Zingarata di nozze in Sud America
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L’itinerario finale è così stato: Argentina del nord, tour nel sud della Bolivia e nord del Cile, da compiere tutto via terra, con i bus locali, ad esclusione della parte boliviana dove avevamo prenotato on line tramite un’agenzia locale, il tour del Salar de Uyuni.
Siamo atterrati il 24 ottobre a Buenos Aires
La prima notte l’abbiamo passata da alcuni parenti che vivono a 80 km dalla capitale, io ero già stata 6 anni prima, mio marito era la prima volta che effettuava un volo intercontinentale, con lo zaino in spalla era iniziata così la nostra avventura sudamericana!
Il giorno seguente abbiamo preso il primo autobus per Puerto Iguazù, il biglietto lo avevamo prenotato da casa un mese prima di partire, così come quello per Salta. Dopo 17 ore siamo giunti a destinazione, ma che dire, gli autobus argentini a lunga distanza sono una gran comodità, sedili larghi e ottimo servizio, a bordo ci hanno servito tutti i pasti! Viaggiando di notte poi il tempo è davvero volato! Le cascate sono spettacolari, non c’è altro da aggiungere, peccato che il giorno dell’arrivo diluviava, ma abbiamo comunque visitato il parco brasiliano. Il giorno seguente, però, il sole già splendeva e abbiamo fatto tappa al parco argentino.
Dopo questi due giorni un po’ “umidi” ci siamo spostati a Salta, città situata nel nord-ovest ai piedi della cordigliera delle Ande, dove il clima è decisamente più secco. Due notti qui poi ci siamo diretti a nord, a Humahuaca, a 3000 mt, dovevamo fare un po’ di acclimatamento prima di raggiungere la Bolivia. La cittadina era molto piacevole, pochi turisti e tanti cactus e lama! Un altro mondo rispetto alla provincia di Misiones! Dovevamo dirigerci verso la frontiera quindi abbiamo preso l’ennesimo autobus diretti a La Quiaca e dopo i disbrighi doganali eccoci finalmente sul suolo boliviano, lì ci attendeva Freddy, la nostra guida/autista che ci ha condotto a Tupiza, dove abbiamo dormito all’Hotel Mitru. L’albergo era in centro, bello e confortevole, aveva anche la piscina (camera doppia con colazione inclusa solo 33€!). L’agenzia tramite cui avevamo prenotato è affiliata all’hotel e infatti si trova proprio al piano terra di fianco all’entrata.
i giorni più belli
Il giorno seguente abbiamo caricato i nostri zaini sul 4×4 e con Freddy e Nilda, la nostra cuoca personale (inclusa nel pacchetto del tour) siamo partiti con tutto il necessario per 4 giorni: cibo, acqua, taniche di carburante, bombola di gas, fornello e foglie di coca! Sono stati i quattro giorni più belli di tutto il viaggio. Abbiamo fotografato il far west boliviano e il cimitero dei treni, il magico Salar de Uyuni e le dune di sabbia, i lama e le vigogne, i cactus giganti nell’Isla Incahuasi le lagune piene di fenicotteri, i coralli pietrificati, i vulcani e geyser a 5000 metri e abbiamo dormito in posti sperduti ma affascinanti. Insomma, tutto indimenticabile, a partire dai nostri accompagnatori con cui abbiamo instaurato subito un bel rapporto. Il tour si è concluso alla dogana di Hito Cajon dove abbiamo tristemente salutato Freddy e Nilda. Lì abbiamo atteso che arrivassero a prenderci dal Cile per andare a San Pedro de Atacama, dove ci siamo fermati 2 notti, la città non ci ha entusiasmato molto, piena di agenzie di viaggio che proponevano ogni sorta di escursione, ristoranti e alberghetti ed invasa da turisti di ogni nazionalità. Abbiamo comunque passato due giorni piacevoli, abbiamo noleggiato le bici e abbiamo fatto un’escursione nella Valle della Luna, non male ma niente a che vedere con la nostra cara e selvaggia Bolivia dove abbiamo lasciato un pezzo di cuore. Alla stazione dei bus di San Pedro abbiamo acquistato il biglietto per La Serena, siamo qui giunti dopo circa 14 ore di autobus, dove però non abbiamo avuto lo stesso trattamento di quelli argentini, ormai ci eravamo abituati troppo bene e siamo rimasti delusi per non aver ricevuto nessun servizio a bordo nonostante fosse stata una lunga tratta. Questa città è situata sul mare e si presenta come una cittadina turistica, piacevole e ben fornita di tutto.
Il giorno che siamo arrivati abbiamo subito effettuato un’escursione al Parque Nacional Pinguino di Humboldt, la riserva è abitata appunto da simpatici e piccoli pinguini, pellicani, cormorani, lontre e leoni marini e siamo riusciti a fotografare i delfini che non sempre si riescono a vedere, è stata una bellissima giornata e anche la compagnia degli altri turisti è stata molto piacevole. Dopo La Serena ci siamo diretti a Valparaiso, la città si sviluppa in un’ampia baia e sulle colline che la circondano, dove sono concentrate vecchie case colorate, dallo stile coloniale. La sua caratteristica principale sono però le viuzze, strette e ripide, che si arrampicano sulle colline, dove si può giungere anche con gli ascensori pubblici sparsi per la città. A noi personalmente non è piaciuta molto, sicuramente non la consiglierei.
Siamo poi rientrati in Argentina oltrepassando il Paso Los Libertadores dove abbiamo potuto ammirare anche il Cerro Aconcagua dal finestrino dell’autobus. Mendoza, famosa per il vino, ci ha piacevolmente colpito, città dalle strade ampie e dai viali alberati e con un grande parco. Abbiamo dormito 2 notti all’Hostal Suites di fronte al Mercado Central dove ci recavamo a mangiare e a curiosare i prodotti tipici in vendita. Ormai eravamo quasi giunti alla fine del viaggio, l’ultima tratta in autobus che ci rimaneva era quella per Buenos Aires. Anche qui abbiamo passato 2 giorni piacevoli, era caldo e bello e abbiamo macinato parecchi km a piedi per i vari barrios. Buenos Aires è la classica città sudamericana trafficata da autobus, infatti la metro è piccola per la grandezza della città.
Abbiamo fotografato la Casa Rosada, i ballerini di tango, i sosia di Maradona al Caminito de la Boca, l’Obelisco, abbiamo mangiato l’ottima carne cucinata sulle giganti parillas del ristorante Siga La Vaca, attraversato mille volte Avenida 9 de Julio e camminato per le piazze e per i parchi alberati. Io avevo già visitato Buenos Aires ma ci sono tornata molto volentieri.
Gli ultimi 3 giorni siamo tornati dai parenti e abbiamo approfittato per riposare un po’ prima del rientro in Italia. La città dove vivono, Campana, non ha attrattive turistiche, ma a noi piace; sembra quasi di fare un salto negli anni 90, ma credo sia un po’ così tutta l’America Latina, per lo meno i paesi che abbiamo visitato ci hanno dato questa simpatica impressione.
Speriamo di tornarci presto e di fare un altro viaggio on the road per conoscere luoghi, persone e culture diverse.
Hasta luego Sudamerica!