Beltane, castelli e tanto altro a Edimburgo

Si parte per Edimburgo proprio nel giorno del Royal Wedding, il 29 aprile 2011...
Scritto da: Valeria23
beltane, castelli e tanto altro a edimburgo
Partenza il: 29/04/2011
Ritorno il: 02/05/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

VENERDI 29/4/11

Si parte per Edimburgo proprio nel giorno del Royal Wedding, il 29 aprile 2011. Siamo in quattro: io e mio marito Davide, la mia collega Carolina e suo marito Roberto.

Il volo easyjet, pagato 85 euro, parte con puntualità alle 12 e dopo poco più di due ore atterriamo in una nuvolosa e ventilata Edimburgo, ora locale 13.30.

Appena atterrati, ci fermiamo per un pranzo veloce al caffè Costa dell’aeroporto, poi prendiamo la comodissima navetta Airlink che con 6£ andata e ritorno in mezzoretta ci porta alla stazione centrale di Edimburgo, la Weaverley Station.

Da qui ci incamminiamo per l’albergo, trovato su Lastminute.com. E’ il Parliament House Hotel, un’ottima struttura relativamente economica (100€ a notte, a stanza), che si trova ai piedi di Calton Hill. Edimburgo è piuttosto cara per quanto riguarda gli alloggi, ma a sud della città ci sono tantissimi b&b che offrono un buon servizio a molto meno e sono ben collegate al centro. Noi però volevamo poterci muovere a piedi, e volevamo fare colazione in albergo, quindi il Parliament House si è rivelato la soluzione migliore.

Dopo esserci dati una rinfrescata, partiamo alla scoperta della città, che già dall’airlink è apparsa particolarmente bella. Ritorniamo alla stazione degli autobus, in Princes Street, e da qui si vede bene il profilo della città vecchia: edifici in pietra grigia un po’ affumicata, costruiti sulla collina che sale dolcemente fino al castello, arroccato in una posizione meravigliosa su quello che una volta era un vulcano. L’impressione che si ha, da Princes Street, è di avere davanti il sipario di un teatro.

Ci addentriamo nella città vecchia salendo da uno dei tanti close (vicoli) che confluiscono sul Royal Mile, la strada principale della città vecchia che da Holyrood Palace porta al Castello per una distanza, appunto, di un miglio. Su entrambi i lati del Royal Mile ci sono tanti edifici storici: la Tron Kirk, la Cattedrale di St Giles, le City Chambers, e molti negozi di souvenir, soprattutto kilt e gadget legati al matrimonio del Principe William.

Purtroppo dopo poco tempo comincia a piovere, e noi siamo colti impreparati perché abbiamo ottimisticamente lasciato gli ombrelli in albergo. Ci intrufoliamo allora in un pub che ci fregia del titolo di miglior pub del 2009. Una volta entrati ci sorge il dubbio che non sia proprio così, perché il posto non è il massimo, ma la birra e buona e siamo al riparo dalla pioggia.

Dopo un giro per i negozi di souvenir e una visita all’ufficio turistico torniamo in albergo, dove decidiamo di restare anche per la cena: la giornata è stata lunga.

SABATO 30/4/11

Dopo un’abbondante colazione continentale partiamo per il Royal Mile. Oggi il tempo è soleggiato, ma il forte vento non ci abbandona mai. La nostra prima meta è la cattedrale di St Giles. Le vetrate sono molto belle ma la chiesa è stata restaurata troppo pesantemente.

Poi decidiamo di addentraci nei sotterranei della città: il Mary King’s close. La città vecchia di Edimburgo è stata sostanzialmente costruita sopra una città ancora più vecchia, usando gli edifici esistenti come fondamenta. Dal Mary King’s Close si può partire per una visita guidata di circa un’ora, con guide preparate che raccontano i dettagli della vita quotidiana del 1600. La guida si sofferma molto sui dettagli più macabri, con storie di morti e fantasmi, ma non si tratta di una visita spaventosa, con mostri che saltano fuori da ogni angolo, come invece è proposto in diversi tour della città.

Prima di visitare il meraviglioso Castello, ci fermiamo a mangiare in un pub, dove assaggiamo il famoso Haggis, un piatto non particolarmente prelibato a base di interiora di pecora (si lo so è orripilante, ma la guida ne parlava talmente tanto che lo dovevamo provare!)

Salendo verso il castello l’atmosfera diventa sempre più fiabesca, e non ci stupiremmo di trovarci davanti al negozio di bacchette magiche di Ollivander. In effetti, passeggiando per Edimburgo, non stupisce che le vicende di Harry Potter siano nate qui: la città si porta addosso un alone di magia e mistero chiaramente percepibile.

