Zingari per caso…biella – praga e ritorno

DI MARIO E ANNA Periodo: ultima settimana di maggio 2009 prima settimana di giugno 2009 Mezzo di trasporto: auto propria1° GIORNO Sabato pomeriggio partenza dal caldo di Biella e via Milano-Lecco arriviamo a Chiavenna. Prima notte trascorsa a Villa di Chiavenna presso il B&B "Gli Oleandri" di cui segnaliamo l'ottima ospitalità. Cena a...
Scritto da: annazu
zingari per caso...biella - praga e ritorno
Partenza il: 23/05/2009
Ritorno il: 04/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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DI MARIO E ANNA Periodo: ultima settimana di maggio 2009 prima settimana di giugno 2009 Mezzo di trasporto: auto propria

1° GIORNO Sabato pomeriggio partenza dal caldo di Biella e via Milano-Lecco arriviamo a Chiavenna. Prima notte trascorsa a Villa di Chiavenna presso il B&B “Gli Oleandri” di cui segnaliamo l’ottima ospitalità. Cena a Chiavenna nel “crotto” Belvedere a base di piatti tipici locali e interessante visita nel crotto (cantina recuperata sotto i sassi delle Marmitte dei Giganti – grossi massi scavati dall’erosione del ghiacciaio, si possono visitare percorrendo vari sentieri che partono dalla Frazione di Prosto, vicino al crotto Belvedere). 2° GIORNO Una rapida occhiata alla cascata di “Acqua Fraggia” e poi si parte per il passo del Maloja verso la Svizzera, raggiungiamo St. Moritz, da consigliare in quanto a parte la cittadina molto ricca, la valle in cui è situato è bellissima, ci sono due splendidi laghi. Si è a 1.800 metri, il verde dei prati e il bianco dei ghiacciai del Bernina lo rendono un posto unico, sembra di essere in Canada. Proseguiamo poi per il passo del Bernina, fino al paese di Pontesina e poi facciamo una passeggiata nella valle di Roseg , dove dopo due ore di cammino su un bel sentiero (percorribile anche in mountain bike) si arriva in una valle, ai piedi del ghiacciaio del Bernina e del Pizzo Roseg. Queste vallate sono tutte percorse da ottime piste ciclabili, alcune lunghe decine di chilometri. Nel pomeriggio si scende verso Innsbruck e al paese di Zernez svoltiamo a destra, si risale al Offenpass a 2149 mt di altezza, per poi scendere nella verdissima Val Venosta e costellata di graziosi paesini. Risaliamo sulla sinistra verso il Lago di Resia, conosciuto per il famoso campanile sommerso nel lago creato dalla diga. Tale paese è diventato famoso e ora diventato attrazione turistica, a causa del prepotente esproprio del 1951, molto combattuto dall’ intera popolazione del paese di Curon. I cartelloni vicino al campanile documentano con didascalie e fotografie dell’epoca tutto quanto è avvenuto a quei tempi. Trascorriamo la notte in un anonimo hotel al lago di Resia. 3° GIORNO Al mattino dopo un’abbondante colazione, facciamo una passeggiata sulla pista ciclabile che con 15 Km di lunghezza costeggia tutto il lago. Ci spiace lasciare questo incantevole paesino, il tempo è bello e a 1400 metri di altitudine la temperatura è fresca al punto giusto! Si riparte e si scende in Austria (occorre acquistare la vignetta per l’autostrada) in una valle prima larga e verdissima e poi stretta e rocciosa. Si arriva a Landeck e dopo un tunnel ci si ritrova in autostrada, poco dopo si arriva a Innsbruck, capitale del Tirolo. E’l’ora di pranzo, un panino seduti su una panchina in un giardino pubblico all’ombra, in riva al fiume Inn e poi in giro per la città che si visita in un paio d’ore, perché è tutto concentrato