Zanzibar 4

Ciao a tuttti, ho deciso di raccontare la mia esperienza di viaggio a zanzibar, perche' prima della partenza ho consultato "per caso" questo sito e l'ho trovato utilissimo!! io, stefano e un amico, denis, abbiamo deciso di partire per zanzibar perche': volevamo fare un safari in africa, ma dopo esserci informati, abbiamo scoperto che ahime' era...
Scritto da: Stefano 1
zanzibar 4
Partenza il: 30/03/2002
Ritorno il: 08/04/2002
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Ciao a tuttti, ho deciso di raccontare la mia esperienza di viaggio a zanzibar, perche’ prima della partenza ho consultato “per caso” questo sito e l’ho trovato utilissimo!! io, stefano e un amico, denis, abbiamo deciso di partire per zanzibar perche’: volevamo fare un safari in africa, ma dopo esserci informati, abbiamo scoperto che ahime’ era troppo per le nostre finanze, ma non volevamo rinunciare all’ africa!! premetto che il nostro per il nostro viaggio, ci siamo appoggiati all’ alpitour, quindi niente viaggio fai da te!! quindi destinazione bravoclub di kiwengwa. Costo del viaggio £2.700.000 all inclusive! partenza da mi malpensa il giorno di pasqua, ore 23,00!! bene..Partiamo! un ora di ritardo alla partenza, di cui nessuno ci ha dato spiegazioni, ma.. Fa niente! il volo dura la bellezza di nove ore, che sinceramente non mi passavano piu’!! scalo a luxor per rifornimento carburante senza possibilita’ di scendere dall’ aereo per una sacrosanta sigaretta! pazienza, resisteremo! l’ aereo personalmente pensavo fosse un po piu’grande, non pretendo di viaggiare in buisness-class ma per chi se ne intende un po’ 9 ore seduto su un airbus a-321 non sono comodissime!! ma ci si sopravvive!! alle 10,00 circa iniziamo l’ atterreggio all’ aereoporto internazionale kisauni di zanzibar! dimenticavo: avendo viaggiato di notte l’ unica cosa che abbiamo potuto vedere con la luce del giorno dall’ aereo, (era anche nuvoloso) e’ stata una vista meravigliosa e suggestiva del kilimangiaro che spuntava maestoso dalle nuvole. Bellissimo! atterriamo tra due enormi ali di… Acqua, infatti al nostro arrivo a zanzibar pioveva e l’ atterraggio e’ stato un po brusco ma se non si ha paura di volare…! sulla qualita’ dell’ aereoporto internazionale di zanzibar e sui servizi presenti nella struttura ci avevano messo in guardia alcuni amici che ci erano gia’ stati l’ anno prima, ma trovarsi li e ‘ tutta un altra cosa. L’ aerostazione e’ grande quanto un aereoporto turistico per “piper” in italia, e.. Cade un po’ a pezzi, inoltre se qualcuno di voi e’ intenzionato ad andarci si procuri prima della partenza, dollari americani (li quelli vogliono) in banconote di piccolo taglio,1$,2$, da offrire gentilmente agli addetti allo sdoganamento dei bagagli, onde evitare l’ apertura dei bagagli!eh gia’ a zanzibar con 1$ si puo fare di tutto!! una volta passata la dogana e pagati i 20$ di tassa per il soggiorno, saliamo nei pullmini del villaggio che ci aspettano nel piazzale antistante l’ aereoporto per essere trasferiti a kiwengwua! intanto siamo gia’ immersi nel profumo di africache ci circonda, un profumo che non so descrivervi, ma c’ e’!! il clima al nostro arrivo si rivela piuttosto arduo, con 28°di temperatura e il 98% di umidita’: un afa tremenda!! ma siamo in africa e vale la pena boccheggiare un po’!! il viaggio di trasferimento dura circa un ora, e intanto ci possiamo gia’ fare un idea di dove siamo. Le due cose che ci colpiscono di piu’, subito sono il verde della vegetazione che ricopre l’ isola, e’ uno spettacolo