Weekend lungo a edimburgo

La visita ad Edimburgo si e’ rivelata un successone, la consiglio caldamente a chiunque ami le capitali europee. Siamo partite in due, io ed un’amica. Abbiamo scelto novembre per via del mio compleanno e della bassa stagione. Il cambio con la sterlina era superfavorevole, solo 1,20 Euro! Occasione piu’ unica che rara. Edimburgo e’ la...
Scritto da: meisje
weekend lungo a edimburgo
Partenza il: 27/11/2008
Ritorno il: 30/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
La visita ad Edimburgo si e’ rivelata un successone, la consiglio caldamente a chiunque ami le capitali europee.

Siamo partite in due, io ed un’amica. Abbiamo scelto novembre per via del mio compleanno e della bassa stagione. Il cambio con la sterlina era superfavorevole, solo 1,20 Euro! Occasione piu’ unica che rara.

Edimburgo e’ la citta’ dei festival. Mese che vai, festival che trovi. Senza saperlo, ci siamo trovate nel bel mezzo del Christmas Festival e del weekend di Saint Andrews (patrono scozzese).

St. Andrews, 30 novembre, e’ stata per anni una data come un’altra. La Scozia ha deciso di rivalutare questa festa, per cui, per l’occasione, tutti i monumenti gestiti dalla Historic Scotland (corrispettivo del FAI) avevano ingresso gratuito sabato e domenica! La lista dei monumenti e’ disponibile sul sito.

Per l’alloggio abbiamo preferito un B&B, il che permette un tuffo nella cultura locale. Ringrazio il nostro ospite scozzese, Murdo, per le belle chiacchierate durante la colazione. A proposito di colazione, se non siete delicati di stomaco, buttatevi sulla Scottish Breakfast. Con fagioli, toast col burro, uova all’occhio, pancetta e salsicce fritte, vi permette di tirare avanti fino a pranzo, anche nelle fredde giornate invernali. Attenzione al the! E’ molto forte, vi conviene ripescare le bustine dalla teiera appena potete per evitare che diventi amaro. Se ve ne dimenticate, aggiungete del latte, diventera’ bevibile.

Il nostro B&B era situato nel West Coates, a 10 minuti d’autobus dal centro. Dando un’occhiata in giro, ci siamo rese conto che la strada e’ piena di B&Bs. Le villette in stile giorgiano sono perfette per farvi sentire a casa. Se scegliete un alloggio nei West Coates, fate attenzione al numero civico. I numeri dispari hanno il giardino sulla strada, il che permette una notte tranquilla, mentre i numeri pari hanno letteralmente le finestre sulla strada.

Il trasporto pubblico e’ ottimo. Diverse societa’ di trasporti si dividono la provincia.

Noi ci siamo sempre mosse con la Lothian, premiata come migliore societa’ di trasporti scozzese e britannica negli ultimi due anni. Non a caso! Tutte le fermate sono dotate di paravento con piantina, orari, informazioni e pannello elettronico con orari in tempo reale. Tutte le corse costano 1,20 sterline, indipendentemente dalla tratta. Vi consiglio la tessera giornaliera, a sole 2,50 sterline girate la citta’ e la provincia in lungo e largo.

La tessera “gratta e vinci” (si gratta via la data e la si mostra agli autisti) si puo’ ottenere chiedendo al personale del B&B, nei molti uffici Lothian del centro o dalle macchinette automatiche rosse vicino alle fermate. Lasciate perdere i tabaccai, non le hanno. Una volta arrivati in aeroporto, avete l’imbarazzo della scelta per arrivare in citta’. L’autobus urbano Lothian ci mette tre quarti d’ora ad arrivare in centro, ve lo sconsiglio. Prendete l’Airlink (3 sterline) o un taxi (12 sterline indicativamente) e arriverete in mezz’ora in centro.

Ma veniamo al nostro itinerario.

Giovedi’ 27 novembre Volo da Amsterdam con arrivo all’ora di pranzo.

Recupero bagagli in meno di venti minuti (l’aeroporto e’ grande quanto il Marconi di Bologna) e via verso la citta’.

Ci ha stupito l’aperta campagna appena usciti dall’aeroporto, seguita dai sobborghi poveri e, finalmente, dalla citta’. Il double decker bus permette di guardare ben oltre il muro di cinta dei giardini. Pian piano ci si abitua all’idea del traffico a sinistra. Dopo Dublino, sono rimasta piacevolmente colpita dalla pulizia e civilta’ del servizio pubblico. Ci sono sedili per disabili e anziani, che tutti lasciano liberi. Nessuna traccia delle baby gang al secondo piano, wow! Una volta trovato il B&B, siamo subito corse a fare conoscenza della citta’.

Abbiamo attraversato Princess Street Gardens, frementi di preparativi per il Christmas Festival, e ci siamo fatte la scarpinata verso la parte alta del Royal Mile. Le strade parallele piene di piccole boutique ci hanno spesso distratto (dilemma: perche’ i kilt scozzesi vanno dalle 20 alle 300 sterline? Dov’e’ la differenza?), ma siamo riuscite a raggiungere la meta. Abbiamo raggiunto l’inizio del Royal Mile per ammirare un tramonto dal Castello veramente mozzafiato (tramonto intorno alle 15).

