Welcome in Jordan

Giordania 12 - 26 Ottobre 2007. Io e la mia ragazza (Fabio di Roma e Carmen di Napoli entrambi di 33 anni) siamo appassionati di viaggi e questa volta abbiamo deciso di visitare la Giordania dopo aver visto un documentario con protagonista il Re di Abdullah II che mostrava alcune bellezze del suo Paese. Poteva essere di parte... Ma non lo era!...
Scritto da: phabio74
welcome in jordan
Partenza il: 12/10/2007
Ritorno il: 26/10/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Giordania 12 – 26 Ottobre 2007. Io e la mia ragazza (Fabio di Roma e Carmen di Napoli entrambi di 33 anni) siamo appassionati di viaggi e questa volta abbiamo deciso di visitare la Giordania dopo aver visto un documentario con protagonista il Re di Abdullah II che mostrava alcune bellezze del suo Paese. Poteva essere di parte… Ma non lo era! La Giordania ci ha sorpreso ogni giorno, per le bellezze naturali, per la gente che abbiamo incontrato, per i reperti storici. Inoltre e’ una nazione molto sicura e facile da visitare. Nonostante la povertà sia diffusa, la micro-criminalità e’ praticamente assente, mentre non ci sono problemi di instabilità politica (anche se i nomi dei paesi vicini possono impressionare). Abbiamo incontrato molti viaggiatori solitari provenienti da tutto il mondo, ma gli unici turisti italiani erano nei posti più turistici e in gruppi di 50 persone… Così si rischia di perdere molto della Giordania. Non c’e’ alcun bisogno di girare in gruppo e si può lasciare spazio all’improvvisazione. Durante il viaggio abbiamo conosciuto molti giordani e abbiamo scoperto che ci sono tantissimi immigrati da Palestina, Iraq e Egitto. Non abbiamo avuto difficoltà a parlare dei problemi sociali, della guerra, della condizione della donna. Abbiamo sempre trovato una grande ospitalità e una delle frasi che ci e’ stata detta più spesso e’ “Welcome in Jordan!”. La gente e’ curiosa ma mai intollerante. Nelle spiagge pubbliche le donne musulmane fanno il bagno vestite. Noi ci siamo messi in costume e abbiamo sicuramente incuriosito la gente che ci osservava molto.

La moneta giordana (il JD Jordan Dinar) e’ l’unica moneta accettata e può essere prelevata comodamente dai bancomat. Il caso ha voluto che il cambio euro/dinaro fosse praticamente 1 a 1 e quindi non avessimo problemi di calcolo dei prezzi.

Il cellulare prende quasi ovunque ma la telefonate con la sim italiana sono carissime (circa 3 euro al minuto). I telefoni pubblici non esistono e le schede internazionali sono economiche ma non si riescono usare con il cellulare italiano e bisogna perciò usarle con un telefono locale da chiedere ad esempio in albergo.

Nei ristoranti per giordani si può fare un pasto completo per meno di 3 euro a persona, gustarsi dell’ottima carne senza dover usare le posate e osservare e conoscere le persone del posto, anche se purtroppo l’inglese non e’ parlato da tutti. L’alcol non si trova e la birra analcolica e’ pessima (invece gli alcolici spesso si trovano nei ristoranti più costosi per turisti). Per dormire siamo andati in alberghi da 16/20 euro a notte (per la camera doppia con bagno) tranne un’eccezione per un EcoLodge nella riserva natura di Dana (80 euro). Abbiamo trovato personale sempre molto ospitale e disponibile a darci consigli. Il livello di pulizia delle camere e’ vicino a quello di un ostello europeo economico. Negli alberghi abbiamo avuto modo di conoscere tanti viaggiatori e di scambiarci consigli per la Giordania e anche per viaggi futuri. Siamo partiti dopo aver prenotato solo il biglietto aereo Roma-Amman e l’albergo di Amman per le prime 4 notti (tutto via internet). Ci siamo organizzati il viaggio con il supporto delle informazioni trovate sulla nostra guida e grazie ad altri racconti di viaggio. Nei primi giorni ad Amman ci siamo mossi in taxi mentre per gli ultimi 10 giorni abbiamo noleggiato un’automobile (25 euro/giorno e la benzina costa 0.6 euro/litro). Per guidare e’ necessario avere la patente internazionale (che si richiede alla motorizzazione in Italia e si ottiene pagando un po’ di bolli e tasse). Siamo stati attenti a non spendere troppo e il viaggio e’ costato 1200 euro a testa (compreso volo, auto, benzina e tutto il resto). Ad Amman e’ importante pianificare le escursioni nelle riserve naturali che vanno prenotate al Wild Jordan Office (Royal Society for the Conservation of Nature) almeno un paio di giorni prima. Non perdete la (pur costosa 30euro) passeggiata nel canyon del Wadi Mujib (con discesa di una cascata alta 20 metri!) e di provare un EcoLodge nella riserva di Dana.

