Ecuador e Galapagos

All'interno del paese e poi in crociera
Scritto da: Rapo
ecuador e galapagos
Partenza il: 22/11/2010
Ritorno il: 08/12/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Di seguito riportiamo la sintesi del nostro viaggio ed un prospetto riassuntivo dei costi sostenuti. I dettagli e le chiacchiere sono riportati nel diario di viaggio.

– lunedì 22 novembre 2010 Aereo – martedì 23 novembre 2010 Aereo + Quito – mercoledì 24 novembre 2010 Quito – giovedì 25 novembre 2010 Parco Cotopaxi – venerdì 26 novembre 2010 Salita al rifugio del Cotopaxi e giro nel parco – sabato 27 novembre 2010 Quilotoa + mercato di Zumbahua e Banos (Tungurahua di notte) – domenica 28 novembre 2010 Tungurahua di giorno + terme di Aqua Santa (banos) – lunedì 29 novembre 2010 Tour delle cascate di Banos e viaggio per Quito in Bus – martedì 30 novembre 2010 1° giorno alle Galapagos – Aereo per le Galapagos + Centro Darwin + Puerto Ayora + navigazione notturna x Floreana – mercoledì 1 dicembre 2010 2° giorno alle Galapagos Isola Floreana: Puerto Velasco Ibarra + Punta Cormorano + navigazione notturna x Espanola – giovedì 2 dicembre 2010 3° giorno alle Galapagos Isola Espnaola: Suárez Point + Garden Bay + navigazione diurna per San Cristobal – venerdì 3 dicembre 2010 4° giorno alle Galapagos Isola San Cristobal Island: Pitt Point e Isla Lobos + navigazione notturna per Santa Fe – sabato 4 dicembre 2010 5° giorno alle Galapagos Isola Santa Fe Island e South Plaza Island + navigazione diurna per North Seymour Island – domenica 5 dicembre 2010 6° giorno alle Galapagos North Seymour Island e Bartolome Island – lunedì 6 dicembre 2010 7° giorno alle Galapagos Sombrero Chino (Snorkelling) e Cerro Dragón – Santa Cruz Island – martedì 7 dicembre 2010 8° giorno alle Galapagos Black Turtle Cove – Baltra Island + Aereo Galapagos – Guayquil – Madrid – mercoledì 8 dicembre 2010 Aereo Madrid – Roma

Spesa x 2

Alloggio 364,52

Pasti 185,25 Altro 5,99 Aereo 2.452,51 Taxi 78,89 Bus Metro Treno 69,61 Cultura 16,47 Svago 2.969,31

Totale complessivo 6.142,55

22/11/2010 Volo da Fiumicino per Madrid alle 19:20 partenza puntuale (volo Iberia)

23/11/2010 Si riparte alle 00:15 puntuali. Arrivo a Guayquil alle 6.15 dopo 12 ore di volo delle linee aeree ecuadoriane (LAN). Si riparte per Quito alle 7:40 ed arriviamo alle 8:40 circa. Arrivo in albergo stile coloniale. Passeggiata e breve spuntino da “La Colmena”, un locale autentico dove sperimentiamo la guatita: trippa e patate a mollo in una salsa di arachidi (10 $). Visitiamo San Francesco e girovaghiamo per il Centro Historico. Alle 17.30 crolliamo fino alle 5.00 del mattino dopo

24/11/2010 Visita alla città. Compagnia de Jesus la più esagerata per altari e strutture lignee (4 $). Piazza Grande e Cattedrale e museo (3 $). Molto carino Palacio Arzobispa dove abbiamo anche cenato al 3 piano (39 $). Centro Cultural Metropolitano. Basilica del Voto National (vale la pena salire sul campanile per il panorama. Monastero di Sant’Agostino. A piedi verso la città nuova. Parchi ed Osservatorio. Museo del Banco Central (interessante l’esposizione pre-colombiana). Avenida Amazonas niente di interessante. Beviamo un buon succo al Kallari (10 $ comprese due barrette di cioccolata veramente buona). Parco La Carolina e Giardino Botanico (7 $).

25/11/2010 Partenza per Cotopaxi (transfer 55 $). Arrivo all’Acienda Hosteria Cieniega. Visita al Villaggio (niente da vedere) e visita all’azienda produttrice di rose (4 $) Interessante.

