Yucatan! 2
Il tempo di darci una rinfrescata e il richiamo irresistibile del blu stupendo del mar dei caraibi che si intravedeva dalla finestra della camera ci aveva già acchiappato. Uno pensa Cancun e pensa subito a male, e in effetti la sfilata di mega albergoni stile Las Vegas che si dipana sul lungomare non è esattamente il modello di luogo esotico che preferiamo epperò… Sarà stato il primo giorno di vacanza, sarà stato quel sole, quella luce, quel cielo, quel mare, quel profumo…, il relax sotto l’ombrellone, la bibita mentre attaccavo il primo dei numerosi libri che mi ero trascinato dietro… A noi Cancun non ha fatto schifo o, perlomeno, se ci ripenso, mi vengono in mente solo belle sensazioni. Boh?! Due giorni dopo, a bordo di un autobus (lo Yucatan è assai ben collegato dagli autobus) siamo andati a Valladolid, praticamente alle porte di Chichen Itza e a metà strada tra Cancun e Merida, la capitale dello Yucatan. Bella Valladolid! Le signore indios che vendono i loro prodotti sui marciapiedi, le tiendas, i negozi, poveri ma dignitosi, le facce scolpite dal tempo e dalla fatica dei messicani, la piazza inconfondibilmente centro-americana, il cenote di Dzinup (un enorme buco sotto terra con un laghetto sottomarino di acqua purissima)… Insomma, andateci! Due giorni a Valladolid e poi, via, in autobus diretti a Merida. Sul bus facciamo amicizia con una coppia di israeliani, i tipici ragazzi che collochi immediatamente nei cortei pacifisti per la fratellanza tra i popoli. Ci mettiamo a parlare di politica e, voilà, grandi elogi di Sharon! E se pure questi, così giovani, così carini, pensano che l’unica politica possibile verso i palestinesi, è quella di Sharon, buonanotte! Li salutiamo con l’amaro in bocca e ce ne andiamo nel nostro bell’albergone a 5 stelle di Merida. Merida è bella, io sono rimasto assai infastidito dall’insistenza molestissima dei ragazzotti che nella piazza centrale a tutti i costi cercano di appiccicartisi addosso, ma magari voi reagireste in maniera diversa, per cui prendete questa nota in maniera relativa. La capitale dello Yucatan ha palazzi e angoli molto molto belli, tipici della grande città che è stata, quand’era centro economico produttore di cotone prima che il mondo passasse alle fibre sintetiche. Una cosa simpatica che abbiamo fatto è stato aggregarci ad un tour che ci ha portato, prima in jeeppone poi su una barchetta, a vedere i fenicotteri rosa a Celestun: insomma, merita.
Da Merida, sempre in autobus, siamo andati a Uxmal, sito maya tra i più suggestivi: un po’ perché è (quasi) fuori dai tradizionali giri turistici, un po’ per l’atmosfera cupa e solenne allo stesso tempo, Uxmal è quel che si dice un sito suggestivo (ah, dimenticavo: siamo stati pure a Chichen Itza. Andateci, è davvero bello). Da Uxmal, grande salto sul lato opposto della penisola yucateca per la Riviera maya: 10 giorni a panza all’aria, cullati dalle onde del mar dei caraibi, tra rumore di palme e cocktail dissetanti. Che resta della vacanza? Intanto, il bello di quando stai in vacanza, fosse pure Roccacannuccia: niente sveglia, niente colleghi di lavoro, niente Grande Raccordo Anulare… E poi le iguane, il sorriso dolcissimo dei bambini messicani, la dignità fiera degli indios… E la povertà immensa che caratterizza quel lato del pianeta.
Buoni viaggi a tutti!!!