Zaino in spalla in alta quota tra Perù, Bolivia e Chile di 3 weeks – 5.000 km

Per chi ama le montagne, la natura della madre terra pachamama, l’avventura, i paesaggi incredibili, i luoghi naturali affascinanti unici al mondo, l’antica ingegnosa civiltà inca, la particolare musica e cultura andina, le persone povere fuori ma ricchissime dentro, il buon cibo tipico andino e molto altro, questo tour di 3 settimane super...
Scritto da: MikeTex
zaino in spalla in alta quota tra perù, bolivia e chile di 3 weeks - 5.000 km
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Per chi ama le montagne, la natura della madre terra pachamama, l’avventura, i paesaggi incredibili, i luoghi naturali affascinanti unici al mondo, l’antica ingegnosa civiltà inca, la particolare musica e cultura andina, le persone povere fuori ma ricchissime dentro, il buon cibo tipico andino e molto altro, questo tour di 3 settimane super vario ed emozionante è decisamente quello che fa per voi. Ecco alcuni consigli…

INTRODUZIONE

Perché il Perù? Beh, non vi basta tutto quello che ho elencato? Certo nella descrizione mancano i brividi nel vedere certi paesaggi mozzafiato, il suono del vento sulle alture e di un flute in lontananza, il profumo e i sapori delle bevande e dei cibi tipici tra le vie dei villaggi, i colori della natura e dei tradizionali vestiti variopinti, la sensazione di mistero che sentirete mentre camminerete tra i siti archeologici degli antichi incas, l’emozione che alcuni volti e occhi riusciranno a darvi… Vedrete paesaggi leggendari ad alta quota tra trekking alle pendici di ghiacciai dalle vette che superano 6.000 m di altezza, passeggiando tra le rovine inca masticando le foglie di coca, attraversando passi di montagna dai colori affascinanti, navigando sul lago più alto del mondo, gustandovi il tramonto nel deserto di sale, sciando tra le dune di sabbia del deserto, viaggiando in jeep attorno a lagune colorate e tra distese di fenicotteri rosa tra monti e vulcani, avventurandovi all’interno di profondi canyon e nei numerosi e protetti parchi naturali. Il Perù, famoso anche per la sua incredibile biodiversità di flora e fauna e differenti habitat naturali, è una località turistica esplosa in questi ultimi anni e quindi ricca di possibilità per tutti i generi di turisti, ma specialmente per quelli più avventurosi e magari per alcuni alla ricerca del proprio io interiore. Come spesso accade nei viaggi “zaino in spalla”, terminato il tour emergono anche altre soluzioni migliorative che descriverò assieme ad altri consigli utili che sono felice di darvi dopo questa mia esperienza. Eccone alcuni:

HOTEL: se si sceglie una sistemazione in hotel / ostelli di medio-bassa categoria non conviene prenotare prima di partire poiché ce ne sono numerosissimi ed è quindi impossibile non trovare posto. Anzi, prenotando si va a influenzare un po’ il tragitto nel caso di imprevisti (per es. metereologici), meglio quindi rimanere liberi di scegliere sul posto.

ORGANIZZAZIONE TOUR: non preoccupatevi se partite da casa senza aver prenotato nulla. Saranno gli operatori delle agenzie a trovare voi!!! In ogni città o paese principale vi sono presenti numerosissime agenzie dove è possibile prenotare tutti i tour che la zona può offrire, dal tour di mezza giornata a quello di una settimana.

SPOSTAMENTI: Gli spostamenti per i tour che prenoterete saranno effettuati dalla compagnia con bus collettivi da circa 10/12 persone, abbastanza stretti. Per quanto riguarda gli spostamenti tra una città e l’altra è possibile usufruire di autobus turistici. A differenza di quanto si potrebbe pensare in Italia, il sistema bus turistici è molto ben organizzato e puntuale, oltre ad essere assolutamente comodo ed economico. Ogni stazione ha più compagnie (più o meno allo stesso prezzo) che effettuano praticamente le stesse corse e le tabelle con le informazioni sono molto chiare. Per chi ha pochi giorni come me, è possibile viaggiare di notte con i bus che hanno poltrone cama o semi-cama. Oltre a risparmiare tempo e svegliarsi nella città successiva, si risparmia anche i soldi dell’albergo. Ricordatevi di tenere sempre in cabina un maglioncino per proteggervi dall’aria condizionata a volte insopportabile. I bus dei locali sono la soluzione sicuramente più economica ma assolutamente lenta e scomoda… sconsiglio, a meno che non dobbiate fare piccole tratti. I taxi sono sì più rapidi ma decisamente troppo costosi. A mio avviso usate i taxi solamente in città per spostarvi da un terminal all’altro se avete fretta, ovviamente contrattando il miglior prezzo prima di salire! I treni sono presenti, non ovunque, ma con prezzi molto maggiori dei bus. L’auto a noleggio è conveniente solo se il gruppo è formato da almeno 3/4 persone. In questo caso ovviamente si ha ogni comodità, libertà e rapidità

COSTO DELLA VITA: Il Perù è un paese abbastanza economico. La spesa media in un ostello è di 10 euro a notte. La bolivia è un paese molto economico. La spesa media in un ostello è di 6 euro notte. Il Cile è più caro rispetto a questi descritti, ma più economico dell’Italia. La spesa media in un ostello è di 15/20 euro notte.

MONETA: Le monete principale sono: Perù -> soles ( 1 euro = 3,8 soles ), Bolivia -> bolivianos ( 1 euro = 7,8 bolivianos ), Cile -> pesos cileno ( 1 euro = 750 pesos ) ma tutti accettano anche dollari.

ABITANTI: tutti sono cordiali, allegri, disponibili e gentili. In particolar modo in Perù.

CLIMA: Per questo tour aspettatevi ogni tipo di clima, dal costume alla giacca a vento. Sulla costa: la temperatura varia tra i 13°C e 15°C però la sensazione è di freddo per la forte umidità. Sulle Ande: clima secco con sbalzi di temperatura durante il giorno tra la mattina presto, sera (3-4°C) e mezzodì molto caldo. Nel deserto clima molto caldo di giorno e fresco di notte.

SICUREZZA: sono tutti 3 stati sicuri (fare attenzione in alcune zone e distretti della Bolivia), le pattuglie di polizia sono spesso frequenti soprattutto nelle città. Come in tutti i luoghi del mondo però bisogna fare attenzione all’abbigliamento e accessori (soprattutto collane, orologi, braccialetti e anelli) e nello sfoggiare apparecchi elettronici di un certo costo che potrebbero attirare cattive attenzioni.

PERIODO: la miglior stagione turistica è da giugno ad agosto (molto affollata) ma anche da settembre a novembre (poco affollata)

SOUVENIR: sono presenti ogni tipo di punti vendita souvenir sparsi in tutti i luoghi turistici. Sappiate che per evitare di portare troppo peso durante il viaggio, potete trovare gli stessi oggetti e vestiario anche nei mercati di Lima, riempiendo così le valigie subito prima di riprendere l’aereo di ritorno.

LINGUA: Spagnola, ma molti parlano anche in inglese e nei tour è spesso presente la guida che parla italiano. La lingua stretta incaica andina è il Quechua, che presenta oltre 40 dialetti differenti.

RELIGIONE: tutte le persone sono molto cattoliche. Come gli antichi inca, moltissimi ancora venerano la Pachamama, la dea madre della terra, dell’agricoltura e della fertilità. Infatti hanno un grande rispetto per la natura…ci sarebbe molto da imparare.

ALTITUDINE: L’altitudine può comportare problemi di adattamento durante i primi giorni di permanenza in quota. Ovviamente è un sintomo soggettivo, generalmente si presenta sopra i 4.500 m. La migliore prevenzione al mal di montagna si basa su semplici accorgimenti: durante i primi giorni in altitudine è buona norma evitare il fumo, l’alcool, le fatiche o camminate eccessive e gli appesantimenti di stomaco.

CUCINA: La cucina è molto varia a seconda delle zone, è tra le più variegate del mondo, con quasi 500 piatti tipici, tra cui prevalgono le numerose zuppe. Nella costa: cucina creola: pesce marinato e in zuppa; arrosti con salse piccanti; pollo con riso; o in salse varie; spezzatini. Nelle Ande: brodi; carne; verdure; patate; Mais. Nella Selva: pesce, cinghiale, verdure, gran varietà di frutta durante tutto l’anno.

VIAGGIO IDEALE

Come già accennato, dopo questo mio tour zaino in spalla ho capito quali sono alcuni errori commessi nella programmazione hotel / spostamenti / giorni. Ecco quindi una scaletta di viaggio secondo me ideale e COMPLETA (abbastanza rapida):

