Welsh Dragons

Il principe di Galles e le comari di Windsor
Scritto da: Gherardo
welsh dragons
Partenza il: 10/08/2016
Ritorno il: 17/08/2016
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Sono anni che penso di voler visitare queste terre e spesso mi sono trovato a controllare i possibili voli per Bristol o Cardiff. Quest’anno, dopo vari tentativi, e una volta stabilito il periodo, ho prenotato un volo da Bologna a Bristol dal 10 al 17 agosto, una settimana giusta giusta per poter vedere un po’ di Galles.

Indice dei contenuti

Come al solito ho coinvolto degli amici e qualcuno ha accettato di buon grado. Dovevamo essere in 5 ma alla fine siamo partiti solo in 4 che direi per viaggiare sia un numero più che perfetto.

Una volta prenotato il volo per Bristol (127 € a/r) mi sono munito di mappe, racconti, immagini e piano piano il mio itinerario ha preso corpo, non escludendo alcune città inglesi, come Bath e Castle Combe, prima di entrare in Galles.

Dalla prenotazione del volo, e una volta stabilito i partecipanti mi sono preoccupato di prenotare le varie sistemazioni, perché a me piace in anticipo sapere di avere sicuramente un letto per la notte.

Grazie al supporto di booking (che in genere prevede anche cancellazioni gratuite fino all’ultimo) ho prenotato le varie sistemazioni, dapprima per 5, poi anche cambiando per 4 persone o sullo stesso hotel oppure trovando una migliore sistemazione, ma man mano vi racconto.

10 Agosto

Partenza da Bologna e arrivo a Bristol verso le 12 (orario comodissimo), ritiriamo l’auto avvalendoci dell’agenzia EASYRENT che ha ottimi prezzi, anche se ci ha creato inizialmente un problema all’aeroporto, perché non trovavamo nessuno dell’agenzia ad aspettarci ed accompagnarci alla loro sede situata a qualche chilometro, problema superato poi grazie anche al supporto del punto informazioni all’interno dell’aeroporto che ci ha subito chiamato l’operatore della EASYRENT.

Arrivo a Bristol e sistemazione presso SOUTHVILLE GUEST HOUSE, un comodo b&b vicino al centro, gestito da una carinissima ragazza con camere spaziose e pulitissime e una colazione strepitosa.

Il tempo di sistemare bagagli per le due notti (unico hotel dove passeremo due notti) e ce ne andiamo in centro a piedi.

Bristol direi che sia una città a misura d’uomo, un centro storico piuttosto piccolo e da girare a piedi. Bella la zona della cattedrale ma a mio avviso non è una città dove rimanere più di tanto.

Incontriamo degli Italiani che come ovunque si soffermano a guardarci per poi poter cominciare a parlare con dei compatrioti ed essere di aiuto.

Ci accompagnano a cena non smettendo mai di parlare e, per del cibo tipico, ci indicano un battello lungo il fiume da “THREE BROTHERS BURGERS” dove mangeremo hamburger buonissimi accompagnati dalla solita ottima birra e dalle immancabili patatine.

Rientriamo presto, stanchi dell’alzataccia mattutina, fatta per essere puntuali all’aeroporto di Bologna. La sistemazione in un’unica camera ci piace ed anche se siamo tutti adulti non c’è nessun imbarazzo, nonostante inoltre che Maria Pia e Paola prima di questa vacanza non si conoscevano.

Nel secondo giorno avevo previsto un itinerario rimanendo in Inghilterra. Partiamo alla volta di Castle Combe, un borgo eccezionale, dove respiriamo l’aria del medioevo inglese. Trascorriamo un paio d’ore visitando in largo e in lungo il paese e da dietro la chiesa abbiamo avuto accesso ad una stradina che è direttamente dentro il MANOR HOUSE, un incantevole resort che dovete cercare assolutamente di vedere.

Riprendiamo la Peugeot 2008 e ci dirigiamo a BATH, una città a sud di Bristol famosa per le sue terme romane.

La città vive dello splendore dei suoi palazzi e di queste terme. Ci sconvolge vedere un bar caffetteria dentro una chiesa ancora attiva. Mangiamo qualche panino seduti ad un tavolino all’esterno di un supermercato e poi cominciamo la visita.

