Yucatan, tra maya e relax
Indice dei contenuti
23/24/25 Dicembre
Il nostro viaggio è cominciato il 23 dicembre; siccome l’aereo partiva da limate il 24 mattina molto presto, abbiamo deciso di passare la notte in aeroporto. Siamo arrivati alle 10, i negozi stavano chiudendo o avevano appena chiuso, abbiamo preparato il nostro giaciglio e abbiamo dormito ragionevolmente bene! Dopo due scali ( uno ad amsterdam e una a detroit) siamo arrivati a Cancun! Avevamo letto che cancun è molto turistica così abbiamo deciso di non fermarci ma di dirigerci a isla mujeres, un paradiso a soli 40 minuti di traghetto. Abbiamo prenotato via internet un taxi collettivo che ci portasse a porto juares e da li abbiamo raggiunto l’isola. Non siamo stati fortunati con il tempo ma nonostante le nuvole i colori della spiaggia erano meravigliosi e abbiamo passato un piacevolissimo natale un po’ in spiaggia e un po’ a spasso per l’isola. Abbiamo visitato la “tortugranja” cioè la fattoria delle tartarughe, dove vengono protette e allevate fino all’età giusta per essere liberate in mare. Direi l’unica attività meritevole sull’isola tutto il resto è spaventosamente turistico. Dal bagno con lo squalo che ci ha fatto una pena infinita, povera bestia obbligato a nuotare in una vasca di 4 metri per 4 e ad essere pescato e toccato non appena ci fossero turisti per lo più incapaci anche di nuotare che volessero fare la foto con l’animale “selvatico” davvero da evitare. Similmente da evitare il bagno con i delfini. Chiedono cifre assurde per un’attività che con la nutra selvaggia non ha niente anche fare.
26 Dicembre
Il giorno dopo, il 26 dicembre, torniamo in terraferma, recuperiamo la macchina che avevamo prenotato dall’Italia con la hertz e ci dirigiamo verso chichenitza. Sulla strada ci fermiamo a valladolid, carina, ottima sosta per un caffè o per pranzare e alle rovine di ek balam, molto carine soprattutto perché pochissimo conosciute ma non enormi, il che le rende un’ottima meta per una sosta lungo il viaggio. Arriviamo a Chichen Itza in tempo per lo spettacolo di luci. Riusciamo ad entrare nonostante ci avessero detto che avremmo dovuto fare la registrazione su internet e una trafila complicata di prenotazione, invece ci lasciano entrare come ultimi e ci fanno sedre in terra anziché sulle sedie.. capirai! Lo spettacolo è molto carino e interessante, ripercorre la storia maya e le loro credenze e tradizioni in un modo alternativo e divertente proiettando il tutto direttamente esula piramide di chicche itza. Un ottimo modo per passare la serata, ma è solo in spagnolo! Per gli italiani non c’è problema, parlato lentamente e ben scandito lo spagnolo si capisce!!!
27 Dicembre
Il 27 ci alziamo di buon mattino per visitare il sito, si rivela un’ottima scelta perché dalle undici in poi arrivano mandrie di turisti e il caldo si fa insopportabile, cosa che ci conduce a fare un tuffo rinfrescante nel vicino cenote che prima delle 13 non è disumanamente affollato. Ovviamente è molto turistico ma vale la pena la visita soprattutto per rinfrescarsi e per avere un’idea di cosa sono sono questi caratteristici laghi profondissimi. Questo in particolare è 90 metri sotto la superficie terrestre ed è abbastanza profondo per tuffarsi anche da abbastanza alto. Dopo pranzo ci dirigiamo verso Uxmal. Sulla via ci fermiamo a Merida, una bella cittadina viva e piacevole che merita una sosta per un caffè e per sgranchirsi le gambe visitando la chiesa e il palazzo di Montejo ottimi esempi di architettura coloniale. Ormai con il buio (alle sei e mezza è già notte fonda) arriviamo ad uxmal dove avevamo prenotato in una piccola guest house che èerò nel frattempo ha chiuso ed è stata assimilati da una meravigliosa “hacienda” o meglio ex hacienda, una dimora storica con tanto di piscina e colazione a buffet incredibilmente varia e buona. A noi è costata poco visto il “disguido” ma aveva tutta l’aria di essere molto cara e molto comoda di sicuro: si trova infatti dall’altra parte della strada del cancello di ingresso delle rovine che a me personalmente sono quelle che hanno entusiasmato di più.
