Zanzibar, che nostalgia

Qualche consiglio per una vacanza sull'isola
Scritto da: verdiblu
zanzibar, che nostalgia
Partenza il: 16/01/2013
Ritorno il: 30/01/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Partenza il 16/1 da Malpensa e ritorno il 30/1 con scalo a Roma per entrambe le tratte.

Volo: Compagnia New Livingston, aereo A330 apparentemente nuovo o comunque molto ben tenuto. Tre file orrizzontali da tre sedili, pertanto questi ultimi erano piuttosto stretti, mentre lo spazio tra una fila e l’altra era sì anch’esso stretto, ma non più di altre compagnie charter. Per fortuna l’aereo non era pieno e gli addetti al check-in hanno avuto l’accortezza di collocare, per la maggior parte, 2 persone ogni 3 sedili. Posti exit un po’ cari, € 70, senza alcun altro benefit, tipo sala lounge, fast track o pochette notte. Avevo letto pessime recensioni su questa compagnia, ma sono stata fortunata: equipaggio cordiale e disponibile in entrambi i voli, pulizia periodica delle toilette, monitor personali, puntualità in andata, ritardo di 3 ore al ritorno, annunciato con anticipo e senza disagi, perché il villaggio ci ha lasciato le camere fin quasi alla partenza. L’unica pecca è la ristorazione: scarsa quantità, pessima qualità, gratis solo acqua o bibite al bicchiere ai pasti, mentre vino, birra e bottigliette d’acqua a pagamento, perfino il caffè della colazione era a pagamento. Un po’ troppo, direi.

Aeroporto di Zanzibar: allucinante, caos più completo, se non sganci qualche dollaro non ti consegnano le valigie, perché non c’è il rullo, ma un bancone dove gli addetti mettono i bagagli che ritirano da fuori. Anche al ritorno, per entrare nell’area check-in ci sono file perenni, perché passano davanti le persone che danno la mancia all’addetto. Tutti comunque ti chiedono mance, mance, mance.

Mare: io sono stata a Nungwi, nel nord di Zanzibar, dove il mare è fruibile indipendentemente dalle maree, in un villaggio Veratour (vedi recensione su Tripadvisor). Il mare è stupendo, caldo, con colori bellissimi. La spiaggia è di un bianco accecante, si possono fare lunghe passeggiate con la bassa marea e vedere tante stelle marine di tutti i tipi e colori. Non c’erano alghe, neppure con la bassa marea. Veramente bello. Attenzione ai ricci, indispensabile indossare le scarpette da scoglio. Mio marito ha fatto un po’ di snorkeling, ma non ha visto pressoché nulla.

Clima: nel periodo in cui sono stata io, da metà a fine gennaio, il tempo è stato sempre bello, caldo, il sole usciva verso le 10,30 e restava tutto il giorno. C’è stato però un po’ di vento, sempre caldo, che muoveva il mare ed impediva di nuotare bene (perlomeno a me che sono un’imbranata, ma non solo a me), comunque fare il bagno è sempre stato possibile.

Escursioni: noi le abbiamo fatte con il villaggio, per via dell’ assicurazione. Per problemi di mare mosso, purtroppo, non siamo potuti andare a Nakupenda ; siamo andati a Stone Town una mezza giornata (merita starci l’intera giornata, secondo me, per assaporare meglio l’atmosfera e gustarsela con calma). Siamo andati un’altra mezza giornata al “giardino delle spezie”, che altro non è che una piccola piantagione con le varie piante locali (chiodi di garofano, in particolare) ; interessante la pianta da cui si ricava un liquido cicatrizzante che pare tintura di iodio; bello anche l’albero della lana. Infine abbiamo fatto una gita all’interno dell’isola, visitando la foresta delle scimmie ed un villaggio a cui abbiamo donato un po’ di viveri. Quest’ultima escursione, a dire il vero, si può benissimo tralasciare.

Beach boys: I primi due giorni sono un po’ pressanti, ma poi diventano quasi degli amici. Ho trovato i zanzibarini con cui sono venuta in contatto simpatici, affabili e disponibili, indipendentemente dal fatto di dar loro la mancia (strano, ma è così).

Consigli:

– Portare le scarpette di gomma assolutamente sia per i ricci nel mare, che per i chiodi arrugginiti sulla spiaggia.

– Portate saccarina o dolcificante se lo usate, perché là non c’è (almeno io non l’ho trovato)

– E’ opportuno avere banconote da 1 dollaro per le mance

– Se volete, portate magliette e cappellini da regalare (non solo ai bambini).

– Nel villaggio in cui alloggiavo, il wi-fi era solo alla reception ed era caro, però sulla spiaggia, vicino al villaggio dei pescatori, c’é un internet- point a $ 3 all’ora.

– Per telefonare in Italia comprate una sim locale, io ho speso 10 $ (+ 5 la scheda) ed ho parlato più di mezz’ora; ci sono cariche anche da 5 $.

Andate a Zanzibar, è un posto che resta nel cuore (aeroporto a parte).



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