Zanzibar, una vacanza da non dimenticare
Alcune informazioni utili per chi decide di farsi una vacanzina in questa meravigliosa isola: • non abbiamo fatto la profilassi antimalarica, l’unica nostra accortezza è stata quella di spruzzarci un abbondante dose di autan (o similari) la sera; • abbiamo portato i dollari anche perchè in molti casi 1 Euro è equiparato ad un dollaro; • munirsi di dollari di piccola taglia che vi serviranno per dare le mance (conservatene qualche pezzo per quando partirete vi serviranno in aeroporto); • vengono accettati solo dollari con la testa grande; • portatevi imodium (o similari), antibiotici intestinali e un antipiretico..Molti hanno avuto problemi di dissenteria alcuni anche con febbre molto alta; • se avete magliette, pantaloni, insomma capi di abbigliamento che non usate più portateveli potrete regalarli o barattarli con i loro prodotti di artigianato; • evitate di dare i soldi ai bambini ma regalategli caramelle, penne, quaderni; • prendete la cassetta di sicurezza e portatevi sempre con voi la chiave (ad un ragazzo hanno rubato dei soldi dalla cassetta perchè aveva lasciato la chiave in stanza, ed ovviamente in tali casi il villaggio non ne risponde) • viaggiate con un bagaglio leggero li vi serviranno solo costumi e qualche abitino per la sera; • informatevi al momento della prenotazione se la quota include anche i 50 dollari a testa per l’entrata e i 30 dollari a testa per l’uscita da Zanzibar (se così non fosse pagate in dollari altrimenti vi chiederanno 50 €) • solari a protezione molto alta (il sole qui picchia fortissimo) e un buon doposole.
Siamo partiti martedì 8 da Milano Malpensa l’orario previsto era per le 23.00 ma è stato poi posticipato (previa comunicazione, fortunatamente) alle 3.00 con la Neos.
Dopo 8 ore di volo finalmente alle 13.00 (ora locale – sono 2 ore avanti rispetto all’Italia) siamo arrivati a Zanzibar…Scesi dall’aereo siamo stati accolti da un bel sole caldissimo e da 30 e passa gradi…Per fortuna prima di scendere mi sono liberata dalle scarpe e ho messo le infradito, ma il jeans era una corazza.
Ero già pronta a cosa ci avrebbe atteso al momento della consegna dei bagagli, visto che prima di partire mi piace documentarmi leggendo un pò di racconti di viaggio pubblicati su questo sito, ma dal vivo devo dire che è davvero folcloristico…Io mi sono defilata e ho aspettato che Paolo provvedesse al recupero delle nostre valigie e nel frattempo ho avuto modo di vedere come le forze dell’ordine locale si avvicinano ai turisti chiedendo 5 dollari a valigia per evitare il controllo (ossia l’apertura della valigia)..Alcuni si accontentano anche di meno ma altri rifiutano offerte minori!! L’attesa è stata lunga e il caldo davvero insopportabile (non c’è l’aria condizionata) e chi riusciva a recuperare il bagaglio ne usciva stremato e sudatissimo..
All’uscita ci aspettava un’animatrice della Franco Rosso che ci ha indicato dove portare i bagagli (viaggiano su un camion aperto che arriva al villaggio dopo il pullman) e dove si trovavano i bus che ci avrebbero portato al villaggio (ovviamente anche qui l’aria condizionata non funzionava).
Dopo circa 45 minuti di viaggio eccoci finalmente arrivati al Kiwengua Sea Club..Il villaggio si sviluppa in verticale ossia la reception, il teatro, il ristorante Hakuna Matata (cucina tipica zanzibarina – che però non abbiamo mai sperimentato) e il ristorante principale si trovano in alto, scendendo si trovano le palazzine ad un piano immerse in una ricca e folta vegetazione alla fine della scalinata si trova la piscina (qui c’è anche un bar e un punto snack che funziona dalle 10.00 alle 18.00) e poi finalmente si arriva in spiaggia.
Le camere sono spaziose (ovviamente niente televisione) ed il letto è a baldacchino, tutte hanno l’aria condizionata (fondamentale) ed il bagno è pulitissimo (anche perchè la sera passano le cameriere a riassettare il bagno).
Il buffet del ristorante principale è veramente eccezionale.
Per colazione troverete di tutto, brioche di vario tipo, crepe, pancake, frittate, salumi, formaggi, frutta, cereali, torte, biscotti..Insomma potrete sbizzarrirvi come meglio preferite..E se vi svegliate tardi (visto che la colazione è fino alle 10.00) potrete andare al bar della piscina.
