Zurigo per amore

Fra 10 giorni ci ritorno per la 5° volta ma c'è un motivo fondamentale, e cioè che il mio fidanzato ci vive e lavora, più di una persona ogni volta che parto mi chiede come mai proprio Zurigo e quando hanno la risposta mi sento dire "Ah ecco perchè...sennò uno che ci va a fare a Zurigo?!" Invece io trovo questa città ricca di bellezza e di...
Scritto da: Silvia Leidi
zurigo per amore
Viaggiatori: in coppia
Ascolta i podcast
 
Fra 10 giorni ci ritorno per la 5° volta ma c’è un motivo fondamentale, e cioè che il mio fidanzato ci vive e lavora, più di una persona ogni volta che parto mi chiede come mai proprio Zurigo e quando hanno la risposta mi sento dire “Ah ecco perchè…Sennò uno che ci va a fare a Zurigo?!” Invece io trovo questa città ricca di bellezza e di un fascino tutto suo, da visitare anche senza particolari motivi.

Questo suo fascino gli proviene da varie situazioni, il fiume Limmat che taglia la città,con i tanti ponti illuminati che lo attraversano, con papere e cigni ad arricchire un paesaggio già bello di suo; e il grande lago Zurichsee che d’estate si colora di barchette e bagnanti.

I vecchi palazzi imponenti che costeggiani la riva, d’inverno non contribuiscono a dare un bel colore alla città, ma a Natale addobbati con mille luci e in primavera arricchiti di fiori alle finestre e ai balconi caratterizzano il panorama, perchè se c’è una cosa per cui gli svizzeri hanno predilizione è il senso dell’estetica, credo una mania o forse un diritto di abbellire e rendere piacevole la propria città.

Tutto ciò che abbellisce e decora a Zurigo non manca, ma poi c’è anche il senso pratico per ciò che è utile, come la pulizia delle strade resa possibile dai cestini presenti ogni 200 metri con tanto di bustine gratuite a disposizione dei proprietari di cani.

Ci sono poi le chiese di Zurigo che svettano nel cielo con i loro campanili appuntiti e arricchiti da grandi orologi, simbolo questo, insieme alle montagne e alla cioccolata, della Svizzera.

La basilica di Fraumunster, da visitare, con le grandi finistre-vetrate dipinte nel 1970 da Marc Chagall e celebrata anche per il suo elaborato organo.

Oppure la cattedrale di Grossmunster in stile romano-gotico, che la leggenda vuole fondata da CarloMagno, caratterizzata da due grandi torri che è possibile risalire fino in cima ammirando così dall’alto la città con le montagne alle spalle.

E poi vale la pena passare qualche giorno a Zurigo per la tranquillità che ti dà, non è come Roma o Milano, caotiche e rumorose, l’unico rumore per le vie è lo scampanellio del tram,”il mezzo di trasporto per eccellenza”(efficiente e puntuale); in questa città sembra che sia sempre domenica, la gente in bicicletta, in monopattino, le mamme con i bambini che passeggiano vicino al fiume, sarà poi anche lo stile di vita e la mentalità degli svizzeri a far veleggiare su Zurigo questa calma magica.

Una città tranquilla ma allo stesso tempo viva, per i tanti caffè e ristoranti multietnici che colorano le strade e i quartieri e soprattutto le notti, ma se c’è una nota stonata in tutto questo è il costo alto della vita, perchè purtroppo Zurigo è molto cara, sia per mangiare che per dormire.

Quindi diciamo che da questa passeggiata il nostro portafoglio ne uscirà più leggero, ma di fronte alle signorotte svizzere di un negozietto di souvenir colmo di orologi a cucù o a quelle della panetteria, oppure davanti alla vetrina di Sprungli di Paradeplatz, rinomata pasticceria, ricca di cioccolatini per tutti i gusti e torte piene di cioccolata; o inebriati dalla belezza che circonda questa città e alla tranquillità che ti lascia addosso, non pensiamo più a questi problemi materiali.

Un consiglio per il viaggio in aereo, è inutile scervellarsi a cercare compagnie aeree a basso costo, l’unica da considerare è la Swiss (www.Swiss.Com) che purtroppo non è propriamente economica, si può essere fortunati se si aspettano le uscite dell’ultimo minuto, ma che comunque non cedono i biglietti a prezzi stracciati.

Io ci ritorno e voi cosa avete deciso? Buon viaggio Silvia



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche