Zanzibar un’isola indimenticabile

Mio marito ed io siamo appena tornati da un'indimenticabile vacanza a Zanzibar. Eravamo partiti informati su tutto: il fenomeno strepitoso dell'alta e bassa marea che muta ogni sei ore, i romantici tramonti, le lingue di sabbia in mezzo all'oceano, le stelle marine di tutti i colori, i masai , le piantagioni con ogni tipo di spezie....solo per...
Scritto da: andry09
zanzibar un'isola indimenticabile
Partenza il: 12/08/2009
Ritorno il: 20/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Mio marito ed io siamo appena tornati da un’indimenticabile vacanza a Zanzibar. Eravamo partiti informati su tutto: il fenomeno strepitoso dell’alta e bassa marea che muta ogni sei ore, i romantici tramonti, le lingue di sabbia in mezzo all’oceano, le stelle marine di tutti i colori, i masai , le piantagioni con ogni tipo di spezie…Solo per tutto questo Zanzibar è meravigliosa! Ma quello che vogliamo raccontare di questo viaggio riguarda la vera bellezza del luogo e dei suoi abitanti, gente semplice, povera e meravigliosamente dignitosa.

Ci siamo affidati ai beach boys che, sin dal primo giorno, passeggiando sulla lunga spiaggia di Kiwenga, abbiamo avuto la fortuna di conoscere: bravi ragazzi che vivono in villaggi per lo più senza luce, gas ed acqua che si svegliano presto la mattina e si inventano un mestiere: vendere lavori intagliati sul legno, proporre abiti, collane, un giro nelle loro barche ed ancora visitare Zanzibar con loro, con escursioni di gran lunga migliori di quelle offerte dai resort. Noi ci siamo affidati ad un giovane ragazzo che si fa chiamare Luca Toni e con il quale, anzi, grazie al quale, siamo arrivati a conoscere la vera anima di Zanzibar. La nostra prima escursione è stata il tour delle spezie in cui non solo abbiamo visitato piantagioni di cannella, cardamomo, noce moscata, pepe ecc. Ma abbiamo appreso i segreti su come usarli in caso di infezioni, raffreddore, od altre necessità: una prima dimostrazione che ciò che la natura offre può essere per l’uomo saggio più che sufficiente! Aiutato da altri ragazzi trovati in loco abbiamo bevuto del latte di cocco che in pochi minuti uno di loro salendo con una agilità impressionante aveva colto per noi in cima ad una palma, cantando e ballendo per noi…Per poi costruire sempre con delle palme, un cestino per raccogliere tutte le diverse spezie, una collana un anello un bracciale ed una borsa a dir poco originali!!!Luca Toni ci ha poi portato a visitare Jozani Forest, ha attirato accanto a noi le famose scimmie dal dorso rosso e ci siamo fatti foto con lui che saliva sugli alberi accanto a loro, e ci cantava il suo benvenuti, Jambo, nessun problema HAKUNA MATATA. Il giorno successivo, ancora con più emozione ci ha proposto una escursione su una lingua di sabbia, su un’sola che compare e scompare a seconda delle maree ed in cui non solo abbiamo fatto snorkling ma, ad ora di pranzo, ci ha riservato una preziosa sorpresa: aragoste grandi ed appena cotte, cicale di mare, gamberi, e quant’altro a volontà…Al rientro la sera, poi, si è fermato dinanzi al villaggio in cui l’attendeva la giovane sposa con un piccolo splendido bimbo in braccio, a cui ha consegnato ciò che era avanzato del pranzo a noi offerto: ecco da questo momento in poi tutto è cambiato dentro di noi…Abbiamo capito perchè non aveva toccato cibo, per portarlo alla sua famiglia, per dividere con loro la gioia di un pasto..L’indomani prima di partire per unl’altra escursone abbiamo pensato di portare dei cornetti caldi, sapendo che “luca” non poteva permettersi la mattina una colazione…Bhè dopo aver lungamente ringraziato non ha fatto colazione ma ha consegnato quei cornetti, la sera, alla moglie per condividerli insieme! Ci ha raccontato di come con grandi sacrifici abbia potuto comprare una minuscola casa in mattoni, grazie alla generosità di un vacanziere che ha