Dubai che stupisce

Avanguardia e tradizioni fianco a fianco
Scritto da: Chica 2
dubai che stupisce
Partenza il: 08/07/2010
Ritorno il: 15/07/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Certo nel mese di luglio le temperature toccano anche i 47°C,ma se il caldo non è un problema,si può fare.

Abbiamo alloggiato allo Sheraton Jumeriah beach resort&tower : discreta struttura,camere carine,buon servizio,ottima la posizione sulla Jumeriah Rd su cui affacciano tantissimi ristoranti etnici dove cenare con cifre ragionevoli (si va dal libanese,al thai passando per l’Anatolia). Merita una nota di merito il “Palm Garden”,ristorante dell’Hotel : ottima la cucina,la qualità e la varietà. L’hotel è direttamente sulla spiaggia per arrivare alla quale si attraversa uno splendido palmeto attrezzato con lettini,ombrelloni e babay park.L’acqua del mare è eccessivamente calda,quasi impossibile fare il bagno,mentre la piscina,anche se non grandissima,è ragionevolmente fresca. Con le abbondanti colazioni e il caldo intenso,abbiamo preferito saltare sempre il pranzo per poi rifocillarci,al rientro in hotel,con fresche macedonie servite a bordo piscina,aspettando di scegliere il tipo di cena.

Viste le dimensioni della città, e soprattutto le temperature,è quasi impossibile pensare di spostarsi a piedi. Quindi,come la maggior parte dei turisti,abbiamo usato i taxi:ce ne sono davvero moltissimi e il costo è nettamente inferiore rispetto all’Italia.

I Mall sono l’attrattiva principale della città : Mall of Emirates,Dubai Mall ecc. Su queste immense strutture (che chiamare centri commerciali,è parecchio riduttivo…),non aggiungo altro a ciò che è già noto. Meritano sicuramente qualche visita,magari per cogliere gli eccessi di Dubai ma anche i punti di unione tra le diverse culture che si ritrovano a desiderare gli stessi oggetti… Consiglio di trovarsi nei pressi del Dubai Mall verso l’ora del tramonto : allora lo spettacolo della Dubai Fountaine sarà magnifico! Coreografici giochi d’acqua all’interno di questa grande fontana posta ai piedi della Burj Dubai (la torre dei record) e vicino al Souk Al Baha.

Abbiamo dedicato una giornata ai Souk nella parte vecchia della città : Deira. Ovviamente armati di cappello,acqua e capiente zaino per gli acquisti! Se possibile,merita arrivare al FishSouk entro le 11,quando è ancora frenetica la compravendita.Ci si trova in un grandissimo mercato coperto,ordinato e oltremodo pulito,dove ci sono pesci di tutti i tipi e dimensioni. E’ possibile acquistarne per farselo cucinare in hotel. Noi ci siamo persi all’interno di questo mondo,dove la curiosità è soddisfatta dalla gentilezza dei venditori. Giusto accanto c’è un bel mercato ortofrutticolo : mango,datteri e erbe aromatiche a volontà. Si attraversa un ponte e si arriva al GoldSouk : una distesa scintillante di oro,soprattutto giallo,che merita una visita. Da lì si snodano stradine e vicoli con mille moschee,botteghe,venditori di cibo da strada per arrivare allo SpiceSouk. Come al mercato del pesce,per noi è stato meraviglioso girare senza meta attraverso i tanti negozi che vendono infinite qualità di spezie e profumatissimi incensi. Attraversando il Souk si arriva sulla riva del Creek,sulle cui banchine sono ormeggiare le caratteristiche imbarcazioni celesti per il trasporto merci. Una breve passeggiata approfittando per fare un po’ di foto e si attraversa il Creek per pochi dirham,a bordo di barchine in legno che fanno da taxi. E si arriva sul lato opposto,a Bur Dubai dove c’è il TextileSouk. Una parte prevalentemente per turisti,dove comprare magliette,pashmine e abiti locali,una parte,invece,dove ci sono i negozi pieni di rotoli tessuti : davvero uno spettacolo! La città fuori dal Souk è la città di chi ci vive e lavora. Quindi un melting pot di culture vista l’esagerata quantità di immigrati che ci vive. E facilissimo entrare in un negozio di alimentari e restarci per un’ora e mezzo a chiacchierare col proprietario che vende sia prodotti arabi che rimedi cinesi,sia spezie indiane che legumi cingalesi e così via. Curioso e molto divertente.

Abbiamo anche visitato il Museo Al Fahidi Fort : all’interno dell’antico forte ci sono belle riscostruzioni e interessanti informazioni sulla cultura e la vita dei beduini che abitavano gli Emirati.

Per il giro sul Creek abbiamo preferito la sera,scegliendo un battello che offriva anche la cena. L’organizzazione è impeccabile : ti prelevano in hotel,la crociera dura circa tre ore,durante le quali si cena a buffet,con cibi tipicamente mediorientali,si gode del panorana illuminato,e all’attracco,il solito autista ti riaccompagna in hotel. Un punto di vista diverso per una serata diversa,sicuramente da “turisti” ma decisamente gradevole.

Altra zona interessante,e quasi totalmente senza turisti,è la Dubai Marina : anche se ancora in parte in costruzione,ci sono delle promenades molto belle,diversi edifici avvenieristici ed è particolarmente attraentente il colpo d’occhio di notte.

A metà soggiorno abbiamo trascorso una giornata al Wild Wadi : un divertente parco acquatico a tema che offre una splendida vista sulla Burj al-Arab. Fondamentale attrezzarsi con crema ad alta protezione,dopodiche,ci si butta a capofitto in piscina e tra scivoli e ciambellone,si passa una giornata spassosa e a molle!

L’ultimo giorno abbiamo visitato Abu Dhabi (il volo di rientro era da lì) e l’abbiamo raggiunta con il taxi dell’hotel in poco più di un’ora di autostrada in mezzo al deserto. La città è sicuramente meno bella di Dubai ma merita un giro sul lungomare con vista su Lulu Island e sulla foresta di Mangrovie. E poi la Sheikh Zayed grand Mosque. Una meraviglia bianca,immensa,abbagilainte,affascinante,a cui è concesso l’ingresso anche ai non musulmani (alle donne è solo chiesto di indossare la veste nera e il velo che viene gentilmente fornita all’ingresso) Un luogo che trasmette serenità,essenziale anche se imponente,dove si ammira,oltre all’architettura,anche l’opera mirabile di intarsio di pietre sulle colonne e le dimensioni incredibili della sala di preghiera. Uno spettacolo notevolissimo anche da vedere di notte,mentre l’ereo ti concede di gettare l’ultimo sguardo su questa terra così intrigante e dove la sensazione di accoglienza non è mai venuta meno.



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