Zanzibar… Un’isola fantastica! 2

Finalmente arriva il fatidico 17/09/2008, giorno di partenza per la nostra vacanza, siamo 3 amici in partenza per Zanzibar, pacchetto prenotato tramite agenzia del costo di 1150€ (di cui 133€ di adeguamento carburante!) con il tour operator Eden. Da qualche anno ho prenotato le mie vacanze su internet, ma stavolta dopo un attento studio delle...
Scritto da: scarinciotto
zanzibar... un'isola fantastica! 2
Partenza il: 17/09/2008
Ritorno il: 25/09/2008
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
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Finalmente arriva il fatidico 17/09/2008, giorno di partenza per la nostra vacanza, siamo 3 amici in partenza per Zanzibar, pacchetto prenotato tramite agenzia del costo di 1150€ (di cui 133€ di adeguamento carburante!) con il tour operator Eden. Da qualche anno ho prenotato le mie vacanze su internet, ma stavolta dopo un attento studio delle recensioni su villaggi, hotel e spiagge abbiamo optato per questo villaggio non proposto su internet ma solo da Eden. Di seguito capirete il perché …

Ovviamente il primo consiglio che do a tutti è di cambiare i soldi in Italia, cioè partire direttamente con i dollari, altrimenti oltre a rimetterci con il cambio incontrerete situazioni in cui l’Euro è valutato al pari del Dollaro,… per esempio con le tasse all’aeroporto… per uscire dal paese ricordate di mettere da parte 38$ altrimenti pagherete 38€… Tornando al viaggio … Partenza da Roma-FCO con Eurofly alle 22.45… volo niente di eccezionale, ma abbastanza comodo perché in notturna, in modo da sfruttare qualche ora per dormire … Arriviamo di mattina presto, intorno alle 07.30 ora locale, all’aeroporto di Zanzibar. Da lì già rimaniamo impressionati … quasi era più grande il nostro aereo che l’intero aeroporto. Inoltre non esiste nessun nastro trasportatore per le valigie che vengono messe su un banco in mezzo a una ressa di gente da alcuni uomini che ovviamente chiedono le mance per consegnarle ai proprietari. L’aeroporto di Stonetown dista circa un’oretta dalla spiaggia di Kendwa e nel tragitto si riesce a capire benissimo che siamo nell’Africa nera… dove non c’è nessun tipo illuminazione per strada e nelle case, e queste ultime sono un insieme di lamiere, mattoni e fango…

Arrivati al Eden Kendwa Beach Resort, siamo accolti da uno dei balli tipici dei masai, veramente carino, affascinante e molto caratteristico con tanto di cocktail di benvenuto. Il villaggio, come prima impressione, sembra molto carino e curato. Veniamo accompagnati in camera (la 201) che a dispetto di quanto avevo letto in giro non è affatto piccola e in 3 ci si sta veramente bene! E’ vero, l’armadio (con cassetta di sicurezza gratuita all’interno) è un po’ piccolo, ma non importa, è appena cominciata la nostra vacanza! La camera viene rigorosamente pulita con reintegro di carta igienica, asciugamani e quant’altro… Cominciamo col descrivere il villaggio… il Kendwa Beach Resort gestito da Eden è una vera bomboniera, piccolo ma molto curato, la capienza massima in termini di persone è di circa 180 e nella mia settimana eravamo meno di 100… questo agevola le conoscenze e le risate in spiaggia. Tutto si svolge sulla spiaggia e anche la sera, dopo la doccia, non è possibile non camminarci sopra perché fatta eccezione per le camere tutto il resto è sulla spiaggia, a pochi metri dal mare (ristorante, bar, teatro per animazione). Il bar non è grandissimo ma comodo e ben curato, il ristorante è grande e dispone di tavoli dentro e fuori la sala … nella nostra settimana era presente un cuoco italiano che ringrazio e saluto in quanto ci ha veramente deliziato con i suoi piatti prelibati quali gnocchi, lasagne, ecc… La sua esperienza è grandissima: ci ha confidato di aver lavorato in 29 paesi diversi! Una volta alla settimana (la domenica) viene organizzata una cena di aragosta su prenotazione che si paga a parte (35€) e si svolge direttamente sulla spiaggia con un’atmosfera molto romantica. Ovviamente tutto squisito… Veniamo ai punti di forza di questo villaggio, primo fra tutti la posizione! Trovandosi nella parte nord-ovest dell’isola la spiaggia è meno soggetta al fenomeno delle maree, quindi balneabile tutto il giorno a differenza della maggior parte degli altri villaggi dove i tour operator organizzano navette per andare a fare il bagno in altre spiagge vicine! Inoltre da qui potete vedere il tramonto più bello di tutta l’isola … e non è solo una mia impressione! Pensate che dagli altri villaggi organizzano un’escursione per 30€ per venire a vedere il tramonto sulla spiaggia di Kendwa. Questo dovrebbe bastare a fugare molti dubbi su dove andare… a poche centinaia di metri sulla spiaggia, raggiungibile a piedi, c’è l’altro grande resort proposto a noi italiani: la Gemma dell’Est. Sinceramente a vederlo dalla spiaggia non mi sembra un granché, ma di una cosa sono sicuro: la spiaggia di fronte è meno bella di quella del Kendwa. Sull’incantevole spiaggia è possibile fare belle passeggiate godendo dei colori di un mare fantastico, ma stando attenti ai mercatini sulla spiaggia che , a dirla tutta, sono un po’ troppo assillanti … ma alla fine qualcosa come souvenir si compra sempre… Inoltre di sera, veramente a pochi metri dalla struttura, c’è un pub sulla spiaggia chiamato il Kendwa-Rock dove poter andare e dove è possibile bere, ballare e fare qualche partita a biliardo con i ragazzi locali.