Alla sera (a pranzo ci fermavo allo snack bar e mangiavamo pizza – buonissima – oppure la focaccia, e poi c’è la pasta, l’insalata, gli hot dog, gli hamburger, patatine fritte – non congelate – e tanta frutta) è vario ed è tutto davvero buonissimo..Sempre 3 tipi di pasta (di cui uno di pesce), riso, secondi di carne e di pesce, tantissimo contorni, frutta sempre freschissima e dolci. Al tavolo mettono una bottiglia di acqua naturale e per avere coca cola, birra aranciata ecc si deve andare con il bicchiere al bar interno al ristorante..La cosa che mi ha stupito e che tutto è in bottiglietta, alla spina troverete solo i succhi e l’acqua naturale.
Il caffè non è il massimo per cui fatevelo correggere con l’anice.
Un altro ristorante è presente sul pontile in cui è possibile fare una cena a menù fisso a base di pesce pagando all’incirca 40 dollari a testa (non vi so dire se ne vale la pena perchè noi non ci siamo stati) In piscina potrete ritirare giornalmente i teli mari (quando arrivati dovrete dare una cauzione di 25 dollari a telo che vi verrà restituita al termine della vacanza quando lo restituirete). Lo staff animazione è composto da 6/7 animatori che allieteranno le vostre serate con spettacoli in teatro e che vi proporranno durante la giornata (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18) attività sportive varie, tornei di calcio, beach volley ecc. Non sono per niente invadenti o insistenti per cui se volete starvene tranquilli al sole vi saluteranno e proseguiranno nella ricerca di qualcuno da coinvolgere. Il lunedì poi c’ la Kiwengua Cup ossia il torneo di pallavolo tra i 4 villaggi italiani presenti sulla spiaggia. Ed infine parliamo del pezzo forte del villaggio ossia la spiaggia…Bianchissima al punto tale da rimanere quasi accecati quando il sole picchia forte, impalpabile sembra quasi borotalco..I masai che con i loro vestiti multicolor, la pelle nerissima e polsi e caviglie adornate da bracciali di corallini allontanano i bambini troppo invadenti e fungono da securities…Le palme sotto cui ripararsi nelle ore più calde..Ed infine l’oceano caldissimo e dalle mille sfumature e con il l fenomeno delle maree che è stranissimo..Nel periodo in cui siamo stati noi la mattina l’acqua incominciava a ritirarsi lasciando uno spiaggione enorme e nel pomeriggio pian pian saliva costringendo la gente a spostare i lettini…L’unica nota negativa è che quando la marea è bassa diventa davvero un impresa riuscire a fare il bagno per cui si è costretti a ripiegare su una doccia o su un tuffo in piscina…Se cercherete di fare ugualmente un bagno fate attenzione ai ricci vi conviene entrare muniti di scarpine. Abbiamo avuto giornate bellissime (temperatura media 35 °) ed altre con un tempo un pò variabile in si alternavano momenti in cui il cielo ero azzurrissimo a momenti in cui era un pò coperto (ma non è mai piovuto, se non la notte prima di partire e sembrava che l’acqua venisse giù a secchiate).
Sulla spiaggia vedrete passeggiare i bambini quando escono da scuola..Troppo carini..Gente che va in bicicletta..Altri che passano con le mucche…E tanti bambini piccoli che aspettano che voi vi avviciniate per chiedervi la pizza o qualcosa da bere! Sulla riva del mare troverete i beach boys (tutti simpatici, e con nomi italiani) che vi proporranno escursioni oppure un giro sulle loro barchette per andare a vedere la barriera corallina (tale gita si può fare quando la marea è bassa)..Contrattate sempre sul prezzo e non promettete mai se non avete intenzione di mantenere fede alla parola data perchè loro ricordano tutto! Se decidete di andare a vedere la barriera munitevi di scarpine e di maschera e boccaglio…Non è niente di eccezionale a livello di colori e di pesci ma ci sono tantissime stelle marine coloratissime.
Sulla spiaggia di Kiwengua sorgono 4 villaggi italiani: il Bravo Club, il Sea Club, il Veratour ed infine il Ventaglio…Secondo me a livello di organizzazione spiaggia il migliore è il Franco Rosso (ossia quello in cui eravamo noi).
Bellissime le passeggiate sulla lunga spiaggia..E caratteristici i negozietti dei locali..Soffermatevi sui nomi perchè vedrete che l’Italia ha un influenza notevole (esempi di nomi: Ikea, Giorgio Armani, Dolce e Gabbana, Gianni Agnelli, la Rinascente ecc)…Ricordatevi che se entrate in un negozietto sarete praticamente costretti a vederli tutti!!! I prodotti offerti sono: quadri (alcuni davvero belli), braccialettini di perline, portachiavi di legno a forma di animali con inciso il nome (un’idea carina per fare un pensierino), e oggetti vari di ebano..Mi raccomando contrattate e se volete potrete anche barattare vostri capi d abbigliamento con qualcosa che vi interessa..Ma non approfittatevene sono persone davvero povere! Ma la cosa che più ti colpisce e che sono sempre sorridenti.
Una sera abbiamo mangiato in un ristorantino sulla spiaggia con 20 dollari a testa ci hanno servito: riso, tonno, cicale, aragoste, calamari, gamberetti, patatine, ananas acqua e birra…Tutto molto buono anche se forse un pò troppo speziato! Le uniche escursioni che abbiamo fatto sono state alla spiaggia di Nungwi e il Blue day.
La prima l’abbiamo organizzata in autonomia (prezzo a coppia 25 dollari).. Eravamo in una trentina di persone e siamo partiti su 2 pullmini verso le 14.30 dal villaggio (abbiamo fatto una breve sosta per vedere un baobab) e dopo circa 45 minuti siamo arrivati in una spiaggia mozzafiato: NUNGWI!! Mare turchese in cui dopo pochissimo non si tocca più il fondo…Spiaggia piccola, molto raccolta e bianchissima…Un vero paradiso..Qui ci sono 2 ristorantini (una sera ci siamo fatti portare per una cenetta molto molto romantica…Con la luna che si specchiava nel mare..La spiaggia in cui avevano fatto dei buchi e inserto delle candele..Un sogno) e un bar con musica lounge..E siamo stati in spiaggia ad attendere il tramonto..Meraviglioso!!! La seconda, ossia il Blue day, l’abbiamo fatta tramite il villaggio..Partenza verso le 8.00 e dopo circa 1 ora e 30 si arriva sulla spiaggia dove si trovano le imbarcazioni per partire alla volta di 2 isole.
La prima è una lingua di sabbia bianca, su cui vengono montate delle tende per ripararsi dal sole e ci ferma li per 2 ore..Volendo si può fare un pò di snorkelling (niente di particolare) o crogiolarsi al sole stando in acqua..E durante questa sosta si mangia cocco e ananas tagliati al momento..La particolarità di questa lingua è che con l’alta marea scompare…Si parte poi all’isola di Kwale dove si pranza a base di pesce grigliato. Il buffet è composto da riso, aragosta, gamberi, barracuda tutto accompagnato da acqua, coca (la birra si deve pagare) aranciata..E per concludere ananas! La gita prevede poi che dopo un’ora si vada a vedere il baobab secolare che nonostante sia caduto continua a germogliare e poi a fare il bagno tra le mangrovie (a quanto pare porta fortuna). Noi siamo andati in autonomia a vedere il baobab e poi ci siamo immersi in acqua e li siamo rimasti fino al momento della partenza (c’era un caldo micidiale).
Secondo me questa escursione per gli amanti del sole e del mare merita di essere fatta..
a differenza di quella in cui si va a vedere i delfini e poi le scimmie che a detta di chi c’è stata non è niente di che..Anzi!! Il viaggio è stato organizzato dall’azienda per cui lavora mio marito che insieme ad altri 3 suoi colleghi fungevano da accompagnatori per i loro clienti..Il villaggio era quasi tutto occupato da noi (eravamo in 220) e sono state organizzate delle serate ad hoc..Bellissima è stata la serata di martedì, la sera di gala, in cui hanno organizzato la cena a bordo piscina servita ai tavoli..E dopo la frutta ci hanno fatto avvicinare alla balaustra che da sulla spiaggia e lì con una musica molto coinvolgente alcuni camerieri in spiaggia hanno portato in trionfo la torta e poi hanno dato fuoco ad un maxi scritta riportante il nome dell’azienda (so che scritto così non rende ma vi assicuro che questa scena era da pelle d’oca nonostante io non lavori per quell’azienda).
Purtroppo i giorni sono letteralmente volati e mercoledì mattina abbiamo dovuto salutare questa isola meravigliosa (al rientro si fa scalo su Mombasa ma non ci hanno fatto scendere dall’aereo..E ci siamo fermati per 45 minuti circa). In questa vacanza mi sono rigenerata, ho staccato completamente la spina ero libera da pensieri e preoccupazioni insomma è stata un vero toccasana.
E’ un viaggio che consiglio agli amanti del sole, della spiaggia e del bel mare (anche se ricordatevi che la marea preclude la possibilità in alcuni momenti della giornata di farsi un bel bagno).
Hakuna matata