12 ott – PARTENZA – Arriviamo ad Amman la sera e all’aeroporto troviamo un taxi che ci ha fatto mandare l’albergo. Scopriamo subito che i giordani sono guidatori abbastanza aggressivi, un po’ più di quelli romani, ma che il traffico non e’ intenso come quello di Roma. Arriviamo in albergo e usciamo subito per vedere un po’ la città. Amman ci affascina subito per il suo vivo disordine e per la povertà dignitosa. I mercatini lasciano la merce sulle bancarelle e il controllo non sempre e’ efficace… ci ha stupito però di trovare delle persone che dormivano sulle loro bancarelle e coperte dai vestiti in vendita. 13 ott – NORD – Per la prima gita da Amman ci siamo uniti ad una coppia di svizzeri per dividere le spese del taxi e visitare Jerash, Umm Qais e il castello di Ajlun. In particolare Jerash e’ un’antica città romana che impressiona più dei Fori Imperiali a Roma per l’atmosfera data da uno stato di conservazione eccezionale. 14 ott – CASTELLI NEL DESERTO – Il giorno successivo, sempre con la stessa coppia di svizzeri, abbiamo visitato i castelli nel deserto Qasr Kharana, Qusayr Amra, Azraq Fort, Hammam Al-Sarah, Qasr Al-Hallabat. Nel percorso si attraversano paesaggi desertici fantastici e abbiamo visto i primi accampamenti di beduini. Il castello che ci e’ piaciuto di più e’ Qasr Kharana, che ha una struttura imponente e molto simmetrica, mentre Qusayr Amra ha degli affreschi molto belli e per questo e’ Patrimonio dell’Umanità’, mentre l’Azraq Fort ha il fascino di aver ospitato Lawrence d’Arabia. 15 ott – AMMAN – Il terzo giorno lo abbiamo dedicato a girare per Amman a piedi. La cittadella vecchia ha una vista splendida sulla città e ha il museo che contiene reperti di grande importanza come la scultura più antica del mondo (6500 a.C.) e i rotoli di Qumran. Scendendo dalla cittadella si arriva al Teatro Romano che e’ maestoso e ancora usato per rappresentazioni teatrali. Viene anche usato come parco giochi dai bambini del posto che corrono e saltano pericolosamente sui ripidi gradoni.

16 ott – KARAK – Aiutati dall’albergo, abbiamo noleggiato un’automobile. La più grande difficoltà incontrata in auto e’ stata quella di uscire da Amman perché orientarsi e’ difficile a causa di mancanza di viali rettilinei e per la i cartelli stradali insufficienti. Ci siamo aiutati con il sole per puntare sempre in direzione sud. Una volta usciti da Amman invece orientarsi diventa molto facile. Ci siamo diretti a Karak dove c’e’ da visitare uno dei più importanti castelli dei crociati cristiani. A 50 metri dall’ingresso al castello c’e’ l’albergo dove abbiamo dormito e nello stesso edificio il ristorante dove abbiamo fatto la cena più buona di tutto il viaggio (da non perdere il fattoush). 17 ott – WADI MUJIB/PETRA BY NIGHT – Mattinata dedicata al trekking nella gola del Wadi Mujib (e’ necessario prenotare l’escursione ad Amman). Si cammina nell’acqua e quindi bisogna scegliere le scarpe giuste (le migliori sono le scarpe aperte da trekking), inoltre bisogna prepararsi un cambio per la fine della passeggiata perché si finisce per bagnarsi completamente. Per questa ragione bisogna procurarsi una macchina fotografica subacquea se si vogliono avere ricordi della passeggiata. Si scende per un torrente che attraversa una gola strettissima e spettacolare, si raggiunge una cascata alta 20 metri che si scende con una corda aiutati dalla guida. E’ un esperienza che possono fare tutti ma certo che l’emozione e’ molto forte. Al termine della passeggiata abbiamo raggiunto Petra. Arrivati all’albergo nel tardo pomeriggio abbiamo scoperto di poter visitare il Siq e il Tesoro dopo il tramonto con il tour con guida “Petra by Night”. Non ce lo siamo fatto scappare ed e’ stato molto suggestivo scoprire questo posto fantastico a lume di candela.