in poche centinaia di metri (sarebbe meglio essere accompagnati da una guida per poter meglio apprezzare alcuni particolari molto interessanti). A metà pomeriggio si riparte per Salisburgo, si percorre un po’ di autostrada fino a Worgl e poi si esce e a destra si percorre una statale molto panoramica che tra valli verdissime porta fino a Salisburgo. Si costeggiano le Wilder Kaiser (altezza 2300 metri) le cui creste ricordano le Dolomiti, si passa da St. Johann e dopo prati fioriti, si arriva a grandi pareti rocciose, entrando per pochi chilometri in Germania. E’ tardi e quindi troviamo un posto per dormire in un albergo nella cittadina di Bad Reichenhall in Alta Baviera, a una ventina di chilometri da Salisburgo. 4° GIORNO Si parte per Salisburgo, la bellissima città di Mozart con tante cose da vedere: le sue piazze, le sue chiese, la fortezza sulla collina, la casa di Mozart, diventata un museo. Come a Innsbruck anche qui i parcheggi sono carissimi (per un intero pomeriggio in un parcheggio coperto abbiamo pagato circa 20 Euro e d’altra parte è sconsigliato lasciare la macchina dove è vietato: si rischia la rimozione!) Si riparte nel tardo pomeriggio, prendendo l’autostrada per Linz, ma nella zona del lago di Honsee usciamo e lo costeggiamo in direzione sud-est. Troviamo da dormire da una signora anziana molto gentile, in una splendida casetta tra i prati, di fianco alla strada principale, con ottima vista lago. 5° GIORNO Si riparte anche se un po’ a malincuore, perché una sistemazione così non la troveremo più! La casa, il lago, il verde, ma soprattutto l’ospitalità e la gentilezza ci restano nel cuore, nonostante la pioggia (volevamo fare delle foto ma … peccato sarà per la prossima volta). Arriviamo alla fine del lago e si inizia a costeggiare la sponda ovest di un altro lago, quello di Attersee fino a raggiungere l’autostrada per Linz. Continuiamo per la Boemia e a mezzogiorno siamo al confine con la Repubblica ceca. L’Austria l’abbiamo trovata molto bella e funzionale, ma cara per il vitto e l’alloggio, per le visite ai luoghi turistici e per i parcheggi. In oltre 250 Km di strada percorsi in Austria non abbiamo trovato nessuna buca, nessuna immondizia abbandonata sul ciglio della strada e pertanto se come controparte è un po’ cara, l’Austria ci piace così! Penso che ci ritorneremo. Dopo una sosta pranzo in un paesino della Boemia meridionale, arriviamo a Ceske Budejovice dove in pochi minuti si arriva in centro, piccolo ma molto bello. E’ tutto concentrato nella piazza principale considerata tra le piu’ estese d’Europa. I colori pastello delle facciate delle case e del municipio, l’armonia che sprigionano, rendono la piazza un posto magico. Preleviamo in una banca con la Postepay le corone (al cambio di 1 Euro – 26 corone) e poi scendiamo a Cesky Krumlov. Ci sistemiamo in una pensione carina in periferia (a circa 5 minuti dal centro) e poi cena con passeggiata serale. Questo paese è indescrivibile, sembra di essere tornati indietro nel tempo! 