Sul piu’ bello ha iniziato a diluviare (alla faccia delle light showers…) e siamo corse alla ricerca della famosa cioccolateria di cui avevo letto sulla guida. Una volta trovata (dalle parti dell’Ibis Hotel) ci siamo fatte fuori una chocolate soup a testa. Non una tazzina, ma una zuppa intera! Ovviamente ci siamo sparate la versione piu’ calorica, con brownies, marshmellows e panna. Il freddo e’ passato immediatamente.

Scendendo dal Royal Mile verso Princess Street abbiamo incontrato una folla appostata in ogni angolo che guardava in basso. Mentre scendevamo, e’ iniziata l’inaugurazione del Christmas Festival nei Princess Street Gardens, con uno spettacolo tipo Holidays on Ice sulla pista da ghiaccio. Non male! A causa del freddo non abbiamo resistito a lungo. Abbiamo dato un’occhiata alle casette di legno del mercato natalizio, ma visto che era tutto in tedesco, le abbiamo snobbate. Non abbiamo osato nemmeno la Ruota Panoramica, faceva veramente troppo freddo! Abbiamo fatto cena abbondante in un ristorante cinese buonissimo dalle parti di Rose Street e poi siamo corse alla Playhouse, dove avevamo da tempo prenotato due biglietti per il Musical di Mary Poppins. Bellissimo! Peccato per le canzoni in inglese, le conosco solo in italiano! Venerdi’ 28 novembre Ci siamo svegliate con un cielo blu e limpido che faceva invidia alla Grecia. Abbiamo mandato all’aria i nostri programmi e ci siamo arrampicate su Holyrood Park, la bellissima collina in piena citta’. Ci sono diversi sentieri, noi abbiamo tentato la sfida per la vetta. Ci ha fermato il fango, c’erano dei punti talmente ripidi che bisognava camminare mani e piedi, e non eravamo attrezzate. Abbiamo fatto delle foto panoramiche mozzafiato e abbiamo preso un altro sentiero che ci ha permesso di fare il giro dell’intera collina e, tutte soddisfatte, siamo andate a berci un the’ caldo e a mangiare qualcosa al Museo della scienza e della tecnica ai piedi della collina. Il museo e’ ottimo se viaggiate con bambini, noi abbiamo evitato.

Abbiamo dato un’occhiata veloce a Parliament House (non ci e’ sembrata la pena visitarlo) e ci siamo avventurate a Holyrood House e annessa Queen’s Gallery, con mostra a tema su The Art of Italy (The Baroque), in cui abbiamo ritrovato, tra i tanti, Caravaggio e Guido Reni. Una ventata di regalita’ ha seguito le nostre avventure fangose! Una volta uscite, non abbiamo potuto resistere alla tentazione di fare un’altra scarpinata, e siamo salite in cima alla vicina Calton Hill (questa volta senza fango). Sole e il cielo limpido hanno permesso nuovamente foto stupende dal Partenone incompiuto. Col calar del sole il freddo gelido si e’ fatto sentire e ne abbiamo approfittato per visitare i negozi di Princess Street. Ogni porta nasconde un grande magazzino, ce n’e’ per passare tutto il weekend, se volete. Ovunque c’erano saldi pre-natalizi, ne abbiamo approfittato. Siamo tornate al B&B prima di cena per cambiarci dagli abiti infangati e depositare gli acquisti e siamo subito tornate in citta’ per uno dei Ghost Tours.

Dopo aver letto diversi opuscoli, avevamo scelto Mary King’s Close per la sua storicita’. Il tour (in inglese) dei sotterranei medioevali del Royal Mile e’ stato un po’ deludente. Bellissime le stradine intatte, poco verosimili i racconti e mediocri gli attori (uno di loro si e’ messo a flirtare con me, non me l’aspettavo da un uomo medioevale!). Ci siamo comunque fatte una cultura sulla grande peste e sulla caccia alle streghe in citta’.

Alla fine del Ghost Tour siamo tornate in Rose Street e siamo andate da Pizza Hut per cena. Ottimo servizio come al solito, ma non aspettatevi la pizza napoletana, meglio le lasagne. Dopo cena siamo crollate. Ne avevate dubbi? Sabato 29 novembre Il sole del giorno precedente e’ svanito nella nebbia. In programma c’era la visita alla Cappella di Rosslyn, diventata celebre grazie al Codice da Vinci. Ci e’ stato consigliato di andare presto per evitare le folle.

Grazie ai Lothian Bus abbiamo raggiunto il villaggio di Rosslyn in mezz’ora. L’autista ci ha gentilmente fatto scendere alla fermata giusta (non l’avremmo mai azzeccata).

