Yalta e Odessa
Scesi dalla nave (Costa Europa) al primo impatto la sensazione e’ stata ( poi confermata ) di trovarsi in un paese povero con molte strutture fatiscenti risalenti all’ex URSS. Siamo saliti su un pulman degli anni 60 ovviamente senza aria condizionata (la temperatura era intorno ai 30°C ) e ci siamo diretti a Livadia (zona periferica a 30 km da Yalta) dove tra il 4 e l’11 febbraio del 1945 nel palazzo imperiale di Livadia si e’ svolta la conferenza di Yalta .
Giunti a destinazione l’impressione del palazzo e’ stata ottima, immerso in bellissimi giardini ben curati facevano da risalto al bianco della sua facciata ,anche l’interno ben conservato vi si trovano il tavolo dove Churchill, Roosevelt e Stalin decisero il futuro dell’Europa, e tantissime foto di quei giorni.
Diciamo che il tour nel palazzo e’ stato breve quindi siamo risaliti sui pulman e ci siamo diretti sulla costa dove sorge a strapiombo sul mare il Nido delle rondini, uno dei romantici castelli costruiti dall’elite russa in Crimea.
Il tour dopo un paio di ore e’ terminato, e una volta rimbarcati siamo partiti alla volta di Odessa.
Il mattino seguente dopo le varie cose da prassi siamo risaliti sul pulman e ci hanno portato a fare un tour per la citta’, dove a differenza di Yalta gli edifici sono ben curati e un tipo di vita piu’ moderno e migliore.
Odessa offre diverse cose storiche da vedere come il monumento dedicato all’equipaggio della corazzata Potëmkin dove nel 1905 affiancarono gli operai nella rivolta contro lo stato Sovietico.Nelle vicinanze vi si trova la famosa scalinata Potëmkin dove nel 1925 fu girato un film dedicato alla rivolta degli operai.
Da visitare anche l’immenso parco Schevcenko dedicato al famoso scrittore ucraino e il piccolo Duomo ortodosso della citta’.
In questa breve visita abbiamo potuto notare un paese povero dove la gente vende e si inventa qualsiasi cosa pur di racimolare qualche euro da noi turisti, un viaggio che ci ha fatto conoscere una nuova realta’ così vicina ma anche ancora molto lonana da noi occidentali.
Saluti Paolo & Francesca