Weekend in Puglia tra la splendida Lucera e i Monti Dauni
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GIORNO 1
Partenza all’alba ed arrivo a Lucera alle ore 10 circa. Abbiamo approfittato per fare subito un giro nel grande centro storico. Tappe obbligate Piazza Duomo con la bellissima Cattedrale gotica e la vicina Chiesa di San Francesco. Tutto intorno un piacevole groviglio di stradine e piazzette ricche di bar e negozi. Un consiglio (soprattutto per le signore): dotarsi di scarpe comode… quasi tutto il centro è pavimentato con grosse pietre nere a volte un po’ sconnesse.
Seguendo le indicazioni che portano al castello, passiamo accanto alla grande area verde dei giardini pubblici, davvero ben tenuta, dove si alternano il passo lento di simpatici vecchietti a quello veloce e ‘sgargiante’ dei runner. Attraverso un viale alberato arriviamo alla fortezza: una cinta muraria lunghissima (ci vuole più di mezzora solo per passeggiarci intorno) con due belle torri, i resti di una fortificazione dell’imperatore Federico II e reperti di un’acropoli romana che sorgeva nello stesso sito. Posta sul punto più alto di Lucera, la fortezza offre una vista mozzafiato sulle colline dei Monti Dauni e su gran parte del Tavoliere settentrionale.
Dopo 4 ore consecutive di cammino tra gli affascinanti scorci della città, ci facciamo bastare due panini preparati precauzionalmente e raggiungiamo Le Nicchie Guest House, struttura scoperta su Booking ma contattata poi direttamente. Scelta azzeccatissima: € 170 per due notti in una meravigliosa camera matrimoniale con letto a baldacchino e terrazzo privato all’interno di una villa appena fuori il centro abitato dove convivono senza contraddizioni tecnologia, design e tradizione in un particolarissimo stile rustico. Ci accoglie il giovane proprietario, gentilissimo e prodigo di consigli su come e cosa visitare, sui ristoranti e sui locali. La camera affaccia sugli uliveti e sulla tranquillità della campagna: stupendo!
Dopo un meritato e profondo riposino torniamo nel centro storico. Cena in una colorata osteria (non ricordo il nome ma si trova sulla stessa strada del municipio) con squisiti antipasti e salumi, due primi, una buonissima pizza ‘verace’ e una bottiglia dell’ottimo Cacc’e Mmitte, il vino doc di Lucera: tot. € 48. Facciamo due passi per smaltire, raggiungendo Piazza Duomo con i suoi caffè e localini per un selfie by night.
GIORNO 2
Colazione abbondante in una luminosa saletta decorata con originalità e buongusto, quindi partenza con direzione Pietramontecorvino, piccolo borgo a 20 minuti da Lucera. Sosta doverosa al complesso monumentale del rione Terravecchia. Una riuscitissima opera di restauro ha reso giustizia al cuore del centro storico di Pietramontecorvino che, avvitandosi su sé stesso, presenta un museo archeologico, l’antica Chiesa Madre, il Palazzo Ducale con le suggestive ambientazioni medievali (e che adesso ospita una scuola professionale di cucina) e la svettante torre normanna, dalla quale si gode un panorama immenso e ci si trova a tu per tu con le vicine pale eoliche che hanno modificato la morfologia di tutta questa zona di Puglia.
Foto di rito, caffè e, dopo 40 minuti di curve e saliscendi, siamo ad Alberona. Qui la natura è di casa: un fitto bosco circonda questo paesino che è famoso per i ‘pisciarelli’, fontane dal getto debole da cui la gente attinge acqua fresca di fonte. Saliamo lungo il muraglione, un belvedere panoramico che culmina in piazza Civetta, la piazza principale dominata dalla chiesa di San Rocco. Da qui ci buttiamo in una ripida discesa, attirati da un profumo irresistibile. Arriviamo davanti ad un piccolo forno: focaccia e birra sugli scalini di una vecchia casa in pietra e una busta di scaldatelli (taralli tipici) da portare via. L’aria è fresca ma si sta bene. Andiamo a zonzo per il borgo ancora per un’oretta.
Recuperata la macchina rientriamo a Lucera. Pomeriggio di relax in camera. Per cena optiamo per Il Cortiletto, molto gettonato su tripadvisor e consigliato anche dal proprietario della guesthouse. Il ristorante è piccolo e ben curato; si trova in un vicolo alle spalle della cattedrale. Mangiato benissimo con sapori semplici ma valorizzati alla grande. Ogni piatto viene introdotto dal cuoco che traccia con orgoglio l’origine locale di ogni prodotto utilizzato. € 85 con immancabile bottiglia di vino Cacc’e Mmitte inclusa.
GIORNO 3
Salutiamo la nostra bella camera e partiamo per questa ultima giornata del nostro breve tour sui Monti Dauni. Prima di lasciare Lucera, facciamo una toccata e fuga all’Anfiteatro Romano. Belli i portali di ingresso ma tutto intorno è solo vegetazione alta e non curata. In un quarto d’ora siamo a Troia. La cittadina è nota per la cattedrale romanica, un gioiello in pietra bianca con splendidi portali in bronzo ed un singolare rosone a undici colonne che ne impreziosisce la facciata. Prima di andare, ci fermiamo sulla destra della chiesa in una piccola pasticceria per un caffè dove ci lasciamo ingolosire da piccoli dolci colorati presenti sul banco. Si chiamano ‘passionata’, sono fatti con ricotta e pasta di mandorle e la titolare ci dice che hanno fatto vincere alla sua pasticceria tanti premi: davvero una delizia!
Fatto il pieno di zuccheri raggiungiamo Bovino, la nostra meta finale. Iniziamo la nostra visita dal castello ducale davvero ben tenuto e che ospita un b&b gestito da giovani del paese. Attraverso un arco si giunge nella piazza centrale dove si trova la cattedrale, anche questa come quella di Troia in stile romanico, ma con atmosfere e motivi completamente diversi. Con un po’ di difficoltà raggiungiamo La Cantina, locale designato per il nostro ultimo pasto pugliese. Il posto è piccolissimo, ma per questo intimo e caratteristico. Nicola, il proprietario, ci fa assaggiare formaggi aromatizzati alla mentuccia e al limone (da lui stesso prodotti) e ‘annoda’ proprio davanti ai nostri occhi deliziosi bocconcini di mozzarella. Dovendo rimetterci subito alla guida, rinunciamo a malincuore al vino e ci limitiamo a due assaggi di pasta ripiena. € 40 davvero ben spesi… anche La Cantina consigliatissima!
Un territorio incontaminato, paesaggi incantevoli, eccellenze enogastronomiche, un modo di vivere semplice lontano dal caos e dalla frenesia della città. Grazie Monti Dauni e arrivederci!