26/11/2010 Un cameriere della Cienega è anche guida naturalistica e con lui decidiamo di passare due giorni (oggi e domani) per riuscire a vedere il più possibile. Saliamo al parcheggio all’ingresso del parco Cotopaxi con fuori strada fino a quota 4.500. Poi a piedi fino al rifugio Josef Rivas fino alla quota di 4.810. Vista spettacolare del Vulcano Cotopaxi. Discesa e trekking di circa un’ora intorno alla laguna di Limpiopungo (gabbiani, folaghe e pochi altri uccelli). Alle 13:00 puntuale l’acquazzone mentre stiamo al centro visite. Rientro all’Acienda.

27/11/2010 Partenza per Quilotoa – Banos. Visita al mercato di Zumbahua. Mercato indigeno molto caratteristico e vero (non per turisti e per questo molto interessante). Arrivati a Quilotoa (vulcano con lago) scendiamo all’interno del cratere (1/2 ora). Per la risalita a piedi (si può prendere i cavalli a 8$) ci mettiamo un’ora. Pranziamo in un Hostel molto essenziale (6 $ per tre persone zuppa di cereali e verdure, riso ed un petto di pollo). Visita alla galleria di Tigua dove compriamo per 20 $ due quadretti di quelli caratteristici della scuola. Lungo viaggio (4 ore) per Banos. Durante il viaggio attraversiamo diversi paesi abbastanza degradati. Arriviamo a Banos alle 16:00 e ci accomodiamo alla Posada del Arte. Alle 21.00 saliamo al Belvedere con un tour in bus (4 $ a testa). Il vulcano Tungurahua è attivo ed assistiamo all’eruzione per 20 minuti poi arrivano le nuvole.

28/11/2010 Ottima colazione e … oggi in tutto l’Ecuador si deve rimanere dentro le proprie case (compresi i turisti !!!). Non si può uscire nemmeno a piedi … veramente sfortunati (causa censimento popolazione che avviene ogni 10 anni). Le strade sono deserte, gira solo la polizia per controllare che nessuno circoli. Alla fine rischiamo e decidiamo di andare al Mirador del Vulcano. Sentiero di circa 1:30 arriviamo al belvedere dove, appollaiati su un albero, riposano 4 / 5 avvoltoi. Ci sdraiamo al sole, ma il vulcano è coperto dalle nuvole. Ogni tanto si vedono le esplosioni con nubi di polvere (spettacolari). Alle 15:00 iniziamo la discesa passando per il villaggio Runtun (niente di che), poi per il sentiero della Virgin de l’Aqua Santa per poi arrivare a Banos alle 17:30. Serata alle terme della Virgin de l’Aqua Santa sotto la cascata (6 $) decisamente piacevole.

29/11/2010 Tour delle Cascate (16 $) con macchina privata. Vediamo le cascate Manto de la Novia con teleferica da brivido, altre belle cascate per finire al Paillon del Diablo in mezzo alla foresta. Ritorno a Banos, visita alla chiesa con simpatici dipinti di miracolati e partenza per Quito alle 11:30 (7 $). In circa 3,5 ore arriviamo alla stazione dei Bus per poi prendere il Trole (filobus) fino al Centro. Ci sistemiamo nella casa museo/ hotel più bello di Quito (Casa San Marcos) assolutamente vale la spesa (108 $). Visita alla casa e galleria. Cena alla “Ronda” in un piccolo locale dove si ritrovano quelli del luogo. Per 5 empanada de morocho 2 toast ed una birra (8 $).

