Zanzibar, gabri kula kulala
in effetti la sosta a mombasa( scesi dall’aereo e dopo un ora risaliti con i posti occupati da altri passegeri da malindi, e per di più dentro l’aereo fermo sulla pista per 30 minuti senza aria condizionata a 40 gradi c’era da morire…) é stata traumatica.
Arrivo all’aereoporto di zanzibar come gia descritto da altri viaggiatori é particolare, calatevi subito nella realtà dell’africa, in fondo 2 dollari come scusa per non aprire i bagagli non incidono sulle nostre economie..E poi non saranno certo le uniche mance che lascerete in giro, ma è giusto così anzi portatevi dall’italia le cose che non usate più…Vestiti, quaderni penne, fate uno zaino di queste cose e consegnatelo al vostro villaggio, provvederà a darle alll’orfanotrofio di Stone Town o al villaggio pescatori più vicino… Vi renderete conto di come vivano nella povertà più estrema.Noi accompagnati da un animatore del nostro villaggio siamo andati personalmente al villaggio di pescatori di pawi pangami penso si dica cosi… È stata una cosa che non dimenticheremo mai…
Abbiamo soggiornato al Mapenzi Beach sulla costa di kiwenga. Il villaggio è ottimo non potevo sperare di meglio, visto che io detesto i villaggi con animazione, questo praticamente è gestito come un albergo, ottima anche la cucina e l’all inclusive si è rivelato perfetto;le camere ampie e pulite con ventilatore e aria condizionata immerse in un giardino tropicale tra palme altisimme e il mare da mille colori.
la spiaggia bianca accecante con il via vai dei beach boys e venditori di ogni cosa… Affidatevi a loro per le escursioni al 100%… Anzi i villaggi secondo me tengono le tariffe delle escursioni alte il doppio delle loro appositamente per farli lavorare…
( un grazie di cuore al beach boy…) La vacanza con Gabriele di 3 anni non ha presentato nesssun problema, le uniche precauzione ovvie sono protezione solare totale, io che amo il sole vi confermo che il sole di zanzibar di febbraio “morde” veramente(usate protezione 30/40 per i primi giorni): 35 gradi costanti senza una nuvola per tutto il tempo, 30 gradi acqua mai provata una cosa del genere particamente più calda della vasca da bagno…Per fortuna una brezza piacevole soffia sempre e poi c’e sempre l’ombra delle palme a dare riparo…Per la profilassi antimalarica, avevamo comiciato la terapia con il lariam poi sospesa perche di zanzare nemmeno l’ombra.
Un’altra cosa da sapere è che se cercate i fondali del mar rosso o maldive e volete fare solo snorkelling non andate a zanzibar.
Zanzibar è un isola da vivere cosi com’è: si è vero il fenomeno delle maree penalizza per alcune ore per fare il bagno ma lo spettacolo dell’oceano che si ririra per 600/700 metri e incredibile, passeggiare fino alla barriera corallina(mi raccomando le scarpette di gomma) con la bassa marea da una sensazione irreale…Allo stesso tempo tempo userete i tempi morti della bassa marea per fare le escursioni(con i beah boys!!!!!) Tassativa il safari blu e Stone Town.
La prima con i beach boys che si fanno un culo pazzesco per darvi ogni comodità dalle bibite fresche alla grigliata di aragoste sulla spiagga all’ombra di capanne improvvisate…Escursione che prende tutta la giornata…
Altro consiglio è di avere pazienza e gentilezza con le persone che ogni momento vi vorranno vendere qualsiasi cosa, basta dirgli un po di volte che non vi interessa e il gioco è fatto…
A zanzibar praticamente esiste una sola strada asfaltata che parte dall’aeroporto, a un certo punto finisce e per il resto sono stade di terra e buche…Infatti per fare le escursioni tenete conto di almeno 1 ora di viaggio traballante e polveroso ma il panorama e vedere i villaggi e il brulicare di umanità vi ripagherà ampliamente.
La popolazione zanzibarina è eccezionale, nella povertà in cui vivono riescono a darti un sorriso e un contatto umano sempre pronto che va al di là dello scopo di venderti qualcosa… Provate a passare una mezzora sulla spiaggia parlando con loro…E li vedrete con occhi diversi…
Pertanto andate a Zanzibar anche con i bambini, ve lo garantisco hakuna matata(nessun problema), il viaggio vi ripagherà il corpo e lo spirito, e lascerete Zanzibar con quella malinconia a testimonianza del bello che avete visto e vissuto.