Devo premettere però che parcheggiare in centro non è stato molto semplice. Ovunque segnaletiche di parcheggi riservati ai residenti e anche negli altri in centro la sosta massima era di 4 ore mentre noi pensavamo e volevamo di andare anche alle terme. Dopo vari tentativi ci viene indicato un parcheggio a lunga sosta (massimo 6 ore) e dopo aver perso un’oretta portiamo l’auto proprio lì.

Dopo il pranzo giriamo per la città che ci appare bella come ci era stata descritta, entriamo nell’Abbazia, dove si era celebrato da pochissimo un matrimonio, e di seguito entriamo nel vecchio edificio/museo delle terme romane (ingresso £ 15,50)

Capisco che per noi italiani vedere le terme romane non sia una cosa che ci fa impazzire, abituati a vedere le opere dei nostri avi ovunque, però è stato sicuramente un piacevole percorso, coadiuvato da funzionali auricolari e abbiamo scattato foto ovunque.

Al termine del percorso il tempo per entrare in qualche negozio di souvenir e dare 20 minuti di tempo a mia moglie di divertirsi al PRIMARK.

Prima di partire per questa vacanza avevamo saputo da una nostra vicina di casa che sua figlia lavorava presso un ristorante a Bath e così approfittiamo per andare a salutare Maria.

Felici di poterla abbracciare e salutare prendiamo un caffè insieme e dopo aver immortalato il momento rientriamo per il recupero dell’auto al parcheggio.

Il ritorno a Bristol è breve… in circa 30 minuti siamo già all’hotel, tempo di cambiarci e andare a cena.

Notiamo il ZAZA BAZAAR un simpaticissimo locale dove si può mangiare di tutto alla modica cifra di £ 14,99 però con la possibilità di rimanere al tavolo 1,45 h.

Alla cassa ci accolgono due ragazze italiane alle quali chiediamo il funzionamento della cena. Entriamo e scopriamo che ci sono stand di molti paesi e ci abbuffiamo nel vero senso della parola.

Mattino successivo partiamo alla volta del Galles, attraversiamo il ponte pagando £ 6.60 e la prima destinazione era il castello di CAERPHILLY. Pensate che pochi giorni prima avevo per caso visto il castello in un programma televisivo dove un tale aveva organizzato il ricevimento del matrimonio a sorpresa per la propria futura moglie.

Il castello è immerso in uno splendido parco e da un fossato che genera dei bellissimi specchi di acqua.

Ci facciamo foto, selfie, etc etc ma prima di entrare andiamo ad un supermercato Morrison per pranzare.

Ritorniamo al castello e lo visitiamo percorrendo i vari corridori e le varie stanze, poi però è l’ora di andare a Cardiff e fare il check in all’Hotel. Il NOSDA purtroppo è quello che abbiamo gradito di meno tra gli HOTEL/OSTELLI. La camera piccola con 4 letti (2+2) a castello e il bagno quasi improponibile. Però i prezzi di Cardiff in quel periodo erano altissimi e ci siamo accontentati per la notte.

La nota di merito era la centralità, situato nella riva del fiume Taff opposta al mitico stadio dove si terrà la prossima finale della champions league, e subito dopo ci siamo mossi per la visita della città.

Entriamo nel Bute Park (ovviamente i parchi non mancano in queste città) e passando dietro al Cardiff Castle ci dirigiamo verso la City Hall e il Museo che però stava chiudendo dove volevo vedere l’aria degli impressionisti.

Non ci rimane altro che andare per le vie del centro e per la gioia delle tre donne che sono con me poter visitare negozi di ogni genere.

Percorriamo quindi la QUEENS st. e mentre le donne entrano di qua e di là, Primark compreso, io mi gusto il movimento della città comodamente seduto in una panchina.

Attraversiamo il centro vedendo la torre campanaria della chiesa di St.John e ammirando il susseguirsi di pub e della vivacità della gente che li riempie.

Purtroppo è venerdì sera e assistiamo anche a brutte scene dovute al troppo alcool ma ci allontaniamo alla ricerca di un ristorante idoneo.Optiamo per il Gatekeeper e la scelta ci soddisferà. Dopo cena un giretto per la città e rientro all’Ostello.