La sera non ci sono molte alternative: o si va al kendwa-rock oppure ci si organizza con qualche beach boys per farsi portare da qualche parte. Noi per esempio siamo andati in un altro disco-pub a Nungwi, il Cholo-Bar (non so se si scrive così), a 5min di auto. Carino, sempre sulla spiaggia, frequentato da persone di varie nazionalità. Oltre ai ragazzi del luogo e agli italiani c’erano infatti anche tedeschi e inglesi. Prezzo per il trasporto: 8$ a persona … ma si poteva anche scendere a 5$.

Passando alle escursioni … ce ne sono tante ed è difficile scegliere, anche perché con una settimana credo che il numero giusto non debba superare le 3 al massimo, se si vuole godere anche di un po’ di mare e villaggio. Consiglio vivamente di farle tutte con i beach boys perché oltre ad essere meno costosi dei tour operator , diciamo circa il 40% in meno, sono molto più elastici in termini di tempi e volendo potete proporre voi l’itinerario e il giorno a patto di trovare un numero di persone sufficienti a prendere un pulmino. Inoltre, cosa non da poco per noi italiani e che anche loro mi hanno ribadito più volte, si mangia meglio! Durante un’escursione ci hanno fatto mangiare l’aragosta quando la stessa fatta con il tour-operator non la prevedeva. Ovviamente tutto questo va a discapito del guadagno dello stesso operatore che si difende usando la polizia sulla spiaggia, spesso chiamata a mandare via i beach boys.

La prima che abbiamo fatto è stata quella di Prison Island, l’isola della prigione e delle tartarughe giganti (di terra!). Si va fino a Stonetown, circa un’oretta di viaggio, poi dal porto di prende una barca e dopo una mezz’oretta di tragitto si arriva a questo splendido isolotto. L’acqua è cristallina e bellissima, ma prima del bagnetto si va a dar da mangiare alle tartarughe che sono veramente grandi, la più vecchia ha 185 anni! Subito dopo un giro nella vecchia prigione, dove adesso c’è però un ristorante, in quanto sull’isola è presente una specie di resort che non credo sia proposto dalle agenzie italiane bensì ad una clientela internazionale. Dopo aver fatto un bel bagnetto in tali splendide acque si ritorna a Stonetown, dove abbiamo chiesto di fare un giro della città data l’ora non tarda. Così ci hanno portato nel mercato locale, dove vedrete cose incredibili, da passar l’appetito a un leone… poi ancora un giro in città e per finire visita alla casa dove è nato l’indimenticato Freddy Mercury, nella quale però non è possibile entrare. Altra cosa interessante che vi porteranno a vedere è la prima casa dell’Africa occidentale dove dicono sia arrivata la corrente e l’acqua: una specie di palazzo dove per entrare bisogna pagare. Noi non siamo entrati in quanto era già abbastanza tardi calcolando il tempo del tragitto per tornare indietro. Questa escursione si svolge in mezza giornata, e costa 35$…

La seconda è stata il Blue-Safari. Solito tragitto col pulmino e poi bagno su una lingua di sabbia che si forma con la bassa marea, dalle acque cristalline e incredibilmente colorate. Lì si sta per tutta la mattina a mangiare ananas e cocco fresco, poi per pranzo si andrà in un’isola a pochi minuti di distanza: l’isola di Kwale. Prima di pranzo però ancora qualche minuto per fare snorkeling e poi via, a mangiare. Devo fare i complimenti ai beach boys per l’ottimo pranzo, con tanto di aragosta, cicale di mare e gamberoni, tutto veramente ottimo. Su quest’isola è possibile ammirare un albero secolare grandissimo chiamato il Baobab. L’escursione ovviamente è organizzata per un giorno intero e il prezzo è di 50$.

