Zurigo? ma cosa c’è da vedere a Zurigo?

25 aprile Questa è la domanda che entrambe (Cinzia e Benedetta) ci siamo sentite rivolgere da tutti quelli a cui dicevamo che il 25-26-27 aprile saremmo stati in questa città…………..beh siamo partite quindi con il dubbio di aver scelto una meta non molto attraente: dubbio subito fugato già guardando lo spettacolare paesaggio che ci...
Scritto da: cinzia-08
zurigo? ma cosa c’è da vedere a zurigo?
Partenza il: 25/04/2009
Ritorno il: 27/04/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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25 aprile Questa è la domanda che entrambe (Cinzia e Benedetta) ci siamo sentite rivolgere da tutti quelli a cui dicevamo che il 25-26-27 aprile saremmo stati in questa città…..Beh siamo partite quindi con il dubbio di aver scelto una meta non molto attraente: dubbio subito fugato già guardando lo spettacolare paesaggio che ci accoglieva dal finestrino del treno mentre ci avvicinavamo alla stazione di Zurigo HB.

Siamo partite dalla stazione di Como San Giovanni con il treno delle 11.45 (Cisalpino 53,00 euro a tratta) che prevede scambio a Lugano e arrivo a Zurigo alle 14.51, il tratto Lugano Zurigo l’abbiamo fatto praticamente incollate al vetro come due bambine: lo scenario d’incontro tra lago, montagne e prati verdi immensi lasciava senza fiato.

Zurigo ci accoglie con una giornata di sole e quindi decidiamo di andare a fare un giro in battello, prima però passiamo dall’hotel Basilea prenotato tramite Expedia (383,00 euro in due per due notti), scopriamo così che l’hotel scelto non poteva essere in una posizione migliore: a due passi dalla stazione, vicino al lago e al centro vivace di Zurigo (a nord della Limmatquai).

Ci dirigiamo subito al porto in Burkliplatz dove un traghetto parte alle ore 17 per un giro corto del lago: durata 90 minuti per 8 franchi; il giro è molto suggestivo e piacevole e il tempo vola senza nemmeno accorgesene.

Scendiamo dal battello e ci incamminiamo lungo la Bahnnofstrasse la via più elegante e famosa di Zurigo, costeggiata interamente da negozi di lusso, a quest’ora però è piuttosto vuota e i negozi sono chiusi e allora preferiamo perderci tra le viuzze laterali che ci regalano angoli molto più suggestivi. Arriviamo vagando così nella piazza dove c’è la famosa chiesa con le vetrate di Chagall (purtroppo è chiusa, ci torneremo) i palazzi che la circondano sono però decisamente incantevoli, saliamo verso la chiesa di St. Peter il cui campanile ha il quadrante d’orologio più grande del mondo e da lì raggiungiamo il Lindenhof: un parco dove coppie, bambini e anziani vengono a rilassarsi giocando a bocce o a scacchi ma soprattutto godendo della meravigliosa vista di Zurigo dall’alto.

Gironzoliamo ancora a lungo per le vie di questa zona dove incontriamo negozi d’antiquariato e di abbigliamento, poi si fa ora di cena quindi torniamo in hotel, cambio veloce e di nuovo fuori questa volta rimaniamo nel quartiere di Niederdorf, dove si trova di tutto: bar, ristoranti, boutique o negozi di antiquariato, il tutto attraversando piccole stradine, fiancheggiate da bei palazzi, che sboccano in piazze incantevoli caratterizzate tutte da fontane. Zurigo di sera è ancora più affascinante le sue piccole vie si riempiono di gente a passeggio, si respira tranquillità e pace unite a una gradevole frizzantezza data da giovani che si ritrovano e chiacchierano allegramente, da tifosi di Hockey che intonano gli inni delle loro squadre e da qualche artista di strada.

Staremmo ore a passeggiare così: le numerose chiese ora sono tutte illuminate e il riverbero del fiume le rende ancora più suggestive se possibile, il clima è gradevole e invita a ciondolare per le piazze, per le vetrine, lungo il fiume, ma la fame si fa sentire per cui scegliamo il vicino ristorante messicano: molto buono anche se un po’ lenti nel servizio, e poi a letto: per oggi Zurigo ci ha già dato tanto 26 aprile Decidiamo questa giornata di dedicarla a scoprire altre città svizzere visto che l’efficienza dei trasporti elvetici ce lo permette. In un’ora infatti raggiungiamo Basilea che ci accoglie più freddamente di Zurigo: la zona intorno alla stazione è interamente nuova e in parte la stanno ancora costruendo per cui ci dirigiamo verso il centro della città, camminando ci imbattiamo nelle sculture a cielo aperto che caratterizzano Basilea molte delle quale d’inverno sono sculture di ghiaccio mentre ora si animano con giochi d’acqua. Un altro elemento che ci colpisce è l’elevato numero di fontane, piccole, grandi, al centro di una piazza o lungo la cinta di una via, ma comunque tantissime e tutte con acqua potabile e dalle quali anche le famiglie locali attingono per prelevare l’acqua da bere a tavola. In assoluto la parte che più ci è piaciuta di Basilea è la parte vecchia dove ha sede il municipio che spicca sulla piazza con il suo colore rosso acceso e le sue decorazioni, purtroppo le chiese luterane, numerose in questa città, sono tutte chiuse perché si stanno svolgendo i culti domenicali.