  • Giorno 1: Atterrati a Lima, prendere un aereo per Cusco (il viaggio in bus sarebbe di 18 ore circa, un po’ troppo brusco come inizio, dopo già molte ore di viaggio in aereo). Arrivo a Cusco in mattinata e visita della città, dei templi e delle “quattro rovine Inca” in cima alla collina. Giornata per ambientarsi all’altitudine e organizzarsi con i tour dei giorni successivi. [ Per chi ha qualche giorno in più e voglia di trekking, ce ne sono numerosi tra cui il Salkantay Trek ]
  • Giorno 2: Tour organizzato nella “Valle Sagrada” (Chinchero, Moray, Maras, Ollataytambo) e nel pomeriggio treno da Ollataytambo verso Aguas Calientes (o camminata lungo i binari del treno, Hidroelectrica, di circa 12km)
  • Giorno 3: Da Aguas Calientes raggiungere il sito di Machu Picchu (una delle 7 meraviglie del mondo) a piedi o in bus. Nella sera ritorno a Cusco.
  • Giorno 4: Tour organizzato per Laguna Humantay. Nella sera ritorno a Cusco sempre con il tour.
  • Giorno 5: Tour organizzato per Montana de siete colores. Nella sera ritorno a Cusco sempre con il tour.
  • Giorno 6: In mattinata prendere il bus da Cusco verso Puno. Nel pomeriggio/sera visita della piccola città e organizzarsi per il tour sul lago.
  • Giorno 7: Tour organizzato, navigazione e visita delle isole sul lago Titicaca (il lago navigabile più alto del mondo), ce ne sono almeno 4 importanti, di solito si riesce a fare 2 isole in un tour di un giorno. Mi hanno consigliato il pernottamento in una delle isole ospitati da una famiglia locale.
  • Giorno 8: Bus per Copacabana in Bolivia. Nel pomeriggio battello verso Isla del Sol sul lago Titicaca dove è possibile pernottare [ giornata opzionale ]
  • Giorno 9: In mattinata visita dell’Isola e ritorno con battello a Copacabana. Da qui bus verso la capitale La Paz. Se non vi basta la sera per visitare la città, rimanete tutto il giorno dopo. Altrimenti nella notte prendere il bus verso Uyuni.
  • Giorno 10: Tour organizzato con la jeep [consiglio quello di 3 giorni] . 1° giorno visita del cimitero dei treni, del deserto del sale Salar de Uyuni (il deserto di sale più grande del mondo) dell’isola del Pescado a Incahuasi e pernottamento in un ostello fatto di sale nel deserto.
  • Giorno 11: 2° giorno con il tour, si passa dal deserto del sale al deserto di sabbia di Siloli, poi visita delle lagune con i fenicotteri in particolare la laguna colorada. Pernottamento in ostello vicino alla laguna.
  • Giorno 12: 3° giorno con il tour, visita dei geyser del sol de manana e bagno nelle aguas termales all’aria aperta vicino alla laguna. Visita della laguna verde e arrivo al confine con il Cile. Per chi continua verso il Cile, facendo così un percorso ad anello tornando poi in Perù, si prende un bus verso San Pedro de Atacama, altrimenti il tour in jeep fa ritorno a Uyuni. [naturalmente per chi ha più tempo, in Bolivia ci sono altrettante numerose fantastiche attrazioni tra cui tour nella foresta amazzonica, trekking sui ghiacciai, tra questi il Huayna Potosì (6.088m), visita di numerosi parchi e città, visita della Valle della Luna e Tupiza, il percorso sul camino de la muerte, e molto altro… dipende sempre dal tempo a disposizione]. Arrivo nel pomeriggio a San Pedro de Atacama e visita del paese, organizzando i tour per i giorni successivi tra i molti disponibili [ci sono numerosi tour tra cui il deserto di sale di Atacama, i geyser del Tatio, varie lagune e trekking..].
  • Giorno 13: Tour organizzato nella Valle Arcoiris Rainbow Valley al mattino e Valle della Luna e Valle della morte al pomeriggio fino al tramonto. Ritorno a San Pedro.
  • Giorno 14: Tour organizzato alle Lagunas Escondidas de Baltinache [ giornata opzionale]. In serata prendere il bus tornando in Perù verso Arequipa, viaggio notturno.]
  • Giorno 15: Arrivo in mattinata al confine, Tacna, e si prosegue con un altro bus verso Arequipa. Nel pomeriggio arrivo ad Arequipa e pernottamento.
  • Giorno 16: A chi non è bastato il pomeriggio precedente per la visita della bella città bianca coloniale di Arequipa, fermarsi l’intera giornata e organizzarsi per i tour dei giorni successivi [ tra tutti consiglio il trekking di 2 giorni nel Canyon del Colca ].
  • Giorno 17: 1° giorno di trekking nel Canyon del Colca ( il secondo canyon più profondo del mondo), si possono vedere alcuni condor volare mentre a piedi si fanno 1.200m di dislivello in discesa in un antico cammino inca e si pernotta in fondo a questo canyon.
  • Giorno 18: 2° giorno di trekking nel Canyon del Colca, si torna in “superficie” percorrendo un altro cammino inca. Tornando a Arequipa con il tour guidato si passa per paesaggi bellissimi. In serata prendere un bus notturno per Ica.
  • Giorno 19: Arrivo in mattinata ad Ica e con un tuc-tuc andare nella vicinissima oasi di Huacachina. Noleggiare un paio di sci (se si vuole sciare sulla sabbia) e fare un tur con le dune-buggy nel deserto.
  • Giorno 20: Bus da Ica per Lima, destinazione finale. Visita della città nel pomeriggio o in più giornate.

Naturalmente il Perù offre moltissime altre possibilità conosciute, tra queste: il sorvolo con aeroplano per vedere le misteriose linee di Nazca, un trekking nel parco nazionale del Huascaran (tra laghi e ghiacciai incredibili tra cui il più alto del Perù), un tour nella vastissima foresta amazzonica navigando tra i fiumi (tartarughe, pappagalli, ecc), navigazione attorno alle isole Ballestas (leoni marini, trichechi, pinguini e uccelli marini)… e molto altro!

Diario di viaggio

giorno per giorno

1° dia: CUSCO E DINTORNI

Arrivare in Perù sfiorando le Ande che svettano fuori dal finestrino è sicuramente un’esperienza affascinante, soprattutto per una persona come me che ama le montagne…il tutto con la musica andina nelle cuffie. Dopo più di 30 ore di viaggio e almeno 4 anni di attesa, il sogno si stava avverando. La città di Cusco, che si trova a 3,400 m.s.l.m. è molto vasta, a tratti sul piano e a tratti lungo il pendio dei monti circostanti. Mi faccio portare in taxi nella Plaza de Armas, cioè la piazza principale, dove si nota subito la bellissima struttuta coloniale della “Catedral Basilica de la Virgen de la Asuncion“, il principale tempio religioso della città. Come immaginavo non sono io a dover cercare un luogo dove dormire, ma sono le persone a venire da me a propormi vari alloggi. Il centro storico in piazza e nei dintorni è molto bello e tipico. Certi scorci sono favolosi, non smetto di fotografarli. Lungo la strade si incontrano uomini e donne con i bellissimi abiti tradizionali multicolori, con il viso classico scolpito dai lineamenti inca: questo è anche uno dei tanti motivi scelti per visitare il Peru, vedere un paese ancora profondamente legato alla loro cultura e tradizione ( anche se ,come d’appertutto, la maggior parte delle persone si è fatta prevalere dalla modernità e dalla tecnologia). Ho deciso di passare tutta la giornata a Cusco per ambientarmi e soprattutto abituarmi all’altitudine, cosa molto importante per non rovinarsi la vacanza. Quindi testo subito le mie capacità raggiungendo la cima della collina: il classico “Mirador”. Prima però mi fermo a mangiare un buon pasto a base di carne di alpaca. Mai avrei pensato che si potesse mangiare, ma soprattutto mai avrei pensato che fosse così buono, davvero saporito! Adesso sono pronto per affrontare le centinaia di scalini per arrivare alla cima… Da qui il panorama sulla città è davvero mozzafiato. Si raggiunge il vicino sito delle “ 4 rovine” più importanti della città. Quello che più mi è piaciuto è Sacsayhuaman (entrata: 70 soles). Nel frattempo durante la giornata il meteo è cambiato molte volte tra sole e caldo, fresco e nuvoloso e anche un po’ di pioggia. Cusco è pieno di uffici turistici che offrono pacchetti in giornata ma anche di più giornate per visitare le molteplici attrazioni che ci sono in zona, e si aggirano tutti più o meno sullo stesso prezzo. Io quindi prenoto quello per i giorni successivi.

