Zigzagando di on the road in Croazia
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17 AGOSTO: PARMA-PIRANO (433 KM)
La prima destinazione è il Parco Nazionale di Plitvice, visti i chilometri che separano la nostra meta da Parma, consultiamo la guida della Croazia per individuare una località a metà strada per spezzare il viaggio. La scelta cade sull’amena località di Pirano. Dopo una breve sosta in autogrill nei pressi del confine per acquistare la vignette autostradale slovena (15 euro per una settimana – taglio minimo), arriviamo in questo grazioso paesino alle ore 19.00. Al centro di Pirano non è possibile accedere con veicoli a motore, quindi parcheggiamo l’auto nell’enorme parcheggio multipiano “Fornaci” all’ingresso del paese e raggiungiamo il centro storico con un bus di linea, gratuito. Il parcheggio è costoso, ma gli hotel del centro offrono un buono sconto. Prendiamo possesso della camera matrimoniale prenotata on line all’hotel Miracolo di Mare al costo di 150 euro per due notti con colazione. Questa è stata la sistemazione peggiore della nostra vacanza. Camera dalle dimensioni mini, soffitto spiovente, in alcuni punti si toccava con la testa (non siamo particolarmente alti), letti sfondati, tenda per la doccia impalpabile coperta interamente di muffa e la camera non viene rifatta; il personale attento e cortese. Colazione accettabile servita in giardino. L’hotel mette a disposizione alcune bici gratuitamente per gli ospiti più veloci. Viste le condizioni della camera e i servizi il costo è decisamente eccessivo. Consumiamo presso il ristorante Pirat un’ottima cena sul mare a base di pesce: due antipasti, un piatto di spaghetti di mare, 2 dolci con acqua – 35 euro. Sazi iniziamo un primo tour by night di Pirano. La cittadina è una penisola con al centro la graziosa piazza Tartini dove dominano, tra gli altri, edifici veneziani. Saliamo fino alla cattedrale di San Giorgio e ammiriamo uno splendido panorama.
18 AGOSTO: VISITA PIRANO
Camminiamo tra le strette stradine di questo paese e raggiungiamo il faro. Alzando e abbassando lo sguardo per i vicoli la prima impressione è di decadenza, gli edifici non sono mantenuti in buone condizioni. E’ mattino e il lungomare è utilizzato come spiaggia, nonostante sia piastrellato, i bagnini inseriscono i pali degli ombrelloni tra la pavimentazione ed aprono lettini e sedie a sdraio lungo la passeggiata. Molti approfittano del mare per fare un tuffo dal pontile, complice l’acqua pulita. Risaliamo sulla collina della cattedrale, il cui campanile è un bonsai di quello di S. Marco a Venezia, e ammiriamo il paesaggio con la luce del sole. Il panorama è suggestivo nell’insieme, ma se ci soffermiamo sui particolari l’insieme mostra delle incrinature, le abitazioni sono eterogenee e mantenute in cattivo stato. Il proprietario dell’hotel ci sconsiglia di utilizzare l’auto, anche se non ci sembra che le strade siano trafficate, decidiamo di muoverci con il bus di linea per visitare le saline e le scogliere di Straniano e Porto Rose. La fermata del bus a Straniamo è molto lontana dalle saline e dalla spiaggia, camminiamo per circa 45 minuti sotto il sole, ahimè posti auto liberi e strade senza traffico. L’intenzione era di arrivare fino alle scogliere, ma con il sole allo zenit la strada da fare a piedi sarebbe stata troppo lunga. Straniamo non offre nulla a parte una spiaggia di ciottoli ben servita da bar e ristoranti, mentre le saline erano chiuse per manutenzione. Terminato il pranzo, riprendiamo il bus e scendiamo a Porto Rose, la Rimini slovena. La cittadina è ordinata e moderna, un susseguirsi di hotel e negozi per turisti. Alle 16.00 entriamo alle terme dell’hotel Life ed appreso che le saune apriranno alle 17.00, decidiamo di fare un massaggio indiano della durata di 60 minuti (60 euro). Rientrati a Pirano ceniamo all’aperto al ristorante Gostilna Park in centro. Prezzi onesti, cena squisita e abbondante a base di pesce, cameriera un po’ rude. Consigliato. Pirano non ci ha convinti, a parte piazza Tartini, suggerisco per spezzare il viaggio di pernottare a Trieste.
