You’re welcome, on the road to U.s.a
San Francisco è tanto, tutto assieme … Giri l’angolo e tutto é nuovamente diverso… 4 giorni passati passeggiando lungo l’Embarcadero, con il tanto amato Ferry Building e la vista del lunghissimo Bay Bridge fino al Pier 39 dove giocano allegramente stesi al sole i meraviglioso leoni marini e da dove si gode una splendida vista di Alcatraz e del Golden Gate Bridge ricoperto di nebbia, tipico fenomeno della baia.
Il Fisherman Wharf è molto turistico e non è amato (ma si mangia un ottimo pranzo a base di granchio per tutte le tasche!). Strade in continue salite e discese a bordo del Cable car (nei pressi di Lombard Street la strada più tortuosa del mondo) che gira intorno a Union Square, al centro dello shopping fino a Market Street, la lunga via che dall’Embarcadero attraversa il Financial district e il Civic Center fino a Castro, cuore pulsante della libertà sessuale di San Francisco. Non perdetevi Haight, quartiere Hippy dove è nata la Summer of Love degli anni ’60, Chinatown e Mission, il quartiere ispanico ! Lasciare San Francisco, a bordo della ns Subaru Tribeca, non è stato facile ma la vista e le emozioni che si godono dal Golden Gate non si possoo descrivere…
Ma è la volta di Monterey, ricca cittadina che merita una breve visita e che ci condurrà ai parchi Yosemite e Sequoia. Il primo merita una notte all’interno e anche qualcosa di più se avete tempo. Abbiamo avuto la fortuna di incrociare simpatici scoiattoli e procioni e di avvistare mamma orso con orsetto! Il secondo è stato lunghissimo da raggiungere nello stesso giorno ed era quasi già buio. Il Generale Shermann (l’albero più grosso del mondo) è bello ma forse potevamo risparmiarcelo o prendercelo più con calma…
E’ già il 16 agosto e siamo ripartiti alla vota di L.A. Alloggiando al motel 6 Sylmar (vicino all’autrostrada trafficatissima di LA ma a 10 minuti dagli Universal Studios!). Quasi 3 gg passati tra Santa Barbara (una delusione), gli universal Studios e le visite di rito a Hollywood (walk of fame, Rodeo Drive), Beverly Hills e Venice (che abbiamo avuto la fortuna di vivere di domenica, piena zeppa di incredibili personaggi lungo la passeggiata) con tanto di bagno tra le onde dell’eceano.
Non c’è tempo di visitare Malibu’ (sigh) che siamo già alla volta di San Diego e del Joshua Tree ( 19 – 21 agosto). San Diego è una città a misura d’uomo al confine con il Mexico, meravigliose le spiaggie di Ocean Beach, La Jolla e Pacific beach con i surfisti a cavallo delle onde ed il Gaslamp Quarter, anima pulsante della notte con i suoi locali affollati; mentre il Joshua Tree è comunque caldo ma deserto e merita la visita per il suo arido paesaggio e per i suoi famosi ed unici alberi.
Il viaggio sta volgendo al termine, nel lungo viaggio attraverso la death valley (con sosta nottura a Shoshone, cittadina semideserta più vicina al parco) che ci condurrà fino a Las Vegas, dove abbiamo risieduto al Circus Circus (un po’ vecchio ma soprattutto scomodo per muoversi a piedi lungo la strip o per raggiungere la monorail). Las Vegas è anche la base che abbiamo usato per prendere l’aereo della Scenic Airlines che ci ha permesso di sorvolare il Gran Canyon West e di farcene un’idea (i km erano troppi per raggiungerlo!!) Consigli utili: motel 6 – motel 8 Meglio il secondo … Ma sono convenienti entrambi e le camere da 4 costano 4 / 5 $ in più di quelle da 2! Visitate Pioneertown (indicata sulla LP a Yucca Valley nei pressi del Joshua tree) o qualche altra città fantasma: sarà divertentissimo simulare un duello e vivere un film western! Io col senno di poi mi riparmierei il Sequioa NP (troppa strada per un albero) o almeno visitate la parte superiore King’s Canyon che dicono esser più bella! Las Vegas: Gli alberghi non costano niente durante la settimana, ma il vivo è il sabato.. Scegliete un albergo super centrale! Spesa: entro i 2500 €, con numerosi acqusti e volo compreso … Ne vale la pena! Che dire.. Alla fine di un viaggio c’è sempre un viaggio da ricominciare! !