Dubai: la metropoli nel deserto

Il grattacielo più alto del mondo, il centro commerciale più grande del mondo, uno degli ascensori più veloci del mondo: Dubai è la metropoli nel deserto che progetta e si costruisce il proprio futuro anno dopo anno, la città dove c’è sempre qualcosa di nuovo da visitare!
Scritto da: Andrea Bonfitto
dubai: la metropoli nel deserto
Partenza il: 01/01/2017
Ritorno il: 04/01/2017
Viaggiatori: 1
Spesa: 1000 €
Il grattacielo più alto del mondo, il centro commerciale più grande del mondo, uno degli ascensori più veloci del mondo: Dubai è la metropoli nel deserto che progetta e si costruisce il proprio futuro anno dopo anno, la città dove c’è sempre qualcosa di nuovo da visitare!

Dubai! Basta semplicemente pronunciarne il nome: una selva di grattacieli sul Golfo Persico, circondata dal deserto. Terra simbolo del grande miracolo economico del Medio Oriente. Quasi tre milioni di persone ci vivono e ci lavorano, rendendola forse la città economicamente più vivace del mondo! Uno dei sette che costituiscono per l’appunto gli Emirati Arabi Uniti, fonda la sua ricchezza su petrolio, turismo e sviluppo immobiliare. Perenni cantieri ne trasformano l’aspetto, e nuovi quartieri alla moda sorgono anno dopo anno dalle sabbie, facendo di essa una mèta turistica, dove c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere, che non si è visto la volta precedente!

Il suo nome, “Dubay” se traslitterato dall’arabo, deriverebbe da “daba”, che indicherebbe lo “strisciare” o “scorrere”, allusione al Dubai Creek, ovvero il canale che divide in due la città. Ma “daba” vuol dire anche “lucertola”, o “piccola locusta”, animali che riescono a convivere con le torride temperature delle zone desertiche, ed effettivamente, nel caso di questa città, non si tratta di semplice “sopravvivenza”: Dubai è una città rigogliosa, dove, tra le sabbie in città, non è affatto raro vedere persino bellissime aiuole fiorite.

Il più antico insediamento risale al 1798, quando vi si stabilì la tribù dei Banu Yas. L’edificio più antico conservato in città è il Forte di al-Fahiidii, del 1799, che oggi ospita il Museo di Dubai.

Una comoda metropolitana e una rete di autobus permettono di raggiungere facilmente il centro e le principali attrazioni turistiche. Ad essa si affiancano decine di imbarcazioni tradizionali, i dhow, nonché i caratteristici “abra”, ovvero taxi d’acqua, che al costo di un dirham, trasportano i passeggeri da una sponda all’altra del Creek. Infine, l’ormai nota compagnia aerea di FlyDubai agevola il proseguimento del viaggio verso Europa Orientale, Asia Centrale e Meridionale, Africa Nordorientale, e, naturalmente, verso le altre località del Medio Oriente.

Una visita accurata della città richiede almeno un soggiorno di tre o quattro giorni. La città può essere idealmente suddivisa in 6 aree turistiche distinte, in maniera da ottimizzare i tempi e ridurre i costi del trasporto. Esse sono: 1) Deira, 2) Bur Dubai, 3) Jumeirah, 4) Downtown, 5) Burj al Arab e Madinat Jumeirah, 6) Dubai Marina e Palm Jumeirah.

Questo, più che un diario di viaggio, vuol essere una vera e propria guida alla città di Dubai, nata dalle mie esperienze di viaggio, durante le quali, in più occasioni, mi è capitato di fermarmi in questa località, spesso in compagnia del mio amico di vecchia data, Alaa, di origine giordana, ma nato a Dubai, dove lavora per una banca locale come operatore finanziario. È soprattutto grazie al suo aiuto se ho avuto modo di conoscere questa splendida città nei suoi vari aspetti. Partiamo quindi insieme alla scoperta di Dubai!

DEIRA

Questa è forse l’area dove si trovano le migliori offerte alberghiere, di solito a prezzi contenuti, ma nello stesso tempo in posizione centralissima. Personalmente ho privilegiato il Comfort Inn Hotel Deira, tre stelle, vicinissimo alla stazione Metro Union della metropolitana.

Come in ogni città araba, anche l’attrazione dominante di Deira, quartiere centralissimo posto sul lato orientale del Creek, è costituita dai souq, ovvero i mercati.