Dall’Esplanade, il piazzale davanti al castello usato nel passato per le parate militari, offre un panorama mozzafiato della città, soprattutto con il tempo soleggiato di oggi. Possiamo vedere il mare, Calton Hill e Arthur’s Seat, l’altra collina che caratterizza lo skyline di Edimburgo. Il costo del biglietto è notevole (14£), ma le vale tutte perché c’è tanto da visitare: i gioielli della corona scozzese, il memoriale ai caduti, il museo della guerra, le prigioni vittoriane e altri edifici. La visita occupa infatti tutto il pomeriggio, e alla fine siamo cotti a puntino.

Ripercorriamo il Royal Mile in senso inverso tra suonatori di cornamuse e intrattenitori di vario genere, tra cui un mangiafuoco, e torniamo in albergo presto per prepararci per la serata.

Per cena troviamo un pub nella città nuova, su Rose Street. Si chiama Auld Hundred e qui ci siamo trovati molto bene. Io ho preso del fish & chips, mio marito del pollo cotto in salsa di whisky, con una spesa di 10£ a testa.

Dopo cena ci avviamo a Calton Hill, perché oggi, 30 Aprile, c’è la festa celtica di Beltane, che segna l’inizio dell’estate. Il biglietto ci è costato 8£ ma lo spettacolo sarà ben al di sopra delle aspettative. Calton Hill è gremita di gente, soprattutto ragazzi giovani muniti di litri e litri di birra, e lo spettacolo inizia puntuale alle 21.30. Tutto parte dalla struttura a forma di tempio greco su Calton Hill, dove vengono incendiati dei simboli celtici e i tamburi sono suonati da personaggi vestiti di nero e incappucciati in realtà un po’ inquietanti. Poi parte la sfilata, guidata dalla Regina, che segue tutto il perimetro della collina. Noi ci spostiamo allora nel piazzale dove avverrà il grosso dello spettacolo e ci guadagniamo un posto in prima fila. Arrivano ragazzi e ragazze quasi completamente nudi che impersonano dei demoni dalle manie orgiastiche, e ragazzi e ragazze con torce accese che impersonano i guardiani. Poi parte un bellissimo spettacolo con il fuoco, con persone che giocano con cerchi di fuoco, spade infuocate e così via. Lo spettacolo è straordinario, e alla fine ce ne andiamo molto soddisfatti.

DOMENICA 1/05/2011

Oggi ce la prendiamo comoda, visto che abbiamo fatto tardi ieri sera. Visitiamo Calton Hill con la luce del sole, e non si vedono minimamente i segni della notte brava appena trascorsa. Sulla collina sono stati costruiti diversi monumenti, e soprattutto questa specie di tempio greco, e una torre che è il monumento all’ammiraglio Nelson. Anche da qui il panorama sulla città è eccezionale, ma del resto con tutte queste alture la città si presta molto agli scorci panoramici.

Scesi dalla collina visitiamo il piccolo Calton Hill Burial Ground, il cimitero dove è sepolto David Hume.

Poi decidiamo di salire sull’autobus turistico per visitare più velocemente la città. Il costo è 12£ e il biglietto è valido tutto il giorno. Dato il forte vento, ci sediamo all’interno. La nostra guida è piuttosto difficile da seguire e non capisco proprio tutto quello che dice, ma mi godo comunque la città nuova, dalla classica architettura georgiana, con le porte dai colori sgargianti e le piazze a pianta quadrata.

Si torna poi nella città vecchia, ripassando sul Royal Mile per poi finire della piccola piazza Grassmarket, dove scendiamo. Qui una volta si teneva il mercato del bestiame, adesso ci sono delle bancarelle di oggetti vari, e stanno anche allestendo un palco per dei ragazzi che si esibiranno tra poco. Qui ci sono molti ristoranti con veranda, tutti con delle belle composizioni di fiori appese alle insegne.

Noi mangiamo in un ristorante italiano, Da Gennaro, ma, come accade spesso quando si sceglie di mangiare italiano all’estero, mangiamo male e spendiamo tanto.

Usciti dal ristorante ci dirigiamo verso il Flodden Wall, quello che rimane delle vecchie mura della città, e anche da qui abbiamo dei bellissimi scorci sul castello. Prima di ripartire con l’autobus visitiamo anche una delle statue più famose della città: Greyfriars Bobby, un cagnolino che per i sedici anni successivi alla morte del padrone si è recato ogni giorno sulla sua toma a dormire.

Il cagnolino ora è sepolto nel cimitero che visitava così spesso, a pochi metri dal padrone.

Risaliti sull’autobus, ci facciamo trasportare fino al Parlamento Scozzese, un edificio moderno e molto discusso per i costi comportati dalla sua costruzione. Ci riposiamo un po’ nel bel parco vicino al parlamento, e curiosiamo nel cortile d’ingresso del Palace of Holyrood, la residenza scozzese della regina. Non visitiamo però il palazzo, famoso come abitazione della regina Maria Stuarda.