19 AGOSTO: PIRANO – SENJ – PLITVICE (KORENICA) 261 KM
Apriamo gli occhi e sentiamo il ticchettio della pioggia che caratterizzerà la giornata del trasferimento a Plitvice. Sosta fuori programma a Fiume, arrivare presto a Plitvice con la pioggia sarebbe inutile. Fiume è una città portuale con poche attrazioni, la via centrale dello shopping è affollata di turisti che girovagano con le mappe tra le mani cercando di orientarsi sotto gli ombrelli. I monumenti storici sono chiusi, forse in pausa pranzo, merita una sosta il teatro cittadino. Percorriamo la strada costiera fino a Senj, un paesino di pescatori che visitiamo rapidamente. Suggestivo il maniero che domina la baia caratterizzato da un’unica torre centrale e da sei torrette disposte a corona. Arriviamo a Korenica, un paesino a pochi chilometri dall’entrata del Parco di Plitvice, nel tardo pomeriggio. Alla pensione Izvor ad attenderci c’è Sergio che ci mostra la nostra camera. Locale ordinato, pulito e curato, unico disagio il bagno privato fuori dalla stanza (52 euro la camera con colazione preparata al momento). Sergio è cortese e premuroso, ci fornirà preziose informazioni sui luoghi nelle vicinanze. Consigliato. Cena presso il ristorante Vila Velebita, un’affollata locanda con cibo buono e personale gentile.
20 AGOSTO: PLITVICE (KORENICA) – RASTOKE – ZAGABRIA – PLITVICE (RAKOVICA) 310 KM
Il cielo è plumbeo e le previsioni non sono confortanti, partiamo per Zagabria e rimandiamo la visita al Parco di Plitvice al giorno successivo sperando che i raggi del sole riescano a fare breccia nella coltre di nuvole che da due giorni ci perseguita.
Sostiamo a Rastoke un grazioso paesino immerso nel verde e costruito sopra ad un corso d’acqua che si immette in un fiume più grande creando numerose cascate, davvero suggestivo.
Arrivati a destinazione riusciamo a parcheggiare nella parte alta di Zagabria a pochi passi dalla meravigliosa cattedrale gotica della capitale dall’interno austero. Girovaghiamo per le vie di questa città fino alla Chiesa di San Marco, l’edificio simbolo di Zagabria, che colpisce per il tetto costruito nel 1880 con piastrelle smaltate policrome: bianche, rosse e celesti.
Tkalčićeva è senza dubbio la strada più bella della capitale piena di ristorantini, pub, locali e di gente, ottima per una passeggiata. Da non perdere la singolare cappella barocca, piena di ex voto, con fedeli che pregano mentre la gente passeggiando attraversa la porta di pietra (Kamenita Vrata), davvero affascinante. La visita di Zagabria è stata interessante, anche se da una capitale europea ci saremmo aspettati qualcosa in più.
Pernottiamo alla pensione Mirabella a Rakonica (325 kune), camera mansardata ampia e carina, la pulizia è stata frettolosa: in bagno sono rimasti i detergenti dei precedenti ospiti e sotto il letto troviamo un calzino sporco!
Ceniamo al ristorante Plum dove gustiamo due ottime bistecche con contorno (43 euro). In Croazia negli hotel e nei ristoranti è sempre possibile pagare sia in kune che in euro, i gestori utilizzano un cambio fisso 1 euro = 7.5 Kune.