30/11/2010 Partenza per l’aeroporto con una comodissima macchina che ci manda l’agenzia Columbia Travel con la quale abbiamo prenotato la crociera alle isole Galapagos. Coccolati dall’Agenzia che ci segue nel check in e nella consegna dei bagagli partiamo per le Galapagos !!! Breve sosta a Guayquil e atterriamo con 30 minuti di ritardo a Baltra. In Pulman della Tame fino allo stretto che separa Baltra da Santa Crux (10 minuti), traversata con traghettino (10 minuti) ed in pulmino fino a Puerto Ayora (40 minuti). In quelst’ultimo tratto vediamo decine di tartarughe giganti accanto alla strada … incredibile. Al porto con il tender qui chiamato “panga” ci portano sul bialbero “Beagle”. Ci accomodiamo nella cabina n° 4. Siamo in compagnia di altre 6 persone (Michael professore di biologia in un college americano con barba bianca, Socorro antropologo Messicano in fuga dal suo paese, Nina giovane consulente aziendale tedesca, Chrisitiane biologa tedesca, coppia inglese Niky e Will). Ci fanno mangiare e poi a terra per visitare il centro Darwin. Appena arrivati camminiamo tra iguane marine che si scaldano sul molo e granchi rossi che danzano sulla roccia lavica. Nel centro in ampi recinti ci sono le diverse specie di Tartarughe giganti quasi una per isola. Sono incredibilmente enormi e c’è anche il vecchio George ultimo della sua specie che tentano invano di far riprodurre (una storia un po’ triste di come si perde la biodiversità). Ci spiegano e ci fanno vedere i numerosi fringuelli e poi si torna per un sentiero al Porto. Ci fermiamo al piccolo mercato del pesce dove pellicani “marroni” e leoni marini delle Galapagos elemosinano le interiora dei poveri e coloratissimi pesci. Si torna con il panga sulla Beagle, cena e a letto nella cabina decisamente rumorosa. Di notte in viaggio per l’Isola Floreana.

01/12/2010 Isola Floreana. Colazione alle 7:00. Approdo al porticciolo Puerto Velasco Ibarra e con un veicolo privo di ammortizzatori ci addentriamo fino al limite del parco, nella parte privata dove coltivano banane. Trekking all’interno dell’isola e vediamo oltre agli innumerevoli fringuelli le tartarughe giganti in un’area circoscritta da un muretto dove vengono nutrite. Sono quelle giganti con il carapace “half dome”. Volano in cielo fregate e sule. La vegetazione è variegata. Dopo pranzo andiamo a Punta Cormorano dove ci immergiamo lungo la costa. Ci sono molti pesci e tanta corrente nell’acqua decisamente fredda si vedono pesci pappagallo enormi e tutti i tropicali colorati, stelle marine. Poi risaliamo sul gommone e andiamo a Devil’s Crown, un gruppo di scogli dove, nel punto in cui la corrente è più forte, ci sono migliaia di pesci grandi di tutti i colori, sembra un acquario, qualcuno vede uno squalo. Giriamo intorno agli scogli cercando di non farci portare al largo dalla corrente e continuiamo a vedere pesci. Ritornati in barca ci facciamo una doccia e con il gommone approdiamo a punta cormorano dove sulla spiaggia un maschio di sea lion e tre femmine bivaccano. Poi arriviamo ad una laguna dai colori e dalle forme incantevoli (in questa stagione non ci sono i fenicotteri). Dalla laguna con un sentiero in 5 minuti si arriva dall’altra parte dell’isola con una spiaggia di sabbia bianca piena di buche (nidi di tartarughe marine). Anche questo posto è incantevole. Si fa sera e si ritorna indietro, si salutano la famigliola di sea lion, i granchi colorati e con il panga si torna alla Beagle. Cena a base di tonno … ottima. Briefing per domani (isola Espanola) e … buona notte, si parte a mezzanotte per l’Isola Espanola.