incredibile, e ahime’ la poverta’ della popolazione!!all’ uscita dall’ aereoporto siamo circondati da ragazzi che ci chiedono un dollaro per portare le valigie fino al pullmino, o che ci chiedono di cambiargli euro di moneta con euro di carta.Li le bacnchelocalinonaccettanoeuro di moneta, quindi se ci doveste andare, fate due buone azioni: non date mance in euro di moneta, e magari porttevi qualche pezzo da 5 di carta! ma proseguiamo… Il tragitto di trasferimento taglia l’ isola da ovet a est, fino alla costa che da sul oceano indiano!! giunti al villaggio, siamo gia’ immersi in piena atmosfera africana, con le “mummy” (le donne addette alla pulizia delle stanze) che fanno il balletto di benvenuto e l’ aspetto del villaggio decisamente molto bello! mettiamo giu’ i bagagli e diamo 5$ di mancia alla “mummy”che ci ha accompagnato, e non riusciamo a capire il perche’ di tutti quei ringraziamenti della mummy alla vista dei 5 dollari. Solo dopo alcuni giorni un abitante di zanzibar ci illumina sul fatto: la paga media della gente qui e’ di 15 dollari al mese!!!! pranziamo in fretta e furia e andiamo subito alla spiaggia, ansiosi di vedere l’ oceano indiano da vicino.Lo spettacolo che ci si presenta davanti e’ a dir poco magnifico, la sabbia della spaiggia e’ bianchissima e i colori del mare, vanno dal blu scuroa un centinaio di metri dalla spiaggia nei pressi della barriera corallina, al verde smeraldo, al bianco della sabbia, dove l’ acqua e’ bassa trasparente come quella che siamo abituati a veder uscire dai nostri rubinetti di casa. In spiaggia veniamo subito avvicinati da ragazze locali che offrono, per pochi dollari tatuaggi all’henne, e massaggi praticati direttamente in spiaggia (massaggi eh, non fraintendiamo), e da ragazzi del posto che offrono escursioni dell’ isola a pagamento, le stesse offerte dal tour operator ma a meta’ prezzo e anche meno, e divertimenti di vario genere e natura!!una delle cose che piu’ ci ha colpito di zanzibar e’ l’ ospitalita’ della gente!quando ti avvicinano, la prima cosa che dicono e’ “benvenuti a zanzibar” poi ti danno la mano e si presentano, e ovviamente cominciano a proporti la loro merce di scambio, ma devo dire la verita’ non lo fanno con insistenza!! il soggiorno.Saro’ breve sulla vita del villaggio, che molti avranno gia’ idea di cosa sia, balli di gruppo, acquagym in piscina partite di beach – volley, karaoke, tiro con l’ arco windsurf, canoa, e gli spettacoli serali che trovi in ogni villaggio che vai! ma noi ci eravamo prefissi di non seguire troppo questa vita in questa vacanza e cosi’ e’ stato. Quando non uscivamo dal villaggio, eravamo assorti nel piu’ totale relax, sdraiati nel lettino in riva all’ oceano, a dormire chiacchierare e sopratutto ad ammirare l’ ambiente circostante!! il primo giorno abbiamo deciso di dare subito un occhiata ai fondali antistanti il villaggio, quindi armati di maschera e tubo, ci siamo immersi nello snorkeling! con grande sorpresa, abbiamo scoperto che gia a una ventina di metri da riva in due metri scarsi di acqua, vivono svariate specie di pesci dai vari e stupendi colori, che non si fanno intimidire piu’ di tanto da due increduli italiani con gli occhi spalancati ad ammirarli, e che si laciano avvicinare quel tanto da scattare delle discrete foto subacquee, con la classica macchinetta usa e getta!! durante le nostre escursioni marine abbiamo avuto anche un incontro ravvicinato con un serpente marino, che ci hanno detto essere molto velenoso, ma la sua bocca e’ troppo piccola per poter