21 AGOSTO: VISITA PARCO PLITVICE – ZARA 145 KM
Il cielo è coperto, ma non piove, siamo pronti per goderci questo meraviglioso paradiso. Troviamo posto per l’auto lungo la strada nelle vicinanze dell’ingresso n. 2, quindi non utilizziamo il parcheggio a pagamento, abbiamo deciso di seguire l’itinerario H, che ci farà trascorrere sei ore immersi nella natura costantemente a bocca aperta, come cantava Povia: i bambini fanno oh…
Consiglio di comprare i biglietti (130 kune cadauno) nell’ultima biglietteria vicino alla fermata degli autobus per evitare la fila. Alle 10.35 saliamo sul bus che ci condurrà ai laghi superiori e da qui iniziamo la discesa fino al porto. Prendiamo il battello per attraversare il lago e percorrendo un nuovo sentiero scendiamo a valle. Qui un bus ci riporta al punto di partenza. Impieghiamo per completare il percorso H circa 6 ore. Consiglio di portare nello zainetto acqua e cibo, i punti di ristoro si trovano solamente alle fermata dei bus ai laghi superiori ed inferiori. Durante il tragitto non ci sono bagni, quindi utilizzate quelli dei punti di ristoro. Frecce lungo il percorso con le lettere degli itinerari indicano sempre la giusta direzione, impossibile sbagliare. Le passerelle e i sentieri sono ben tenuti, il percorso è adatto a tutti.
Visitare il Parco di Plitvice è vivere un sogno ad occhi aperti, un quadro dipinto con i colori del paradiso. Il Parco di Plitvice è formato da 16 laghi sovrapposti collegati da una serie di fragorose cascate dall’acqua cristallina. Nonostante sia agosto l’afflusso turistico è contenuto e riusciamo a goderci questo giorno magico, solo la visita di Plitvice merita un viaggio in Croazia.
Alle 19.00 arriviamo a Zara sotto l’edificio degli appartamenti Dolat, dietro la cattedrale in pieno centro città, dove pernotteremo per due notti. Appartamento molto curato nei dettagli, pulito, nuovo e funzionale con parcheggio gratuito nelle vicinanze per auto “small” (138 euro due notti). Consigliato.
Cena al ristorante Martinac non eccezionale.
22 AGOSTO: VISITA ZARA – NIN – ZARA 30 KM
Mattinata dedicata alla visita di questa cittadina pesantemente colpita durante il secondo conflitto mondiale; la ricostruzione degli edifici danneggiati non sempre si integra con gli edifici storici preesistenti. Il centro di Zara è battuto da numerosi turisti che percorrono in lungo e in largo questa piccola penisola protetta da possenti mura. Il centro è ben tenuto, i monumenti storici sono manutenuti in perfette condizioni, la cattedrale merita una visita, grazioso il panorama che si può ammirare salendo sul campanile. Imperdibile la sinfonia della natura, il suono dell’organo marino costruito a pochi passi dal nuovo pontile, un luogo di relax e meditazione. Nel primo pomeriggio arriviamo fino al caratteristico borgo di Nin, facendo sosta lungo la strada alla Chiesa di San Nicola, il simbolo di Nin. La piccola chiesa è costruita su una minuscola collina ed è lunga 5,9 m e larga 5,70 m con un’altezza di 6 m, mentre i muri sono spessi oltre 50 cm. Durante il sentiero che porta sulla collina è presente un “kiss point”, sicuramente da provare! Nin è una piccola cittadina il cui centro è situato su una piccola isoletta collegata da due ponti in pietra con la terraferma. La città dista da Zara 15 chilometri. Il piccolo centro storico di Nin ha un diametro di soli 500 m con case di tipica pietra a vista affacciate su stradine pedonali lastricate. Pranzo da Tomislav, pessimo, ordiniamo un piatto di spaghetti agli scampi e ci viene servito un piatto di pasta con gamberetti, per di più, immersi in una montagna di panna da cucina! Dopo una passeggiata nella via principale di Nin e visitate le vicine saline, ci rilassiamo nella spiaggia sabbiosa delle vicinanze. Il tramonto al porto di Zara è davvero suggestivo, al saluto del sole l’enorme cerchio avveniristico inizia ad illuminarsi e a stupire con giochi di luci, lo spettacolo è accompagnato dalla melodia del mare diffusa nello spazio dall’organo marino. del porto Cena a base di pesce da 2Ribara, locale raffinato che serve ottimo cibo.
