Weekend low cost a Venezia con i bambini

Alla scoperta della città... con bambini al seguito
Scritto da: Monica Murgia
weekend low cost a venezia con i bambini
Partenza il: 11/05/2012
Ritorno il: 13/05/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: Fino a €250 €
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Erano mesi che i bambini insistevano per andare a Venezia. Detto, fatto! L’occasione capita in marzo quando la Ryanair mette in offerta il volo per Treviso da Cagliari: 45 euro andata e ritorno per quattro, partenza venerdì 11 maggio alle 6,50 e ritorno domenica 13 alle 8,30.

Dove alloggiare low cost a Venezia

Subito decidiamo di cercare una sistemazione per la notte e, visti i prezzi della città, decidiamo di pernottare una notte al camping Rialto, circa 7 km da Venezia sulla strada che va verso l’aeroporto di Venezia. Affittiamo uno chalet per 4 per 65 euro, con bagno in camera e lenzuola fornite. Gli asciugamani li portiamo da casa, sono in microfibra e occupano pochissimo spazio negli zaini che abbiamo deciso di portare come bagaglio a mano, che poi sono gli stessi che usiamo normalmente per fare trekking e che, dato il soggiorno brevissimo, sono più che sufficienti. Per la seconda notte decidiamo di pernottare direttamente al Venezia Treviso aeroporto b&b, davanti all’aeroporto di Treviso, 85 euro la quadrupla con bagno in comune, pulita e comoda. Unico inconveniente il traffico incessante e la mancanza di insonorizzazione della stanza.

Giorno 1 – A piedi per Venezia

Il giorno della partenza i bambini alle 4,30 del mattino sono cavallette, l’entusiasmo è alle stelle. Sull’aereo compriamo i biglietti andata e ritorno del bus che dall’aeroporto di Treviso in circa 45 minuti ci porterà a Venezia, 13 euro a testa. Siamo fortunati e il tempo è meraviglioso, si scende al capolinea in piazzale Roma.

Decidiamo di attraversare il ponte di Calatrava e di visitare la città a piedi. Passiamo di fronte alla stazione dei treni e ci ritroviamo davanti alla chiesa di Santa Maria degli Scalzi, che decidiamo di visitare e all’interno della quale ammiriamo alcuni dipinti del Tiepolo e la statua raffigurante l’estasi di Santa Teresa. Proseguiamo e ci inoltriamo in Terà Lista di Spagna, dove riusciamo a localizzare sia il brek che il Mc Donald, nei quali avevamo intenzione di mangiare.

La visita successiva è l’interno della chiesa di San Geremia, nella quale sono custodite le spoglie di Santa Lucia. Ci inoltriamo nelle calli della città, seguendo le indicazioni per San Marco e per il ponte di rialto, non sempre facili da trovare, tanto che ogni tanto ci infiliamo in vicoli ciechi. La città affascina i bambini che non si capacitano della mancanza delle auto. Proseguiamo alla ricerca di un market, ce ne sono diversi lungo strada, per comprare un po’ d’acqua in attesa di trovare lungo la via molte fontanelle di acqua fresca e potabile presenti nella città. Proseguendo la visita arriviamo prima al campo dei Santi Apostoli e visitiamo la chiesa omonima e poi proseguendo ancora visitiamo quella di San Giovanni Crisostomo.

La tappa successiva è San Giacomo di Rialto, con il suo orologio noto per la mancanza cronica di precisione e subito dopo il ponte di Rialto, con il suo mercatino e i negozi che alla fine risulteranno essere meno cari di altri. Arriviamo in piazza San Marco e, a dispetto di quanto avevamo letto, la fila per entrare nella basilica risulta essere di soli dieci minuti. Al momento dell’ingresso veniamo informati del fatto che gli zaini avrebbero dovuti essere depositati gratuitamente in calle san basso. Fortunatamente al deposito ci forniscono di Tagliandino grazie al quale non rifacciamo la fila. L’interno di San Marco è un sogno, anche se la luce naturale rovina un po’ l’effetto dei mosaici dorati. Mi era capitato durante una precedente visita di vederla durante una funzione, decisamente più suggestiva.

Decidiamo poi di vedere bene la piazza e di fotografarne i punti principali, ammirando dall’esterno anche il meraviglioso palazzo Ducale. Proseguiamo poi verso il ponte dei sospiri e infine, vista l’ora tarda, decidiamo di tornare indietro per recarci al Mc Donald in Terà Lista di Spagna, e nel farlo decidiamo di utilizzare il servizio di attraversamento dei canali in gondola, al molo Santa Sofia. Con 50 centesimi a testa facciamo contenti i bambini che desideravano salire su una gondola.

Dopo mangiato riprendiamo la visita e scopriamo quanto sia difficile trovare un bagno pubblico a Venezia. Capitiamo davanti alla biblioteca dell’università ca’ Foscari e, compilando un modulo in qualità di avventori, ci viene permesso di entrare e usufruire del bagno sito al suo interno. Ci dirigiamo verso la chiesa di santa Maria dei Frari, e nel cercarla capitiamo nel museo della Musica all’interno della chiesa di San Maurizio, e ci attardiamo ad ammirare la collezione di strumenti. La chiesa di Santa Maria dei Frari è forse una delle più belle che abbiamo visitato e vale i tre euro che ci chiedono per entrare. All’interno tra le altre cose sono presenti dipinti di Tiziano.