28 Dicembre – 03 Gennaio
Di nuovo visita di buonora per evitare le orde di visitatori, prendendola con calma e godendosi la visita ci vogliono almeno tre ore. Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso Tulum. Le strade secondarie messicane non sono affatto scorrevoli, passano per i apesi e fin qui niente di strano, ma sono continuamente punteggiate da “topos” ovvero rialzi per obbligare il rallentamento ma sono davvero tantissimi, frequenti e altissimi quindi ci hanno rallentato un sacco. Dopo un breve smarrimento del cammino dato soprattutto dalla mia incompetenza nel leggere le cartine e dall’avversione del mio fidanzato per i tom tom che andrebbero invece affittati, raggiungiamo Tulum. Siamo stanchissimi ma fortunatamente ci accoglie l’hotel che a grandissimo diritto si è conquistato il gradino più alto del podio dai voti del popolo di trip advisor. I tour è infatti un piccolo hotel di sole 6 stanze, molto molto caratteristico, rapporto qualità prezzi ottimo e disponibilità simpatia e gentilezza del personale notevole in generale ma rispetto al resto delle nostre esperienze a tulum direi incredibile. Raccomandatissimo. Si trova a 5 km dalla spiaggia ma forniscono gratuitamente le biciclette per raggiungerle e la pista ciclabile comincia prorpio davanti all’hotel.
Ci godiamo un po’ di giorni di mare a tulum (dal 28 dicembre al 3 mattina), la spiaggia “e paraiso” è la più bella e non ha alle spalle resort (per il momento almeno). Dalla nostra base di Tulum visitiamo le rovine di Cobà, incredibili per estensione e piacevolissime per temperatura dal momento con sono quasi tutte all’ombra di alti alberi. Visitiamo anche la spiaggia di akumal dove è possibile fare il bagno con le tartarughe che in questo caso, a differenza dello squalo di isla mujeres, nuotano libere pe il mare e si può andare alla loro ricerca gratuitamente dotandosi solo di maschera e boccaglio. Davvero emozionante!
Le rovine di tulum sono affascinanti data soprattutto la loro posizione a picco sul mare e la possibilità di riconoscervi facilmente un impianto urbanistico, cosa che da l’impressione, sforzando un po’ l’immaginazione, di passeggiare per una cittadina ancora vitale. Raccomandiamo ancora visita di buon mattino per evitare la massa e soprattutto in questo caso per non cuocersi dal momento che non c’è un filo di ombra ad offrire sollievo.
03 – 06 Gennaio
Dopo Tulum avevamo pensato di visitiate Calakmul, ma lo stato delle strade che avevamo assaggiato tra uxmal e tulum, e soprattutto il tempo effettivo che is necessita per percorrere le distanze ci ha fatto desistere ed optare per andare direttamente a Mahahual.
Mahahual ci ha un po’ deluso, ma siamo anche stati sfortunati con il tempo. I colori della laguna Bacalar che abbiamo visto di passaggio non potevano esprimersi con il cielo coperto e il vento forte unito al mare alto ci hanno impedito di fare l’escursione al Banco chinchorro (snorkeling fra i relitti=) che era stato il motivo principale della nostra scelta di dirigerci a mahahual. La spiaggia di mahahual è piccolina ma il mare ha colori meravigliosi e il fondale rimane bassissimo per un centinaio di metri. La cittadina è piccola e si vede che il turismo è appena arrivato, il che la rende piacevole ma (sarà che ci eravamo innamorati di tulum) non ci sentiamo di raccomandare una sosta qui, anche perché è molto molto isolata e lontana da qualsiasi altra destinazione. Unico motivo è probabilmente il Banco Chinchorro per la cui visita però bisogna fare i conti con il tempo e quindi con la fortuna. L’escursione costa comunque abbastanza, il più economico che avremmo trovato in caso di bel tempo era 1400 pesos, cioè poco meno di 100 euro (cambio a 17 pesos per 1 euro). La sera però si ha la spiaggia tutta per se, non ci sono quasi locali e i pochi ristoranti che ci sono chiudono presto, tipo alle nove! Quindi se vi piace snorkeling, non vi importa di dover condividere la spiaggia piccola con un buon numero di famiglie messicane che vengono a passare il we sulla spiaggia armandosi di qualsiasi vettovaglia e lasciando al loro passaggio una buona quantità di bottiglie piatti e bicchieri di plastica, e cercate un posto un po’ romantico per una serata al chiaro di luna merita una sosta.
