Weekend in Val di Non
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1° giorno
Siamo partiti da Cerro Maggiore (MI) il paese in cui vivo intorno alle 8 e siamo arrivati a destinazione alle 11 circa: abbiamo lasciato i bagagli nella struttura scelta e la proprietaria ci ha dato le prime dritte sui luoghi da visitare e le escursioni meritevoli da provare segnalandocele su una carta della regione. Io prima della partenza mi ero fatto già un’idea navigando sul sito ufficiale della Val di Non (www.visitvaldinon.it) che è molto ben strutturato.
Come prima escursione, approfittando della splendida giornata, abbiamo raggiunto il lago Tovel, il più grande lago naturale del Trentino: si lascia l’auto nel parcheggio sulla strada, si imbocca un breve sentiero che ti porta sulle sponde e da qui incomincia un’altra passeggiata pianeggiante adatta a tutti che compie tutto il perimetro e raggiunge anche una splendida cascata che si tuffa nel lago. Lungo il percorso ci sono anche dei rifugi dove è possibile mangiare: noi ci siamo fermati nell’unico aperto in questo periodo e abbiamo gustato 2 panini speck e formaggio e 2 pezzi di torta Sacher!
Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto i laghetti di Coredo e Tavon: questa volta si tratta di piccoli laghi artificiali dove è possibile anche in questo caso fare una tranquilla passeggiata nel bosco: da qui parte il “Viale dei Sogni” che in 20 min. circa porta in centro al paese di Coredo.
La serata l’abbiamo trascorsa a Romallo dove si festeggiava la festa del paese e le varie associazioni del posto hanno allestito degli stand gastronomici agli angoli della piazza in cui si potevano gustare piatti tipici e non: noi abbiamo optato per il piatto misto di salumi e formaggi accompagnati dal “Tortel de Patate” (tipiche frittelle locali) e per lo “Strauben” (frittella dolce servita con Nutella o Marmellata di Frutti di Bosco).
2° giorno
Ci siamo recati a Fondo per affrontare il Canyon del Rio Sass: è un’escursione di circa 2 ore molto suggestiva con prenotazione obbligatoria che al costo di € 8 comprensiva di guida per tutta la durata del percorso, caschetti di protezione e mantellina ti permette di camminare dentro il percorso che il fiume ha scavato nelle rocce. Terminata questa gita abbiamo preso il sentiero che dal centro visitatori del canyon porta al Lago Smeraldo: è sempre un percorso all’interno di un bosco adatto a tutti di circa 30 min., lungo il quale ci sono numerosi punti pic-nic dove sostare per il pranzo… ne abbiamo usufruito per gustarci i nostri panini acquistati nella panetteria in piazza.
Terminato il giro del paese, perdete qualche minuto ad osservare l’orologio ad acqua installato in piazza, con l’auto abbiamo raggiunto il Passo della Mendola e il Monte Penegal: dalla terrazza in cima si gode un incredibile panorama della vallata sottostante e delle catene montuose ancora innevate di fronte. Scesi al passo ci siamo fermati allo spiazzo della funicolare che sale da Caldaro e con un po’ di fortuna abbiamo assistito alla partenza dell’ultima corsa! Per chi vuole si può inoltre fare un giro per i negozietti di artigianato locale…
La sera abbiamo cenato al Ristorante Centrale di Flavon raggiungibile a piedi dal nostro B&B (le recensioni su internet erano buone e in più avevamo uno sconto del 10% fornitoci dalla nostra struttura): con 36 € abbiamo preso due primi, un secondo, un dolce + acqua e birra media… non male, visto che tutto era anche ottimo! Dopo cena abbiamo fatto un giro veloce per Cles e poi tutti a nanna!
ultimo giorno
Caricati i bagagli e dopo una sosta al caseificio sociale di Tuenno per gli acquisti di rito, ci siamo recati a Sanzeno dove di fronte al Museo Retico parte il sentiero per raggiungere il Santuario di San Romedio, un caratteristico edificio costruito su una roccia a picco e costituito da sette piccole cappelle/chiesette disposte una sopra l’altra. Il santuario si raggiunge in circa un’ora di camminata e il percorso è molto caratteristico poiché è costruito in un antico acquedotto e alcune parti sono scavate nella roccia. All’esterno, da circa 4 anni, non ci sono più gli orsi in un recinto ma più tardi avremo modo di ammirarli…
Stufi di mangiare panini cerchiamo un ristorante sulla nostra guida e lo troviamo a Smarano: si chiama Ostaria del Filò e ha una sala interna molto bella ideale per cenette romantiche. Noi purtroppo ci dobbiamo accontentare, se così si può dire vista la bontà, di un piatto misto di salumi e formaggi dop accompagnati da una focaccia al rosmarino tiepida (purtroppo la cucina era già chiusa essendo arrivati alle 14) e per dessert uno strudel e una bavarese alla mandorla: il tutto ci è costato, con una bottiglia d’acqua, 28 €.
Da qui ripartiamo per visitare Castel Thun, ma arriviamo troppo tardi: il castello chiuderà alle 17 e per la visita sono consigliate almeno 3 ore così facciamo un paio di foto dall’esterno e ci rechiamo a Mollaro dove si trova lo spaccio della Melinda e qui facciamo man bassa di mele.
Per tornare a casa consultiamo la cartina e decidiamo di passare da Molveno e il suo lago, ma attraversando il paese di Spormaggiore vediamo il cartello di un parco faunistico nel quale si possono ammirare gli orsi bruni e i lupi: sono le 17 e il parco chiuderà alle 18:30, costo dell’entrata € 6…ma sì, entriamo! Siamo fortunati e vediamo tutti e tre gli orsi da vicino e li fotografiamo mentre mangiano le carote, fanno il bagnetto e si grattano sulle rocce poi ci spostiamo verso il recinto dei lupi e anche qui li fotografiamo mentre ci osservano incuriositi da dietro le vetrate. Finiamo il giro passando per il recinto degli animali della fattoria dove si possono osservare galline, conigli, pony, pavoni ed anche un gruppetto scatenato di caprette.
Incomincia a piovere così riprendiamo la macchina e proseguiamo verso Molveno: arrivati la pioggia è molto fitta così scendiamo solo per fare delle foto sul lungo lago e proseguiamo per la strada statale che ci permette di arrivare a Riva del Garda per l’ora di cena. Prenotiamo la cena in un ristorante che la nostra guida indicava ma che non mi sento di consigliare. Anche qui facciamo un giro veloce per il centro storico pedonale e una volta risaliti in auto imbocchiamo l’autostrada che ci riporta a casa stanchi ma molto rilassati, felici e contenti.
Roby & Roxy