Zanzibar Kendwa Amaan Eden Village
PUNTI DI FORZA: Il resort nel complesso è un piccolo gioiellino immerso nel verde; le camere sono ampie e con bei balconi o verande; la spiaggia è stupenda di fine sabbia bianchissima e subisce pochissimo l’effetto delle maree al contrario della costa Est (avevamo degli amici al villaggio Royal Zanzibar della Francorosso e si facevano portare in taxi al Kendwa per fare il bagno nelle splendide acque antistanti il resort); l’animazione è votata soprattutto all’intrattenimento di bambini e ragazzi per tutto il giorno; l’ambiente è informale e rilassante; il ristorante sulla spiaggia è molto d’effetto, soprattutto i posti sotto la veranda con vista sull’Oceano; il cuoco Francesco davvero bravo e disponibile ad esaudire le richieste culinarie degli ospiti ed a proporre un menù sempre vario.
PUNTI DEBOLI: 1) La corrente (durante il ns soggiorno) mancava 3 ore per 3 volte nell’arco della giornata; il grosso disagio era la mancanza dell’aria condizionata (non certo della luce! c’erano candele e torce in ogni stanza!) soprattutto di notte, perchè veniva staccata anche dalle 23.00 alle 3.00 e vi assicuro che la calura del giorno riscalda tantissimo le stanze rendendole invivibili, mentre al pomeriggio se uno voleva farsi un riposino al fresco dopo pranzo anzichè andare in camera restava in spiaggia sotto l’ombrellone. Negli stessi orari ovviamente anche i frigo del bar e ristorante erano spenti (non è vero che hanno dei generatori autonomi in cucina!!!) infatti le bevande servite in quegli orari erano sempre a temperatura ambiente e anche i cibi ne risentivano: spesso i carpacci di carne e pesce e le insalate avevano il brutto aspetto di quando passano dal freddo al caldo più volte, il latte e lo yogurt della colazione erano in brocche aperte senza tappo e spesso erano cagliati e tutto ciò sicuramente non rispetta le norme igieniche. Purtroppo abbiamo avuto la conferma di ciò non appena tornati a casa e diagnosticateci gastroenterite e afte in bocca (già segnalato ad Eden con tanto di raccomandata e documentazione scritta).
2) La pulizia: i teli mare anche se cambiati tutti i giorni erano sporchi e maleodoranti (una volta lavati li mettevano ad asciugare stesi per terra nel prato dietro la ns. Camera – blocco n.Ri 300); al ristorante le tovaglie venivano cambiate solo una volta al giorno quindi ci si trovava a cenare in un tavolo dove avevano pranzato altri (non ci sono tavoli assegnati) con la tovaglia sporca e anche qui i tovaglioli avevano un cattivo odore; al bar i bicchieri usati venivano passati sotto l’acqua a mano senza sapone e spugnetta e messi ancora bagnati dentro i frigo a raffreddarsi; i materassini plastificati dei lettini in spiaggia erano sporchissimi di escrementi di uccelli e ogni giorno eravamo noi a pulirli coi fazzolettini di carta.
3) La frutta: per essere in un paese tropicale dove la frutta fiocca come la neve in montagna, veniva centellinata; l’ananas tagliato in misere fettine e solo a pranzo o solo a cena; il mango solo ogni tanto e 2 fettine a testa, salvo poi buttarli via interi in blocco perchè a forza di lasciarli lì erano marci dentro e immangiabili; i passion fruit invece li davano acerbi; le bananine erano sempre troppo mature per cui la polpa era nera e molliccia.
CONCLUSIONE: abbiamo pagato 2.040 Euro a testa per una struttura che garantiva un certo tipo di servizio ed era quindi nostro diritto pretenderlo perchè previsto nel contratto che la Eden ci ha sottoscritto vendendoci il pacchetto.
Bisogna però finirla con l’ovvietà del “NON DIMENTICATE CHE SIAMO IN AFRICA”, perchè chi più chi meno abbiamo tutti viaggiato in giro per il mondo in Asia, Africa e Centro America, abbiamo vissuto tante situazioni e ci siamo sempre adattati.
E se è vero che qui siamo in Africa, il Tour Operator non può far pagare queste cifre e non può promettere certi servizi sapendo che non è in grado di garantirli perchè il generatore va spento 3 volte al giorno, il personale fa quello che può, il clima è quello che è, la frutta è quella che si trova al momento ecc…
Detto ciò confermo che i punti di forza a mio avviso superano comunque i punti deboli, e che la vacanza nel complesso è stata assolutamente positiva: abbiamo fatto belle immersioni, belle escursioni nell’isola e ci siamo rilassati godendoci la ns settimana al Kendwa.
Le immersioni al Kendwa sono gestite dalla Ocean Dive, che ha sede presso il Baobab Beach, ma ogni giorno veranno senza problemi a prendervi in gommone per portarvi al diving e partire quindi per le immersioni.
Le principali si fanno a Tumbatu (un isolotto di fronte alla costa nord ovest) e a Mnemba, isolotto che sorge di fronte alla costa est e dove abbiamo visto tantissime tartarughe e cernie enormi.
L’acqua a dicembre è molto calda (29/31°C), c’è sempre un po di corrente e purtroppo la visibilità ne risente.
Tuttavia vale la pena di fare un paio di immersioni perchè i fondali corallini hanno delle specie completamente diverse da quelle del mar Rosso, dei Caraibi o del Sud Est Asiatico.
Mi sento quindi di consigliare assolutamente Zanzibar ed anche il Kendwa ma tenendo bene in considerazione quanto sopra per evitare spiacevoli sorprese.
E sperando che nel frattempo il resident Manager abbia preso in considerazione le varie lamentele (formalizzate per iscritto dagli ospiti presenti durante il ns. Soggiorno) ed abbia in qualche modo potuto porvi rimedio a vantaggio dei prossimi turisti che soggiorneranno lì.
Paola