6° GIORNO Si parte a piedi per la visita di Cesky Krumlov, da molti anni patrimonio mondiale dell’ Unesco. E’ un vecchio borgo costruito sulle anse del fiume Moldava che si sviluppa come una grande esse naturale e sulle cui rive sono sorti due paesini, diventato uno unico. Il periodo di maggior sviluppo è legato al dominio dei signori di Rožumberk (1320 – 1602), che designarono Český Krumlov come loro città-sede. Durante il loro dominio, Krumlov era considerata un importante punto d’incontro tra il territorio ceco, quello austriaco, la Bavaria e il Nord Italia, e di ciò rimangono come testimonianza le facciate degli edifici e il castello che sovrasta la città, che conservano ancora oggi il loro aspetto rinascimentale. Alla fine del XVII secolo, durante il dominio della dinastia Eggenberg è stato edificato il teatro barocco e ricostruito il giardino del castello, e in seguito, la famiglia principesca degli Schwanzerberg, abbellì ulteriormente Krumlov con nuovi palazzi e decorazioni. Český Krumlov non è rilevante solo per il valore artistico dei suoi trecento edifici storici. La città si presenta ai suoi visitatori anche come centro culturale, congressuale ed turistico. Qui si svolgono numerose manifestazioni culturali, come il festival internazionale della musica, il festival della musica rinascimentale, le performance teatrali nel giardino del castello o le feste d´estate della Rosa. Non credo che ci sia una guida che sappia raccontare la bellezza di questo luogo. E’ da vedere con i propri occhi e “sentire” col proprio cuore! Visitiamo il castello e il giardino. In Repubblica Ceca la visita dei castelli è sempre guidata e non libera, può essere in inglese oppure in alcune zone in ceco con depliant in italiano e a nostro avviso è un po’ troppo veloce per poter ammirare tutta la ricchezza di tali edifici. Lasciamo alcune cose ancora da visitare, avremo così il pretesto per doverci ritornare! Nel pomeriggio risaliamo fino a Tabor per visitare il suo centro storico (molto bello), per poi scendere a Jindrichuv Hradec, paese molto carino caratterizzato da un castello posto sulla riva di un lago. Se si esce dalle principali arterie stradali, per percorrere strade secondarie, si percorrono zone meravigliose: basse colline verdissime coltivate a grano, pascoli e pinete bellissime, laghetti più o meno grandi che caratterizzano la Boemia meridionale, sembra infatti che ce ne siano censiti più di 6000. Tutta questa zona è protetta dall’ Unesco. Troviamo una sistemazione in periferia in un B & B. 7° GIORNO Al mattino visitiamo il centro di Jindrichuv Hradec con il suo bel lago su cui si specchia il castello, anche se oggi è una giornata piovosa e i colori non sono un granchè. Peccato! Un giro veloce nella piazza molto ricca di begli edifici e affascinante e via a cercare altre mete. Nel pomeriggio raggiungiamo Telc e troviamo un’ottima sistemazione a 10 minuti a piedi dal centro, sempre in un B & B e con la macchina all’interno di un cortile. Di Telc ci colpisce la lunga piazza a forma di cuneo, con le splendide facciate color pastello e in cima alla piazza il castello di cui consigliamo la visita guidata. Le viste all’interno dei castelli sono molto belle, le sale sono ricche di dipinti, di stucchi, soffitti decorati, pavimenti in legno ecc. Il tutto è ben conservato e spesso originale, con pochi Euro si possono ammirare dei veri capolavori d’arte! Lasciamo Telc sotto una pioggerella per spostarci più a nord, verso Kutna Hora, sperando in un tempo migliore. Sosta caffè a Havlickuv Brod, ma c’è il diluvio universale, riusciamo solo ad apprezzare la splendida piazza con le facciate color pastello, tenendo ben chiusi i finestrini della macchina e poi via verso Kunta Hora che raggiungiamo nel tardo pomeriggio.Un po’ di azzurro in cielo fa ben sperare per la visita di domani. Troviamo una sistemazione in un albergo e a circa venti minuti a piedi siamo in centro a Kutna Hora.