Innanzitutto vale la pena visitare al mattino presto il Mercato del Pesce (souq as-semek), dal grande impatto soprattutto olfattivo, stando attenti al tipo di calzature che indosserete (preferibilmente impermeabili). Caratteristica che accomuna un po’ tutti i mercati del pesce (e della carne) mediorientali è la presenza di chioschetti dove eventualmente farsi cuocere il cibo acquistato.

Provenendo dalla stazione della metro di Baniyas Square, il primo Souq che si incontra è invece il Naif Souq, costituito da edifici moderni, caratterizzato dalla presenza di negozi di bigiotteria e tessuti, oltre a profumerie. dove, tra le varie fragranze, si possono acquistare anche i profumi a base di oud (legno aromatico molto diffuso nel Medio Oriente). Altri prodotti disponibili in quest’area sono henné, stoffe ed extension.

Si prosegue quindi per il Souq Coperto, il Souq dei Profumi, ed il famoso Souq dell’Oro (souq adh-dhahab). Quest’ultimo rappresenta forse la principale attrattiva di Deira. L’area è delimitata da delle strutture in legno dove un’insegna definisce Dubai la “Città dell’Oro”. Non ci sono aggettivi per descrivere le meraviglie esposte in vetrina, e lo stesso viavai di clienti, prevalentemente coppie facoltose della Penisola Araba, rigorosamente in dishdasha ed abaya (gli abiti arabi tradizionali del Golfo) rende l’atmosfera molto particolare.

Prima di lasciare Deira, non mancate di raggiungere la zona occidentale, delimitata dal Creek, detta Al-Ras (“la testa” o “il capo”), dove potrete ammirare due costruzioni storiche: l’Heritage House, casa in pietra corallina di un mercante di perle del 1890, e la Al Ahmadiya School, prima scuola elementare di Dubai, fondata dal mercante di perle Sheikh Ahmed bin Dalmouk nel 1912.

Infine vi recherete ai Moli dei Dhow, dove troverete gli “abra”, ovvero le tipiche imbarcazioni in legno, su una delle quali vi potrete imbarcare per un dirham ed attraversare il Creek, raggiungendo quindi il quartiere di Bur Dubai. Il Dubai Creek è un po’ il “Tevere” o la “Senna” di Dubai. Venne dragato nel 1961 per permetterne la navigazione, ed è una vivacissima area della città, dove navi mercantili e passeggeri, insieme alle risate e al brusio di una folla di amici e famiglie intere, rende l’atmosfera davvero molto vivace.

BUR DUBAI

Una volta raggiunta la Water Bus Station della sponda occidentale del Creek, il mio consiglio è di recarvi immediatamente a nord, per visitare il distretto storico, con la sua area monumentale.

Il primo edificio che si incontra è il Traditional Architecture Museum, che spiega in maniera esauriente come funziona una torre del vento, oppure le differenze tra un’abitazione di montagna, una sul mare ed una nel deserto. È stato ricavato in un’abitazione del 1928, proprietà dello sceicco Juma bin Maktoum al Maktoum, e fa parte dell’area storica di Al Shindagha, abitata per l’appunto agli inizi del XX secolo dagli sceicchi e dall’élite della città.

Continuando verso nord si incontra quindi la Sheikh Saeed Al Maktoum House, un’elegante abitazione con cortile, risalente al 1896, posseduta dal nonno dell’attuale emiro di Dubai. Ospita un museo che illustra la vita a Dubai prima dell’avvento del petrolio.

Alle sue spalle si incontra il Camel Museum, dedicato per l’appunto a questo meraviglioso animale, il cammello, e alla sua importanza nella cultura araba. L’edificio ospitava nel secolo scorso la stalla dei cammelli per gli sceicchi. Da qui la decisione di trasformare questo luogo in museo.

Si prosegue quindi verso nord, fino all’Heritage Village, museo all’aperto che ricrea quello che doveva essere un villaggio emiratino prima dell’avvento del petrolio.

Per ultimo, si incontra il Diving Village, che illustra invece la storia marittima di Dubai, con la ricostruzione, attraverso delle statue, di quella che era la dura vita dei marinai.