23 AGOSTO: ZARA – TROGIR – BRELA 220 KM
Trogir è una città-museo ricca di monumenti storici e culturali. Per l’originale architettura e le belle vie è chiamata “Piccola Venezia” ed è entrata nel patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il centro storico è situato sull’isoletta tra Čiovo e la costa e collegato alla terraferma da un ponte in pietra. I dintorni di Trogir sono caratterizzati da una lussureggiante vegetazione. Ogni angolo di Trogir è una piacevole sorpresa, da non perdere la cattedrale di S. Lorenzo con il meraviglioso battistero e la stupenda cappella Orsini. Pranziamo nel raffinato ristorante TGR sotto un verde bersò nei pressi della piazza centrale, servizio lento, ma personale gentile e ottime pietanze (234 kune). Nelle città prima di parcheggiare l’auto nelle righe blu è opportuno munirsi di molte monetine solitamente 7 kune all’ora. I vigili sono sempre in agguato. Arriviamo a Brela nel tardo pomeriggio, percorrendo la panoramica strada costiera. Mary, la gentilissima proprietaria, ci mostra la nostra camera presso gli appartamenti Emilja. La stanza è delle giuste dimensioni, ordinata, pulita e vicinissima alla famosa spiaggia di Punta Rata. Cena al ristorante Burin a base di calamari e dolce della casa, discreto (192 kune).
24 AGOSTO: RELAX A BRELA SPALATO 50 KM
Consiglio di arrivare all’arenile al mattino presto quando c’è ancora poca gente e il mare è calmo. Il parcheggio è a pagamento (80 Kune al giorno), probabilmente gestito da parcheggiatori abusivi, trovare un posto libero a Breva è impossibile. Punta Rata è formata da due versanti: un lato guarda verso lo scoglio simbolo di Brela, il più suggestivo, ha il mare un più calmo rispetto all’altro esposto al vento. L’acqua è limpida e non troppo fredda, la spiaggia è formata da sassolini bianchi. Ci sono diversi pesci e per fortuna nessuna medusa, l’acqua dopo una decina di metri dalla spiaggia diventa subito profonda. La spiaggia è attrezzata, forse troppo, con docce, spogliatoi, bar e ristoranti. L’acqua è veramente bella, ma non può essere paragonata a quella delle isole greche. Lasciamo Brela alle 16.00 in direzione Spalato. Percorrendo una strada panoramica lungo la costa raggiungiamo in un’ora e mezza la nostra camera presso Villa Capo in pieno centro a Spalato. Apriamo la porta a vetri della stanza e ci sentiamo “Grande Puppo e Puffetta”. Il locale o meglio loculo è minuscolo, il letto matrimoniale occupa quasi interamente la superficie disponibile, la valigia viene sistemata sopra al frigorifero. Sapevamo che la camera sarebbe stata di 10 metri quadrati, ma non immaginavamo potesse essere così piccola. La stanza è pulita e dotata di tutto il necessario e visto che si trova a pochi passi dal palazzo di Diocleziano ha un buon rapporta qualità/prezzo 337 kune, certo solo per brevi soggiorni. Il ristorante che avevano scelto per cena è completo e su consiglio di un connazionale incontrato nelle vicinanze ceniamo al ristorante Tinel con due antipasti e due primi (265 kune). Rimaniamo stupiti favorevolmente dalla vivacità, dall’atmosfera e dai palazzi di Spalato in questo primo tour by night.