8° GIORNO Questa città era la vera ricchezza della Boemia grazie alle sue miniere d’argento che vennero sfruttate sin dal Medioevo, qui infatti venivano coniate le monete dell’intera Boemia e anche di altri stati. La sua ricchezza crebbe a tal punto da rivaleggiare con città come Londra e la stessa Praga, che diventò bella sfruttando il duro lavoro di questa città. Grazie alla ricchezza accumulata dai ceti mercantili cittadini, venne costruita la chiesa di Santa Barbara che è considerata la chiesa più importante della cristianità boema. Santa Barbara è la patrona dei minatori e degli artificieri. Che sia la chiesa più bella, dipende dal giudizio personale, ma vale il confronto con la cattedrale di San Vito di Praga. Oltre alla cattedrale, la città offre molto altro, le miniere di argento, il museo della Zecca, ecc. Consigliamo di leggere una guida per avere più informazioni. Quando l’interesse dell’argento calò, grazie allo sfruttamento dell’oro trovato in America Latina, la Boemia iniziò un lungo e lento impoverimento, quello che era un regno ricco e sfarzoso perse rapidamente importanza. Nel pomeriggio si parte per Praga, a 1 ora di auto siamo in periferia, troviamo una sistemazione presso una pensioncina senza pretese, più cara rispetto ai giorni precedenti, ma riusciamo a parcheggiare nel suo cortile privato, ottimo! Siamo a Praga 3, a 1,5 Km dal centro, decidiamo di fermarci tre notti, una sistemata veloce e via di corsa verso il primo tram per il centro. Io a Praga non c’ero mai stato, Anna si, circa 15 anni fa, sapevo che Praga era un bella città, ma non pensavo così bella! Sono le otto di sera ed arriviamo in centro, il cielo nuvoloso favorisce il buio e arrivati a Stare Mesto (la città vecchia), di fronte alla cattedrale di Thin che si stava illuminando, sono rimasto senza fiato! La fame è passata di colpo, pochi passi e saliamo sul ponte Carlo, ormai è buio e le luci la fanno da padrone. Da qui, oltre alla bellezza del ponte, si scopre il fascino di questa città che vanta una storia millenaria, a coronare il tutto le luci del castello e della cattedrale di San Vito in cima alla collina di Mala Strana e le luci che si rispecchiano nelle acque della Moldava. Ceniamo e ci accorgiamo che i prezzi sono simili a quelli europei e che la vita a Praga è ormai diventata quasi come da noi, fra poco arriverà anche qui l’euro e quindi diventerà europea a tutti gli effetti. Speriamo di no, a noi piace così! Dopo cena ripassiamo da Stare Mesto, la cattedrale di Thin è ora tutta illuminata (che meraviglia), la piazza è una “collana di perle”, circondata da splendide facciate. Sentiamo battere le mani e capiamo che è per l’orologio astronomico posto sulla torre del municipio. Ad ogni ora escono gli apostoli dalle finestrelle e alla fine esce un gallo con il suo chicchirichì. Alla fine tutte le persone, di diversa nazionalità, che si sono radunate ai piedi della torre, applaudono in segno di riconoscenza, fede o forse solo per il fatto di essere lì a vedere e condividere questo spettacolo, si applaude tutti e vedo in questo un segno di pace.

9° e 10° GIORNO Trascorriamo due giorni a visitare Praga, in lungo e in largo, usciamo di casa verso le 9 e rientriamo verso le 24, visitiamo chiese, musei, piazze, il castello, alternando le visite a qualche panino consumato sulle panchine disposte sulle rive della Moldava, ceniamo in locali un po’ fuori dal centro per non farci “spennare” e poi un tuffo nella Praga by night. Per apprezzare al meglio Praga consigliamo certamente una guida da consultare. E’ una città millenaria che rivela tutta la sua storia e la sua arte, è passata indenne attraverso le due guerre mondiali, non è stata caratterizzata da grosse calamità naturali e quindi propone una serie infinita di monumenti integri, che ne fanno a mio avviso una delle città più belle e interessanti d’ Europa. 