02/12/2010 Isola Espanola. Sempre colazione alle 7:00. Approdiamo e inizia lo spettacolo. Iguane marine a mucchi leoni marini di tutte le taglie stesi sulla sabbia, nell’acqua, che si rincorrono, che partoriscono, placente che vengono risucchiate da mimi endemici bisognosi di liquidi (sull’isola non ci sono sorgenti di acqua dolce). E poi ancora sule dai piedi azzurri e sule con la maschera nei nidi con le uova (due) o con i piccoli (uno). E’ bellissimo osservare come nessun animale ha paura dell’uomo visto che in queste isole non è mai stato cacciatore ma solo osservatore e quindi c’è una convivenza meravigliosa che permette l’incontro ravvicinato. Arriviamo nella zona dove sono nati i piccoli (!) albatros con ancora le piume sul collo che fanno i primi tentativi di spiegamento di ali. Gli adulti si lanciano da una parete strapiombo per procurare cibo ai piccoli e sotto lo strapiombo, da una fessura profonda in una piattaforma lavica (facente parte di un vecchio cratere collassato) entrando l’oceano con forza l’acqua si solleva come fosse un gayser. Torniamo indietro e ancora ci godiamo lo spettacolo. Vicino alla costa due tartarughe marine si stanno accoppiando … che passione ! A bordo si mangia e poi approdiamo alla spiaggia (Garden bay) piena di leoni marini che si rotolano, dormono, si rincorrono, con i piccoli di tutte le taglie che ci vengono incontro ignari e curiosi. Sbarcano decine di turisti e noi ci ritiriamo, ci mettiamo la muta e facciamo snorkeling intorno ad una formazione rocciosa di fronte a Garden bay: Razze di dimensioni esagerate, pesci trombetta, pesci palla e tanti altri colorati a decine … l’acqua è meno fredda di ieri. Tornati a bordo si cambia programma e si veleggia (con il motore acceso) verso San Cristobal per riuscire a rimanere tranquilli e dormire per buona parte della notte!!!! Ci ancoriamo, facciamo il briefing con Daniel con proiezione di foto, cenni su Darwin e programma del giorno dopo, ceniamo e si va a nanna.

03/12/2010 San Cristobal Island: Punta Pitt e Isola Lobos. Approdiamo alla baia sempre con i leoni marini a farci compagnia. Sentierino un po’ più impegnativo su roccia lavica. Il posto è molto arido. Incotraimo lucertole endemiche, sule e piccoli di sule e cespugli di un intenso colore rosso. Sulla spiaggia un “alfa male” fa fuggire Socorro ! Si ritorna in barca e ci si sposta all’Isla Lobos passando per l’isoletta “Sleeping lion”. Arrivati alla baia riparata ci accolgono tre leoni marini che nuotano intorno alla barca scaldadosi con gli scarichi del motore. Sulla spiaggia i piccoli dei leoni marini giocano tra di loro e un “alfa male” ci avverte di non avvicinarci troppo. Snorkling nella baia ed assistiamo a due iguana marine che brucano le alghe sugli scogli. Tramonto sul mare.

04/12/2010 Isola Santa Fe Island e South Plaza Island. La mattina siamo approdati su una delle spiagge dell’Isola ovviamente stracolma di leoni marini. L’isola è arida e piena di fichi d’India giganti (opuntia). Subito sul sentiero la prima iguana terrestre (ci sono due specie di iguane terrestri alle Galapagos. In quest’isola ci sono quelle con la cresta che pende a destra (Conolophus Pallidus), mentre a Plaza Island quelle con la cresta dritta). Il sentiero ci porta in ½ ora ad un altopiano pieno di fichi d’india ed iguane terrestri. Torniamo in barca e snorkeling nella baia e vediamo i nostri primi tre squali dalla punta bianca della pinna dorsale. Poi con Will accompagniamo una tartaruga marina nel suo giro perlustrativo. Pranzo e partenza per South Plaza Island. Approdiamo sul molo sempre pieno di leoni marini e camminiamo sul bordo del costa. Incontriamo la seconda specie di iguana terrestre decisamente più colorata (gialla), pellicani marroni, gabbiani (Larus Furcatus) alcuni con le uova altri in accoppiamento, numerose fregate, tropical bird, petrol, ecc. Il paesaggio è meravigliosamente colorato da fichi d’india e cespugli rossi. Si torna in barca e traversata verso North Seymour Island

