Zanzibar… Che meraviglia
La sistemazione è in bungalow molto spaziosi, con un bagno pulitissimo con doccia, e bidet, e tutto lo spazio fisico per cambiarsi, pettinarsi, truccarsi etc etc anche la camera molto spaziosa con un letto a baldacchino e vista spettacolare sull’oceano, e soprattutto una vegetazione ed un verde indescrivibili.. L’ordine e la pulizia dalle camere ai vialetti, al ristorante, ai luoghi comuni è all’ordine del giorno..
Il mangiare come gia detto è ottimo, cosi come i colori e i profumi, degni di nota la frutta e il pesce, la pizza e devo dire, anche la carta dei vini (a pagamento). A livello di animazione ci siamo trovati molto bene, tutte le sere spettacoli, giochi cabaret, e due serate culturali con una esperta dell’isola (italiana) che ci ha spiegato e fatto toccare con mano, usi e costumi dell’isola, e uno spettacolo di masai (bellissimi e fieri) con canti e balli.
A livello di attività sportive (premetto che non ho fatto nulla perchè ho veramente dedicato l’intera vacanza alle escursioni e poca vita al villaggio di giorno) ho visto organizzare belle cose, dall’acquagym, al tiro con l’arco , alle immersioni, etc etc. Ho trovato molto valido il centro estetico e se non ricordo male, lo gestiva Manuela.
Quindi questa struttura la consiglio vivamente, anche se non sono la tipa da villaggio, e tutti i giorni ero in giro.. Non ho fatto le escursioni con il villaggio perchè le ritenevo troppo care, e mi sono rivolta ai beach boys per qualsiasi cosa, sono molto piu’ elastici, non seguono percorsi fissi e a disposizione per eventuali lungaggini lungo il percorso. Li ho trovati molto piu’ umani insomma. Consiglio vivamente l’escursione alla citta di Stone Town, assolutamente vivibile anche da soli, non è pericolosa, anzi quasi ti snobbano; l’escursione alle piantagioni di spezie e palme da cocco; l’escursione ai delfini (non aspettatevi che facciano il bagno con voi, sono fondamentalmente spaventati, ritenevi fortunati di poterli avvistare nelle loro acrobazie e fotografarli); e soprattutto la visita alle scuole e ai villaggi masai, poverissimi, con un’alta concentrazione di bambini che ti prendono in “affido” per mano, ti toccano, ti meravigliano per la loro innocenza e i loro occhioni. Come gia’ detto e ridetto portate penne, quaderni, e tutto quanto possa servire per studiare e crescere. Mi sono emozionata quando una bambina ha visto le mollette che avevo in testa (semplicissime) e ha fatto dei salti di un metro quando gliele ho regalate!! Come si dice a disposizione per qualsiasi chiarimento..