18 ott – PETRA – Giornata dedicata interamente alla visita di Petra. Per visitare la città antica di Petra consigliano agli appassionati di trascorrerci 3/4 giorni. Noi gli abbiamo dedicato una giornata intera dall’alba al tramonto e abbiamo visto le cose principali. Per raggiungere il Monastero (monumento di Petra da non perdere), solo per l’andata ci siamo fatti trasportare a dorso di mulo per risparmiare tempo ed energie (5 euro). Inutile dire che Petra ci e’ piaciuta! …E’ considerata da molti la più bella meraviglia tra tutte quelle registrate dall’Unesco e racchiude un mix di eccezionali opere Umane ed eccezionali opere della Natura. Il parco archeologico e’ enorme ed e’ un posto che offre anche molti sentieri dove fare trekking (in tal caso bisogna stare più di un giorno). Tornati in albergo al tramonto ci siamo andati a fare un bagno turco con massaggi (davvero economico rispetto all’Italia).

19 ott – WADI RUM – Partiamo per il deserto del Wadi Rum dando anche un passaggio ad una coppia di parigini che erano nel nostro stesso albergo di Amman e che abbiamo incontrato casualmente a Petra. Al Wadi Rum ci aspetta un beduino che abbiamo contattato dall’albergo di Karak su consiglio dell’albergatore.

Parcheggiamo l’auto a Rum e saliamo sulla Jeep del beduino che ci porta a fare un tour nel deserto di circa 6 ore in cui vediamo delle sorgenti, la casa di Lawrence d’Arabia, molte iscrizioni nabatee su rocce, delle grandi dune rosse e una struttura rocciosa a forma di arco (Um Fruth Arch) su cui e’ bello salire se non soffrite di vertigini. Infine ci rechiamo all’accampamento che ci ospiterà per la notte. I beduini ci offrono tè a volontà e per la cena preparano dell’ottimo pollo con cipolle e patate cotto sotto la sabbia, in delle buche adibite a forno. Prima della cena però assistiamo allo spettacolo del tramonto. Dopo cena decidiamo di portare fuori i materassi dalle tende e di formare un bel letto matrimoniale per dormire sotto le stelle. La notte la temperatura scende e quindi bisogna vestirsi pesanti e anche un cappello di lana può essere utile. Inoltre i beduini ci forniscono 2 coperte. Il silenzio della notte e’ irreale e verso le 3 di notte tramonta la luna e il buio e’ totale, restano solo miliardi di stelle e un continuo sfrecciare di stelle cadenti. Poi osserviamo l’alba dopo una notte passata quasi tutta a guardare il cielo… non ce la sentivamo di addormentarci davanti a tale spettacolo.

