ZANZIBAR isola della spazzatura

Anch'io di ritorno da Zanzibar, Sea Club Francorosso. Il villaggio è gradevole, con una bella struttura centrale sotto un suggestivo tetto in makuti, e bungalow a due piani con 8 camere sparsi in un giardino curato. Scendendo si arriva alla piscina (con bar e punto snack per pranzo e aperto fino alle 18) e poi alla spiaggia, con lettini in...
Scritto da: Fabio Z 1
zanzibar isola della spazzatura
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Anch’io di ritorno da Zanzibar, Sea Club Francorosso. Il villaggio è gradevole, con una bella struttura centrale sotto un suggestivo tetto in makuti, e bungalow a due piani con 8 camere sparsi in un giardino curato. Scendendo si arriva alla piscina (con bar e punto snack per pranzo e aperto fino alle 18) e poi alla spiaggia, con lettini in legno e corda e altri in plastica. Le stanze sono abbastanza grandi, ma certamente non di lusso; i bagni hanno bisogno di qualche ristrutturazione. Camere abbastanza pulite (ma i copriletti dovrebbero essere lavati urgentemente), con aria condizionata, frigobar (vuoto), niente televisione (evviva!) e balconcino. L’elettricità manca spesso e volentieri (non a caso ci sono candele in camera!). Ristorante centrale a buffet, niente di eccezionale e piuttosto ripetitivo. Con tutto il pesce e la frutta che ci sono a Zanzibar, tutti i giorni trovavamo il solito maiale (in un paese musulmano) e il solito ananas… C’è anche un ristorante africano, su prenotazione, buono e più intimo, piatti adatti a tutti. L’animazione (a me non interessa) è sul genere imbecille-falso simpatico. Ho visto organizzare cose non molto originali, elezione mister spiaggia, torneo di freccette, torneo di beach volley. Mi sono perso tutti gli spettacoli serali, su cui l’opinione generale era “volgari”. Escursioni: noi le abbiamo fatte con i beach boys, tutto ok, piccoli gruppi, si può organizzare secondo i propri comodi. Non credete alla inutilissima ragazza delle escursioni Francorosso, che cercherà di spaventarvi per poi vendervi escursioni “gruppo vacanze piemonte” con settanta dico settanta persone in barca, o cento dico cento persone tutte insieme al mercato di Stone Town! IL PUNTO SCANDALOSO (e mi meraviglio che nessuno ne abbia mai parlato): Zanzibar è una pattumiera a cielo aperto! Ovunque, ovunque sia passata almeno una persona, c’è spazzatura.

Ovunque, ovunque ci sono bottiglie di plastica e gli immancabili sacchetti blu pieni di rifiuti buttati al sole, lungo le strade, lungo la spiaggia, ovunque! Non rispondetemi: “ma l’Africa è così”! All’isola del Safari Blu, frequentata solo da turisti, quintali di spazzatura e grossi topi.

All’ingresso del Bravo club (letteralmente due passi oltre il cancello) un campo di immondizia lasciata lì a marcire, abbiamo visto gli altri villaggi ed è così dappertutto. E’incredibile che questi tour operator non si curino minimamente dell’ambiente che li circonda, non è certo piacevole per gli ospiti fare lo slalom tra il pattume, e sicuramente non è igienico! Altro che malaria, si rischia di più l’epatite o il tetano! Per me sarà impossibile dimenticare tanta sporcizia e tanto menefreghismo, mi chiedo come facciano altri turisti a continuare a scrivere frasi come “isola profumata di spezie”, “gente povera ma dignitosa” … Possibile che si scambi la puzza di pattume per profumo? e che dignità c’è a vivere con occhiali da sole e cellulare in mezzo alla discarica, come fanno i finti masai della spiaggia di kiwenga? Rispetto la povertà e la sofferenza di chi vive con niente ma… Non scadiamo nella retorica, per favore! o vogliamo illuderci a tutti i costi di essere stati in vacanza in paradiso? Quanto al comportamento dei tour operator, lo ripeto, è scandaloso. Eppure avrebbero tutto l’interesse commerciale, non solo l’obbligo morale, di fare qualcosa per questo problema. Il salario medio mensile a zanzibar è meno di 50 dollari… Quanto costerebbe tenere pulito almeno nei dintorni del villaggio? Si può fare il cambio, e ci guadagnerebbero tutti (anche i turisti): un animatore imbecille-falso simpatico in meno e venti “operatori ecologici” in più! Tanto qualunque turista, anche il più pigro, farà una passeggiata sulla spiaggia o un’escursione, e non può non vedere lo schifo appena oltrepassato il cancello del ghetto-villaggio.

Un consiglio: se non siete mai stati a Zanzibar e fantasticate di un’isola da sogno, ricca di storia, di vegetazione lussureggiante, di mare incantevole, di una popolazione genuina e amichevole… non andateci!! È molto meglio continuare a sognarla così, che vedere come è ridotta attualmente!



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