05/12/2010 North Seymour Island e Bartholomew Island. Giornata di sole. North Seymour Island isola delle Fregate (great e magnificent) dal red balloon. Tour con panga per vedere l’atra specie di foche (Fur seal). Scendiamo sull’isola con una bellissima vegetazione di Palo Santo. Incontriamo oltre agli immancabili sea lion, iguane terrestri (Land iguana Conolophus Subcristatus), Sule e relativi pulcini. Poi le fregate dalla gola rossa, pulcini di varie età in ambiente splendido. Traversata di 2 ore circa e si arriva all’isola di San Bartolomè. Altra spendida isola completamente diversa dalle precedenti. Isola aridissima piena di crateri vulcanici ed ornitos. Spiagge bianche incastonate nella roccia vulcanica. Snorkeling sulla costa ed intorno al Pinnacle (punto che caratterizza l’isola). Vediamo razze (1 metro), un’aquila di mare, tre pinguini, innumerevoli pesci tropicali ed un pescecane con la punta della pinna bianca e tantissime stelle marine. Saliamo al piccolo faro su un sentiero artificiale (passerella di legno per non distruggere l’ambiente) da cui si gode un fantastico panorama sui numerosi crateri vulcanici, canali di lava, ornitos e le due spiagge separate da un boschetto di mangrovie. Non ci sono animali a parte le lava lizard ed un serpentello. Con il panga visitiamo la costa e fotografiamo circa 5 pinguini di piccola taglia.

06/12/2010 Ci svegliamo presto per vedere l’alba, ma il cielo è nuvoloso. Si parte alle 6:00 per l’isola “Cappello Cinese”. Passiamo lungo la costa dove si arrampicano iguane marine sulla lava giovane (200 anni) nera nera e con l’evidenza del suo scorrere. Avvistiamo ancora qualche pinguino. Passiamo vicino ad un isola “cratere” che al suo interno ha un lago dove spesso si riposano i fenicotteri (ma oggi non ci sono). Molto bello il paesaggio, la parte emersa dell’isola è praticamente il cratere con una laguna all’interno. Approdiamo sull’isola (il cappello cinese) e facciamo un bel giro intorno all’isola. Vediamo leoni marini sulla spiaggia e in acqua, iguane marine perfettamente mimetizzate con la lava, è arrivato un falco che si è fatto ammirare per un po’. Camminiamo su un tappeto di coralli e conchiglie che in qualche tratto si sono disintegrati ed hanno formato spiagge bianchissime. Torniamo in barca e ci prepariamo per lo snorkeling. Con il gommone arriviamo alla costa dell’isola di fronte e ci immergiamo. L’acqua non è così fredda (meno male) e con il sole fuori i colori sono più belli. Vediamo due squali, una razza, un’aquila di mare e un grosso pesce palla. Un pinguino mi passa accanto veloce come un proiettile. Pranzo e poi ci spostiamo a Santa Cruz (quasi due ore di navigazione in oceano mosso con abbondanti secchiate d’acqua in nave. Posizionati nella parte più alta della nave, al riparo dagli spruzzi arriviamo davanti a Cerro Dragon e ci apprestiamo ad approdare per fare un altro bellissimo giro. L’isola è più verde con spiagge di sabbia bianca fine e appena scavalchiamo la duna ci appare una laguna meravigliosa con un fenicottero, una duck, granchi violinisti, due cavalieri d’Italia. Il paesaggio è bellissimo, fangoso, con grandi sassi, acqua, cactus spinosissimi e cespugli verdi. Fa un caldo tremendo e finalmente avvistiamo le iguane di terra: due maschi che si affrontano. Si ritorna al Beagle e si parte per l’ultimo ancoraggio davanti a Black Turtle Cove.

07/12/2010 Ultimo giorno nel Paradiso Terrestre. Entriamo con il panga nel Black Turtle Cove, laguna con mangrovie, tartarughe marine in accoppiamento squali dalla pinna bianca. Con un giro di circa un’ora vediamo tutto questo. Poi saluti e sbarco a Baltra per il volo Tame delle 12:00. Arriviamo a Guayquil e decidiamo di prendere un taxi (5 $) per visitare almeno il lungo fiume. Poi verso le 18:00 torniamo sempre in Taxi (3 $) all’aeroporto per il volo Iberia per Madrid.

Conclusioni e consigli In generale è una vacanza per chi ama la natura (Galapagos e Parchi Ecuador). Prenotare con un tour per girare l’area dei vulcani ed evitare tempi “morti”. Per le Galapagos scegliere una barca piccola (max 12 posti). Non dovrete attendere turni negli sbarchi e si è facilitati nella socializzazione. Portare i tappi per le orecchie (il rumore del motore della barca è una costante !) Compratevi una videocamera e portatevi tutta l’attrezzatura fotografica possibile (anche quella subacquea). Indispensabile il binocolo !!! Libri consigliati: Safari guides wildlife of the Galapagos



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