Zanzibar… non solo il mare
Zanzibar, un'isola magnifica dove regna incontrastata la natura selvaggia, ma dove è possibile fare tante altre cose e conoscere realtà diverse e affascinanti, benchè l'Africa riservi sempre al turista anche il suo lato più duro che solo chi vede e tocca con mano puo capire....
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Finalmente arriva il giorno della partenza….e dopo un lunghissimo viaggio io ed il mio compagno siamo finalmente arrivati a Zanzibar! Il volo con Meridiana Eurofly è stato abbastanza buono se non fosse per la mancanza assoluta di spazio tra un sedile e l’altro…comunue tutto sommato il servizio è stato buono ed il volo molto tranquillo.Appena arrivati,abbiamo recuperato le nostre valigie con molta facilità rispetto a tutto quello che avevo letto in proposito,e dopo una mezz’oretta eravamo gia sul pulmino della Phone and Go che ci portava a destinazione.Ho scelto la formula roulette,per la prima volta nella mia vita,e devo dire che ho fatto veramente un’ottima scelta,il rapporto qualità prezzo di questo viaggio è stato ottimo. Una cosa importante è che tutti i dollari che portano le immagini con la testa piccola,sono state bandite da Zanzibar e non li accettano più,quindi vi consiglio di guardare bene non tanto la data di emissione (io ne avevo uno del ’96 che però andava bene lo stesso) ma la figura che compare sulla facciata del dollaro che deve essere GRANDE..Allora dicevo,appena abbiamo incominciato ad andare verso il nostro albergo,già si incominciava a vedere il vero volto di quest’isola,abbiamo fatto la strad da Stone Town,verso Chwaka,uscendo dalla città abbiamo trovato una vita pulsante per le strade,gia affollate,tantissime persone in giro,un mercato all’uscita di Stone Town,dove c’era ogni genere di mercanzia,posta per terra ,o su esili baracchine,e poi una volta fuori una vegetazione ricca e lussureggiante,anche se li sta incominciando ora la primavera,gia le strade sono un tripudio di palme e piante di banani,foreste verdissime ai lati della trada e poi tanti minuscoli villaggi disseminati lungo il percorso,piccole case alcune di fango e paglia,altre di mattoni e lamiere,e poi ancora una moltitudine di mucche africane,e tanti bambini,ancora in vacanza dalla scuola per gli ultimi giorni dopo la conclusione del Ramadan. Poveri,molto poveri,malvestiti,ma allegri,li ho visti giocare con niente,e divertirsi…come non pensare ai nostri bambini che chiedono i giocattoli di ultima generazione per poi accantonarli dopo due giorni???? Comunque siamo arrivati al nostro villaggio Chwaka Resort ci siamo sistemati nelle camere molto spartane,ma linde e pulite,abbiamo pranzato nel ristorante all’inteno del bellissimo giardino tropicale nel quale è immerso il villaggio e siamo subito partiti per la spiaggia del villaggio che purtroppo come gia avevo avuto modo di leggere in altri report di viaggio,è molto lontana e per raggiungerla si deve prendere una barca,il paesaggio che riserva però è stupefacente,Paradise Beach è la spiaggia più bella che io abbia mai visto,è selvaggia,la sabbia è di un bianco abbagliante ed il mare è una tavolozza di colori cristallini bella da togliere il fiato,intorno una foresta di mangrovie incornicia questo pezzetto di paradiso,riservato esclusivamente agli ospiti del Chwaka Resort.La spiaggia è davvero magnifica,e come ho avuto modo di constatare ei giorni successivi,è davvero la più bella dell’isola,peccato però,e questo è un grave handicap,che la si possa raggiungere dal villaggio solo con la navetta che è messa a isposizione al mattino intorno alle 9.30 e poi per il rientro verso le 17.00,quindi ogni giorno se si decide di andarci,si deve passare tutto il giorno su quella spiaggia,dove si pranza,e ci si oncede un pò di vero relax.La sera abbiamo fatto la conoscenza con l’animatore del villaggio il bravo Christian,che ha cercato in tutti i modi di farci trascorrere una vacanza confortevole senza stressarci ma soltanto cercando di farci passare delle serate picevoli,facendo qualche gioco divertente e ascoltando un pò di musica.E’ consuetudine del villaggio accogliere i propri clienti al rientro dalla spiaggia con il tea time,te e biscottini,e poi offrire un aperitivo con succo di frutta pizzette pop corn e noccioline verso le 18.30,poi una doccia e poi la cena,non esageratamente varia ma soddisfacente e gustosa,le verdure ben lavate(quindi assolutamente tranquille per il vostro intestino) e poi la serata si trascorre in tranquillità anche perchè fuori dal villaggio non c’è assolutamente nulla,è tutto buio e per arrivare a stone town bisogna per forza prendere un taxi (13 euro) o un Dalla dalla autobus locale) ma solo di giorno… Il secondo giorno guardando dal terrazzino della mia stanza sono