West Australia – Kangaro Island – Uluru di Ayers Rock
Comunque…. Il 15 di gennaio sbarchiamo a Perth, capitale del West Australia. Questa e’ una citta’ di almeno 1 milione e mezzo di abitanti, ma non provate ad arrivarci il sabato pomeriggio, perche’ sembra una citta’ in cui sia scoppiata un’epidemia di colera. Negozi chiusi e nessuno in giro. Ti chiedi, ma dove diavolo sono questi australiani? Facciamo passare il fine settimana ed al lunedi’ mattina alle 7,30, puntualissimi, siamo pronti a ritirare il camper.
Qui apro una parentesi che ritengo piuttosto importante. Noleggiando il camper dall’Italia ci si deve affidare praticamente ad una societa’ sola, che a sua volta gestisce la Britz, la Backpakers e la Maui. I camper sono tutti uguali e l’antipatia degli addetti pure. Era piena estate, avevano parecchio da fare e non si dannavano molto per spiegarti le cose. Io poi me la cavo malissimo con l’inglese, quidi… Una cosa molto importante per chi volesse noleggiare tale mezzo e’ quella di non pagare la cauzione, ma di fare un’assicurazione che copra tutto. Noi, non sapendo come funzionava, abbiamo deciso di pagare 3500 dollari di cauzione e di sperare di non avere incidenti. La spesa ci sembrava gia’ altissima. Purtroppo, al ritorno abbiamo avuto la brutta sorpresa causataci non dalla societa’ di noleggio, ma dalla Carta Visa. Questi ti fanno pagare i 3500 dollari una certa cifra, ma quando te li devono restituire (a noi non era successo nulla, quindi la cauzione era da riavere tutta) ti contano il dollaro molto piu’ basso, cosicche’ lo “scherzetto” ci e’ costato circa 300 euro! Questo e’ per quanto riguarda il noleggio, ma non spaventatevi, ne vale la pena.
Avuto il mezzo partiamo verso sud, dove la Lonely Planet ci parlava di spiagge bellissime e non aveva torto. Il bello del Sud West Australia, e’ che in una zona abbastanza limitata, non si devono fare migliaia di km, ci sono cose bellissime da vedere:spiagge, foreste impressionanti, aziende vinicole e paesini deliziosi(non aspettatevi citta’, c’e’ solo Albany, 25000 abitanti, l’unica). Non sto ad indicare le varie localita’, intanto chi decidesse di fare questo viaggio, puo’ trovarle su qualsiasi guida, ma vi consiglio solo di non prenderla troppo di corsa. In una decina di giorni, noi ne avevamo12, vedrete tantissimo. Ci alzavamo presto al mattino, visto che la sera andavamo a dormire molto presto. Anche qua lo stesso discorso di Perth: verso le 8 gli australiani si volatilizzano e uno si chiede dove diavolo vanno. Ma vi assicuro che essere svegliati all’alba da centinaia di pappagalli e gia’ vedere la gente che va a fare surf e’ un bello spettacolo. C’erano moltissimi posti dove avremmo potuto campeggiare free, ma i cartelli che minacciano multe sono ovunque, quindi quasi sempre abbiamo dovuto andare in campeggio. Facevamo la spesa nei pochi supermercati ed approfittavamo delle cucine dei Caravan park, molto complete ed affidabili. I ristoranti sono pochissimi e cari, e poi non ci sembrava il caso di affidarci alla cucina degli australiani, sicuramente non il massimo. Deduzione finale, il camper e’ una buonissima cosa per questa regione. Si potrebbe anche noleggiare una macchina, che costa meno, ed andare in motel, ma a quel punto si spenderebbe di piu’, e si farebbe fatica a trovare da dormire. Forse un po’ piu’ abbordabile sarebbe stato noleggiare una macchina e portarsi la tenda, ma io ho piu’ di 50 anni, sic…. E non ho piu’ tanta voglia di campeggiare!! Il primo di febbraio abbiamo lasciato il W A e siamo volati ad Adelaide, dove abbiamo degli amici che ci hanno ospitato un po’ di giorni. Questa e’ una piacevole citta’, con piu’ di un milione di abitanti, ma ancora piu’ tranquilla di Perth. Cosi’, dopo aver girato un po’ siamo partiti per Kangaro Island, posta ad un centinaio di km da Adelaide. Dopo circa 45 minuti di traghetto, siamo arrivati a destinazione, vero paradiso selvaggio. L’isola e’ abbastanza grande, da un punto all’altro ci sono circa 150 km. Qui praticamente ci sono solo tre grandi strade, di cui due asfaltate ed una no. La parte nord e’ quella con le spiagge balneabili, bellissime, mentre la parte sud e’ quella con i posti forse piu’ belli, ma molto selvaggi. Il mare poi e’ veramente impetuoso. Sull’isola vedrete molti animali, dai canguri, ai serpenti, fortunatamente ne abbiamo visto solo un paio, ed iguane. Poi, nel parco a sud ovest, ci sono moltissimi leoni marini, di varie specie. Per vedere l’isola sono sufficienti 3 giorni, anche se da Adelaide partono dei tour in giornata, ma sinceramente non so come fanno e cosa vede la gente. Purtroppo sull’isola ci sono pochi campeggi ed altrettanto pochi motel, quindi le varie sistemazioni sono piuttosto care. E’ anche carissimo il traghetto, che costa come per noi italiani andare in Corsica, ma li’ ci sono solo 45 minuti di tragitto!!!!! Pero’ se vi capitera’ di essere ad Adelaide fate uno sforzo economico ed andateci, ne vale veramente la pena. Lasciata Adelaide, ci siamo diretti a nord, dove c’e’ l’ultra famosissimo Uluru o Ayers Rock che dir si voglia. Le altre due volte che ero stato in Australia non avevo mai avuto voglia di andarci, perche’ lo ritenevo troppo turistico e troppo difficile da raggiungere, ed in fatti cosi’ e’, ma questa volta proprio non potevo farne a meno di andarci, anche perche’ avevamo il volo di ritorno a Singapore da Darwin. Cosi’, anche per vedere il grande centro dell’Australia, abbiamo deciso di prendere il bus. Questo costa addirittura qualcosa in piu’ dell’aereo, ma e’ stata un’esperienza che consiglio a tutti. I bus sono abbastanza comodi e si fermano per qualche minuto, circa ogni due ore circa. Ed a ogni fermata vi sentirete proiettati in un mondo sempre diverso. Abbiamo anche incontrato i famosi “road train”, i lunghissimi camion che attraversano il continente.(alcuni sono lunghi anche 50 metri!!) Comunque…In 21 ore siamo arrivati ad Alice Spring.
Ad Alice Spring. Qui abbiamo noleggiato nuovamente il camper, pensando che fosse l’unico modo di per poter vedere meglio il territorio di Uluru. Ed infatti e’ stato cosi’. Ad Uluru, che si trova purtroppo a 460 km da A S non esistono hotel economici in cui dormire, ma esiste solamente un enorme resort con 3 hotel ed un campeggio.Oltretutto con il camper abbiamo avuto la possibilita’ di fermarci a piacimento nei vari lookout attorno al “grande masso” e rilassarci un po’ al riparo dal sole, dal caldo incessante, molto vicino al limite di sopportazione, e credetemi, dalle mosche, che da quelle parti sono veramente una rottura incredibile.Consiglio a chiunque vada a Uluru di comperarsi la retina da agganciare al copricapo, noi non l’abbiamo fatto e l’abbiamo veramente pagata cara. Ad Uluru siamo stati un giorno e mezzo, che e’ piu’ che sufficiente per vederlo in tutte le salse e da tutte le angolazioni, all’alba ed al tramonto. Dopodiche’, ci siamo spostati per un giorno ai monti Olgas, posti a 40 km da Ayers Rock. Qui’ abbiamo fatto una bellissima camminata di circa tre ore, seguendo uno dei vari sentieri molto ben tracciati del parco. Tornati ad A S, citta’ di 25000 abitanti con pochissimo da vedere, se non numerose gallerie d’arte aborigena, ci siamo riforniti di cibo, quindi siamo partiti per le MacDonnel Range, un catena di monti molto belli e molto facili da raggiungere. La strada inizia subito ad A S ed e’ lunga circa 120 km. Fermandoci nei vari luoghi indicati, abbiamo fatto delle belle passeggiate e dei corroboranti bagni in pozze d’acqua dolce. Quindi siamo giunti a Ellen Glide gorge, dove c’era un bel campeggio e dove l’alta temperatura ci ha dato un po’ di tregua. Dopo 6 giorni di camper, tempo che si e’ rivelato piu’ che sufficente per vedere questa zona, abbiamo ripreso il nostro bus e siamo arrivati a Darwin, (23 ore) la citta’ piu’ a nord dell’Australia(e’ piu’ vicina a Bali che a Sidney !!!!!) dove siamo rimasti gli ultimi giorni della nostra vacanza. Naturalmente qui era la stagione delle piogge, (siamo arrivati il giorno dopo del passaggio di un ciclone !!!!) quindi non speravamo di fare piu’ di tanto. Ci siamo rilassati in hotel ed in buoni ristoranti ed il 20 di febbraio abbiamo lasciato l’Australia. E’ stato un viaggio molto piu’ “selvaggio” degli altri che avevo fatto in questa meravigliosa terra. E’ stato anche piuttosto impegnativo, specie quando abbiamo dovuto combattere con il clima a volte terribile, con le lunghe distanze da percorrere e con, ma questo riguarda solo me, il “velenosissimo”inglese degli australiani. Un viaggio che pero’ io consiglio a tutti
Spero di non avervi annoiato troppo e se qualcuno vorra’ avere delle informazioni piu’ dettagliate, saro’ ben lieto di dargliele. Mi potete contattare a giordanoroby@live.it oppure telefonandomi allo 0171 67704