Yucatan on the road

Partiti zaino in spalla per un tour dello Yucatan, tra cultura maya, spiagge e lagune paradisiache.
Scritto da: Sandrone86
yucatan on the road
Partenza il: 06/01/2019
Ritorno il: 20/01/2019
Viaggiatori: 7
Spesa: 2000 €

Giorno 1: Cancun

Partenza da Venezia con volo AirFrance molto presto la mattina, volo molto comodo e servizio eccellente, la cabin crew ha portato il kit per la nostra bimba, ottima distrazione viste le ore di viaggio che ci aspettavano. Il primo volo così lungo per Sofia è stato sorprendentemente agevole, la piccola fortunatamente ha passato il tempo a guardare cartoni animati sul monitor del sedile e dormicchiato un po’, ma mai frignato. Arrivati in tardo pomeriggio all’aeroporto di Cancun abbiamo avuto un piccolo contrattempo con il transfer al centro, non ci siamo resi conto che dovevamo prendere i biglietti all’interno dell’aeroporto al banco della compagnia ADO. Pochi spiccioli per un comodo autobus che ci porta alla stazione centrale di Cancun Pueblo, dove di lì a pochi passi ci aspettava l’hotel Suites Gaby Hotel per la nostra prima notte. Buon hotel budget con camere essenziali ma visto che doveva essere un hotel di appoggio per poi ripartire il giorno dopo alla fine ha tutto l’indispensabile per riposare dopo il lungo viaggio, colazione essenziale e camere comode e pulite.

ECO TIPS: Appena prima di uscire ed arrivare al parcheggio dell’aeroporto di Cancun, troverete il desk dell’ADO dove prendere i biglietti per l’autobus che in pochi minuti vi porterà al centro di Cancun (pueblo) o alla zona hotelera, spendendo veramente pochi spiccioli. Gli autobus partono ogni ora. Spendendo un bel po’ di più potete prendere le navette private o i taxi.

Giorno 2: Valladolid

Svegli abbastanza di buon ora e con i nostri zaini in spalla ci dirigiamo di nuovo alla stazione della ADO dove la sera prima abbiamo anche preso i biglietti per la tratta di oggi verso la città di Valladolid.

IMPORTANTE: se decidete di muovervi con i mezzi pubblici, e per la precisione con l’ADO (autobus di prima classe) vi consiglio di prendere i biglietti almeno la sera prima del giorno in cui volete effettuare il trasferimento, poiché i posti in autobus sono numerati e limitati e finiscono in fretta. Potete scegliere il posto e soprattutto l’orario di partenza tra quelli disponibili ed il biglietto vale ovviamente solo per quell’orario (come funziona per i treni in Italia insomma…) sono molto comodi e abbastanza puntuali, dispongono di presa usb per ricaricare i vostri device e di tv dove vengono trasmessi blockbuster in spagnolo.

Il tragitto è abbastanza breve ma purtroppo in nostro autobus è parecchio in ritardo, ci siamo fatti subito una brutta impressione della puntualità dei mezzi pubblici messicani anche se per fortuna durante il resto del viaggio sono stati tutti abbastanza puntuali… Arrivati a Valladolid ci dirigiamo al nostro piccolo hotel (Hotel Via Mayab ), economico e molto vicino alla stazione, anche se nulla di che a livello di comfort…per dormire più che bene anche se le pareti non schermano molto dai rumori della strada. Prendiamo subito un taxi che ci porta alle rovine di Ek Balam, finalmente ci immergiamo nella cultura maya e abbiamo contatto con le sue particolarità. Il sito è piccolo ma ben curato, ci si può arrampicare sulle strutture e girare tra le sue poche ma interessati rovine. Vicino al sito (consiglio di noleggiare delle bici o prendere un carrettino con ciclo-autista direttamente all’entrata) c’è uno stupendo Cenote dove abbiamo praticamente passato il pomeriggio a rinfrescarci visto il caldo asfissiante. Il Cenote è stupendo e si possono fare alcune attività divertenti tipo zip-line e tuffi da piattaforme di varia altezza…consiglio di non perderlo! Dopo un breve riposino e una bella doccia usciamo per la cena e facciamo una passeggiata per il variopinto centro di Valladolid, molto bello e dove probabilmente si respira la vera aria Yucateca, a differenza dei più turistici centri della Riviera.

Giorno 3: Chichen Itza – Merida

Sveglia all’alba anche oggi, vogliamo essere trai i primi ad arrivare a Piste, più precisamente a Chichen itza (1 ora circa da Valladolid con un taxi), per evitare la calca di gente che arriva dalle località turistiche e che riempie il sito verso la tarda mattinata.

Nonostante sia il più turistico dei siti, ma anche uno dei più curati e grandi della penisola, trovo sbagliato il suggerimento che alcune persone mi hanno dato di saltarlo tranquillamente, non è stato classificato come una delle 7 meraviglie del mondo moderno per nulla…i templi non sono arrampicabili per ovvi motivi di sicurezza… ma tolgono comunque il fiato e valgono comunque mezza giornata del vostro tempo. Potrà sembrare assurdo ma se volete prendere souvenir, questo è il posto giusto, le stradine del sito verso le 11 del mattino ormai si saranno riempite di bancarella di statuine, maschere e oggetti intagliati…qui potrete contrattare un po’ il prezzo e sarete comunque lontanissimi dai prezzi esagerati dei bazar delle spiagge… Dopo aver pranzato nel ristorante adiacente all’entrata del sito, ci dirigiamo verso il Cenote lì vicino… molto turistico ma avevamo bisogno di una rinfrescata (moolto turistico ma ben organizzato, con armadietti e spogliatoi…meno entusiasmante pero di quello ad Ek Balam)… all’uscita c’è Jesus che ci aspetta per riprendere il nostro viaggio verso Merida. Lasciamo il nostro zaino in hotel ( Hotel Plaza Mirador a pochi passi dalla stazione ADO e a 10 minuti dal centro) e dopo una doccia veloce usciamo per visitare il centro di Merida, capitale dello Yucatan e città molto movimentata e caotica…ma dove ancora una volta si può sentire il vero sapore dello Yucatan. Ceniamo e passeggiamo per il centro finché sfiniti ce ne torniamo nelle nostre camere a riposare per la tappa del giorno successivo.

TIP: prendete qui i souvenir…si fanno ottimi affari…Evitate le ore centrali della giornata… il caldo si fa sentire parecchio e le orde di turisti arrivano proprio tra le 11.00 e le 14.00, diventa impossibile fare anche una sola foto senza che vi ritroviate qualcuno nella vostra inquadratura…

Giorno 4: Celestun

Decidiamo di prendere finalmente uno dei famosi colectivos di cui tanto abbiamo sentito parlare prima di partire in direzione Celestun…semplicemente dei piccoli van a 8/12 posti che con pochi spiccioli e ognuno con tratte prestabilite, fanno spola per le varie località della zona. Partono sempre quando sono a pieno carico a meno che non siate voi a pagare la tratta per il posti che restano liberi, ma solitamente si riempiono velocemente… Arrivati a Celestun dopo un oretta e mezza di viaggio scendiamo e cominciamo a girovagare per questa piccola località di mare dove si vive di pesca e dove i locali offrono gite guidate sul golfo del Messico per portarvi a vedere i Fenicotteri ed alcuni Cenote. Il tempo non è dei migliori, poco sole e parecchio vento, contrattiamo il nostro tour da un “abusivo” sulla spiaggia che ci offre una tappa che dice di essere insolita e che i tour classici non offrono senza limiti di tempo…ci fidiamo (ed abbiamo fatto bene) e paghiamo la nostra quota. Veniamo scorrazzati al porto su dei tuc-tuc thailandesi (non chiedetemi cosa ci facessero qua) e saliamo sulla barca pronti per questo tour. Il vento e le onde rendono il tutto un po’ frizzante e anche la bassa marea ha dato qualche problema al nostro capitano, ma alla fine il tutto è valso la pena poiché oltre a vedere i famosi fenicotteri e aver fatto tappa in una foresta di mangrovie, abbiamo la fortuna di farci portare ad Isla Arena, una piccola isola ormai nella regione di Campeche famosa per il suo allevamento di coccodrilli. Pranzo a base di carne di coccodrillo e via di ritorno verso la spiaggia dove approfittiamo del sole appena uscito per rilassarci prima di riprendere l’ultimo colectivo verso Merida. Passiamo un’altra serata al centro e passeggiamo per la sua plaza grande e per le vie animate di questa citta prima di andarcene al letto sfiniti…l’indomani ci aspetta un’altra bella giornata…