2° dia : VALLE SAGRADA (Chinchero, Moray, Maras, Ollataytambo) -> AGUAS CALIENTES

Appuntamento in piazza alle 7:30 e si parte in gruppo con un piccolo pulmino da 12 posti. Prima tappa Chinchero ( dove si paga il biglietto di ingresso per tutta la giornata , 70 soles) : qui si trova il complesso archeologico di rovine inca e si assiste ad una dimostrazione di come si lavora i tessuti a mano, il lavaggio della lana di lama e alpaca, la colorazione con tinte naturali e la tessitura. Si riparte per Moray : sistema di terrazzamenti a livelli circoncentrici. Si prosegue per Maras : salineras a cielo aperto. Poi verso Ollataytambo ma prima ci fermiamo nel paese di Urubamba a mangiare in un locale vicino alla strada, pranzo al buffet, con tanto di musica dal vivo, peruviana naturalmente! A Olllataytambo: sito archeologico molto affascinante. Il tour prosegue per Pisaq, dove c’è il famoso mercato peruviano, per poi tornare a Cusco. La mia soluzione però, per motivi di tempistiche, è stata di prendere il treno a Ollataytambo verso Aguas Calientes, il paese più vicino a Machu Picchu. (treno 120 dollari a/r). Il viaggio di circa 2 ore è affascinante, il treno con ampie vetrate anche sul soffitto, percorre le rotaie che costeggiano il fiume Urubamba, in mezzo al canalone tra le vette altissime delle Ande. Aguas Caliente non rimarrà di certo impresso a nessuno, un villaggio turistico, caro e con poco di tipico. In ostello incontro la guida che mi dà istruzioni per il giorno successivo.

3° dia: MACHU PICCHU -> Cusco

Sveglia alle 3 e mezza, colazione a base di mate di coca (ovviamente). Alle 4 parto e percorro il sentiero, prima illuminato solamente dalle fioche luci del paese, poi nel buio più totale illuminato dalla torcia del cellulare. Ridordo che l’entrata (40 dollari) è a numero chiuso: una al mattino 6-14 e una al pomeriggio 14-18. In alta stagione luglio e agosto è preferibile prenotare con anticipo. Qui l’altitudine è molto più bassa di Cusco e direi che non ci sono problemi per nessuno poiché si parte da Aguas Calientes 2.040m per arrivare al sito archeologico 2.430m percorrendo il cammino Inca (un’ora e mezza circa). Volendo c’è anche il bus. Arrivo all’entrata del sito archeologico di Machu Picchu e bisogna aspettare le 6 per entrare. La visita è molto interessante e consiglio a tutti di prendersi una guida poiché in un luogo talmente magico e misterioso e d’obbligo sapere almeno un po’ di storia. Solo verso le 11 la nebbia sale fino a scoprire finalmente anche le montagne, ecco a voi il sito archeologico più importante del Perù e terzo al mondo per estensione, una delle 7 meraviglie del mondo moderno: Machu Picchu!! Dopo aver scattato centinaia di foto, rifatto il giro delle rovine più volte e giocherellato un po’ con i lama che vagano per il sito, me ne torno verso Aguas Calientes e da qui di nuovo con il treno verso Ollataytambo, quindi il bus per Cusco. Volendo su prenotazione è possibile raggiungere, grazie ad un sentiero stretto e ripido (40 minuti), la cima del monte che sovrasta Machu Picchu: Huayna Picchu… e godersi lo straordinario sito da un altro punto di vista. Tornando verso casa mi accorgo che le mie gambe sono piene di becconi rossi, niente di allarmante però un fastidioso prurito. Consiglio a tutti di munirsi di spray insetticida o di abbigliamento con pantaloni e maniche lunghe (solo per la giornata odierna). È venerdì sera e a Cusco regna la festa in moltissimi locali con musica ad alto volume che stenta a farmi addormentare.

4° dia: LAGUNA HUMANTAY

Puntualmente il bus è alle 4:30 e dopo 3 ore di viaggio arriviamo ad un paesino dove faremo colazione tipica, e da qui un’altra ora abbondante di strada di montagna fino ad arrivare al campo base Soraypampa (3.920m) ai piedi del monte Salkantay (6.271m) da dove partono i trekking tra i più famosi del Perù: Salkantay e Humantay trek, quello dalla di durata 5 giorni passa anche per Machu Picchu. Il percorso è molto scenografico e in un’ora e mezza, ad un passo deciso, raggiungo il lago Humantay di colore turchese a 4.200m di altitudine, sotto al ghiacciaio Humantay. Purtroppo il brutto tempo non mi permette di vedere la cima del monte, peccato! La guida ci dice che a volte è possibile vedere anche qualche condor. Sono sicuro che con una bella giornata il paesaggio qui è davvero meraviglioso in confronto alla giornata di oggi… ma non importa, è bellissimo ed entusiasmante lo stesso!!