13 AGOSTO

Partiamo alla volta delle scogliere della penisola di Gower. Prima di abbandonare Cardiff, visitiamo la cattedrale di Llandaff situata a nord della città e percorriamo la bellissima Cathedral Road.

Il percorso per le scogliere dura più di un’ora ma i paesaggi sono stupendi. Arriviamo a Rhossili verso le 11 e parcheggiamo. Finalmente il sole comincia a splendere e fortunatamente è uscito al momento giusto.

La scogliera e il panorama che si mostra ai nostri occhi è da brivido e anche solo a ricordarne ora il momento mi si accappona la pelle. Non smettiamo di scattare quei panorami dalla varie angolazioni, ci facciamo un percorso a piedi lungo la scogliera per ridiscendere e salire verso la punta e verso la guardia costiera, torniamo quindi verso la locanda quando la fame comincia a farsi sentire e poi di nuovo scendiamo e questa volta verso la spiaggia, immensa e pura come le parole della canzone della Oxa.

Sulla sabbia Maria Pia scrive il motto della nostra compagnia e ci facciamo fotografare da un gruppetto di Italiani che nel frattempo si erano fermati a parlare con mia moglie.

Una coppia di Bassano del grappa che lavora e vive a Swansea da circa 6 mesi e che erano stati raggiunti per il w.end dagli amici veneti.

Piacevolmente ci siamo intrattenuti mezz’ora con loro per parlare del clima, delle abitudini, del più e del meno insomma ma ci siamo salutati paghi di quella magnifica giornata.

Riprendiamo l’auto verso le 17 del pomeriggio, destinazione PEMBREY e guest house Adeline.

Arriviamo al paesino e allo splendido Guest House, tipicamente inglese, con carte da parati fiorite e letti morbidi.

Lasciamo Paola a riposarsi mentre in tre andiamo al porto dove ci gustiamo ancora delle belle ore di luce.

La località è molto carina, così come la sua spiaggia e il suo suggestivo faro dove un gruppetto di ragazzi stava catturando qualche Pokemon con i loro cellulari. Per la cena arriviamo appena in tempo al locale davanti al guest house, anzi a dir la verità la chiusura per la cena è quella della 20, poi accettano solo come pub. Il gestore del guest house si è permesso gentilmente di dare un colpo di telefono e prenotare per noi.

Grazie al PEMBREY COUNTRY INN dove abbiamo passato una piacevolissima serata condita da ottimo cibo.

GIORNO 14 ci attende la cattedrale di St.Davids sulla punta ovest del Galles. Anche in questo caso dopo la buonissima colazione all’inglese ci facciamo un percorso di 1 h circa per arrivare alla località di St.Davids dove ammiriamo la stupenda cattedrale e il paesino molto turistico. Ci fermiamo in un alimentari a comprare panini e birre ma finiamo con spendere 50 £ di cibarie. Per l’ora di pranzo siamo a newgale beach. Ci stendiamo sulla spiaggia di ciottoli e pranziamo divorando gli ottimi panini ma facendo, per forza di cosa, anche degli avanzi che ci accompagneranno nei giorni successivi.

Emanuela e Maria Pia dopo un po’ decidono di fare una passeggiata a piedi per un sentiero sulla scogliera, io mi appisolo mentre guardo i surfisti e le onde riempiendomi i polmoni di quell’aria salubre e così fa anche Paola.

Ripartiamo alla volta di Pembroke dock per l’appartamento che ci aspettava. Facciamo il check in (questa volta un appartamento con due splendide camere, due bagni, salone e cucina) e poi riprendiamo l’auto per Pembroke castle, dove troviamo tutto chiuso ed io, ricordandomi delle zone limitrofe, propongo di andare a TENBY.

Anche in questo caso la scelta è azzeccatissima. Il paese è molto carino e meta di turisti gallesi delle città vicine di Swansea e Cardiff, sia per le bellissime spiagge sia per il mare più riparato rispetto altre zone. E’ giunta la sera e mangiamo FISH & CHIP per la prima volta in questa vacanza, in un locale del centro ma risulterà essere un cibo troppo unto. Rientriamo all’appartamento esausti in attesa della lunga giornata successiva.