20 ott – MAR ROSSO – La guida ci riporta a Rum verso le 8 di mattina e da li riprendiamo il viaggio in compagnia degli amici francesi e ci dirigiamo sul Mar Rosso ad Aqaba. Ci troviamo un albergo in centro e ci concediamo alcune ore di sonno. Poi ci alziamo e andiamo subito al mare in una delle spiagge pubbliche tra Aqaba e il confine con l’Arabia Saudita. Le spiagge sono un po’ sporche però il mare ha una bella barriera corallina dove oltre ai soliti pesci colorati, ai pesci pappagallo e ai pesci balestra riusciamo a vedere anche delle murene bianche e pesci scorpione (naturalmente la maschera bisogna portarsela). La gente che popola le spiagge e’ molto diversa da quella che si trova dalle nostre parti… Su tutta la spiaggia notiamo solo un’altra coppia di turisti. Tutti gli altri sono mussulmani e prendono il sole vestiti. Le donne fanno il bagno completamente vestite, alcune hanno il velo che copre anche il naso lasciando in vista solo gli occhi. Carmen si mette comunque in costume (intero) per fare il bagno e ci accorgiamo di essere molto osservati… addirittura una ragazza di circa 14 anni viene a chiedere di farci una fotografia. 21 ott – MAR ROSSO – Dedichiamo l’intera giornata al relax nella spiaggia del Royal Diving Club che costa ben 10 euro a testa ma offre una spiaggia pulita con le palme e lettini oltre che a un pontile per iniziare il bagno all’altezza della barriera corallina per evitare di danneggiarla arrivandoci da riva. I coralli sono tra i migliori che abbiamo visto mentre i pesci non sono molti (il nostro termine di paragone e’ con le barriere coralline che abbiamo visto alle Maldive, Yucatan, Emirates e Fernando de Noronha ma la nostra amica francese che era stata solo sulla grande barriera corallina australiana e’ rimasta più delusa). 22 ott – AQABA/DANA – Dopo una passeggiata per un po’ di shopping ad Aqaba, partiamo per la Riserva di Dana dove avevamo prenotato (da Amman) 2 notti all’EcolLodge di Feinan. Si arriva dal lato dalla strada del Mar Morto e per raggiungere l’EcoLodge e’ necessario percorrere alcuni chilometri di strada sterrata per la quale e’ possibile chiedere un passaggio in Jeep (a ben 8 euro). Noi abbiamo preso il passaggio, ma la strada non e’ poi così male e con un po’ di attenzione si dovrebbe percorrere anche con un auto normale. La struttura alberghiera e’ bellissima e diventa molto suggestiva dopo il tramonto quando viene illuminata con centinaia di candele. L’acqua calda viene prodotta con pannelli solari. Anche le camere sono molto belle, spaziose (soprattutto rispetto alle camere d’albergo precedenti) e molto romantiche quando si accendono le candele. La prima sera l’albergo e’ pieno per la presenza di un gruppo di tedeschi. Noi ci troviamo a cena con una coppia inglese e una coppia olandese con cui parliamo delle esperienze giordane e ci accorgiamo che loro, frequentando alberghi e ristoranti di alta categoria, non avevano interagito affatto con la gente del posto, non avevano incontrato gente che faceva il bagno vestita o donne che mangiavano sollevando il velo che copre la naso e bocca. Tuttavia erano ugualmente innamorati della Giordania. Scopriamo poi che gli olandesi hanno lasciato a dormire in stanza il loro figlio di 4 mesi con cui stanno in vacanza… molto “dutch” e così lontano dalla nostra cultura! Ci spiegano con quanta attenzione si sono organizzati con tutto il necessario per il bambino e che la Giordania gli e’ stata consigliata da un’agenzia di viaggi specializzata in viaggi per famiglie proprio perché e’ una della nazioni più sicure, ospitali e facili da visitare.

23 ott – DANA – Dedichiamo la giornata intera a trekking nella riserva. Ci facciamo spiegare la strada per percorrere un wadi in cui scorre un piccolo torrente da cui la comunità locale preleva l’acqua. Per essere accompagnati dalla guida ci chiedono ben 80 euro e quindi decidiamo di andare da soli. La scelta si rivelerà ottima perché il sentiero e’ facile da seguire. Più si risale il torrente e più si stringe la gola e aumenta la vegetazione. Si cammina nell’acqua ed e’ molto piacevole perché fa un caldo torrido. Sul percorso incontriamo dei pastori che portano al pascolo capre e i muli. Una beduina quasi ci spaventa perché ci rincorre urlando qualcosa e ci mettiamo un po’ per capire che voleva offrirci del tè. Riusciamo a rifiutare ma restiamo ancora sorpresi dell’ospitalità’ dei beduini. Il pranzo al sacco che ci hanno fornito all’EcoLodge e’ pessimo, ma tutto il resto e’ fantastico. Rientriamo dopo circa 10 ore di cammino e decidiamo di cenare in stanza data la stanchezza e il mal di stomaco (probabilmente grazie al pranzo…) che consiglia di non allontanarsi troppo dal bagno.