mordere un uomo!e li un po di paura ci e’ presa, sono sincero! La nostra prima escursione fuori villaggio e’ stata a “stone town” la capitale dell’ isola!ovviamente ci ha portati una guida locale, lenny, un ragazzo trentenne zanzibarino, molto simpatico e diponibile, che con il suo pullmino sette posti, ci ha scorazzato in giro per sei ore, con sottofondo musicale rigorosamente rasta (bob marley a zanzibar e’ una divinita’ per gli abitanti) alla modica cifra di 15 dollari a testa (eravamo in cinque persone) “stone town” e’ una citta’ molto arabeggiante, mi ha ricordato per certi suoi stretti vicoli, tunisi. Pullula di gente e di negozi che offrono ai turisti stupendi “tinga-tinga” e “batik”, dipinti su stoffa e tela tipici del posto, e svariati pezzi di artigianato locale, statuette in legno raffiguranti giraffe, guerrieri masai, elefanti ecc.Ecc.Tutto a prezzi…Elastici, basta stare li a contrattare, e’ la regola. Anche nella citta’ la gente e’ mediamente molto socievole e parla anche abbastanza bene l’ italiano, o l’ inglese.

le uniche cose che poco ci hanno entusiasmato di “stone town” sono stati i mercati della frutta e del pesce, dove gli odori presenti e le condizioni igeniche, lasciano moooolto a desiderare, rispetto alle nostre abitudini, ma siamo in africa e ad esempio il banco del pesce e’ un pezzo di asfalto di strada dove il pesce viene esposto non solo alla vista dei passanti ma anche al sorvolo di numerose mosche, sempre presenti dappertutto nell’ isola, e dove frigoriferi o ghiaccio non esistono!! ma al mercato della frutta potete ammirare, fantastiche banane rosse, gustosissime, che a zanzibar vengono usate per vari piatti tipici, o noci di cocco, ananas, e mango di dimensioni piuttosto elevate rispetto alle nostre!! anche il lungomare di stone town all’ ora del tramonto, con le sue bancarelle e le barche ancorate vicino alla riva offrono uno spettacolo stupendo!la seconda escursione che ci siamo concessi, sempre con la nostra guida lenny, e’ stata a nord dell’ isola, nelle fantastiche spiagge di nungwi! avevamo gia’ sentito dire che queste spiagge erano le piu’ belle dell’ isola, e quando ci siamo arrivati abbiamo potuto constatarlo di persona!i colori che il paesaggio offre sono qualcosa di magnifico, il colore dell’ acqua, con i riflessi del sole fanno si che ci sembrava di stare in una cartrolina, inoltre le spiagge di nungwi, sono famose per essere il ritrovo dei giovani locali il sabato e la domenica, nei pressi del “giolos” un caratteristico bar in legno e frasche in incastrato in una piccola baia, dove a farla da padrone e’ sempre la musica rasta!! a nungwi abbiamo anche pranzato in un ristorantino in riva al mare, molto caratteristico, nella sua semplicita’ e con uno stupendo panorama di oceano davanti, nel quale abbiamo potuto ammirare i “daw” le tipiche barche a vela in legno dei pescatori locali, salpare per la pesca!il mare qui e’ ricchisimo di pesce quali, tonni, barracuda, marlyn, aragoste, anche se non per tutto l’ anno!! durante il pranzo abbiamo anche potuto osservare un gruppo di donne zanzibarine impegnate con le reti nella raccolta delle alghe! ah, il pranzo, (in 4persone) aragoste e calamari (freschi) patate fritte, birre, e caffe 15 dollari a testa!! se poi ne lasciate qualcuno di mancia vi vorranno ancora piu’ bene!!terza ed ultima escursione a kizimkazi, all’ estremo sud dell’ isola, dove, una volta giunti saliamo a bordo di una barchetta a motore di alcuni abitanti del villaggio che ci portano a 200/300 metri dalla riva per