11° GIORNO Lasciamo Praga un po’ a malincuore, per ritornare nel verde e nel silenzio delle campagne Boeme, scendiamo a sud e dopo 1 ora di auto, arriviamo al castello di Konopiste, una passeggiata nel parco, una breve ma interessante visita guidata al castello. Dal punto di vista architettonico questo castello è considerato un edificio assolutamente unico in questo Paese, a causa dei suoi criteri realizzativi che lo avvicinano alla concezione francese del castello e ne fanno uno degli esempi più maturi della fortificazione medievale, con sette torri circolari che delimitano la sua pianta rettangolare. Numerose furono nel corso dei secoli le modifiche subite, con diversi stili, dal rinascimento al barocco. Nel 1887 fu acquistato dall’erede al trono austro ungarico Francesco Ferdinando d’Este (ucciso a Sarajevo nel 1914) che decise di modificare tale sontuosa dimora. Della visita ricordiamo i vari dipinti, i mobili pregiati, le sculture, gli oggetti d’arte, una bellissima e raccolta cappella, un arsenale di armi antiche (gli appassionati di armi e di caccia non la devono perdere) e la sterminata collezione di animali imbalsamati e trofei di caccia. Si dice infatti che l’arciduca amasse alla follia la caccia e fosse arrivato a sterminare, catalogare e uccidere più di 170.000 di uccelli e altri animali che si erano avventurati nella sua proprietà. A metà pomeriggio ripartiamo, risaliamo a Praga, facciamo la nostra ora di coda in tangenziale (la prima in 10 giorni di viaggio), continuiamo verso Karlovy Vary, che è una importante stazione termale frequentata da persone provenienti da tutto il centro Europa. E’ tardi e ci fermiamo a dormire a Lubenec, a circa 20 Km da Karlovy Vary, da una signora gentile e dove troviamo un’ottima accoglienza. 12° GIORNO Arriviamo a Karlovy Vary in metà mattinata, una passeggiata per il centro molto bello e sfarzoso, ricco di grandi ed eleganti hotel e di case di grande impatto architettonico. E’ singolare vedere la gente che si affolla intorno a queste fontane dove sgorga questa acqua termale a diverse temperature, ognuno con la propria tazza, per la soddisfazione dei negozietti che le vendono a prezzi non tanto convenienti. L’acqua non ha un gran sapore, ma si sa , “la salute viene prima di tutto”. Alcune di queste fonti superano i 60 gradi, ma la cosa più interessante è un geyser di oltre 10 metri che sputa acqua calda, ed è l’attrazione di questa città. Lasciamo la città “dei vip” e raggiungiamo il paesino di Loket, un piccolo centro lontano dalle rotte turistiche, ma degno di attenzione. Ci troviamo di fronte un vecchio castello arroccato su una roccia, ai suoi piedi un grazioso paesino di vecchie case color pastello disposte a semicerchio, il tutto raccolto in quattro strade. Una passeggiata tra queste vie per finire le ultime foto di questo viaggio e convinti sempre di più della bellezza dei posti visitati. Raggiungiamo in pochi chilometri un’altra stazione termale, anche se meno ricca di Karlovy Vary, Frantiskovy Lazne e ci concediamo un mega bagno di due ore nell’ Acquarium. Ci voleva proprio per riposarci e ritemprarci. Ultima cena in Boemia e poi a dormire. 13° GIORNO Oggi è il giorno del rientro, ci aspetta un lungo viaggio, lasciamo la Repubblica Ceca a malincuore, in pochi chilometri siamo in Germania, si scende a sud fino a Ratisbona e poi Monaco e a ovest verso il lago di Costanza. Poi ancora verso sud, attraverso la Svizzera e attraverso il tunnel del San Bernardino arriviamo in Italia, a Como e poi l’ultimo tratto fino a Biella. Un viaggio molto lungo ma bello e che riusciamo a fare in circa 12 ore, soste comprese. Le ultime considerazioni di questo viaggio sono molto positive, nonostante il tempo che non è stato sempre bello. Abbiamo trovato l’Austria e la Svizzera molto belle anche se care, la Repubblica Ceca è molto bella, pulita e accogliente, soprattutto fuori Praga dove si trova una camera doppia in famiglia a circa 30 Euro, mentre si cenava in due con 20/25 Euro. I costi del centro di Praga sono ormai diventati europei. Le strade in Boemia sono ottime e le arterie importanti sono molto trafficate di mezzi pesanti, mentre le strade secondarie sono bellissime perché permettono di apprezzare angoli verdissimi della Boemia. Abbiamo percorso circa 2500 Km con una spesa complessiva per 2 persone di circa 1600 Euro. Mario e Anna



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