rimasta abbagliata dalla bellezza del paesaggio,il mio primo risveglio a Zanzibar è stato bellissimo,le camere si affacciano tutte sulla spiaggia bianchissima del resort,che se pure no balneabile a causa delle maree,è bellissima,orlata di palme da cocco altissime e immersa nellaluce dell’alba che le nasce di fronte è uno spettacolo meraviglioso,intanto il mare piano piano si ritira,e incomincia la nostra seconda giornata a zanzibar.approfittando della perfetta organizzazione dei Beach Boys il cui capo in questa zona è Il Sindaco, con tutti i suoi discepoli, Massa,Mubi, ecct, abbiamo fatto l’escursione Nakupenda,risparmiando in confronto a quella organizzata dal villaggio e guadagnandone in qualità. Siamo andati a stone town e da li abbiamo preso una barca che ci ha portati su una meravigliosa lingua di sabbia incontaminata,che sorge quando c’è la bassa marea e scompare quando c’è l’alta marea,li è stato bellissimo da un lato poter camminare per tanti metri con un acqua alle caviglie e dall’altro tuffarsi in un’acqua turchese di un metro e mezzo e anche di più direttamente dalla spiaggia,che esperienza!! poi abbiamo pranzato con riso cotto col latte di cocco,seppia arrostita direttamente su barbeque sulla barca,aragosta,pesce e frutta,poi un piccolo riposino e poi siamo ripartiti verso Prison Island,dove vivono le tartarughe giganti,molto interessanti da vedere,poi siamo ritornati a Stone Town,dove col sindaco abbiamo fatto un giro per vicoli e vicoletti,passando attraverso il mercato del pesce e della carne,che a dir la verità,non è tanto ripugnante come qualcuno ha scritto e secondo me val la pena un passaggio veloce poi siamo andati in giro ancora un pò,e abbiamo preso un aperitivo all’African House da dove nuvole permettendo si assiste ad un incantevole tramonto.Al’interno di queste viuzze ci sono i Bagni Persiani,ed i palazzo delle meraviglie he però non meritano la visita,sono posti fatiscenti che per quanto importanti sono tenuti malissimo Il terzo giorno,abbiamo trascorso un pò di tempo in hotel,dove regnano incontrastate le scimmiette columbus (se siete al Chwaka potete evitare di andare alla foresta di Jozani per vederle) una famiglia di iguane e vari tipi di uccelli,e poi siamo andati a fare il Tour delle spezie,abbiamo preso un taxi e ci siamo andati per fatti nostri,li abbiamo trovato un ragazzo che ci ha fatto fare un giro bellissimo ed interessantissimo attraverso questa piantagione,ci ha mostrato moltissime varietà di piante,di spezie ,e di frutta poi un arrampicatore ci ha raccolto una noce di cocco l’ha aperta ed abbiamo bevuto l’acqua di cocco…lievemente frizzante ..buonissima ,si proprio un bel giro lo consiglio proprio a tutti,non perdetevelo!Il giorno successivo siamo stati con la nostra allegra compagnia(i nostri compagni di viaggio nel frattempo conosciuti al villaggio) alla spiaggia di Paradise Beach,e da li abbiamo ragiunto Paje una spiaggia che a me non è piaciuta per nulla,molto più turistica,molto più ventosa e assolutamente poco selvaggia,c’erano alcuni ragazzi che facevano Kite surf,insomma sembrava di essere nel mio Salento…poi per fortuna siamo tornati nel nostro paradiso.Il giorno successivo,io il mio compagno e due nostri amici conosciuti al villaggio siamo partiti alla volta della tanzania per fare un brevissimo safari al Parco Mikumi,io miero informata dall’italia e avevo preso accordi con un’agenzia locale,ottenendo il tutto a prezzi stracciati.Siamo partiti presto per Dar er salam con un traghetto della Coastal,al nostro arrivo l’impatto con questa città è stato disarmante,un traffico allucinante,ci abbiamo messo un ora e mezzo solo per uscire da dar Er salam,un delirio,poi abbiamo dovuto affrontare quattro ore di viaggio in macchina e finalmente siamo arrivati a destinazione,naturalmente il parco era chiuso perchè siamo arrivati tardi quindi abbiamo passato la notte in un Rest Camp,bellissimo,immerso nella savana,lussuose tende su base in muratura letto a baldacchino con zanzariera e servizi privati rivestiti in pietra con tutti gli accessori in legno grezzo(rami di alberi come portasciugamani,ciocchi di legno come base per il lavandino,amache di canapa come armadietti e doccia con acqua calda e fredda) al mattino appena svegli ancora non era l’alba siamo partiti per il safari abbiamo visto una grande quantità di animali atilopi, impala, gazzelle, bufali, gnu, facoceri, zebre, elefanti, uccelli, purtroppo è il periodo di secca quindi non essendoci acqua molti animali si sono spostati in altre zone,e per quanto riguarda i leoni erano troppo lontani dai nostri sentieri,e quindi non li abbiamo visti,comunque un’esperienza interessante,certo forse non vale la spesa per l’impresa tenendo conto che abbiamo perso un intero giorno in viaggio,e