Terza escursione: Dolphin e Jozani Forest. Questa volta il tragitto è un po’ più lungo in quanto per vedere i delfini bisogna arrivare fino all’estremo sud dell’isola. Si tratta di circa 1h e 30min. Di viaggio, necessari anche perché nei vari villaggi che si attraversano lungo la strada viene fatta qualche breve sosta per dare penne, blocchi e quant’altro a bambini che ti salutano e circondano. Una volta arrivati sulla spiaggia, se non avete la vostra attrezzatura da snorkeling, è possibile affittarla e per 2$ e avrete maschera e pinne. Pronti per la partenza, basta scrutare l’orizzonte per capire che i delfini ci sono e anche relativamente vicino, in quanto ci sono un bel po’ di barche in circolo visibili all’orizzonte. Partiamo proprio diretti in quella zona! Già pronti con maschera e pinne, si cerca di andare con la barca il più vicino possibile ai delfini per poi tuffarsi e fare qualche metro insieme a loro in mare aperto: un’esperienza veramente unica! Non credo sia facile riuscire a toccarli ma già nuotare con loro a un paio di metri di distanza è veramente emozionante. In mare si sta circa un’oretta, anche perché è un po’ stancante tuffarsi e risalire per 4-5 volte dalla barca per correre dietro ai delfini. Appena rientrati con la barca i beach boys hanno organizzato ancora una volta un bel pranzo in un gazebo a pochi metri dalla spiaggia. Nel pomeriggio ci hanno portato a rilassarci un po’ sulla spiaggia di Paje, molto famosa in quanto enorme, bianchissima, bellissima, con un acqua dai colori particolari e soprattutto molto calda. Piccola parentesi: lì vicino c’è l’altro villaggio gestito dall’Eden, il Makunduchi, che sconsiglio vivamente perché costruito davanti ad una coltivazione di alghe, con spiaggia assolutamente non balneabile e non paragonabile a quella del Kendwa. Verso le 16 siamo ripartiti per andare nella foresta delle mangrovie e poi a Jozani Forest. In quest’ultima si possono vedere le scimmie dal dorso rosso, proprio da vicino. Gli animali sono sugli alberi, a pochi metri di distanza, che mangiano e giocano non curanti dei turisti. Infine ritorno a casa prima dell’ora di cena. Anche questa escursione si svolge per un giorno interno…Il prezzo è di 50$.

Un’altra mini-escursione che ci siamo organizzati per conto nostro è consistita nel raggiungere il vicino villaggio di Nungwi con una barca di un beach boys contattato davanti la nostra struttura. Si visita il villaggio facendo un giro all’interno ed osservando come si tratti prevalentemente di una comunità di pescatori. Nel complesso è stato carino e interessante. L’escursione è di circa un’oretta e mezza, il prezzo è di 10$.

In quanto a zanzare, in due abbiamo utilizzato un prodotto omeopatico chiamato “Ledum Palustre”, molto leggero e senza controindicazioni, ottenendo un’ottima protezione contro gli insetti in questione, che ovviamente consiglio veramente a tutti. Il terzo componente del gruppo invece è partito solo con l’Autan in valigia, che spruzzava tutte le sere su gambe e braccia scoperte. Il risultato? Le zanzare lo hanno mangiato vivo mentre noi abbiamo ricevuto non più di un paio di punture a testa! E adesso cominciamo con il giro dei saluti… il primo gruppo da salutare è il team di animazione tutta italiana composta da ragazzi veramente speciali, che saluto e ringrazio veramente di cuore per averci fatto passare senz’altro una settimana indimenticabile: Sgrillo (capo-animatore), Gabriele , Fabio , Antonella, Carla, Chiara e Nura.

Inoltre vorrei salutare tutti coloro che ci hanno permesso di trascorrere una splendida vacanza: Armando e Eliana, Tony e Paola, Gabriella ed Elisabetta, Emanuele e Chiara, Ennio e Manuela, la coppia di Orvieto della quale non ricordo i nomi.

E per ultimi ma non certo in ordine di importanza… il gruppo dei beach boys al quale ci siamo affidati per le nostre escursioni… quindi un grande saluto al Sindaco, l’Assessore, Fortuna e Simba nostro grande accompagnatore! Ovviamente sono a disposizione per chiunque voglie qualsiasi tipo di delucidazione, foto o quant’altro… ma prima di chiudere permettetemi di spendere qualche parola sulle 3 caratteristiche fondamentali della gente di Zanzibar… le 2 frasi principale della vacanza sono “Hakuna Matata” che vuol dire “nessun problema” e “Pole Pole” che vuol dire “piano piano”… Detto questo vi posso pubblicare le parole di una canzone che sentirete ripetere milioni di volte da tutti… Quindi per non farvi trovare impreparati sul testo ho deciso di pubblicarlo: Jambo (Ciao) Jambo Bwana (Ciao uomo) Habari gani (Come stai) Mzuri sana (Tutto bene) Wageni (Ospite) Wakari bishwa (Sei il benvenuto) Zanzibari yetu (Con gli Zanzibarini) Hakuna matata (Nessun problema)



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