Decidiamo poi di riposarci in un campo, dove notiamo una moltitudine di bambini che giocano tra loro ai giochi di un tempo, senza far ricorso a videogiochi. Dopo esserci riposati andiamo verso l’Accademia, poi campo Santo Stefano e da qui di nuovo verso piazza San Marco per una visita serale, visitando nel tragitto la chiesa di San Moisè. Passeggiando andiamo alla ricerca del teatro de la Fenice e di palazzo Contarini, un po’ nascosto ma da vedere assolutamente grazie alla sua meravigliosa scala. I bambini danno segni di stanchezza, pertanto decidiamo di tornare verso il brek in Terà Lista di Spagna e, come in precedenza, la ricerca di un bagno pubblico si rivela infruttuosa. Scopriremo poi che comunque che i pochi che ci sono oltre a non essere facilmente rintracciabili chiudono alle 19,00. Usufruiamo della gentilezza del gestore di un bar che ci permette di utilizzare il bagno senza pretendere una consumazione.

Utilizziamo di nuovo il servizio di attraversamento del Canal Grande con la gondola, stavolta a San Tomà, e dopo poco arriviamo a destinazione. Il locale è piccolo e il personale molto gentile. Due menù bambini comprendenti secondo contorno e bibita, e due menù secondo e contorno di verdure fresche per gli adulti, con acqua che viene servita in brocca gratuitamente, ci viene a costare circa 22 euro. Dopo cena ci dirigiamo verso piazzale Roma, prendiamo il bus 5 e dopo nemmeno 10 minuti arriviamo alla fermata davanti al camping. Fatto il checkin prendiamo possesso dello chalet, e finalmente andiamo a dormire.

Giorno 2 – Murano, Burano e Torcello

La mattina, dopo aver fatto colazione nel campeggio, ottima, abbondante e non cara, torniamo a Venezia con il bus 19. Dopo la faticaccia del giorno prima decidiamo di prendere il biglietto che 12 ore per i traghetti (18 euro a testa dai 6 anni in su) e iniziamo con un bel giro sul canal grande fino a piazza San Marco (il traghetto 2 fa meno fermate del traghetto 1). I bambini si divertono moltissimo, in effetti la cosa è divertente e molto riposante e ci permette di ammirare le facciate che si affacciano sul canale.

Tornati alla stazione cambiamo traghetto, prendiamo il 4, e ci dirigiamo verso la Giudecca per fare una passeggiata e ammirare la chiesa palladiana del redentore al cui interno, previo pagamento ticket di 3 euro, è possibile ammirare opere di artisti vari, tra cui il Tintoretto. Poi riprendiamo il traghetto e ci dirigiamo verso l’isola di San Giorgio per visitare l’omonima chiesa, sempre palladiana e con all’interno opere del Tintoretto, stavolta gratuitamente. Dal nostro punto di vista questa chiesa è più bella della precedente. Dalle due isole abbiamo avuto modo di ammirare lo splendido panorama di Venezia con al centro piazza San Marco. Notevole! Si sta facendo tardi e ci dirigiamo di nuovo da brek per il pranzo.

Dopo pranzo è prevista la visita di Murano, Burano e Torcello. Da Fondamenta nuove prendiamo il traghetto n^ 12 che dopo aver fatto tappa al cimitero ci porta a Murano. Scendiamo al faro e ci dirigiamo verso la meravigliosa Basilica di Santa Maria e Donato che decidiamo di visitare. Per questione di tempo evitiamo di visitare il museo del vetro e aspettiamo il traghetto n^ 9 che ci porta a Burano dove prendiamo il n^ 5 per andare a Torcello.

A Torcello ci dirigiamo verso la basilica di Santa Maria Assunta che fa parte di un complesso comprendente anche la chiesa di Santa Fosca. Dopo una passeggiata di circa un km e mezzo arriviamo a destinazione. Il colpo d’occhio è eccezionale. decIdiamo di tralasciare per il momento l’esterno, e di visitare la basilica dall’interno, previo pagamento del ticket: 5 euro. È, dopo San Marco e Santa Martia dei Frari, la chiesa più bella che abbiamo visitato a Venezia.

Finita la visita una puntatina all’esterno per fare le foto di rito seduti sul trono di Attila e poi di corsa di nuovo verso il traghetto che ci riporta verso Burano. Decidiamo di fare una passeggiata all’interno dell’isola per ammirarne i colori accesi delle case, una meraviglia, e per fare qualche acquisto. Da lontano ammiriamo anche il campanile storto della chiesa di San Martino. Decidiamo di rientrare. Purtroppo i traghetti sono più lenti del previsto e questo fa si che arriviamo a piazzale Roma dopo le 19, quando l’autobus per andare verso l’aeroporto di Treviso è già partito.

Gara di musi lunghi, stanchezza, fortunatamente all’ufficio informazioni ci viene indicato un altro autobus che fa un giro più lungo, con cambio a Preganziol, che ci porta alla stazione dei treni di Treviso e da qui con l’autobus 9 arriviamo all’aeroporto, con due ore di ritardo rispetto all’orario previsto e circa ulteriori 16 euro pagati. Poco male, passeggiare a Burano è valsa la pena, e tornando indietro probabilmente lo rifarei. Il b&b è proprio lì davanti. Una gentile signora ci accompagna in stanza dove poggiamo i bagagli e andiamo a cenare da Mc Donald, a circa tre km dall’aeroporto. Dopo cena ritorno in stanza e subito a letto. L’indomani mattina la pioggia la fa da padrona, ma non importa: il viaggio è finito, purtroppo. Si torna a casa.



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