25 AGOSTO: SPALATO – DUBROVNIK 230 KM
Decidiamo di modificare i nostri piani di viaggio iniziali e di arrivare fino a Dubrovnik, quindi cancelliamo la notte prevista a Trogir e prenotiamo un nuovo appartamento nel profondo sud della Croazia. Dopo un lungo tratto di autostrada inizia la strada costiera dalla vegetazione lussureggiante, che offre interessanti scorci sulle isole, sulle spiagge e sul mare cristallino. L’appartamento Dalmatino è situato in una zona residenziale tranquilla nella penisola di Lopad, a soli 10 minuti di bus n. 6 dal centro di Dubrovnik. Il grande appartamento è dotato di angolo cottura, angolo TV, spazio esterno con tavolo e sedie (560 kune a notte). Consigliato per l’ottimo rapporto qualità/prezzo e per la posizione strategica. Dubrovnik è un’inestimabile perla della costa adriatica meridionale, le sue bellezze naturali e architettoniche tolgono il fiato. Il centro città all’interno delle mura è vietato al traffico, quindi il migliore e unico modo per gustarsi le romantiche atmosfere e la bellezza degli innumerevoli monumenti è spostarsi a piedi, percorrendo le sue stradine lastricate in pietra. Zigzaghiamo per le stradine facendoci incantare dai bellissimi palazzi romanici, gotici e rinascimentali, come il Palazzo del Rettore, il monastero Francescano e la famosa piazza Sponza. Visto il solleone, aspettiamo il tardo pomeriggio per salire sulle mura ed ammirare la città da un’altra prospettiva. Il tour sopra le mura è un must, davvero imperdibile, da questa posizione privilegiata si possono ammirare scorci sulla costa, sulle isole, sulla collina e sul magnifico centro di Dubrovnik (100 kune cadauno). Il tramonto è il momento perfetto per vivere un’altra magia: la città vista dalla collina, ai piedi della quale si trova Dubrovnik. In pochi minuti di funicolare (108 kune cadauno) si arriva in cima, dove si trova un forte napoleonico ed una terrazza dalla quale ammirare la città come quella scolpita nella pietra e stretta nella mano delle numerose statue di S. Biagio. Salutato il sole, affamati, ritorniamo in centro e ceniamo alla taverna Dalmatino, omonima del nostro appartamento. Piatti discreti e locale nella media, due antipasti, due primi e un dolce 50 euro. Unico neo è la capillare presenza di ristoranti e negozi per turisti, che danno l’idea di una città non viva, non abitata da autoctoni, sembra prendere le sembianze di una “macchina da guerra” per fare soldi.
26 AGOSTO: DUBROVNIK – PARCO KRKA – SIBENIK 300 KM
Arriviamo al Parco di Krka nel primo pomeriggio, credo il momento migliore vista l’assenza di fila all’entrata (110 kune cadauno) ed in 10 minuti un comodo bus ci accompagna all’ingresso. Dopo aver visto Plitvice il Parco di Krka perde parte del suo fascino, la peculiarità del luogo è la possibilità di tuffarsi nelle sue limpide e calde… tiepide acque. Nel laghetto ai piedi della possente cascata al termine del sentiero è possibile fare il bagno e, facendo molta attenzione, docciarsi sotto i getti d’acqua provenienti dal cielo, un’esperienza unica. Nel Parco sono presenti bar e negozi e il prato è trasformato in una spiaggia affollata, ma vivibile, fare il bagno sotto una cascata non ha prezzo!
Il navigatore non riesce a condurci all’appartamento Divna, nemmeno utilizzando le coordinate GPS, chiedendo informazioni riusciamo a trovare la casa. L’appartamento è nuovo e lindo con vista panoramica su Sibenik. E’ composta da cucinino, camera, bagno e un giardino, addirittura con il barbecue con legna a disposizione per una grigliata. La gentilissima proprietaria ci lascia qualche bene di conforto: in frigo succo di frutta e sul tavolo merendine e cioccolatini. Il locale è impeccabile visto anche il costo contenuto di 395 kune. Super consigliato. Dopo una breve passeggiata in centro scegliamo per la nostra cena la taverna Gorica. In una romantica piazza ceniamo con sottofondo musicale dal vivo. Cameriera efficiente e cordialissima, buona la presentazione dei piatti e ottimo cibo (48 euro).