5° dia: VINICUNCA , MONTANA DE 7 COLORES

Anche oggi la sveglia è alle 3 e mezza, passano a prenderci con il solito bus collectivo, il viaggio durerà 3 ore ( 80 soles per l’intero tour). Arriviamo in una località poverissima dove facciamo colazione… ovviamente il mate di coca per caricarci per la difficile giornata non manca mai. Dopo la colazione si riparte con il bus per altri 20 minuti su una scenografica stradina di montagna, ma anche un po’ pericolosa. Eccoci al punto di partenza a piedi, 4.400m s.l.m. ,Rainbow Mountain Pitumarca Trail Parking, la guida ci spiega che la camminata sarà di circa 3 ore, particolarmente difficile non per il cammino ma ovviamente per l’altitudine. Volendo è possibile andare a cavallo accompagnato da una persona locale (90 soles). Arrivati a metà strada, sento notevolmente la pressione dell’altitudine. Sarà l’unico luogo di tutto il mio tour dove ho avuto qualche problemino. Il tempo nel frattempo cambia molto velocemente, nevischio, sole, nevischio, sole… Eccomi finalmente al passo, 5.080m, esausto ma appagato dalla montana de 7 colores – Vinicunca con i colori variopinti davanti a me, e tutt’intorno il territorio altrettanto fantastico, colorato, con vette innevate altissime nonostante la già alta posizione. Ovviamente l’entusiasmo mi fa stare subito meglio e per fortuna ci sono alcune signore che vendono mate di coca caldo, che prendo con molto piacere, oltre ad alcuni spuntini. Arrivare a questa altitudine, la più alta da me raggiunta in tutta la mia vita, con un panorama così mozzafiato è un’emozione indescrivibile, ma sicuramente non è accessibile a tutti. Questa giornata è stata incredibile, le montanas de 7 colores valgono davvero la pena di essere viste, nonostante la sfaticata. Attenzione che il clima montano ovviamente non garantisce un bel tempo e d’inverno potrebbe esserci uno strato di neve che nasconde tutto. Tornati a Cusco, è sabato sera e c’è ancora più caos del giorno prima: fuochi artificiali, balli di gruppo in piazza, bande che suonano… è davvero una città piena di vita!! Impossibile annoiarsi , soprattutto per un turista come me che vede le facce felici di queste persone che cantano e ballano in un modo gioioso, sono tutti fantastici!

6° dia: CUSCO -> PUNO

Oggi è il momento di spostarci da Cusco: verso la città di Puno, sulla sponda del lago Titicaca. Visto che il biglietto del treno costa ben 350 dollari (anche se consigliato dalla National Geographic come una tra le più belle vie ferrate al mondo) decido di andarmene a puno con il bus per soli 60 soles. Partenza 8:40, volendo c’è anche il tour che si ferma nelle 5/6 località da visitare durante il viaggio (45 dollari), ma io non lo faccio e mi accontento del panorama del viaggio. Molto scenografico il paesaggio al passo della Raya (4.335m) sempre percorrendo l’enorme vallata costeggiata da 2 catene montuose a destra e sinistra. Nelle distese erbose brulicano centinaia di lama e alpaca, alcuni allo stato brado e altri nei recinti. Alle 15:30 circa arrivo a Puno, sicuramente non una città emozionante dal punto di vista estetico. Anche qui per le vie principali i locali ballano con vestiti tipici, accompagnati dalla melodia degli strumenti locali e canti tipici.

7° dia: LAGO TITICACA – ISOLA UROS, ISOLA TAQUILE

Si parte alle 6:30 dall’hotel dove un bus ci porta alla banchina dove ci aspetta una piccola barca. Il Titicaca è il lago navigabile più alto del mondo a 3.812m e presenta numerose isole tra cui le principali: Taquile, Uros, Amantanì, de la Luna, del Sol, Suriqui. In alcune isole è anche possibile soggiornare nella casa dei locali, con una giusta ricompensa. Io decido di visitare quelle di Uros e Taquile. La velocità di navigazione è davvero molto lenta, il lago sembra un mare da quanto è grande, la giornata è soleggiata e c’è molto caldo. Quindi prima tappa le isole galleggianti degli Uros,che ci accolgono nella loro piccola isoletta con un canto ( sono 3 donne, 2 bambine e 1 capo anziano). È molto emozionante posare i piedi nella loro isola flottante, ci portano in gruppo a fare una breve navigazione con la loro imbarcazione fatta di canne attraverso i canneti di totora. Poi il tour, con la barca sempre lentissima, prosegue verso l’isola di Taquile. Il sentiero che porta all’interno dell’isola è ripido e si passa attraverso degli archi di pietra a secco molto caratteristici, dove le foto prendono un tocco magico in più. L’isola emerge molto sul lago, e dalla sommità il lago prende un colore molto blu, affascinante.