Consigli e riflessioni a posteriori:
1) Il messico è più caro di quanto ce lo aspettassimo, quindi a meno che non dormiate in ostello (cosa che noi avevamo deciso di escludere.. non mi ricordo eprchè!!) e se vi spostate e affittate mezzi mettete in conto almeno un 1200-1300 euro oltre al volo per due settimane.
2) Per gli acquisti e le escursioni e gli affitti dei motorini o delle bici bisogna trattare, sparano alto ma scendono in fretta, se poi vi girate tendenzialmente vi richiamano abbassando ulteriormente.
3) se affittate l’auto prendete il tom tom
4) evitate l’autostrada o meglio nota come autopista “de cuota”, prendete l’autovia che è altrettanto veloce ma non è a pagamento. Quella de cuota è carissima e frequentata solo da turisti o mezzi dell’esercito che l’autostrada non la pagano.
5) all’uscita dell’autostrada di chicche itza, puntuali come la morte c’è un gruppo di messicani in uniforme che si spacciano per operatori dell’ufficio del turismo (io puntualmente ci ho creduto). Propongono in vendita le entrate per il sito archeologico dicendo che conviene perché altrimenti là ci sarà coda… in realtà sono dipendenti di un albergo che nel pacchetto dell’entrata molto sovrapprezzata (35 euro invece di 15) vi ci infila il pranzo bevande escluse… mi sono sentita davvero efficiente. Occhio.
6) se potete organizzatevi da soli le escursioni. Per la gita da tulum ad akumal arrivano a chiederti 100 euro a persona (poi ovviamente devi trattare) ma qualsiasi cifra non ha senso dal momento che akumal è a 23 km da tulum quindi facilmente raggiungibile in motorino a noleggio o in autobus e che l’entrata alla spiaggia dove si nuota con le tartarughe è completamente gratuita!! Senza senso davvero!
7) Stessa cosa per Cobà, la si raggiunge o con un mezzo a noleggio (da tulum meglio auto) o con la’utobus (occhio che per tornare ce n’è solo uno!! alle 15:15) e non ha senso pagare altro. Le guide si trovano all’entrata e si può anche o trattare lì o creare un gruppo sul momento. Noi non ce ne siamo avvalsi perchè il mio fidanzato è un nerd dei maya e quindi qualcosa sapevamo, in più capendo sia spagnolo che inglese che francese abbiamo origliato qua e la senza l’obbligo di stare con un gruppo cosa cui siamo un po’ allergici
8) INCONVENIENTE IN AUTO: Come il mio fidanzato mi ha passato il volante, tempo 100 metri mi ferma la polizia per eccesso di velocità. In realtà ho superato su uno di quei maledetti dossi (topos) ma la linea era tratteggiata e la strada completamente libera per una 50ina di km. Il poliziotto dice che andavo forte, che il limite è di 80 km/h (sarò andata massimo, a spararla grossa, 50) dice che mi fa una multa che dovrò pagare esclusivamente il giorno dopo ( giorno dell’epifania…) ed esclusivamente a chetumal; la multa sarebbe ammontata a 1800 pesos ma sfoggiando un sorriso smagliante gli chiedo se posso pagarl a lui… lui fa finta di dire di no, poi mi chiede “come me la pagheresti?” in contanti con tutto quello che ho: 500 pesos (35 euro) lui ” eh va beh, per sta volta accetto e va bene così”, intasca e se ne va… .. NO COMMENT.. Vi consiglio quando guidate di tenere pochi soldi nel portafoglio e giustificarvi dicendo che pagate con la carta di credito.