La visita alla Cappella e’ stata una sorpresa: molte parti del libro di Dan Brown e del film hollywoodiano sono in realta’ inventate (non c’e’ traccia di stelle di David, per dirne una). La delusione e’ stata ampiamente compensata dall’ottima visita guidata (in inglese). La guida ci ha fatto apprezzare i numerosi dettagli decorativi ed il loro significato, ci ha raccontato la storia travagliata della Cappella e non ha mancato di citare le innumerevoli ricerche del Santo Graal. Ci ha lasciato con un indizio sull’ipotetico luogo in cui trovarlo (non ve lo dico!) suscitando cosi’ l’entusiasmo di molti. Ricordate che la chiesa non e’ riscaldata e che, a meno 2 gradi, fa veramente freddo: copritevi! Non dimenticate di salire a guardare il tetto, ne vale veramente la pena. L’annesso visitors centre e’ veramente piccolo per accogliere le grandi folle. Per fortuna siamo arrivate presto! Nel pomeriggio avevamo un appuntamento a Edimburgo con una mia amica scozzese. Ci ha portato da Ryan’s, ottimo pub in voga tra gli scozzesi, dove abbiamo anche pranzato. Abbiamo trascorso quattro ore senza nemmeno accorgercene, e abbiamo avuto alcune dritte: – I veri grandi magazzini scozzesi sono Frasers, non Marks & Spencers. Ce ne eravamo accorte dai prezzi… – I locali migliori per mangiare sono in Rose Street. – I locali migliori per uscire sono in George Street, famoso tra gli scozzesi e’ Le Monde.

– Pare che Edimburgo vanti la piu’ grande comunita’ gay britannica, con molti pub a tema dalle parti della Playhouse. Sara’ per questo che e’ cosi’ tollerante? Una volta lasciata la mia amica, abbiamo intrapreso la missione kilt. Non avendo ancora risolto il dilemma sulla differenza di prezzo, siamo entrate in un negozio economico. Il titolare, un ragazzo indiano con tanto di turbante dall’accento perfettamente scozzese, ci ha raccontato la sua storia di immigrato e ha mandato il commesso (scozzese) in magazzino per noi. Siamo rimaste molto soddisfatte dell’accoglienza indiana! Per cena abbiamo provato un pub “tipicamente scozzese” in Rose Street. La cena peggiore del weekend. Igiene inesistente, correnti fredde e cibo palesemente scongelato per l’occasione. Dopo cena siamo andate alla ricerca di un supermercato e ne abbiamo trovato uno aperto fino alle 22 dalle parti di Ryan’s. Abbiamo fatto incetta di schifezze locali (patatine al formaggio, barrette di cioccolato giganti) e siamo tornate al B&B a fare la nostra seconda, meritata cena.

Domenica 30 novembre Abbiamo dormito fino a tardi e abbiamo lasciato a malincuore la nostra camera. Murdo e’ stato molto gentile e ci ha permesso di lasciare i bagagli in custodia fino al momento di ripartire.

Complice la seconda giornata di sole col cielo limpido e blu, abbiamo iniziato dal Castello. Grazie a St. Andrews e all’ingresso gratuito, c’era una fila di scozzesi all’entrata. Il Castello conserva molto degli esterni, la cittadella fortificata e’ praticamente intatta, ma delude negli interni: sale spoglie si alternano a mostre per lo piu’ legate alle guerre mondiali e all’esercito, non molto in linea con il medioevo. Il palazzo principale e’ stato convertito in un sacrario in onore dei caduti nelle guerre.

Attenzione alle guide (in inglese): a uomini entusiasti di mezza eta’ si alternano giovani trentenni monotoni, che elencano battaglie a memoria come nell’ora di storia.

Una volta lasciato il Castello ci siamo recate alla National Gallery of Scotland. Il biglietto e’ sempre gratuito, St Andrews o no, incredibile se si pensa a quante opere d’arte contiene. Abbiamo ritrovato opere minori di Tiziano, Raffaello, Botticelli, Dali’, El Greco, Canova, Rembrandt, Rubens, Van Dyck, Vermeer, Van Gogh, Monet, Velazquez, Tiepolo, Degas, Cezanne, Gauguin, piu’ innumerevoli altri a me sconosciuti. Persino la mia amica, che non apprezza l’arte, ci ha messo tre ore a visitare il tutto! Consiglio a chi puo’ di tornarci a piu’ riprese, tanto e’ gratis.

Una volta terminata la visita si e’ avvicinata tristemente l’ora della partenza. Per chi cerca francobolli: l’ufficio turistico e’ l’unico posto in cui trovarli di domenica. L’ufficio e’ nascosto, lo trovate alla fine di Princess Street, di fronte al Mc Donalds.

Abbiamo fatto un salto in un grande magazzino qualunque per un panino al calduccio e ci siamo dirette all’aeroporto. Abbiamo trovato un buon pub per una cena a base di hamburger, salad & chips che ha superato di molto le nostre aspettative. Volo perfettamente in orario su Amsterdam.

Edimburgo, torneremo!!



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