8° dia: PUNO -> COPACABANA (BOLIVIA) -> ISLA DEL SOL

Il bus verso Copacabana, prima tappa in Bolivia, parte alle 7:30. Dopo il passaggio alla frontiera, spostiamo l’orologio di un’ora in avanti e alle 12 circa arriviamo a Copacabana, un paese molto carino riempito quasi esclusivamente da ristorantini uno diverso dall’altro. Compro un biglietto per l’isla del Sol sul lago titicaca, 2parte boliviana, al costo di 20 bolivianos (appena 3 euro). Qui in Bolivia è davvero tutto molto economico, se in Perù la moneta in confronto all’Euro si divideva per 3 e mezzo, qui si divide per 8. La barca parte alle 13:30 (l’ultima della giornata, dopo quella del mattino) e alle 15 arriva all’Isola. Solamente vicini all’isola si vedono in lontananza le Ande con le vette illuminate dal sole che sta tramontando, uno spettacolo! Sull’isola non ci sono molte cose da fare o da vedere, se non percorrere il sentiero che costeggiando qualche casa qua e là, arriva fino alla cima dell’isola. Da qui il panorama è molto bello, eccezionale il tramonto rosso fuoco specchiato sul lago che il sole ci ha regalato !

9° dia: ISLA DEL SOL -> COPACABANA -> LA PAZ

Mi sveglio alle 5 per andare a vedere l’alba, poi faccio ritorno a Copacabana. Alle 13 ho il bus per la capitale La Paz. Appena arrivo al terminal, capisco che non è una città che merita particolare interesse. Molto sporca e caotica. Vedo subito se è possibile prendere un bus notturno per Uyuni e per fortuna ce n’è addirittura più di uno… per soli 100 bolivianos percorrerò 500km con una poltrona semi-cama. Il bus parte alle 20:30 quindi ho tempo per farmi un giro nel caotico e pieno di vita centro della capitale. Alcuni scorci sono molto belli, con murales degni di una bella foto ricordo. Particolarissima la “funivia” che sorvola la città, peccato non aver avuto l’idea di provarla.

10° dia: LA PAZ -> UYUNI -> SALAR DE UYUNI

Il viaggio notturno è stato molto comodo, bello approfittare del viaggio per dormire. Alle 5:30 arrivo al paese di Uyuni dove scelgo il tour da 3 giorni con la compagnia “Full adventure”. Siamo in 6 persone più l’autista della jeep e facciamo subito molta amicizia. Il tour costa 750 bolivianos tutto compreso di vitto, viaggio in Jeep, guida (l’autista) e alloggi. Tutti i bagagli sopra la jeep e si parte alle 10:30. Prima tappa è il “cimitero dei treni” che è subito fuori dal paese. Molto particolare, peccato che è pieno di turisti, visto che è la prima tappa dei tour che partono tutti a quell’ora. Seconda tappa nel paese di Colchani, niente di che… mercati vari e un museo del lama e del sale a pagamento, io non sono entrato. Poi si riparte, verso il cuore del deserto, che è senza strade e senza una guida sarebbe molto facile perdersi! È incredibile, infinito, bianco e formato da infinite “mattonelle” esagonali. Il salar de Uyuni è il deserto del sale più vasto del mondo. Ci divertiamo molto a fare foto e video sfruttando il particolare orizzonte infinito. Per pranzo ci fermiamo in una specie di mensa fatta tutta di sale. Tutti i pasti, che sono compresi nel prezzo, consistono in cibi tipici che la guida-autista si porta in jeep che ha preparato a casa con sua moglie: bistecche di lama, verdure miste, riso, zuppe… perfetto, meglio di così! Più ci si inoltra verso l’interno e più le mattonelle formano un rilievo nel suo contorno, che rendono ancora più magico questo paesaggio già incredibile. Prossima tappa è l’isola di Incahuasi nel cuore del lago, un rilievo naturale abitato da centinaia di cactus, e dalla cima si si gode di un mirador fantastico! Ci dirigiamo sempre in jeep verso l’ostello, ma non prima di goderci le ultime luci del sole. Non so se per fortuna, non so per cosa.. ma il gioco di luci, la situazione, le nuvole e gli incredibili colori hanno fatto modo di assistere al tramonto più bello della mia vita a 360 gradi! Finito lo spettacolo ci spostiamo in un hostal fatto di sale (doccia calda a 10 bolivianos).

11° dia: DESERTO DI SABBIA SILOLI- LAGUNAS COLORADAS

Oggi ci aspettano ambienti molto differenti. lagune colorate con i flamingos, vulcani, deserti di sabbia con formazioni rocciose particolari… insomma anche oggi una giornata mozzafiato tutti assieme con la jeep! Per strada ci sono numerosi alpaca liberi. Dalla laguna Hedionda, dove abbiamo pranzato su un tavolino portatile, dobbiamo raggiungere la laguna colorada passando tra almeno 5 lagune dai colori uno bianco, l’altra verde, e infine rossa. Un’esperienza indescrivibile. Bellissimo notare lungo il bellissimo percorso di sali e scendi anche le altre jeep che come noi alzano un bel polverone dopo il passaggio. Entriamo addirittura attraverso un vero deserto di sabbia, Siloli, dove ci sono un gruppo di rocce rosse, così, all’improvviso ! Tra questi il più famoso “arbol de piedra”. E poi prima di andare all’accampamento il gran finale : la laguna colorada. Una laguna incredibile a tratti rossa, a tratti blu, a tratti bianca, con i vulcani che la circondano e numerosi flamingos che la abitano..un paesaggio paradisiaco !!!! Il costo per entrare in questa Reserva Nacional de Fauna Andina Eduardo Avaroa è di 150 bolivianos. Cala il sole e ci dirigiamo all’ostello dove dormiamo tutti e 6 nella stessa stanza, la corrente elettrica è solo dalle 19 alle 21, il bagno è squallido, l’acqua fredda e..pazienza, ci si adatta!