ammirare in tutta la loro bellezza, un branco di delfini che salta dentro e fuori dall’ acqua a una decina di metri dalla barca! noi ovviamente alla loro vista, ci siamo catapultati in acqua, e qualcuno di essi ci e’ passato molto vicino ma poi si allontanano!pazienza! questi sono veri delfini selvatici, non quelli ammaestrati di gardaland! anche qui oltre ai delfini abbiamo potuto ammirare i fondali, dove stavolta, con una quindicina di metri di profondita’ si poteva vedere nitidamente il fondo!altra spiaggia altro incontro ravvicinato, ma stavolta con una enorme e maestosa manta!!che dire, fantastico! tornati a riva pranziamo in un altro ristorantino tipico, sempre pesce, birra e patate fritte, e sempre a prezzi bassissimi!sulla via del ritorno, sosta alla “jozani forest” una sorta di parco naturale protetto, costo d’ ingresso 5$, con la guida che ti spiega i vari tipi di piante e animali presenti, e con i “red colobus”, scimmie rosse di una specie che si trova solo qui, che ti seguono incuriositi e mezzi nascosti tra gli alberi!!la foresta jozani, mi ha ricordato molto, le giungle del vietnam; fittissima vegetazione, rumori e canti di uccelli stranissimi e affascinanti!qui ci siam o avventurati anche un po troppo, infatti causa le piogge di giorni precedenti, un buon tratto di foresta era praticamente palude, ma noi assicurati dalla guida, che i pochi tipi di serpenti presenti solitamente scappano, al minimo rumore, non abbiamo esitato ad avventurarci in pantaloncini corti e scarpe da ginnastica in venti centimentri di acqua paludosa!! che dire, siamo ancora vivi!! a “jozani”si puo anche visitare una foresta di “mangrove” tipiche piante acquatiche, che formano un bosco fitto e paludoso, stavolta pero’ con camminamento sollevato dall’ acqua, veramente incantato, oltre che habitat ideale per il mamba nero e il mamba verde, presenti in zona, ma purtoppo, invisibili!! ora qualcuno si chiedera’, ma come in 8 giorni solo 3 escursioni?? si perche’ il resto dei giorni e’ piovuto 🙁 e a zanzibar quando piove, il classico temporale estivo che siamo abituati a vedere in italia e’ niente a confronto! in pratica, se volete un consiglio, se andate a zanzibar, non ci andate in marzo/aprile, perche’ si e’ molto prossimi alla stagione delle piogge, e se i monsoni anticipano di qualche giorno il loro arrivo, vedrete un sacco di pioggia come e’ capitato a noi!! che altro dire; alla partenza all’ aereoporto, se non avete voglia di farvi aprire la valigia o di fare coda per il controllo del bagaglio a mano, tenete fra le dita un paio di dollari e in un attimo passerete dall’ ingresso dell’ aereoporto alla fatiscente sala d’ attesa!! per concludere, noi siamo rimasti molto, molto affascinati da zanzibar, e dalla sua gente, anzi vorrei dire che la nostra impressione e’ che noi occidentali, avremo molto da imparare da loro, gente che non ha quasi niente ma che non risparmia mai un sorriso, al contrario di molti di noi quando siamo in madrepatria! personalmente penso che a zanzibar ci tornero’ magari non subito, ma il posto mi ha troppo entusiasmato!! quanto al villaggio, una sola pecca: la cucina lasciava un po’ a desiderare, non come quantita’ o assortimento ma come qualita’ (metteteci il sale nella pasta!!!) se qualcuno vuole sapere qualcosa di piu’ su zanzibar o volesse vedere qualche foto del posto, mi contatti pure al mio indirizzo (xirtam@jumpy.It). Ora vado a vedere cosa trovo sulla mia piu’ probabile prossima meta: il canada!!



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