Per cui decidiamo di andare a visitare la capitale svizzera: Berna. Con un’altra ora di treno ci arriviamo e l’atmosfera è completamente diversa da Basilea, pur essendo la capitale si respira un’area da paese, senza però sminuire l’importanza politica della città rimarcata ad ogni passo da grandi bandiere svizzere e dei vari cantoni. Arriviamo nella piazza del parlamento elvetico dove ci imbattiamo in un concerto di musica svizzera e in un’atmosfera di grande festa tra bambini che mangiano il rosti e grandi che bevono birra. Le vie della cittadina ci inducono a camminare e camminare alternandoci piazze deserte a stradine molto affollate, ogni palazzo che ci accompagna in questa nostra camminata ci lascia a bocca aperta. Berna ci sorprende anche perché a zone totalmente deserte si alternano vie stracolme di gente; ci fermiamo per pranzare con un frappuccino da Starbucks nella Waisenhausplatz lasciandoci cullare dall’allegra spensieratezza che ci circonda.

Torniamo a Zurigo e appena scese dal treno decidiamo di visitare il Platzspitz, un ampio parco dominato dal Landesmusuem, che noi non visitiamo all’interno ma ammiriamo la sua architettura da castello delle fiabe e godiamo della calma che lo circonda. Ci accorgiamo che è ancora presto e quindi decidiamo di andare a vedere qualche chiesa luterana che il giorno prima avevamo trovato chiuso. Innanzitutto ci dirigiamo verso la Fraumunster, l’antico convento di monache in cui si ammirano le vetrate di Chagall: rimaniamo a lungo ad ammirarle e a coglierne i vari aspetti e i vari richiami alla liturgia cercando di capire a cosa si sia ispirato Chagall nel rappresentarle…E non è sempre facile! Attraversiamo il ponte sul Limmat e andiamo a visitare la GrossMunster, la principale cattedrale di Zurigo, il cui interno è piuttosto spoglio e della quale continuiamo a preferire l’aspetto esteriore specie di sera illuminata è decisamente suggestiva.

Breve salto in hotel, poi di nuovo fuori per cenare, questa volta scegliamo il ristorante italiano “La Pasta” in Niederdorfstrasse, qui ceniamo in maniera squisita ai tavolini all’aperto e così rimaniamo per tutta sera immersi nella vivacità e nell’allegria di questa strada. Dopocena ci concediamo una passeggiata lungo questa via molto animata fino alla Grossmunster e da lì saliamo vagando per le piccole stradine del quartiere ricche di botteghe di artigiani, le cui vetrine ci attirano tanto quanto quelle ben più ricche della Bannhofstrasse.

27 Aprile Oggi si fa ritorno a casa e Zurigo ci sveglia con una lieve pioggerellina, per cui, dopo aver preferito la colazione dello Starbucks a fianco alla Central Polybanh rispetto a quella un po’ misera del nostro hotel, ci dirigiamo verso le vie del centro dove dedicarci ad un po’ di shopping prima rifacendoci gli occhi di fronte al luccichio delle famose vetrine di Bannhof e poi tuffandoci nel più abbordabile Jelmolì.

Pranziamo nell’elegante stazione di Zurigo ad un fast food norvegese dove gustiamo dell’ottimo pesce e poi riprendiamo il Cisalpino per far ritorno a Como, ma anche il viaggio di ritorno è capace di emozionarci regolandoci il passaggio attraverso una intensa nevicata.

IN CONCLUSIONE Ora abbiamo la risposta alla domanda “Cosa c’è da vedere a Zurigo?” beh…Da vedere c’è Zurigo: ogni suo angolo è capace di regalare emozioni ed è una città in cui il gusto di passeggiare, ammirare ciò che ci circonda, vagare in mezzo alla gente, diventa un vero piacere.

CONSIGLI 1) L’hotel Basilea lo promuoviamo a pieni voti:camere semplici, piuttosto spoglio ma decisamente funzionale per un breve soggiorno in città specie perché in posizione strategica.

2) Noi abbiamo deciso di non fare la Zurichcard e ne siamo state soddisfatte poiché è una città che si gira facilmente a piede 3) Un giro in battello sul lago è imperdibile!



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