Una volta terminata la visita della parte a nord della Water Bus Station, ci si può quindi dedicare all’area a sud di essa. Per prima cosa si procede verso sud dapprima attraversando il Bur Dubai Souq, un mercatino coperto, più recente rispetto a quello di Deira, ma comunque dall’atmosfera molto vivace, dove acquistare in particolare capi di abbigliamento e stoffe.

Si raggiunge quindi la cosiddetta Hindi Lane, dove i residenti di religione hindu acquistano articoli sacri ed offerte, prima di recarsi all’unico tempio induista, dedicato a Shiva e Krishna, situato dietro alla Grande Moschea. Indubbiamente questo quartiere rappresenta un diversivo “esotico” in terra araba, che vale davvero la pena di visitare, soprattutto se non si è mai andati in India o in quartieri a maggioranza indiana nelle città d’Europa.

Si raggiunge quindi la Fortezza di Al Fahidi, che rappresenta la più antica costruzione di Dubai ancora in piedi, risalente al 1799. Essa ospita il Dubai Museum, dove è possibile innanzitutto godere del filmato introduttivo che illustra il progresso compiuto nel corso della storia dalla città. Quindi attraverso il ponte di un dhow (l’imbarcazione tradizionale di cui ho parlato precedentemente) entrerete in un finto souq animato da diorami che illustrano il lavoro di bottegai ed artigiani, la vita quotidiana degli abitanti di un tempo nelle proprie abitazioni, le moschee, il mare ed il deserto. Notevole la mostra sulla pesca delle perle, che, come nel caso di altre realtà nella Penisola Araba (vedi ad esempio la storia del Qatar o dell’Arabia Saudita), rappresentava la principale fonte di ricchezza prima del petrolio. Ovviamente non manca la sezione dedicata ai reperti archeologici, molti dei quali di oltre duemila anni di età.

Ultima tappa è il Distretto Storico di Al Fahidi, un tempo chiamata Bastakiya. È formata da una cinquantina di edifici storici, caratterizzati dalle immancabili Torri del Vento. Personalmente, consiglio vivamente una pausa pranzo alla Local House, dove ho avuto modo di assaggiare dello squisito Mutfi Fish, ovvero King Fish locale a fette cotto con salsa di pomodoro, spezie e patate, servito con insalata locale, riso bianco e pane arabo fresco.

JUMEIRAH

Attraverso gli autobus n° 8 , n° 88 e n° X28, è possibile raggiungere innanzitutto la Moschea di Jumeirah, la più bella tra quelle di Dubai e l’unica visitabile dai non musulmani (dal sabato al giovedì h 10:00-11:15, le donne dovranno indossare un copricapo, va bene anche un foulard). Può ospitare fino a 1200 fedeli, ed è stata interamente costruita nel 1976 con pietra bianca, secondo la tradizione fatimide medievale.

Jumeirah rappresenta il quartiere più elegante di Dubai, costellato di centri commerciali. L’attrattiva più recente di quest’area è il Dubai Water Canal, costato oltre 600.000 €, prolungamento di 3 km del Creek, che ora raggiunge il Golfo. Nel punto di intersezione tra il ponte di Sheikh Zayed Road ed il canale, è stata installata una scenografica cascata artificiale, che pompa acqua attraverso il ponte stesso.

BURJ AL ARAB E MADINAT JUMEIRAH

Le stesse linee degli autobus menzionate prima permettono di raggiungere forse l’albergo a 5 stelle più famoso del mondo: Burj Al Arab, dalla caratteristica forma della vela di un dhow. Alto 321 metri, venne costruito tra il 1994 ed il 1999. Se si è disposti a pagare circa 130 € per un tè, si avrà l’opportunità, dietro prenotazione con largo anticipo, di visitarne l’interno recandosi al 23° piano dell’edificio, allo Skyview Bar (età minima 21 anni). Una curiosità è la forma particolare di quest’edificio visto dal mare. La sera, infatti, esso viene illuminato a formare una grande croce, la più grande del Medio Oriente, ben visibile dal mare, imprevisto imbarazzante che non è stato possibile correggere, data l’enorme fama subito raggiunta da questo albergo sin dalla sua inaugurazione.

Ad ovest del Burj Al Arab si estende lo stupendo centro commerciale di Madinat Jumeirah, ovvero “la città di Jumeirah”, interpretazione in chiave moderna di un villaggio arabo tradizionale, con canali, ponti, ville, palme e le immancabili torri del vento. D’inverno, nonostante ci si trovi in un Paese musulmano, un grande Albero di Natale viene installato di fronte all’entrata principale.

Attraverso la metropolitana è possibile invece raggiungere il Mall of the Emirates, centro commerciale aperto nel 2005, che attualmente conta 630 contratti d’affitto. Ma la vera attrattiva di quest’area è il famoso Ski Dubai: una vera e propria pista di neve, prodotta durante le ore notturne, nel bel mezzo del deserto, con tanto di pinguini ed igloo. Conta su una superficie di 22.500 m2 di neve, disposta su 5 piste di diversa difficoltà, oltre ad uno Snow Park, dedicato soprattutto alle famiglie, di oltre 3000 m2.

DOWNTOWN DUBAI

Lo stupore non finisce con la pista da sci nel deserto: a Downtown Dubai, scendendo presso la stazione della metro di Burj Khalifa/Dubai Mall, si possono infatti visitare il centro commerciale più grande del mondo e il grattacielo più alto del mondo, a pochi passi l’uno dall’altro.

Il Burj Khalifa, costruito tra il 2004 ed il 2009, rappresenta, con la sua altezza di 829,8 mt (antenna) ovvero 636 mt (tetto) l’edificio più alto del pianeta. Conta un’area di 344.000 m2, ospita l’Hotel Armani, al 37° piano, nonché appartamenti privati, uffici, e persino una piscina (76° piano). Sono vari i pacchetti in vendita per l’acquisto del biglietto che permette l’accesso al centro di osservazione At the Top (123° e 124° piano), attraverso quello che è il quinto ascensore più veloce del mondo, che avanza ad una velocità di 35 km/h. I prezzi ufficiali li troverete alla pagina https://tickets.atthetop.ae/atthetop/Step0_BookingInfo.aspx. Il suo nome, in arabo “Torre del Califfo”, è dedicato all’attuale emiro di Abu Dhabi, lo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahayan, quale ringraziamento per il suo intervento, che salvò Dubai dal crollo finanziario.

L’altra attrattiva di Downtown è il Dubai Mall. Conta 1,1 milioni di metri quadri di superficie ed ospita oltre 1200 negozi, oltre ad uno stupendo acquario, pista di pattinaggio su ghiaccio e parchi a tema per i bambini. Sono in corso, nonostante le cifre da capogiro già raggiunte, lavori di ampliamento per altri 93.000 m2.

In mezzo ad un lago artificiale, il Burj Lake (Lago della Torre), è invece la Dubai Fountain: si tratta di fontane danzanti, con getti d’acqua che raggiungono i 150 mt di altezza, facendo da coreografia ad un sottofondo di musica classica, araba ed internazionale.

Un ponte, inoltre, collega il Dubai Mall al Souk Al Bahar, progettato in stile arabo, caratterizzato dalla presenza di tipici ristoranti mediorientali e caffè in cui rilassarsi.

DUBAI MARINA E PALM JUMEIRAH

La zona residenziale di Dubai Marina è il posto ideale dove rilassarsi con una bella passeggiata al tramonto, lungo la cosiddetta Dubai Walk. Particolare è l’escursione in barca, possibile prendendo il Water Bus, utilizzato dai residenti quale mezzo di trasporto pubblico per recarsi al lavoro. Essa è inoltre mèta ideale dove consumare il tipico “brunch del venerdì” a buffet, abitudine simile al nostro aperitivo.

Palm Jumeirah, penisola artificiale a forma di palma, dà il meglio di sé proprio all’arrivo a Dubai, quando la si sorvola dall’aereo. Tuttavia non manca di attrattive che meritano la visita: Lost Chambers (labirinto di sale sommerse, che formano un gigantesco acquario), Aquaventure Park (con i suoi scivoli d’acqua) e Dolphin Bay (dove è possibile interagire coi delfini ospiti della struttura).

Conclusione

Dubai rappresenta forse la realtà più dinamica del Pianeta, sicuramente lo è in Medio Oriente. La continua ricerca e i notevoli investimenti rendono ogni anno questa città diversa dal precedente. Questo la rende indubbiamente una mèta di viaggio invernale perfetta di alcuni giorni, nonché scalo ideale di almeno un pernottamento durante un volo verso l’Asia o l’Africa. Lasciatevi pure sorprendere dai suoi eccessi ed ispirare dalla sua creatività. Sicuramente vi verrà voglia di ritornarci!

Andrea Bonfitto

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