che ci siamo considerevolmente stancati.Per quanto riguarda la malaria,in questo periodo ci sono pochissime zanzare,a zanzibar ce ne era qualcuna solo la sera,in camera non ne abbiamo mai vista nemmeno una,e durante il safari nemmeno,ci hanno spiegato che essendo la stagione secca il rischio di contagio è davvero minimo,noi abbiamo usato solo il repellente (Autan plus) senza profilassi….e non mi sembra che ci abbia punto nulla… SPERIAMO! Cosi dopo questi due giorni sul continente al nostro ritorno a zanzibar ci siamo concessi una giornata ancora a Paradise Beach,meravigliosa,sole,mare relax,intanto i nostri compagni il giorno precedente hanno visitato tre altre spiagge Nungwi,Kwenda e Kiwenga, piene zeppe di villaggi turistici,molto affollate e poco caratteristiche,però de gustibus….a fine giornata ci siamo dedicati un pochino allo shopping,abbiamo comprato dei parei,delle bellissime sciarpett,una camicia di lino,alcune spezie,il tutto contrattando sempre su prezzo. I bambini di questi villaggi dove a volte non c’è acqua ne luce hanno gli occhi più grandi e belli che io abbia mai visto,hanno la pelle scurissima ed i denti bianchissimi,le bimbe sono vestite come delle bamboline e fin da piccole rifiutano di farsi fotografare,ognuna di loro però meriterebbe un intero albun fotografico,ed alcuni di loro con quegli sguardi,quelle manine protese,li porterò sempre nel cuore.ho potuto regalare dei pennarelli colorati e dei quaderni,ed ho visto la gioia nei loro volti,ho regalato dei vestiti ad un inserviente del villaggio addetto alla piscina,ed ho visto la commozione sul suo viso,un sorriso immenso ed un tremore nelle mani strette alle mie per ringraziarmi,ho visto il mio compagno regalare le sue scarpe da ginnastica ad un ragazzo sulla spiaggia,ed essere felice di questo gesto forse più di colui che lo ha ricevuto….Zanzibar è anche questo,ho cercato d fare un resoconto di ciò che è stato il viaggio ma ora che sono alle battute finali non posso esimermi dal dire che quest’isola è l’essenza del terzo mondo,è povera,.e la gente ha bisogno di tante cose,il turismo aiuta sicuramente,ma ancora tanta strada deve esser fatta.Zanzibar è un posto molto bello ,la flora è superba,il mare è turchese,le spiagge bianchissime,è un luogo dove abbandonarsi ai propri pensieri,i villaggi più a sud est sono sicuramente molto più tranquilli e selvaggi di quelli a nord e comunque se si cerca un posto dove DIVERTIRSI i discoteca o in pub sulla spiaggia o cose così non si deve venire qui.Se invece si vuole avere un incontro con la natura,si vuole andare a vedere i delfini e nuotare con loro,si vuole fare una passeggiata tra spezie e profumi,si vuole passeggiare nella foresta col solo suono degli animaletti intorno,si vuole leggere un libro sulla spiaggia all’ombra di una palma o pranzare sotto un tetto di paglia guardando un dow con la sua vela triangolare all’orizzonte,si deve venire qui.Se guardando la costa dalla verde vegetazione protesa su un mare di smeraldo da una barca,si vuole tornare indietro nel tempo e immaginare le navi dei pirati ancorate in questa baie si deve venire qui,se si immagina una prigione dove si tenevano gli schiavi prima di portarli al mercato,o una nave ancorata al largo in quarantena e sentirsi come in un libro di Salgari si deve proprio venire a Zanzibar!Come ogni viaggio alla fine tutto è molto soggettivo e le sensazioni che si hanno sono sempre molto personali,io prima di partire avevo letto tanti diari di viaggio ma nonostante questo ogni cosa deve essere vissuta in prima persona per poter avere un proprio giudizio. Sinceramente, Zanzibar è un bel posto, tranquillo per ciò che riguarda il poter andare in giro da soli,il cibo è molto in linea con i nostri gusti ,e la gente è gentile.In tanti anni di viaggi ci sono stati luoghi che mi hanno affascinata di più,luoghi che ho sentito più vicini a me,ed anche posti che mi sono piaciuti di meno,ma Zanzibar rimane comunque una meta da vedere,che per un motivo o per un altro lascia un segno.Tante cose ho tralasciato volontariamente di raccontarvi perchè credo che il gusto di un viaggio sia anche nella scoperta di un angolo particolare,di un’usanza strana,di un profumo intenso,di un cibo strano e quindi non mi resta che augurarvi un buonissimo soggiorno in questa bellissima isola,ricordatevi che l’estate vera inizia a dicembre,che però il sole è davvero fortissimo anche a settembre e che il vostro motto come quello di chiunque giunge qui sarà sicuramente Hakuna Matata,che sarebbe il miglior souvenir da portare con noi,perchè avere sempre con se una buona dose di positività non guasterebbe di certo….. Hakuna Matata vuol dire NON C’E NESSUN PROBLEMA-TUTTO VA BENE!!!! e se lo dicono loro…………Buon viaggio a tutti amici miei!!!!