Weekend per sole donne alla scoperta di Lisbona
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Seguendo, come sempre, i consigli degli altri Turisti per Caso, decidiamo di prendere un taxi per recarci in hotel, avendo letto che questo mezzo di trasporto è piuttosto economico… Il taxista parla un po’ di italiano, è molto affabile e prodigo di consigli, ci racconta di essere un insegnante di storia del liceo che nel weekend arrotonda lo stipendio, parliamo della crisi economica europea, della mancanza di lavoro per i giovani. Nel frattempo, per percorrere 4 km. in linea retta, ne percorriamo una decina facendo un ampio giro panoramico della periferia di Lisbona. Non contento, giunti davanti all’hotel, schiaccia con un sorriso un tastino del tassametro che magicamente raddoppia la tariffa, passando da 12,50 euro a 25,00… (sarà che è domenica, che siamo in 4, che abbiamo caricato 4 trolley… sarà che c’è la crisi e lui deve arrotondare il misero stipendio da insegnante… boh… cominciamo bene!).
Il nostro hotel è il Vip Executive Saldanha, un 4 stelle prenotato su Booking.com. La struttura è nuova, molto bella e per 3 notti abbiamo speso 150 euro per la camera doppia. Un’ottima scelta! E’ alle spalle di piazza Saldanha, dove si trovano la fermata della metro e dei bus che portano in centro. Zona tranquilla e con un elegante piccolo centro commerciale proprio di fronte, dove fare colazione a prezzi modici la mattina. Lo consigliamo a tutti.
Sistemate le valigie, partiamo alla scoperta di Lisbona. Acquistiamo subito la carta 7 Colinas nei distributori automatici della metro. Si ricarica di 5 euro ogni 24 ore e permette di utilizzare qualunque mezzo di trasporto, nonché gli elevatori, funicolari ed electricos. Lisbona è una città di medie dimensioni. Ha 4 linee di metropolitana, ma io vorrei consigliare per quanto possibile l’uso di autobus e tram, in quanto consentono, viaggiando in superficie, di attraversare molte zone della città che altrimenti non si vedrebbero. I mezzi pubblici sono moderni, efficienti, puliti e frequenti. Salendo bisogna sempre convalidare la tessera 7 Colinas (o Viva Viagem), sotto lo sguardo attento dell’autista che non parte finchè tutti sono in regola col biglietto: e così tutte le dicerie popolari sui “portoghesi” che non pagano il bus vengono sfatate…
La domenica pomeriggio la dedichiamo ai quartieri Baixa e Chiado. Partendo dalla Praca del Rossio e dalla attigua Praca da Figueira imbocchiamo la Rua Augusta, una via pedonale che conduce alla Praca Do Comercio, una grande piazza squadrata che mi ha ricordato la Piazza Unità d’Italia di Trieste: è circondata da edifici pubblici di colore giallo e si affaccia direttamente sulle acque del fiume Tago, che è così largo da sembrare già il mare. Da qui ci spostiamo in Rua dos Bacalhoeiros, dove si trovano la caratteristica Casa dos Bicos e la Conserveira de Lisboa, un antico negozietto specializzato nella vendita di scatolette di sardine, tonno, acciughe (un’ottima idea-regalo!). A metà della Rua Augusta, in una traversa, spicca l’Elevador de Santa Justa, costruito da un allievo di Eiffel (infatti ricorda un po’ la struttura della Torre Eiffel). Si tratta di una sorta di ascensore che collega in un attimo la Baixa con il quartiere soprastante del Chiado. Ci ritroviamo nella bella piazzetta del Carmo, dove si trova l’omonima Chiesa, semidistrutta dal Terremoto del 1755. E’ ora di cena e scegliamo una taverna vicino alla piazzetta, dove assaggiamo il rinomato Bacalao e altre portate di pesce, spendendo meno di 15 euro a testa. Passeggiamo poi fino alla Praca Luis de Camoes, dove si trova il famoso Caffè A Brasileira, all’esterno del quale c’è la statua dedicata a Pessoa. Con la metro torniamo in albergo, mentre le strade sono invase dai tifosi del Porto che festeggiano lo scudetto. La prima giornata è stata molto intensa e appagante!
Lunedì 20 maggio
Dopo colazione, partiamo alla scoperta del quartiere del Parque das Nacoes. Scendiamo alla fermata Oriente della metro e ci troviamo subito di fronte il centro commerciale Vasco de Gama, dalla forma di transatlantico. Questo quartiere è stato riconvertito in occasione dell’Esposizione Universale del 1998. E’ tutto ispirato all’Oceano e alle vele, con una predominanza di colore bianco. Sono stati costruti innumerevoli grattacieli, ci siamo ritrovate a passeggiare nella Cittadella Giudiziaria ultramoderna, abbiamo visto la Fiera di Lisbona e siamo giunte alla partenza del Teleferico, accanto alla Torre Vasco de Gama ed all’omonimo Ponte. La Torre Vasco de Gama è il più alto monumento del Portogallo e ricorda la prua di una nave, con una struttura metallica a forma di vela. Il Ponte Vasco de Gama inaugurato anch’esso nel 1998, è lungo 18 km. di cui 10 sotto il fiume ed è uno dei maggiori progetti ingegneristici dello scorso secolo, insieme al tunnel della Manica. Con la teleferica abbiamo sorvolato il Parco sospese sull’acqua e siamo giunte all’Oceanario, il più grande d’Europa. E’ stata una mattinata sorprendente, tutta la zona è ricca di spazi verdi e giochi d’acqua ed è meta dei lisbonesi nel weekend.
Con la metro ci siamo poi spostate a sud di Lisbona e, dalla Stazione Cais do Sodrè, con il tram n. 15 abbiamo raggiunto il quartiere di Belem. Essendo ora di pranzo, siamo entrate nella famosissima Antiga Pasteleria di Belem. Abbiamo ordinato dei giganteschi panini con il pane fatto in casa e molto ben farciti, nonché gli immancabili ed indimenticabili Pasteis de Nata, i migliori che abbiamo gustato a Lisbona. Rifocillate, abbiamo passeggiato sulla riva del fiume, ammirando il monumento dedicato ai navigatori portoghesi ed alle loro scoperte, il Padrao dos Descobrimentos, fatto anch’esso a forma di prua di una nave e siamo infine giunte alla Torre di Belem. Il monumento più famoso del quartiere è il Mosteiro dos Jeronimos, imponente monastero in stile manuelino. Molto famoso è anche il Chiostro. Purtroppo il lunedì è il giorno di chiusura e ci siamo dovute accontentare della visita dall’esterno.
Alla sera cena a base di pesce in una locanda consigliataci da una negoziante di sardine, alle spalle della Praca do Comercio. Anche qui pesce squisito, prezzi modici e cordialità.
Martedì 21 maggio
La giornata di oggi è dedicata alla gita fuori porta: Cascais e l’Oceano. Con l’autobus ci rechiamo alla stazione Cais do Sodrè per prendere il treno che ci porterà a Cascais. Il viaggio dura una trentina di minuti. La ferrovia costeggia la foce del Tago prima e l’Oceano poi, e permette di avere una bella visuale della zona di Belem, dei quartieri residenziali di Lisbona e dei paesini sulla costa, tra cui Estoril. E’ una splendida giornata di sole. Cascais è un sogno: un borgo marinaio, con la via centrale pedonale piena di negozietti e localini. Vi sono alcune spiaggette di sabbia e il mare placido è di un bellissimo colore verde e azzurro. Che pace: è mattino presto ma vi sono già alcune persone in spiaggia. Ci spaparanziamo sulla terrazza di un bar sul mare e ci godiamo questo assaggio di estate! Decidiamo poi di recarci a vedere la spiaggia del Guincho, famosa per le onde che ne fanno la sede dei campionati europei di wind-surf. Le guide consigliano di prendere l’autobus. Diligentemente attendiamo quasi un’ora il bus all’autostazione, paghiamo 3,50 euro a testa (solo andata) e percorriamo una lunga strada che per 20 minuti sale, sale, sale tutta la collina per poi ridiscendere verso il mare… Giungiamo finalmente alla Praia do Guincho: ecco il vero Oceano Atlantico! Vento e sole, sabbia e onde!!! Siamo pochissime persone in un posto bellissimo e selvaggio. Scendiamo in spiaggia e diamo corso ad un rito doveroso: i piedi a mollo nell’Oceano. Decidiamo di rientrare a Cascais (è ora di pranzo e il vento è fastidioso) ma, dopo il taxi dell’aeroporto, incappiamo nella seconda disavventura legata ai mezzi di trasporto: attendiamo invano il bus per un’ora e mezza, ad una fermata deserta e desolata. Poi finalmente una visione: un taxi vuoto all’orizzonte. Lo blocchiamo e chiediamo di tornare a Cascais. Siamo pronte a pagare qualunque cifra…Ma, sorpresa, costeggiando il mare, il percorso è brevissimo, in nemmeno 10 minuti siamo in paese. Costo del taxi: 7,00 in quattro persone!!! L’andata in bus ci era costata 14,00… No comment… Consiglio quindi chi volesse da Cascais fare questa breve escursione, di utilizzare il taxi, sia per la comodità che per la rapidità e la convenienza! Torniamo nella serenità e pace di Cascais, scendiamo in una spiaggetta, finalmente stese al sole, con 4 gustosissimi panini e la crema solare!
A metà pomeriggio riprendiamo il treno.
Tornate in città, è il momento di visitare il quartiere dell’Alfama a bordo del mitico Electrico n. 28. Il tram si inerpica sulle strette e tortuose stradine, fino al Belvedere di Santa Lucia. Splendido panorama sulla città, il Castello e il Tago, con le navi da crociera attraccate proprio lì sotto. Dopo una breve e doverosa sosta, riprendiamo il 28 e scendiamo. Passeggiamo in centro dedicandoci allo shopping. Di fronte all’Hard Rock Cafè (in Praca dos Restauradores), parte una funicolare gialla, l’Ascensor da Gloria che porta al Barrio Alto, e precisamente al Miradouro de Sao Pedro de Alcantara, un giardinetto con vista panoramica sulla città. Il tempo di qualche foto poi scendiamo a piedi e ci troviamo nella piazzetta della Chiesa di Sao Roque, maestosa e ricchissima di ori e tesori d’arte. Proseguendo, giungiamo nella piazzetta della Chiesa do Carmo e decidiamo di andare a cena alla Locanda di Faca e Garfo, proprio a lato della Chiesa do Carmo. E’ un localino molto ben recensito su Tripadvisor, dove mangiamo come sempre pesce e degli splendidi dolci bevendo Porto e chiacchierando piacevolmente con il proprietario. Spendiamo circa16 euro a testa. Andateci!
Dopo la cena, scendiamo con l’Elevador de Santa Justa, risaliamo la via Augusta fino alla piazza del Rossio, fotografiamo la facciata della bella stazione ferroviaria in stile manuelino e ci rechiamo in piazza do Restauradores, dove il bus 736 ci riporta a Saldanha e all’Hotel.
Mercoledì 22 maggio
E’ il giorno della partenza. Lasciamo le valigie alla reception e con il bus 736 attraversando anche la Praca Marques de Pombal, torniamo in piazza del Rossio. Per l’ultima colazione abbiamo deciso di recarci alla Confeitaria Nacional in Praca Figueira, una delle pasticcerie più antiche di Lisbona. Gironzoliamo poi senza meta per le vie della Baixa e del Chiado; finalmente possiamo lasciare la guida turistica in borsa e camminare seguendo il nostro istinto lasciandoci portare dalla curiosità. Abbiamo così occasione di sbirciare angoli di Lisbona molto pittoreschi e guardare la città con occhio diverso. Verso mezzogiorno recuperiamo i bagagli e raggiungiamo l’Aeroporto.
Lisbona si è rivelata una città sorprendente, a misura d’uomo, con un misto di antico e moderno. La gente è cordiale e mischiando il loro portoghese al nostro italiano non abbiamo avuto alcun problema di comprensione. I prezzi sono bassi, mangiare al ristorante o nei bar costa molto meno che in Italia. Partiamo con un velo di nostalgia.
Arrivederci Lisbona, ci resterai nel cuore!