lasciato una lauta mancia e che non smetterà mai di ringraziare..Una casa in cui non c’è acqua, nè luce ma solo tanto amore e sacrifici. Il giorno successivo ci ha portato a nuotare a mare aperto con dei delfini ed ancora a Nungwi una splendida spiaggia in cui dopo un bel bagno abbiamo parlato della vita dei zanzibarini, di come abbiamo un solo paio di scarpe da indossare per lavoro o per andare alla capitale, di come il pesce si possa comprare solo la sera, dopo il tramonto perchè il prezzo è infieriore, di come pur avendo molti di loro problemi alla vista non vi siano occhiali, e su quanto sia importante la famiglia ed i figli e su come ciò che ad alcuni può apparire un sacrificio in realtà è semplicemente una atto di amore. Mio marito ed io amiamo viaggiare e portiamo nel cuore tanti luoghi e tante persone conosciute negli anni ma possiamo affermare con assoluta certezza che uno dei momenti più significativi di questi 16 anni di viaggi è avvenuto quando grazie ad “Alex, altro beach boys meraviglioso incontrato in spiaggia siamo dapprima andati a vedere le stelle marine, si è tuffato per portare in barca una decina di stelle in pochi minuti e, poi, nel pomeriggio abbiamo visitato il villaggio in cui vive. Avevamo chiesto di fare questa visita, nel pieno rispetto delle loro abitudini, in quanto avevamo portato dall’talia una valigia di penne, pennarelli, gomme matite e qualche peluche e volevamo consegnarlo ai bimbi…Bene il pomeriggio eravamo attesi come fossimo degli ospiti d’onore, sia nel villaggio e poi nella capanna di fango di Alex in cui oltre a 2 splendidi piccoli angioletti vivono lui la sorella la mamma ed un paio di galline, una casa a cielo aperto, fatta di pentole e stuoie…Ci siamo fatti una foto insieme ed Alex ha escalmato “Guardate che bella famiglia che ho!!mentre io disegnavo un sole con i bimbi che ci sorridevano felici mangiando delle confetture che avevamo con noi…Avevano indossato gli abiti migliori per noi che consistevano in una magliettina pulita ma rovinata, strappata in numerose parti e senza scarpe eppure come ogni bambino del mondo giocavano sorridenti…La sera mio marito ed io mentre tornavamo nel nostro villaggio abbiamo incontrato un ragazzo, affamato ma che non ha chiesto soldi, ha cominciato a parlare ha guardato la magliettina di mio marito e ha detto che avrebbe finalmente potuto mangiare per un bel po con una maglia del genere e poi ha sorriso…Inutile dire che quella maglia è diventata sua immediatamente…Ed io avevo lasciato in quella casa la mia maglia e delle ciabattine…Praticamente senza maglia nè scarpe abbiamo percorso quei pochi metri che ci riportavano nel nostro villaggio con la gioia infinita nel cuore di aver aiutato delle brave persone. Ed è per questo che vogliamo invitarvi ad andare in questa isola paradisiaca e condividere quel che potete con questa gente meravigliosa: portate scarpe, magliette, pantaloni, occhiali, penne, fogli, giochi, shampoo tutto ciò che per noi è superfluo per loro è tantissimo…Con un dollaro mangiano per 2 giorni…Ora siamo rientrati nella nostra casa e se prima avessimo saputo che loro hanno bisogno davvero di tutto avremmo portato tanto e tanto di più perchè non c’è ricordo più bello del sorriso di quei bambini felici, del grazie delle loro mamme, della gioia che hanno nel condividere tutto con la loro famiglia…Un ultimo ricordo il giorno della partenza abbiamo salutato Luca Toni e lasciato un pensiero significativo..Appena prima di partire ci ha chiamato perchè voleva lasciare lui qualcosa a noi…Due meravigliosi pareo perchè ci ricordassimo di lui, della sua famiglia, dei suoi amici, per dirci lui grazie…Bene con questo racconto vogliamo invitare tutti ad andare a Zanzibar e a godere di tutte le sue bellezze perchè, vedrete, tornerete ancora più ricchi e capaci di provare forti emozioni.



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