Weekend in Umbria
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Hotel pax.(booking) 150.00 per due notti con colazione e possibilità di parcheggio privato a pagamento. albergo centrale, in un vicolo molto silenzioso, camere pulite, colazione all’italiana con un po’ di salato, proprietari cortesi e disponibili.
Tragitto: Piacenza-cesena nord e poi s.s. Orte-Roma
La s.s. è bella. molto verde, panoramica, ma in pessime condizioni. manto stradale pieno di buche e avvallamenti. traffico quasi in esistente.
Prima tappa: Santa Maria degli angeli
Prima di entrare controllo sicurezza sul piazzale, la basilica non è affrescata, il percorso obbligato emozionante. Canti e preghiere di sottofondo accompagnano il visitatore. La sosta alla Porziuncola veramente toccante. Pochi pellegrini e poche bancarella di contorno sul piazzale. qualche fraticello.
Assisi
Entrare in città non è semplicissimo. Una camuffata ztl induce alla prudenza. Vicoli, viuzze qualche senso obbligato e poi a destinazione.
Pomeriggio: Si inizia dopo un veloce panino a uno dei tanti punti vendita nella commerciale via Portica alla visita della basilica di santa Chiara. dalla balconata della chiesa si può ammirare la valle sottostante. il panorama è bello, la valle ampia.
Si entra in basilica, alle ore 14, i frati osservano una pausa pranzo, che non è affrescata, e con un percorso obbligato si può sostare dinnanzi al crocefisso di san Damiano, alle vesti della santa e a qualche resoconto dell’epoca. I pellegrini sono pochi.
Via panoramica
Questa strada, più lunga di quella commerciale ci porta alla basilica superiore. il tragitto è più lungo, ma ne vale la pena. i turisti sono pochissimi. Si può ammirare la vera Assisi, con le abitazioni in sasso, tutte ristrutturate, gli erti vicoli che mettono in comunicazione una via all’altra. Balconi fioriti ci accompagnano. si arriva alla basilica dal retro. controlli sicurezza abbastanza serrati.
La visita inizia dalla basilica inferiore, sempre accompagnati da soffusi canti e preghiere. raccoglimento e silenzio fanno parte del percorso.
Basilica superiore con gli affreschi di Giotto e giotteschi, con la volta del Cimabue. Bellissima. Secondo noi Michelangelo deve aver sostato in basilica prima di intraprendere il lavoro della cappella sistina, notiamo diverse assonanze nei dipinti. Gli affreschi dopo il terremoto sono stati restaurant e ben conservati, anche se purtroppo hanno parti mancanti. Qualche fraticello sul piazzale.
Si ritorna in centro dalla via commerciale dove i negozi di souvenir sono uno accanto all’altro. Molta paccottiglia ad eccezione di una bottega artigianale che propone riproduzioni del periodo molto ben fatte. siamo tentati. Vedremo domani se è il caso di ritornare.
Cena al ristorante medioevo. Un vero ristorante per assaggiare strangozzi al tartufo nero di norcia. gli strangozzi buoni, il tartufo ci delude un po’, meno profumato di quello delle nostre valli, che non è bianco, ma beige. servizio impeccabile, ottimi il tris di dolci al cucchiaio, giusto il prezzo.
Sabato
Duomo di san Rufino. Ci si arriva per un’erta, ma corta, via passando da piazza del municipio. Visita veloce.
Ritorniamo, questa volta per via portica di nuovo alla basilica superiore. Questa volta facciamo una visita più raccolta, ascoltiamo la messa e poi rientriamo in centro. I turisti sono un tantino aumentati, ma di poco. No flussi importanti.
Entriamo in bottega per il crocefisso di san damiamo, ottimo acquisto. La bottega Tifernate esegue riproduzioni di opere importanti con una tecnica brevettata. siamo soddisfatti. no paccottiglia cinese.
Sosta in piazza del municipio per una visita veloce al tempio di minerva e un riposino. le nostre gambe lamentano pausa. assisi è tutta un ciottolato di saliscendi.
Piazza del municipio troppo gremita di auto.
Cena al ristorante menestrello. Meno lusso, meno caro, meno qualità.
Una carbonara un po’ troppo ricca di pancetta o guanciale.
Domenica
Allunghiamo di poco il rientro e ci spingiamo a Spello. Abbiamo un desiderio da esaudire. Siamo in corrispondenza trentennale o più con le clarisse del convento di vallegloria. vogliamo vedere dove si trova.
Spello è arroccato su una rupe. Il centro, tipico della zona, è raggiungibile tramite un ascensore. Il convento poco fuori dal centro storico. E’ proprio come le suore lo hanno da sempre descritto nelle loro lettere. Casualmente una novizia apre la porta della chiesa, due parole,una preghiera.
Chiesa santa maria maggiore Dove nella cappella Baglioni gli affreschi del Pinturicchio. veramente belli, molto ben conservati, forse restaurata di recente, fanno bella mostra.
Siamo pronti per il rientro sempre dalla tanto poco scorrevole s.s.della val tiberina.
Due notti vanno bene. Il centro avrebbe bisogno di un’area pedonale.