Il 15, ferragosto, ci attendeva lo spostamento più lungo, dalle scogliere ad ovest fino al parco nazionale del BRECON BEACONS.

La prima sosta la facciamo a BRECON proprio alle pendici del parco. Visitiamo il paesino e Maria Pia si fa prendere la mano alla vista di bellissime porcellane inglesi a prezzi irresistibili, ma il dubbio di come fare a riportarle nel bagaglio a mano fa fare solo piccoli acquisti.

Ci fermiamo al GREGGS per comprare panini e incrociamo un tunisino (italianizzato) che rimane stupito di incontrare italiani in quel paese suscitando la nostra ilarità.

Prendiamo un caffè al COSTA e un signore gentilissimo ci mostra il percorso del parco nazionale per andare alle cascate. Riprendiamo l’auto e percorriamo le strade soleggiate del parco facendo attenzione agli attraversamenti di pecore e ogni tanto capitano qua e là. Il luogo è molto suggestivo ed Emanuela spesso ricorda alla compagnia di come quelle terre ci ricordino la Scozia e la sue brughiere.

Arriviamo nel luogo indicatoci e ci stupiamo di come ci sia un parcheggio a pagamento in mezzo al bosco ma non replichiamo e mettiamo 4 £ nella macchinetta, come faranno i turisti successivi.

Poi ci attende un percorso a piedi e anche piuttosto faticoso vista le temperatura del giorno che stranamente si aggirava sui 30 gradi che per il Galles è anomalo.

Arrivo esausto alla prima cascata e convinco il gruppo a non proseguire, pensando anche al sentiero del ritorno che sarebbe stato peggio. Ne è valsa la pena ma ripensandoci ora avrei preferito vivere di più la brughiera rispetto alla visione della cascata.

Riprendiamo il percorso in auto alla volta di Monmouth, un tranquillo paesello del Galles di confine.

Dopo aver fatto il check-in all’Hotel (un vecchio pub del 600 adibito ora a locanda – Queens Head Inn) giriamo per la strada principale fino al suggestivo e particolare ponte, monnow bridge, sopra un affluente del WYE.

Cena presso ESTERO LOUNGE, molto carino il locale, cena piacevole.

Giorno 16 percorriamo la strada lungo la A466 e la rive del Wye, fino all’Abbazia di Tintern. Alle 9,30 siamo già all’Abbazia di notevole impatto.

La visita è sicuramente molto apprezzata e gli scatti ovviamente si susseguono numerosi. Incontriamo anche qui gruppetti di Italiani e ci facciamo fare foto. Prima di rientrare in Inghilterra ci aspetta l’ultima visita, la città di CHEPSTOW baluardo di confine.

Visitiamo subito il castello e poi percorriamo le strade del centro, fermandoci ad acquistare panini al GREGGS. La città è molto carina. Un altro negozio di porcellane conquista Maria Pia e altri di abbigliamento dove entriamo tutti ma i giorni si fanno sentire così come la nostra stanchezza. Sediamo sulle panchine per mangiare i nostri panini prima di riprendere l’auto.

Ripassiamo da Bristol perché all’appello mancava la visita del Clifton Suspension Bridge che transitiamo con auto £ 1 e poi anche a piedi.

Non ci resta che prendere la direzione dell’aeroporto per trovare l’appartamento per l’ultima notte e, dal momento che non avevo letto le ultime e-mail, facciamo fatica a trovare la reception (forge accomodation). Ci facciamo aiutare da gentilissime persone e qualcuna ci accompagna addirittura davanti all’appartamento, ma non essendoci la reception, non ci resta che chiamare al telefono e farci venire a prendere.

Il ragazzo spagnolo si rende disponibilissimo ad accompagnarci all’agenzia EASYRENT per la riconsegna dell’auto e poi al ristorante per la cena, lasciandoci al “ the bungalow inn” per una bistecca, per tornare poi a prenderci e accompagnarci all’appartamento.

Il giorno successivo alle 5 in punto il ragazzo dell’agenzia è puntualissimo per il trasferimento all’aeroporto e alle 6,45 il volo ugualmente puntuale destinazione Bologna.

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