12° dia: GEYSER SOL DE MANANA – AGUAS TERMALES -> SAN PEDRO DE ATACAMA (CHILE)

Dopo colazione partiamo per la prima tappa i geyser del sol de manana, bellissimi specialmente con le luci dell’alba. Quello che è incredibile è che ci troviamo a 4.900m di altezza e non ci si rende conto!! Si continua il tour in jeep per andare a fare il bagno nelle calde aguas termales, con sfondo una laguna ghiacciata popolata da flamingos e altri volatili. Per ultimo, la laguna verde. Il tour finisce qui… normalmente si torna a Uyuni ma io cambio rotta e mi portano alla dogana di controllo documenti al confine con il Cile per prendere il bus che mi porterà a San Pedro de Atacama. Dopo circa un’ora di strada nel deserto quasi tutta in un rettilineo in discesa, arriviamo a San Pedro e alla dogana soliti rituali di controllo bagagli… e orologio avanti di un’ora. San Pedro de Atacama è un villaggio costruito molto turistico. Io mi riposo nella camera singola che ho preso per 20 dollari, poi cerco il tour da fare nei prossimi 2 giorni che resterò qui, tra i numerosi proposti. C’è anche il tour di uyuni appena fatto, al costo quasi triplo di quello pagato nella molto più economica Bolivia.

13° dia: VALLE ARCOIRIS – VALLE DELLA LUNA

Alle 7 passano a prendermi con il bus per il tour che ho scelto (circa 45 euro per il tour del mattino e altri 25 per il tour del pomeriggio). Prima tappa del tour del mattino, la valle Arcoiris Rainbow valley. Facciamo colazione in un tavolo che hanno preparato all’aperto in mezzo al parco naturale, circondati da un paesaggio lunare che visiteremo durante tutta la mattinata! Il tour finisce e all’una siamo di ritorno.. interessante ma non entusiasmante, soprattutto perché abbastanza caro in confronto alle cose fatte in Perù e in Bolivia.Se non appassionati di rocce e geologia, non lo consiglio. Alle 3 e mezza si parte per il tour del pomeriggio nella Valle della Luna, il tour più famoso della zona di San Pedro. Si comincia con la visita di una interessante grotta, poi si entra nel parco e da qui comincia il tour in questa valle dall’aspetto veramente lunare, tra deserto e rilievi rocciosi mai visti nella mia vita… è uno spettacolo! Ancora più bello è stato assistere al tramonto del sole sul mirador della Valle della morte. In più la guida ci ha anche preparato un bellissimo rinfresco su un tavolino all’aria aperta. Il luogo è da brividi, senza parole, un ennesimo tramonto fantastico. Finita la luce del sole sul mirador, i colori non finiscono e sulle Ande in lontananza si vedono i colori prima rosa, poi rosso, poi bluetto… questo tour lo consiglio soprattutto da fare nel pomeriggio.

14° dia: LAGUNA ESCONDIDAS -> Arequipa

Ho la mattinata libera. Sinceramente non ho fatto nemmeno una foto al paese, molto turistico, poco di tipico, nulla a che vedere con il viaggio trascorso. Alle 3 e mezza passa a prendermi il pulmino e dopo un’ora abbondante di corsa nel deserto arido arriviamo a queste incredibili pozze di acqua salata dai colori cristallini azzurro/blu. C’è moltissimo vento. Ci sono circa 9 lagune escondidas de Baltinache e si può fare il bagno solamente nella prima e nell’ultima. L’acqua è salatissima si riesce a stare perfettamente sdraiato sulla superficie come se tenesse dei galleggianti… quando si esce dall’acqua si è completamente bianchi dal sale!! Durante il ritorno ci fermiamo a osservare il tramonto in un luogo simile a quello del giorno precedente nella valle della luna, anche se non così bello, ma comunque piacevole. A San Pedro ci sono molti altri tour ma per me basta così. Alle 18:30 ho il bus notturno per Arica, l’ultima città del cile prima del confine con il Perù.

15° dia : San Pedro de Atacama -> AREQUIPA

Alle 7 circa arrivo ad Arica, ultima grande città del Cile. Al terminal di arrivo ci sono altri pullman diretti ad Arequipa ma siamo ancora in Cile e costano 30 dollari. Per risparmiare qualcosina mi consigliano di andare nel terminal vicino distante 3 minuti a piedi e prendere il bus per Tacna, ultimo paese prima del confine, e il bus costa solo 5 dollari. Il viaggio dura circa 2 ore e mezza, compresa la solita sosta e attesa per controllo in dogana dei bagagli e documenti. Ci dobbiamo ricordare di mettere le lancette dell’orologio indietro di 2 ore. Arrivati a Tacna alle 8, trovo subito il bus semicama per Arequipa a 12 dollari. Il viaggio dura circa 6 ore e durante il viaggio fanno vedere ben 3 film. Arequipa è una bella città coloniale, detta anche città bianca per via del colore dei palazzi e delle case soprattutto nella zona centrale. Tranquilla, pulita e ordinata, ricorda un po’ le città europee rispetto a quelle viste fino ad ora. Dopo aver trovato un hotel a 40 soles, mi faccio la mia prima vera doccia calda e finalmente mi rilasso un po’ nel comodo letto.

16° dia: AREQUIPA

Prima giornata senza sveglia, prima giornata senza tour o trekking e sinceramente un giorno di riposo ci voleva. Visito con calma la città e prenoto il trekking di 2 giorni nel Canyon del Colca (100 soles tutto incluso). Non mi sposto molto dal centro città, mi basta la bella Plaza des Armas per fare delle belle foto alle particolari costruzioni e alle persone andine.

