Weekend lungo in Giordania

Quattro giorni di Giordania: Wadi Rum, Petra e non solo...
Scritto da: Martoccia
weekend lungo in giordania
Partenza il: 28/03/2013
Ritorno il: 02/04/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Inizio col dire che temevamo che 4 giorni fossero pochi, ma in realta’ se si e’ ben organizzati si riesce a fare davvero un bel viaggetto in questo bellissimo Paese. Siamo partiti giovedi’ sera, arrivati con i pessimi orari dei voli Alitalia ad Amman alle 3,30 del mattino di venerdì e ripartiti alle 5,30 del mattino di martedì, dunque i 4 giorni sono stati proprio belli pieni!

Visto il poco tempo a disposizione abbiamo preferito affidarci ad una guida-autista, che e’ stata indicata anche da altri turisti su questo sito, Sabbah. Confermiamo assolutamente il parere positivo espresso dagli altri viaggiatori: ottimo, molto disponibile e ben organizzato, simpatico ma assolutamente non invadente (noi temevamo un po’ quest’aspetto viaggiando sempre per conto nostro ed essendo la prima volta che viaggiavamo con una guida).

Detto questo, se invece avete piu’ tempo a disposizione potete tranquillamente affittare una macchina e girare da soli, le strade sono in ottime condizioni, ampie, ben illuminate e con tutte le indicazioni principali anche in caratteri latini. Tra l’altro il paese ci e’ sembrato molto sicuro, i giordani molto gentili ed ospitali e (felice scoperta) molto meno invadenti di altri posti in cui siamo stati per esempio in Nord Africa. Se avete in mente le estenuanti, e per me insopportabili, trattative dei mercati di Marrakesh, o i fastidiosi sguardi verso noi donne… ben dimenticateli, in Giordania non abbiamo proprio trovato nulla di tutto cio’!.

In breve il nostro itinerario e’ stato:

Venerdi’, dopo 4 ore di sonno (essendo arrivati in aeroporto alle 3,30) al new Park Hotel di amman (brutto e squallido, unica nota poco positiva del viaggio), partiamo alla volta di Madaba, fermandoci passando davanti al teatro romano e alla moschea di Amman, giusto per respirare un attimo l’aria della capitale. Confermiamo comunque la generale opinione di una citta’ complessivamente brutta e senza attrattive rilevanti, si puo’ tranquillamente saltare! A Madaba invece abbiamo trovato molto piu’ interessanti i mosaici presenti nel Parco Archeologico rispetto a quelli molto piu’ famosi della Chiesa di S. Giorgio, che personalmente ho trovato un po’ deludenti. Dopo un delizioso pasto ristoratore nel bel patio del Haret Jdoudna Complex ripartiamo alla volta del Mar Morto, con sosta al Mount Nebo per una vista sull’aridissimo panorama biblico (e sia che siamo all’inizio della primavera!), carico di storia.

Il Mar Morto non si puo’ definire bello, e ha ben poco del mare (che in effetti non e’), ma vale la pena una sosta perche’ per quanto si sappia, e’ una sensazione increbile ritrovarsi a galleggiare sulla sua superficie, assolutamente impossibilitati ad una vera nuotata!

Abbiamo poi proseguito senza particolari soste fino al Wadi Rum, dove siamo arrivati piuttosto tardi (fattibile solo se si ha una guida, altrimenti con auto propria sarebbe necessaria una sosta in piu’). Al Wadi Rum abbiamo alloggiato al Rahajeb Desert Camp (si lascia la macchina a Diseh e ti vengono a prendere in fuoristrada). Molto carino e con una bellissima atmosfera, con tende da due con dentro un vero letto (gran lusso per noi abituati nei viaggi precedenti in deserti al “fai da te” con la nostra tendina) e bagni comuni puliti. Si tratta di uno dei pochi campi dentro il deserto, mentre la maggioranza e’ situata alle sue propaggini vicino a Diseh o Rum. Stremati dalla lunga giornata mangiamo e crolliamo nella tenda.