27 AGOSTO: SIBENIK – SPALATO – ANCONA 90 KM
Sibenik è nota oltre che per i suoi tesori architettonici per la filigrana, che è sapientemente messa in bella mostra nelle numerose gioiellerie, un’esca alla quale poche turiste riescono a resistere. Il monumento più noto a Sibenico è la Cattedrale di San Giacomo, nel cuore della città, un edificio unico nel suo genere per la cornice di visi scolpiti con bizzarre espressioni che circonda i muri esterni. All’interno colpisce la rappresentazione di Dio sulla volta del Battistero. Lasciamo Sibenico ed in un’ora raggiungiamo Spalato. Ritiriamo i biglietti del traghetto presso gli uffici della Jadrolinija al porto, prenotati on line (300 euro – auto e cabina con bagno), ed iniziamo a visitare questa città. In ogni angolo della città si respira la storia, che trova la sua apoteosi nel palazzo di Diocleziano. Non è un vero e proprio edificio ma un quadrilatero che racchiude al suo interno il cuore pulsante della città. Passeggiamo in un labirinto di vicoli animato da negozi, bar e ristoranti, caratterizzato da borghetti, cortili, passaggi abitati e animati dalla gente del posto. Dell’antico palazzo resta una particolare cittadella fortificata con mura, porte, e meravigliosi palazzi. Visitiamo l’interno del Duomo, che conserva la meravigliosa e unica pianta ottagonale a 24 colonne, la cripta e l’antico tempio di Giove, oggi Battistero. L’insieme architettonico dovuto all’unione di vari stili di epoche diverse che si integra a formare una meravigliosa visione d’insieme fa di Spalato una città unica nel suo genere.
Il traghetto Marko Polo della compagnia navale Jadrolinija lascia gli ormeggi in perfetto orario alle ore 19.59. La cabina è “vintage”, ma pulita.
28 AGOSTO: ANCONA – PARMA 300 KM
La Marko Polo attracca in perfetto orario al porto di Ancona alle 7.00. Sbarchiamo e rientriamo a casa.
CONSIDERAZIONI
Le cittadine del nord Pirano e Fiume non ci hanno entusiasmato, Zara merita una visita veloce. Da non perdere il Parco di Plitvice (da solo giustifica il viaggio), Dubrovnik, Spalato e Trogir, il Parco di Krka per la doccia sotto la cascata. Le città sono in genere ben mantenute e ci si sente sempre tranquilli e sicuri. I croati generalmente sono professionali e gentili.
I costi sono inferiori rispetto all’Italia, in particolare la benzina in Slovenia e Croazia costa al litro circa 1.30 e in Bosnia 1.10.
Quasi ovunque è possibile pagare in euro, noi abbiamo prelevato la moneta locale con il bancomat. In caso di utilizzo del bancomat non accettate il cambio che vi proporrà la banca locale, il vostro istituto di credito vi applicherà un tasso più favorevole. Il cambio adottato dagli esercenti croati: 1 euro = 7.5 kune.
Abbiamo percorso in auto 2.500 Km visitando: Pirano, Senj, Plitvice, Rastoke, Zagabria, Zara, Nin, Trogir, Brela, Spalato, Dubrovnik, Krka, Sibenik.
Consiglio di sostare nelle località del nord solo il tempo necessario per spezzare il viaggio e di soffermarsi a visitare con tranquillità le località della Dalmazia, in particolare Dubrovnik merita una sosta di un paio di notti.
NOTE DOLENTI
La multa che abbiamo preso a Trogir sulle righe blu, non avendo trovato monetine, fortunatamente l’importo non era eccessivo 80 kune.
LA CLASSIFICA DEGLI IMPERDIBILI
- Parco Nazionale di Plitvice
- Dubrovnik
- Spalato e Trogir