Zanzibar, l’isola dai 1000 volti
L’arrivo all’aeroporto è davvero fantozziano, ma tutto fa parte del gioco. Ti chiedono colore della valigia e nome.. Ed ecco che dopo circa 20 valigie rosse, riesci ad avere la tua! Divertentissimo sembra di essere all’asta! In 20 minuti siamo al villaggio: già noi alloggiavamo al Mawimbini-Costa Ovest..
Sfatiamo il fatto che piove sempre.. Non è vero: solo 4 gocce il primo giorno e poi un sole caldo e avvolgente. Una pioggia benefica.. Che permette alla vegetazione di crescere rigogliosa.. L’intera parte ovest dell’isola è una piccola jungla, basti pensare che all’arrivo davanti alla porta del bungalow ci ha dato il benvenuto un’iguana.. E la sera abbiamo cenato con le bush baby che facevano capolino tra i rami! Zanzibar è un tripudio di colori, ogni luogo ti trasmette un senso di magia, sembra un quadro così bello da toglierti il fiato.. Siamo stati a kendwa, alla piantagione di spezie, alla lingua di sabbia che fronteggia Ston Town, abbiamo visitato ogni vicolo della città vecchia, a bordo di un piccolo e disastrato dhow abbiamo navigato nella baia di kiminkazi e fatto il bagno con i delfini… Siamo a stati nella selvaggia spiaggia di Paje e molto di più.. Naturalmente per tutto questo dobbiamo ringraziare il nostro amico Haji.. È stato merito suo se ogni giorno era una pagina di vita zanzibarina più che un’escursione.. Ogni giorno c’era un “fuori rotta”.. Qualcosa che non ti offrono i pacchetti turistici.. Il contatto con i zanzibarini! La loro cordialità è davvero stupenda, la semplicità del loro vivere inimmaginabile… Ogni cosa che ci è capitata ha avuto una sua ragiona di essere.. Anche bucare una ruota! Dalle capanne di fango sono spuntati eccitati 1000 piccoli volti: abbiamo dato loro caramelle, quaderni o magliette e abbiamo ricevuto il dono più spontaneo che esista.. Il sorriso di quei bambini scalda il cuore..
Non voglio raccontare altro perché non renderebbe giustizia.. Andare a Zanzibar è tornare bambini.. Ed assistere giorno per giorno alla nascita di un nuovo mondo.. Alla rinascita di se stessi! Il lato negativo di un’esperienza simile? Tornare a casa! Un saluto a tutti i miei compagni di avventura.. Andrea, Fabiana, marco, Alessandra e Mauro ed un arrivederci ad Haji !!!