente raggiungibile a nuoto o con una piccola barca. A breve distanza ci sono molti siti da visitare, il bellissimo “Blue Hole” per chi ama il mare, lo snorkelling e il diving; il Monastero di Santa Caterina, dal quale ammirare l’alba dal tetto del deserto, il Monte Sinai con tutta la sua tradizione religiosa; il canyon colorato, svariate oasi e parchi marini come Ras Mohammed o Abu Gallum. Insomma, c’è veramente tutto quello che serve per una vacanza indimenticabile..Ah, l’albergo lo abbiamo trovato noi per caso, ad un prezzo molto basso, perchè non c’era la mediazione di nessuna agenzia, e da anni ormai ci trattano come se fossimo di famiglia, ma i confinanti Hilton, SwissInn e simili danno la possibilità a chiunque voglia visitare questa località di farlo nella sicurezza di una struttura che segue attentamente chi non se la sente di andare un pò “all’avventura”. Il cibo molto “locale” era servito nella loro maniera affabile e gentilissima, in un ristorante pulitissimo, come tutto il resto della struttura. Due settimane di totale riposo, di sole, mare e tanta, tanta voglia di restare ancora, insieme alla tristezza nel leggere negli occhi delle persone, il danno che avevano provocato i disastrosi eventi di luglio.

Con tanta malinconia abbiamo affrontato il ritorno, che si è rivelato ancora peggio di quanto fosse stata l’andata: la Cairo Aviation infatti aveva deciso di cancellare, senza giustificazioni, il nostro volo di ritorno, “scaricandoci” così ad un’altra compagnia, la AMC Aviation, che anzichè a Malpensa ci ha portati e lasciati a Bergamo, sotto una pioggia torrenziale e 15 gradi di temperatura, senza nessuna navetta che ci riportasse a Malpensa, dove avevamo lasciato le auto…E tralascio i dettaglio del volo…Mentre sottolineo che con noi c’era un disabile, che necessitava, soprattutto in aeroporto, di assistenza specifica, che abbiamo sempre trovato a Sharm e mai, e ripeto MAI, a Malpensa.

Ecco fatto, due settimane di relax e totale pace distrutte nell’arco di una giornata di viaggio…E bentornati in Italia!



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