Tips: i colectivos sono un mezzo di trasporto comodo e veloce, ma soprattutto economico, potete chiedere in giro dove stazionano e da dove partono per ogni singola destinazione visto che se li trovate per strada probabilmente sono già pieni. Ogni tratta ha una zona di carico prestabilita quindi se non sapete dove andare a prenderlo semplicemente chiedete in giro o direttamente a un autista fermo al semaforo magari…

Giorno 5: Uxmal

Cerchiamo in tutte le maniere di capire dove prendere un colectivo per Uxmal, ma purtroppo non riuscendoci siamo costretti a prenotare un servizio privato che ci avrebbe portato, aspettato fuori dal sito e riportato a Merida in serata… qui nasce purtroppo una piccola disavventura, probabilmente dovuta alla poca dimestichezza con la lingua, tanto sta che credemmo di spendere soltanto 1500 pesos in 6 più la bimba, al momento di pagare (a fine giornata quasi) il conto del transfer l’autista ci dice che il prezzo totale era di 2500 pesos che paghiamo senza fiatare visto che probabilmente c’è stato un problema di comprensione (dosmilchinientos invece di milchinientos, ma immaginatelo pronunciato velocemente…) non fa niente…

Uxmal merita sicuramente di essere visitato perché a mio parere è uno dei più bei siti che potete trovare nello Yucatan, grande, ordinato e con molte attrazioni che soprattutto sono arrampicabili… Arriviamo li abbastanza presto e quindi anche stavolta evitiamo che il sito sia troppo affollato, anche se essendo una meta meno turistica il problema non lo avremmo mai avuto comunque. Ci passiamo tutta la mattina, pranziamo in un localino consigliatoci dal nostro autista dove con prezzo da “operai” assaggiamo un po’ di piatti tipici che mai avevamo provato prima, e ci dirigiamo ad un Cenote grotta (Cenote Peba) per darci la solita rinfrescata. Ripartiamo alla volta di Merida dove abbiamo lasciato gli zaini in custodia all’hotel, li recuperiamo e andiamo alla vicina stazione ADO dove prendiamo il bus serale che ci farà fare il nostro trasferimento più lungo (quasi 5 ore di viaggio) in direzione Bacalar. Arriviamo a tarda serata, verso mezzanotte, e ci accomodiamo nel nostro motel (hotel Jireh) a due passi dalla stazione ma vicino alla statale (prezzo economico visto che abbiamo prenotato all’ultimo non abbiamo trovato di meglio) ma non proprio vicino alla laguna…comunque ad una piacevole camminata tra le casette del paesello.

Giorno 6: Bacalar

Finalmente un po’ di meritato relax, ci svegliamo con calma e ci incamminiamo verso la costa della famosa Laguna dei 7 colori…il sole fa capolino e ci rendiamo conto che le foto che si vedono sui blog non tradiscono… il posto è a dir poco stupendo, entriamo al balneario magico e stendiamo i nostri asciugamani vicino al lungo pontile che si addentra nella laguna. L’acqua è limpidissima e mediamente bassa, e calda… passiamo la giornata ad oziare, per pranzo abbiamo scelto il locale La Playta, che consiglio vivamente perché oltre ad essere molto bello, con le sue due zone separate (la terrazza e la “foresta” le definirei io…) dove in entrambe si può mangiare, offre ottimi piatti di cucina messicana e snack…verso sera andiamo a visitare il Forte che proteggeva la laguna, da qui avrete una bellissima vista dei colori della laguna, soprattutto al tramonto…per cena torniamo al La Playta e poi tutti a nanna. Bacalar è un piccolo villaggio molto tranquillo, la vita scorre lenta anche se negli ultimi anni aumenta sempre di più l’attrattiva turistica e le coste della laguna si stanno riempendo di resort e ville di lusso.