17° dia: CANYON COLCA

Ore 3:30 e passano a prendermi con il solito pulmino colectivo. Ci sono 3 ore di viaggio prima di arrivare a Chivay per la colazione. Ancora mezz’ora di viaggio e arriviamo al mirador “cruz del condor” (ingresso 70 soles). Solo qui ci dicono che le probabilità di vedere i condor non sono alte… Ma intanto ci godiamo la maestosità del canyon che è il secondo canyon più profondo del mondo (dopo quello in Tibet).. Il tempo di sosta al mirador è di 50 minuti e ho visto un solo condor. Poco più lontano ci fermiamo per cominciare il trekking, da 3.300m dobbiamo scendere fino al rio in fondo allo scenografico canyon a 2.100m percorrendo un antico sentiero inca… esperienza fantastica e anche qui un bel gruppo. Una volta arrivati al rio colca in fondo al canyon, ci fermiamo a pranzo alla Posada Gloria in un paesello super isolato, ma mangiamo benissimo. Ancora 2 ore di cammino costeggiando il fiume ma sempre con un po’ di sali e scendi lungo la dorsale,e alle 16 arriviamo al punto finale, sempre in fondo al canyon. Siamo in una specie di oasi naturale, grazie a una cascata vicina che nasce dal nulla, dove la guida e altre persone hanno costruito anni fa un carinissimo villaggio Paraiso Las Palmeras Lodge… completa pure di piscina ! Davvero una sorpresa inaspettata per tutto il gruppo!

18° dia: CANYON COLCA

La sveglia è alle 4:30 e l’obiettivo è semplice: salire in cima al canyon. Si parte alle 5 e 15 e ognuno si prende il suo ritmo di salita, io rimango per ultimo a fotografare le foto della bellissima alba che pian piano comincia ad illuminare il canyon. Arrivati in cima si prosegue per andare a fare colazione nel pueblo di Cabanaconde lì vicino, poi si torna al bus per fare ritorno ad Arequipa, con diverse fermate interessanti però. Prima di tutto una bellissima con tantissimi terrazzamenti e colori differenti. Da qui prosegue per una strada diversa da quella dell’andata, percorriamo una strada tra i vulcani (ce ne sono molti in questa zona di Arequipa) fino ad un passo di 4.900m di altezza e naturalmente ci fermiamo per le foto. Il viaggio continua, ci fermiamo in una valle fantastica, la reserva nacional de Salinas y Aguada Blanca, dove tantissimi lama e alpaca pascolano in libertà e tranquillità assoluta… penso sia il posto più bello fino adesso dove ho visto questi animali peruviani. Proseguiamo per Arequipa tra vulcani, strade contorte fino alle periferia trafficata, e alle 17 arriviamo alla piazza. La mia idea è di raggiungere la prossima destinazione, Ica, in nottata. Quindi vado al terminal e alle 19:50 parto con la solita corriera semicama.

19° dia: ICA -> HUACACHINA

Verso le 7:30 arrivo alla città di Ica, che non ha nulla di bello da mostrare se non l’oasi di Huacachina, che raggiungo con un tuc-tuc in soli 10 minuti. L’oasi di Huacachina è un paesino piccolo e carino con ristorantini ed hotel che accerchiano una laguna navigabile con pedalò. Il paese si visita in soli 20/30 minuti di camminata. Appena arrivo mi fido del primo hostal che incontro e per soli 30 soles mi prendo una camera singola con bagno in comune. Rimango l’intera mattinata a rilassarmi nella piscina dell’hostal. Alle 16 si parte per un tour tra le dune con il buggy, l’attrazione principale di questa località… e infatti è veramente una figata! A tutto gas e con il motore rombante si va a derapare nel deserto, sembra una giostra nelle montagne russe, fantastico! Da fare e rifare. Nel frattempo avevo noleggiato degli sci e sciare sulla sabbia verso l’oasi di Huacachina nel deserto del Perù al tramonto del sole con gli ultimi raggi arancioni che illuminavano la sabbia… sarà un ricordo indimenticabile tra i più belli di questo viaggio giunto quasi al termine, ma che mi stava regalando ancora fantastiche esperienze uniche! La prima discesa, quando c’erano ancora i raggi del sole che scaldavano la sabbia, è stata abbastanza lenta. Mentre la seconda discesa sulla sabbia fredda, e con più “sciolina” negli sci, è stata decisamente molto più veloce, quasi fosse sulla neve. E adesso naturalmente apres-ski con una buona birra cuscuena e con qualche bicchiere di pisco. In giro c’è festa ma come sempre in questo viaggio mi godo così tanto i tours e i trekking che nonnho le forze per fare festa

20° dia: HUACACHINA -> LIMA

Ultimo autobus, ultima meta, molta tristezza. La fine del viaggio è ormai vicina. Alle 10 a Ica ho il bus per Lima, le ultime 6 ore di viaggio in bus in mezzo al deserto. Faccio il giro della città nei luoghi più belli fino alla costa sull’oceano, da dove si ammira un panorama moderno, pieno di palazzi e con molto traffico, decisamente diverso da quello visto durante il viaggio. Infatti dicono che lima non è Perù, e Perù non è Lima. Comunque è piacevole da visitare.

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Perù canyon colca

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Perù il percorso del viaggio

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Perù lago titicaca

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Perù laguna colorada

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Perù laguna humantay

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Perù montana 7 colores

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Perù salar de uyuni

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Ski in huacachina

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Valle della luna



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