La Sicilia sorprendente in un weekend

Weekend culturale ed enogastronomico alla scoperta della Sicilia meno conosciuta
Scritto da: followmyfootstep
la sicilia sorprendente in un weekend
Viaggiatori: 1
Spesa: Fino a €250 €

Quello che vi propongo è un itinerario culturale ed enogastronomico che, in un paio di giorni, mi ha portato alla scoperta di alcune perle poco conosciute della splendida isola siciliana.

Ci troviamo nell’entroterra palermitano, una zona in cui ho incontrato ben pochi turisti: l’ideale per godersi ogni attrazione senza la calca di persone e con tutta la calma per poter fare foto e video!

GIORNO 1

PIANA DEGLI ALBANESI

L’itinerario comincia da Piana degli albanesi, un comune molto caratteristico e ricco di storia: qui si trova la più grande comunità albonofona in Sicilia e una delle più grandi in Italia! Mi sono accorto dell’importanza della cultura albanese da una cosa: i cartelli stradali sono in doppia lingua, italiano e albanese.

  • La prima cosa che ho fatto è stato scegliere un bar in cui fare colazione. Piana degli albanesi è conosciuta anche per un motivo molto specifico: si dice che qui si possono gustare i cannoli più buoni di tutta la Sicilia. E in effetti quello che ho provato non ha fatto altro che confermare queste voci: era davvero squisito! Inoltre è stato molto interessante scambiare quattro chiacchiere col proprietario del bar, molto accogliente e con la voglia di aiutarmi a trovare le attrazioni più interessanti.
  • In un paio di minuti d’auto ho raggiunto la prima attrazione, Portella della Ginestra. Si tratta di un luogo intriso di storia, che vale la pensa ricordare. Era il primo maggio 1947 e a Portella della Ginestra si erano date appuntamento quasi duemila persone tra contadini e braccianti che, con le loro famiglie, celebrarono la Festa dei lavoratori e la storica vittoria della sinistra alle elezioni regionali. Il «bandito» Salvatore Giuliano insieme ai “suoi” spara sulla folla. Undici persone uccise, tra cui due bambini, più di settanta i feriti: fu questo il bilancio di una strage organizzata. Oggi si può notare un monumento commemorativo in ricordo di questa tragedia.
  • Ho poi raggiunto un luogo davvero incantevole: il lago di Piana degli albanesi, un bacino d’acqua artificiale molto suggestivo. Dopo aver camminato una decina di minuti ho raggiunto un pontile in legno che si spinge al centro del lago. Mi sono seduto e mi sono semplicemente goduto la pace che il luogo riesce a regalare: non una voce, nessuna persona. Solo il canto degli uccellini e il suono delle onde… un’esperienza quasi mistica!

TENUTA BAGLIO DI PIANETTO

Essendo ora di pranzo ho raggiunto la seconda tappa della giornata, la Tenuta Baglio di Pianetto a Santa Cristina di Gela. Qui ho partecipato ad una degustazione guidata di vini uno più buono dell’altro. Mi sono così innamorato di queste etichette che, una volta tornato a casa, ho deciso di acquistarne una cassa!

Dopo avermi fatto visitare le cantine e spiegato il particolare processo di produzione, ho fatto la degustazione di ben 6 calici. È stata una bellissima esperienza, molto personale e sentita, piena di partecipazione e passione. Mi hanno spiegato come viene scelto il diverso percorso di maturazione che ogni tipo di vino deve affrontare, come distinguere i diversi aromi, come abbinare al meglio le diverse tipologie di vino. Il tutto in una cornice paesaggistica di assoluto rilievo!

REAL CASINA DI CACCIA DI FICUZZA

Tornato alla macchina mi sono spostato più a sud. Dopo 30 minuti di tragitto ho raggiunto un posto meraviglioso, di cui non avevo mai sentito parlare: la Real Casina di caccia di Ficuzza.

Premetto che tutto l’entroterra di quella zona è bellissimo da percorrere, perché regala un paesaggio più bello dell’altro. In pochi km di distanza si possono incontrare ponti medievali, dolci colline verdi, montagne e paesaggi che sembrano usciti dal mitico west statunitense. Ovviamente mi sono fermato ogni volta che ho trovato uno spot fotografico da sogno!

La Real Casina di caccia di Ficuzza, voluta fortemente dal Re Ferdinando IV di Borbone, Sovrano del Regno delle Due Sicilie, somiglia molto alla ben più famosa Reggia di Caserta ma, al posto del bellissimo giardino campano, si trova immersa in un enorme bosco. La cosa assolutamente stupefacente è che, pur essendo la zona strepitosa e l’attrazione storicamente molto rilevante, anche qui non ho incrociato nessun turista.

Ho visitato questa splendida residenza grazie ad una visita guidata ad un costo di soli 2,50 euro a persona. Durante la visita mi hanno illustrato la storia della famiglia Borbonica e del palazzo e ne ho visitato gli interni. Le due stanze più interessanti, a mio parere, sono quelle che ospitano decine e decine di animali del luogo imbalsamati (tra questi anche un’impressionante Aquila Reale).

Essendo pomeriggio inoltrato, ho fatto una passeggiata dentro la splendida riserva naturale che circonda la costruzione, per poi raggiungere la bellissima struttura scelta per pernottare: la Masseria Rossella, a Piana degli Albanesi. Si tratta di una dimora storica del ‘800, immersa tra alberi secolari e pacifici animali selvatici (ho anche avvistato due splendide volpi).

GIORNO 2

CASTELLO DI CEFALÀ DIANA

  • Dopo un’ottima colazione composta da dolci fatti in casa, in circa 40 minuti di macchina ho raggiunto la prima tappa della giornata: le rovine del castello di Cefalà Diana. Sorge nei pressi della vecchia Magna via Panormi, la strada che una volta collegava Agrigento alla capitale dell’isola. Oggi rimane ben poco da vedere, ma vi garantisco che la vista da lassù mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta!
  • Dopo le immancabili foto e riprese video, mi sono spostato di un paio di km per raggiungere la seconda attrazione presente in questo piccolo borgo. Una vera perla siciliana sconosciuta al turismo di massa, ma che mi ha rapito il cuore: i bagni termali arabi. Si tratta di un luogo unico: è il solo complesso termale di tipo islamico in Sicilia e si trova all’interno di un suggestivo baglio del ‘500. Un posto così suggestivo, da valorizzare, per il quale non si paga un vero e proprio biglietto d’ingresso: per visitarlo ho fatto un’offerta libera. Tutto ciò mi ha lasciato senza parole, con gli occhi e il cuore pieni di bellezza!

VILLA PALAGONIA

L’ultima tappa di questo meraviglioso weekend siciliano mi ha portato a Bagheria, dove ho visitato una residenza nobiliare più unica che rara: la spettacolare Villa Palagonia,  conosciuta anche come “Villa dei mostri”. Non avevo mai visitato un palazzo così fuori dagli schemi, tanto che sembra partorito da un’artista surrealista (non è un caso che Dalì stesso aveva intenzione di acquistarla). Questa bizzarre struttura, ornata da centinaia di statue mostruose, nasconde al suo interno degli ambienti sfarzosi ma che non rinunciano all’estetica particolare che contraddistingue l’esterno. Solo per fare un esempio, in una sala ci sono immensi specchi applicati con diverse angolazioni che coprono pareti, soffitto e pavimenti, centuplicando, capovolgendo e deformando le figure delle persone.

Sono rimasto assolutamente entusiasta da questo breve ma intenso viaggio siciliano. Per chi pensa che la Sicilia sia mare e vulcano, questa zona può rappresentare un’autentica riscoperta!

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