Giorno 7: Bacalar

Ultimo giorno a Bacalar, ci sarebbe piaciuto fermarci di più qui ma visto il tempo limitato del nostro viaggio dobbiamo ripartire in serata verso la riviera Maya. Passiamo il giorno a prendere il sole al balneario e nel primo pomeriggio prendiamo una barca (tour privato che consiglio) che ci farà fare il giro della laguna portandoci in alcuni spot difficilmente raggiungibili altrimenti. Verso sera lasciamo il nostro hotel e ci avviamo alla stazione ADO per prendere l’autobus per Playa del Carmen che raggiungeremo in 4 ore circa. Arrivati in hotel (Hotel Playa Plaza) verso mezzanotte facciamo check-in e andiamo a dormire pronti per scoprire questa località caraibica. Molti viaggiatori on the road come noi probabilmente non apprezzeranno la località balneare più famosa del Messico probabilmente per il fatto che sia forse troppo turistica, e mirata soprattutto a svuotarvi le tasche. L’offerta è tanta sia a livello di ristoranti, locali e negozi sia per il comfort ma a livello personale la reputo troppo caotica e imballata di turisti che io definisco “di consumo”. La spiaggia non è male e il problema delle alghe che da un po’ di anni affligge la costa della Riviera qui si nota poco poiché le spiagge vengono pulite al mattino presto con dei bulldozer.

Tip: A Playa del carmen troverete veramente di tutto, ma i prezzi tra i locali e i ristoranti sono più o meno gli stessi, la Quinta Avenida è una trappola per turisti anche se qualcuno può trovare piacevole una passeggiata in mezzo alla bolgia.

Giorno 8: Playa del Carmen

Inizialmente avevamo scelto Tulum come base dove alloggiare fissi per 5 giorni e da lì spostarsi sui vari punti di nostro interesse della Riviera, ma vista la bassa disponibilità di camere e comunque ad un prezzo esagerato per le nostre tasche proviamo a vedere cosa potesse offrire Playa del C. Avevamo solamente l’imbarazzo della scelta perché gli alloggi abbondano e veramente ci sono soluzioni per tutte le tasche e per tutti i gusti. Passiamo la giornata in spiaggia dove affittiamo un lettino con ombrellone e ci facciamo una bella giornata di relax, anche se un po’ preoccupati per le previsioni del tempo per il giorno dopo…

Giorno 9: Playa del Carmen

Acqua…Tanta! Ci svegliamo dopo una notte di piogge tropicali, avevamo programmato una gita all’isola di Cozumel ma il mare è mosso e con quel tempaccio non sarebbe valsa la pena fare l’escursione…ne approfittiamo per andare a farci un tatuaggio, la pioggia scende incessante e la zona della 5° Avenida e la spiaggia sono molto allagate…cerchiamo di farci passare la giornata rammaricati di aver perso tutto questo tempo…

Giorno 10: Tulum

Oggi splende il sole, usciamo presto dall’hotel e prendiamo un Colectivo per Tulum, dove passeremo l’intera giornata. Era la tappa che più aspettavo ed effettivamente Tulum ha qualcosa di straordinario, il sito Maya sulla spiaggia, le scogliere a picco, la sabbia fine come farina. Ci godiamo la giornata di mare, beviamo due birre al tramonto distesi su un amaca e quando scende il buoi prendiamo un taxi per il pueblo di Tulum, piccolo centro che alla sera si anima poiché la spiaggia offre poco dopo il tramonto. Ceniamo e facciamo due passi per poi prendere l’ultimo colectivo verso Playa del C. che ci riporterà a casa.

Giorno 11: Isla Mujeres

Oggi visitiamo Isla Mujeres, perla dei caraibi, famosa per le sue spiagge, per la barriera corallina e per le escursioni alla ricerca degli squali balena. Noi passiamo la giornata in spiaggia, a Playa Norte per l’esattezza, bella spiaggia libera con un paio di chioschi su palapa dove rinfrescarvi e mangiare qualcosa. Facciamo un giro in centro verso il tardo pomeriggio, molto bello e caratteristico, alcuni negozietti di artigianato locale e souvenir, per poi dirigerci con un taxi a Punto Sur dove ci aspetterà un tramonto da favola, consiglio di non perderlo.

Giorno 12/13: Holbox

Lasciamo la nostra camera presto al mattino per dirigerci alla zona di carico del colectivo che ci porterà ad Holbox, è stata dura trovare una maniera per raggiungerla poiché non ci sono autobus di linea che raggiungono Chiquilà (da lì si prende il traghetto per raggiungere l’isola), ed all’inizio non sapevamo come fare. Alla fine siamo venuti a conoscenza di questo punto di raccolta dei colectivos (all’incrocio tra Calle 2 nte e 20 Avenida nte) dove appunto 3 volte al giorno ne partiva uno per Holbox, siamo stati attenti ad essere i primi ad arrivare visto che come ho già detto in precedenza, una volta pieni partono senza la possibilità di prenotare un posto. Il primo parte molto presto, verso le 8 del mattino ed in 2 ore circa ci porta a Chiquilà.

Tip: Vi consiglio di prelevare un po’ di contanti prima di arrivare a Chiquilà poiché ad Holbox i bancomat sono pochi e spesso si vuotano già al mattino. Portatevi un bel po’ di contanti con voi anche perché potrete quasi sicuramente ritirare solo Dollari Americani e il cambio nell’isola solitamente è sfavorevole rispetto al resto della penisola.

Mezz’ora di aliscafo e finalmente siamo ad Holbox, un isoletta a nord di Cancun ancora per buona parte incontaminata. Qui come a Bacalar la vita scorre lenta, non ci sono auto ma potete spostarvi in bici o affittare una golf-car. In questa isola è bello passeggiare per le sue basse rive e approfittare della bassa marea per camminare sulla sua spiaggia, visitare Punta mosquito, coccolarsi su un amaca e sorseggiare un buon cocktail in riva al mare. Anche il centro offre dei bei angoli di vita locale, lo si gira in poche ore, ma è bello passeggiare nelle strade di terra battuta e vedere i ragazzini giocare a pallone nel parco. Ci sono parecchi ristorantini e pure una pizzeria, ma noi ci siamo innamorati del Malde Amores, in spiaggia, a pochi minuti in bici dal centro, un chioschetto che propone cocktail con il Pox (distillato locale) e un atmosfera unica. Divide la spiaggia con il Raices Beach Club dove alla nostra ultima cena messicana ci hanno preparato una grigliata di pesce paradisiaca. Passiamo due giorni in questo paradiso, anche se qui tutto scorre lento purtroppo arriva il momento di lasciare il Messico e di tornare a casa, raggiungiamo di nuovo Chiquilà dove ci aspetta un furgoncino che ci porterà direttamente in aeroporto a Cancún…Hasta Luego…

Tappe e hotel:

Cancun: Hotel Suites Gabi – 1 notte a 13 euro pp

Valladolid: Hotel Via Mayab – 1 notte a 10 euro pp

Merida: Hotel Plaza Mirador – 2 notti a 10 euro a notte pp

Bacalar: Hotel Jireh – 2 notti a 15 euro a notte pp

Playa del Carmen: Hotel Plaza PLaya – 5 notti a 14 euro a notte pp

Holbox: Maria Carlota – 2 notti a 29 euro a notte pp

Volo Airfrance\Delta A\R da Venezia 700,00 €

https://www.youtube.com/watch?v=EGldCJhyLRw&t=10s



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