Scegliamo invece di salire, almeno per una parte, sulla collina di Arthur’s Seat, da cui abbiamoennesimo meraviglioso panorama della città. Con le gambe doloranti, rientriamo alla base. Questa sera vaghiamo un po’ prima di trovare un posto dove mangiare, e finiamo in un pub dal nome Dirty Dick’s, dove io assaggio un buono spezzatino cotto nel whisky. Il pub, invece, è particolarissimo: come se tutti gli oggetti presenti in una cantina fossero stai appesi alle pareti e al soffitto del locale: maschere, strumenti musicali, pentole, bicchieri eccetera.

LUNEDI 02/05/2011

Oggi le nostre strade si dividono. La mia collega e suo marito restano a Edimburgo, dove visiteranno Leith e il Royal Yacht Britannia. Noi, invece, ci affidiamo al tour operator Heart of Scotland per una gita in minibus a Stirling e Loch Lomond.

Il minibus da 15 posti è comodo, e Steve, la nostra guida, ha una parlata molto chiara che non mi crea difficoltà. La giornata parte sotto un cielo nuvoloso, che però già dalle 10 si schiarirà per lasciare posto a un bel sole caldo.

La nostra prima meta è la piccola città di Stirling. Il tour scelto da noi non è proprio un tour guidato, infatti Steve ci porta semplicemente a destinazione, e poi ci lascia liberi di fare quello che vogliamo. Noi decidiamo di non visitare il castello ma di fare un giro per la città. Dal piazzale antistante il castello si vede il Wallace Monument, una torre eretta in cima a una collina. Visitiamo la città per l’ora e mezzo prestabilita, vedendo la chiesa, le vecchie mura, e la prigione vittoriana. Poi risaliamo sul pullman, e mentre Steve guida e ci racconta vari aneddoti della storia scozzese, ammiro il verde paesaggio, con i tanti pascoli di pecore, mucche e anche cavalli. Sono le lowlands, il paesaggio molto verde e collinare della scozia, adibito prevalentemente all’agricoltura.

Facciamo una sosta di pochi minuti a un allevamento delle tipiche mucche scozzesi, gli hamish. Sono delle mucche con le corna tutte pelose, che si adattano al clima ventoso della zona. Noi incontriamo Denovan, un esemplare del 1993, insieme a una giovane mamma e alla piccola Honey, appena nata.

Dopo l’incontro con questi simpatici animali ci rimettiamo in strada verso Loch Lomond, dove iniziano le “Piccole Highlands”. Il paesaggio inizia a cambiare, e cominciamo a vedere i loch, i laghi che caratterizzano il paesaggio tipico scozzese. La vista dal minibus è straordinaria, a ogni curva il panorama cambia e si vede un nuovo lago, una casetta nella campagna, un castello, del bestiame che pascola.

Arriviamo a Loch Lomond, più precisamente a Balmaha, una piccola cittadina sul lago dove anche i locali son venuti a passare questa splendida giornata di vacanza. Abbiamo due ore a disposizione, purtroppo non abbastanza per la crociera sul lago, ma più che sufficienti per una passeggiata esplorativa. Ci fermiamo per pranzo all’Oak Tree Inn, dove mangiamo del buon salmone.

Poi saliamo sull’altura che ci aveva indicato Steve per goderci il panorama, e non ne restiamo assolutamente delusi. La salita, assolutamente fattibile anche per due inesperti come noi, è breve e regala una vista da urlo sul Loch Lomond e sulle Highland dal lato opposto. Restiamo in questo posto incantevole qualche minuto, facciamo qualche fotografia e poi cominciamo la ridiscesa.

Tornati sul minibus, ci avviamo verso la visita più attesa della giornata: l’assaggio di whisky. Visitiamo la distilleria di Glengoyne, inserita in un meraviglioso contesto verde, dove ci mostrano come viene prodotto, conservato e poi imbottigliato il whisky, ovviamente sottolineando sempre come il whisky scozzese sia migliore di quello irlandese e americano. Alla fine arriva anche il tanto atteso assaggio di un ottimo whisky invecchiato 10 anni. Qualche temerario assaggia anche quello invecchiato 17 anni, noi non ce la sentiamo.

Durante il viaggio di ritorno ci assopiamo, intontiti dal whisky, e ci svegliamo quando Steve ci dice che abbiamo tempo per una visita lampo di Glasgow.

Attraversiamo la città, più grande di Edimburgo pur non essendo la capitale, e ci fermiamo cinque minuti nella piazza principale per fare delle foto.

A questo punto è davvero ora di rientrare a Edimburgo, dove arriviamo per le sette di sera.

Ci ricongiungiamo con la mia collega, che ci racconta la sua giornata a Leith, e decidiamo di restare a mangiare in albergo. La nostra vacanza è finita, domani avremo giusto il tempo di fare le valigie e poi si ritorna a Milano.



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