Weekend tra Friuli, Croazia e Slovenia

Un breve viaggio alla scoperta dei territori di confine tra Friuli e Slovenia con deviazione in Croazia per scoprire le meraviglie naturali dei laghi di Plitvice
Scritto da: GianlucaDeLeo
weekend tra friuli, croazia e slovenia
Partenza il: 21/06/2013
Ritorno il: 23/06/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
Tra i regali ricevuti per il nostro matrimonio c’era un cofanetto che ci dava la possibilità di trascorrere una notte gratis in hotel di varie località italiane. Tra queste, Trieste, una meta di cui avevo sentito sempre un gran bene da amici e conoscenti che l’avevano visitata, e che mi interessava anche come punto di partenza per le possibili escursioni sia nello stesso Friuli Venezia Giulia che nelle limitrofe Slovenia e Croazia. Studio un po’ le distanze e la scelta, come escursione principale, ricade sul Parco Nazionale di Plitvice, in Croazia, una meta segnata da tanto tempo tra i luoghi da vedere assolutamente.

La partenza è fissata di venerdì mattina con Alitalia in direzione Ronchi dei Legionari, dove si trova l’aeroporto del Friuli e dove ci attende l’auto a noleggio presa a prezzo stracciato su AutoEurope. La macchina è una Lancia Y nuova di zecca, il cui lentissimo motore a benzina si rivelerà un alleato fidatissimo per evitare le frequenti multe per eccesso di velocità che gli italiani puntualmente beccano in territorio Sloveno e Croato.

Lungo il tragitto di 35 km che porta a Trieste, avevamo programmato un paio di soste. La prima, poco dopo Duino, per vedere un interessantissimo fenomeno carsico: le risorgive del Timavo, un punto in cui, dopo svariati chilometri dove questo fiume scorre nascosto, silenzioso e sotterraneo tra Croazia e Italia, finalmente trova sbocco all’aria aperta, si nutre di luce e si colora del riflesso verde intenso della rigogliosa natura circostante. Lo spettacolo merita in pieno una seppur breve sosta.

Nostro malgrado, superiamo, senza fermarci, il panoramico sentiero Rilke, da qualche tempo chiuso ai visitatori, in quanto il suo nobile proprietario rivendica un pagamento da parte degli enti locali per lo sfruttamento turistico dei suoi possedimenti , enti locali che però finora hanno fatto orecchie da mercante. Non ci perdiamo d’animo e percorriamo tutto il viale Miramare. Gli scorci sono a dir poco mozzafiato e ci chiediamo come mai questa parte di territorio Friulano sia così poco conosciuta e sponsorizzata.

La seconda sosta è programmata nello splendido omonimo castello Miramare, dove è stata istituita una zona marina protetta dal WWF e dove effettuiamo una breve pausa pranzo. Dopo aver visitato il parco del castello in lungo e largo puntiamo verso Trieste dove pernotteremo presso l’Hotel NH, un 4 stelle in fase decadente che lascerà un buon ricordo soprattutto per la professionalità del personale della reception e per l’ottima colazione. Una rapida doccia e poi, via di corsa, ci immergiamo nelle strade principali e secondarie della città. L’afa è tanta, per cui non c’è molta gente in giro, ma Piazza Unità d’Italia è comunque bellissima così come ci colpisce l’aspetto mitteleuropeo della città, i numerosi caffè e le tante botteghe che sembrano venute fuori da una stampa di inizio ‘900. Per cena abbiamo prenotato un tavolo, come da consiglio di precedenti TpC, all’Antipastoteca di Mare, un caratteristico ristorantino, defilato dal centro storico, specializzato, manco a dirlo, in sfiziosi antipasti di mare, il cui titolare-cameriere e le sue descrizioni delle pietanze valgono da sole la fatica dell’arrampicata verso il castello di San Giusto, nei cui pressi sorge. Soddisfatti per la cena e per il conto decisamente economico, scendiamo da San Giusto verso il Parco della Rimembranza da cui possiamo godere di una vista mozzafiato della città alle luce del tramonto e poi ancora giù per la scala dei Giganti verso Corso Italia e di nuovo verso Piazza Unità d’Italia, che nel frattempo, calata la sera, si è preparata a festa con una miriade di luci che illuminano in maniera spettacolare gli splendidi palazzi che le fanno da perimetro. Piccole luci blu costellano la pavimentazione fino al lungomare e, da lì, è possibile scattare foto meravigliose di quello che viene giustamente considerato il fiore all’occhiello della città.

Sabato mattina presto, recuperiamo l’auto e affrontiamo i 277 km che ci separano dal Parco Nazionale di Plitvice. Dopo circa 4 ore di viaggio localizziamo il Krizmanic Family B&B, che è la guesthouse scelta tramite Booking per la sua posizione privilegiata a 500 metri dall’ingresso principale del parco. Prendiamo possesso della nostra fantastica stanza (pulita e ben arredata) dopo di che ci consultiamo con la disponibilissima proprietaria che ci da qualche consiglio sui percorsi da seguire nel Parco. Ne scegliamo uno di difficoltà media, lungo 8km che prevede anche la traversata con un battello del lago più grande compreso nel prezzo del biglietto (110 kune). L’impatto con il parco e le sue meraviglie è da subito emozionante e quello che più ci colpisce è il colore verde smeraldo delle acque. I laghi sono collegati tra loro da una serie di cascate che con l’aiuto della esuberante flora e delle formazioni rocciose formano delle magnifiche piscine naturali e degli spettacolari giochi d’acqua. E quando pensi di aver visto e fotografato l’angolo più bello e suggestivo qualche metro dopo ne trovi un altro ancora più bello e fotogenico. C’è qualche nuvola di passaggio e devo dire che nei momenti di luce meno intensa lo spettacolo perde leggermente di fascino. Ma Giove Pluvio non ci rema contro, per cui possiamo godere appieno del nostro percorso che in alcuni tratti è anche aspro e difficoltoso, ma la bellezza del posto non ci fa sentire nessun tipo di fatica e, dopo circa 5 ore e un paio di meritate soste alle stazioni di ristoro piazzate strategicamente, torniamo al punto di partenza, un tantino stanchi ma indubbiamente soddisfatti e contenti. Rientrati in camera ci docciamo e su dritta della sig.ra Krizmanic ceniamo in uno dei pochi ristoranti della zona, il Degenija, consigliatissimo per l’ottimo rapporto qualità/prezzo ma raggiungibile solo in auto perché dista circa 7 km dal parco.

Il giorno seguente, dopo una buona colazione gustata nella taverna del B&B, partiamo alla volta dell’Italia e considerato che abbiamo il volo di ritorno solo nel tardo pomeriggio, programmiamo l’ultima escursione di poche ore tra la città di Gorizia e la dirimpettaia slovena Nova Gorica. A Gorizia pranziamo e facciamo un breve giro della città fino al Castello poi, a soli 2 km, in territorio sloveno, cerchiamo il Solkan Bridge (in italiano Ponte di Solcano) le cui foto che girano sul web sono a dir poco interessanti. Grazie alle indicazioni di Goriziani e di Novo Goriziani troviamo il ponte, che si vanta di essere il più lungo ponte ad arco in pietra muraria del mondo, ma la cui suggestività sta nel fatto che è incastonato in modo incredibilmente armonico tra il monte Sabotino in alto e un luminescente fiume Isonzo in basso. Il panorama che si può ammirare da un altro viadotto che sorge a poche centinaia di metri dal ponte è molto suggestivo.

Questo ci permette di chiudere in bellezza questo weekend trascorso tra Friuli, Croazia e Slovenia alla scoperta di territori che possono offrire davvero tanti spunti interessanti a tutti i Turisti per Caso armati di curiosità e tanta voglia di girare.

Guarda la gallery
friuli-rqzp1

Le risorgive del Timavo

friuli-tz5tc

Il castello Miramare

friuli-6qee9

Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice

friuli-tc5fn

Giochi d'acqua

friuli-s9vns

Scorci a Plitvice

friuli-wd4e9

Piazza Unità d'Italia

friuli-55akd

Plitvice

friuli-4gn61

Solkan Bridge tra Isonzo e Monte Sabotino



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari