Weekend in Costiera Amalfitana
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Prima di partire ci siamo fatti un piano sulle località da visitare: io come al solito volevo vedere l’impossibile, ma una volta sul posto ci si rende conto che gli spostamenti non sono così brevi e che per passare da una località all’altra ci vuole più tempo di quanto si pensi. La strada che collega i vari paesi, infatti, è una sola, stretta a e tortuosa, pertanto la velocità di marcia deve essere contenuta e il traffico è sostenuto. Alcuni amici ci avevano avvertito del fatto che è quasi impossibile viaggiare in auto e che conviene prendere l’autobus o la barca. Per fortuna, nel periodo in cui siamo andati noi, subito dopo il primo maggio, non c’era molta gente e abbiamo potuto girare tranquillamente in auto, che è sicuramente più comodo: unico neo i parcheggi, che sono pochi e costosissimi (se si trova a 3€ l’ora possiamo ritenerci fortunati, altrimenti in media sono sui 5-6€ l’ora). Per quanto riguarda l’alloggio, abbiamo soggiornato in un b&b a Maiori. Dopo aver fatto numerose ricerche in rete, Maiori risultava la località più economica e con più strutture. Non è uno dei posti più belli della Costiera Amalfitana, in quanto essendo una delle poche zone pianeggianti, le tipiche abitazioni hanno lasciato spazio a palazzi anni 70. Comunque è una delle poche località con un lungomare e una spiaggia abbastanza grande e può vantare della vicinanza strategica con Amalfi, che dista circa 5 Km. Il nostro b&b si chiama casa Mannini e si trova ad un piano di un palazzo anni ‘70 lungo il corso di Maiori. Al di là dell’aspetto del palazzo, l’interno del b&b è molto curato: i rivestimenti sono fatti con le ceramiche di Vietri e ogni stanza è ispirata ad un paese della costiera amalfitana. Le signore del b&b sono molto cordiali e disponibili. Inoltre, aspetto fondamentale e non trascurabile, il b&b dispone di un garage coperto nelle vicinanze, nel quale poter parcheggiare la macchina.
Appena arrivati a Maiori, abbiamo mangiato un panino al volo e approfittando dello splendido sole e del caldo, abbiamo trascorso un po’ di tempo in spiaggia, potendo stare perfino in costume. Abbiamo fatto poi un giretto sul lungomare fino al porto, dove c’erano i pescatori al lavoro, per poi tornare in albergo e prepararci per andare ad Amalfi, dove avremmo trascorso il resto della serata. A Maiori infatti non c’era molta gente, forse perché era bassa stagione oppure perché è una località turistica secondaria rispetto alle altre. La nostra serata ad Amalfi è stata molto piacevole; appena arrivati eravamo un po’ demoralizzati dal parcheggio: sul porto costava 6€ l’ora! Per fortuna ne abbiamo trovato uno più economico (€ 3 l’ora) poco prima di arrivare in paese (parcheggio Luna Rossa) scavato in delle grotte e con un comodo passaggio che permette di arrivare direttamente nel centro del paese. Amalfi è veramente deliziosa: il paese brulica di turisti, ci sono molti negozi, bar e ristoranti. Bellissima la cattedrale, con la sua scalinata scenica, dove non può mancare una foto. Abbiamo girato un po’ fra le varie stradine e ci siamo fermati prima per un aperitivo e poi siamo andati in cerca di un posto per la cena, valutando le varie possibilità che offrivano i numerosi ristoranti. Alla fine, rapiti dal profumo di pesce ci siamo fermati in una friggitoria che si chiama il “Cuoppo di Amalfi”, specializzata in fritture di pesce di vario tipo, servite in un cono (il cuoppo). Abbiamo quindi mangiato nei pochi tavolini che si trovavano fuori dal locale. Siamo stati pienamente soddisfatti: frittura molto buona ed economica. Ce ne torniamo poi a Maiori, esausti dopo la giornata intensa.
rotta su capri
Il giorno seguente (venerdì) siamo andati in gita a Capri, poiché la signora del b&b ci aveva sconsigliato di andarci di sabato in quanto l’isola veniva letteralmente presa d’assalto dai turisti, ed infatti aveva ragione! La motonave che abbiamo preso fortunatamente si fermava a Maiori, cosa non scontata, soprattutto in bassa stagione! Ci alziamo di buona mattina poiché la barca parte alle 8.10! Il biglietto costa € 35. L’itinerario è stato carino: la nave ha costeggiato tutta la costiera fino a Positano, permettendoci di ammirare il paesaggio e vedere i vari paesi dal mare. Avvicinandoci verso Capri abbiamo avuto modo di ammirare i Faraglioni e siamo sbarcati a Marina Piccola. L’accompagnatore presente sulla nave proponeva il giro dell’isola con dei piccoli pullman al costo di 20€. Per quello che mi ricordavo dalla gita scolastica, l’isola non è poi così grande ed è possibile visitarla autonomamente con i mezzi pubblici, inoltre io sono allergica alle visite guidate, preferisco visitare i luoghi in piena autonomia e dedicandogli il tempo che ritengo opportuno. Devo dire che l’accompagnatore è stato molto bravo perché ha convinto buona parte dei passeggeri della nave e mentre tutti partivano con il pullman, noi rimanevamo a Marina Piccola in attesa del mezzo pubblico che non sapevamo quando sarebbe arrivato. In effetti stavamo cominciando a sentirci degli sfigati, ma poi c’erano dei tassisti in attesa di clienti e abbiamo cominciato a contrattare il prezzo per andare ad Anacapri. In quattro abbiamo spuntato € 20, giusto poco più del costo del mezzo pubblico, ma ne è valsa la pena! I taxi a Capri infatti sono fantastici, sono tutti cabrio e permettendo così di