Sabato. Giornata dedicata all’esplorazione del bellissimo Wadi Rum, al mattino a dorso di dromedario, poi piccolo giro a piedi e dopo bella pennica all’ombra un bel giro in jeep a vedere le maggiori attrazioni, tra cui i 7 pillars, l’arco (su cui siamo saliti, non senza un po’ di timore…), un bel canyon, il posto dove dicono abbia alloggiato Lawrence d’Arabia, ed in generale ad ammirare questi splendidi panorami che profumano di liberta’. La sera al nostro campo cucinano lo zerb, un piatto tipico beduino in cui carne di pollo ed agnello, insieme a riso e verdure, vengono cotti sotto la sabbia…un’autentica delizia!

Domenica. Al mattino lasciamo il nostro campo e ci dirigiamo lungo la Desert Highway alla volta di Petra. Visitiamo prima Piccola Petra, che merita sicuramente una visita, e poi verso mezzogiorno entriamo a Petra dall’accesso nord. Un buon consiglio del nostro prezioso Sabbah, perche’ cosi’ dedichiamo il pomeriggio all’esplorazione della parte nord del sito, tra cui il celebre Monastero, splendido, raggiungibile con un sentiero di oltre 800 gradini (e con il caldo e il sole si sentono tutti!!!). Per chi non se la senta, e’ possibile comunque fare il cammino a dorso d’asino. Che dire di Petra che non sia gia’ stato detto da migliaia di viaggiatori… da sola merita il viaggio, e in alcuni punti lascia davvero senza fiato!

Qualche consiglio pratico: scarpe comode perche’ si macinano chilometri su chilometri anche su sentieri non comodissimi (e abbiamo incontrato gente con espadrillas o infradito… pazzi!!) cappellino, occhiali e crema da sole e tanta tanta acqua (questa comunque e’ venduta in abbondanza anche dai vari baracchini).

La sera tornati al nostro hotel (Amra Palace, ottimo e consigliato) ci concediamo un bagno turco defatigante, un toccasana dopo questa giornata!

Lunedi. Petra a volonta’! Oggi invece entriamo dalla porta sud, e quindi arriviamo al Tesoro dal siq, cosa che che con la luce della mattina che illumina la facciata del Tesoro lascia a bocca aperta! Anche oggi gambe in spalla e occhi spalancati ad esplorare questo sito meraviglioso.

Petra e’ molto piu’ estesa di quanto immaginassi, quindi assolutamente consiglio di dedicarci almeno un giorno e mezzo o due, pena correre come pazzi o non potersi godere appieno tutte le sue meraviglie. Piccola nota: preparatevi all’esorbitante costo del biglietto (50 jd per un giorno, 55 per due giorni, ovvero circa 70 euro!!!).

Gironzoliamo tutto il giorno scattando centinaia di foto e poi all’uscita ci concediamo un altro bagno turco con tanto di massaggio, niente di meglio dopo queste camminate! Dopo cena abbiamo la fortuna di poter partecipare al Petra by night, una camminata nel sito dal siq al Tesoro alla luce di migliaia di candele che donano davvero un tocco magico a questo posto gia’ di per se’ magico. Davanti al Tesoro poi c’e’ un piccolo spettacolo di musiche tradizionali beduine, a dire il vero niente di eccezionale ma che rafforza la magicita’ dell’atmosfera.

Il Petra by night si puo’ fare solo 3 giorni alla settimana, se capitate li’ in uno dei giorni vale la pena andarci, anche solo per assaporare la passeggiata nel siq con la luce particolare data dale candele. Comunque non stravolgerei il viaggio per poterci andare, l’atmosfera e’ bella ma la vera magia di Petra e’ di giorno quando si possono ammirare le mille sfumature delle sue rocce e i monumenti intagliati in esse.

Finito il Petra by night partiamo subito e, sonnechhiando intanto che il fido Sabbah ci riporta ad Amman, arriviamo in poco oltre 2 ore nel modernissimo aeroporto, da cui dopo qualche ora ripartiamo alla volta dell’Italia.

Un bellissimo viaggio davvero consigliato, e che permette di vedere tanti posti belli anche con pochi giorni a disposizione!

Buona Giordania a tutti!



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