24 ott – MADABA – La mattina ci facciamo riaccompagnare in Jeep alla nostra auto e riprendiamo il viaggio verso Madaba percorrendo la bellissima strada del Mar Morto. Si incontrano alcuni check point dove al massimo ci hanno chiesto di vedere i passaporti, generalmente si sono limitati a chiederci la nostra nazionalità e dove fossimo diretti… ci e’ sempre sembrata più una loro curiosità che un vero controllo. Sempre immancabile la frase “Welcome in Jordan”. Arrivati a Madaba scegliamo l’albergo che ci ospiterà per le ultime 2 notti e dopo un po’ di riposo usciamo a vedere la cittadina e a fare un po’ di shopping.

25 ott – MADABA/MT. NEBO/BETANIA/MAR MORTO – Per l’ultimo giorno di visite abbiamo tantissime cose da fare… usciamo presto per andare a vedere il parco archeologico di Madaba dove si trovano dei bellissimi mosaici. Inoltre vediamo delle chiese ortodosse tra le quali la chiesa di San Giorgio e’ da non perdere per un bellissimo mosaico che rappresenta una mappa della Palestina. Ci dirigiamo poi sul Monte Nebo, a pochi km dalla città, da dove Mosè vide per la prima volta la Terra Promessa. Proprio la vista e l’atmosfera sono tra le cose più interessanti del posto. C’e’ anche una chiesa con altri bei mosaici. Ci rechiamo poi a Betania, il luogo sul fiume Giordano in cui si dice che sia stato battezzato Gesù. La visita viene fatta con un tour guidato obbligatorio perché ci si trova in zona di confine tra Giordania e Palestina (il costo e’ di 1 euro per i giordani, 3 euro per turisti di paesi arabi e ben 7 euro per gli altri). Il fiume e’ stretto e marrone ma i reperti trovati di recente che provano come il posto sia stato costantemente venerato dai cristiani sono molto suggestivi. Per l’ora di pranzo arriviamo sul Mar Morto dove decidiamo di fermarci alla spiaggia organizzata di Amman, perché dopo il bagno nel Mar Morto e’ necessario farsi la doccia a causa del sale che rimane sulla pelle (attenzione però che ci sono 2 ingressi, uno da 10 euro per avere anche una grande piscina e un altro da 4 euro). Il caldo e’ insopportabile (e meno male che siamo alla fine di ottobre) e approfittiamo di un ristorante con aria condizionata sulla spiaggia per mangiare. Il pomeriggio passiamo gran parte del tempo a galleggiare nell’acqua mentre nuotare e’ quasi impossibile perché si emerge troppo dall’acqua. Sulla riva troviamo dei fanghi che somigliano molto a quelli in vendita e li proviamo sulla pelle. La maggioranza delle persone e’ giordana e molti fanno il bagno vestiti (noi no). Al tramonto vediamo che la gente in spiaggia inizia ad aumentare fino a che all’ora di cena e’ tutto pieno (e’ giovedì sera) e molti accendono dei barbecue per preparare la cena. L’atmosfera e’ indimenticabile… con bambini e famiglie rumorose che fanno ancora il bagno, viste le temperature la notte e’ il momento migliore per stare in spiaggia! 26 ott – RITORNO – L’aereo parte la mattina e non ci resta che arrivare all’aeroporto di Amman che e’ vicino a Madaba. Sarà che proprio non ci va di tornare che finiamo per arrivare tardi all’aeroporto. Come da accordi con il noleggiatore lasciamo l’auto nel parcheggio dell’aeroporto con le chiavi dentro e arriviamo per ultimi a fare il check in e scopriamo che sull’aereo e’ stato fatto un po’ di overbooking da riempire anche tutta la prima classe. Veniamo assistiti dal manager delle partenze che e’ una donna particolarmente cortese ed efficiente che ci trova dei voli per rientrare a Roma facendo scalo ad Atene.



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