godere pienamente delle bellezze del paesaggio. Il tassista ci ha anche consigliato cosa vedere ad Anacapri. Abbiamo seguito i suoi consigli e abbiamo fatto un giro fra le stradine del paese, dove ci sono molti negozi, ma più tradizionali e abbordabili rispetto a quelli di Capri. Ci è piaciuto molto e abbiamo apprezzato l’atmosfera rilassata che si respirava, niente a che vedere con l’affollamento che avremmo trovato successivamente a Capri. Dopo il giro del paese ci siamo diretti verso Villa S.Michele, che si trova nei dintorni. Dai giardini della villa si gode di un bellissimo panorama sull’isola, in particolare su Marina Grande; l’interno della Villa invece è un museo, che però non abbiamo visitato a causa della mancanza di tempo. Dalla piazza dove si prendono i bus parte anche una funivia che porta sul monte Solaro, il punto più alto dell’isola, da cui dicono si possa ammirare un panorama stupendo. Purtroppo, non essendo il cielo proprio limpido, abbiamo desistito e abbiamo preso l’autobus per scendere a Capri (€ 1,80). Quello che colpisce di Capri è il lusso e naturalmente il caos e l’affollamento. La maggior parte dei turisti che sbarca sull’isola, con il poco tempo a disposizione preferisce visitare questa località a discapito di Anacapri. Abbiamo fatto qualche foto al panorama, visitato la mitica piazzetta, che è molto carina, ma veramente piccola e poi abbiamo passeggiato per le strade limitrofe, in particolare via Caramelle dove i negozi di lusso la fanno da padrone. Per pranzo, considerando il tenore del luogo, decidiamo di sederci in un bar per mangiare qualcosa di modesto: ma anche qui €12 per un’insalata non sono male. Pazienza, d’altronde in una località esclusiva come Capri non possiamo aspettarci prezzi economici! Nel primo pomeriggio ci incamminiamo per tornare verso Marina Piccola. Avevamo letto che c’è un percorso pedonale molto bello e panoramico, percorrendo via Krupp, una strada tortuosa che scende sul versante dell’isola rivolto verso i Faraglioni. Per raggiungere la famosa via ci allontaniamo piano piano dal centro di Capri, e troviamo dei bellissimi giardini con una fantastica terrazza panoramica da cui poter fare centinaia di foto. Dopo i giardini troviamo via Krupp: è un po’ impegnativa (per fortuna la facciamo in discesa), ma il paesaggio circostante rende piacevole percorrerla! Arriviamo a Marina Piccola in largo anticipo rispetto alla partenza della motonave, così ci rilassiamo un po’ in spiaggia (una delle poche dell’isola) o almeno cerchiamo di farlo, visto il notevole affollamento. All’ora stabilita prendiamo la nave e ce ne torniamo verso Maiori, soddisfatti della giornata e di tutto quello che siamo riusciti a visitare. La stanchezza si fa sentire, ma vogliamo comunque fare un giretto per visitare veramente Maiori: in realtà a parte il corso, il lungomare e la chiesa, caratterizzata dalla cupola di maiolica, non c’è molto altro da vedere. Per cena, su consiglio di un membro dell’equipaggio della nave, andiamo in un locale a Minori, chiamato il Giardiniello. Il locale, oltre ad essere molto carino, è famoso per la pizza napoletana, che è veramente ottima, per non parlare poi dei dolci che sono squisiti.
terzo giorno: positano e ravello, poi tappa ad amalfi
Il giorno seguente, avendo a disposizione l’intera giornata, ne approfittiamo per visitare il più possibile: il nostro itinerario è un po’ impegnativo e prevede prima Positano e poi Ravello. Per raggiungere Positano, impieghiamo circa un’oretta. I km non sarebbero tanti, ma la strada è stretta e la velocità deve essere moderata. Attraversiamo i vari paesi che si susseguono lungo il tragitto e ammiriamo il mare e il paesaggio. Una volta arrivati a Positano, ovviamente si ripropone il problema del parcheggio, anche qui molto costoso. Fortunatamente ci sono vari parcheggi privati e garage e non perdiamo molto tempo per trovare un posto. Poiché ci troviamo nella parte alta del paese, camminiamo un bel po’ per raggiungere il centro, e di tanto in tanto ci fermiamo ad ammirare il panorama e a scattare delle foto. Il centro è caratterizzato da stradine strette piene di negozi, molti dei quali molto cari ed esclusivi. Basta entrare in un bar per rendersi conto che si tratta di una località d’elite, dove anche un semplice caffè o un cappuccino hanno prezzi superiori alla media. C’è molta gente in giro, forse perché è sabato, quasi non si riesce a passare dalla calca che c’è per le strade. Raggiungiamo la spiaggia, da cui si può vedere tutta Positano: lasciandoci il mare alle spalle si ha una visione completa del paese, che è arroccato su due colline attigue, in mezzo alle quali si trova una piccola area pianeggiante che conduce al mare. E’ in questa area che si trova il centro, dove si concentrano la maggior parte dei negozi. Si avvicina l’ora di pranzo e ci incamminiamo per raggiungere la macchina, facendo una sosta durante il percorso in un alimentari che prepara ottimi panini e vende prodotti tipici molto interessanti.
Dopo aver fatto i nostri acquisti culinari, riprendiamo la macchina in direzione di Ravello, facendo prima una sosta lungo la strada in un chioschetto che vende agrumi. Assaggiamo i limoni che sono veramente buoni e non hanno niente a che vedere con quelli che compriamo normalmente al supermercato. Il signore del chiosco ci consiglia di mangiare pure la buccia, siamo un po’ perplessi, ma increduli ci rendiamo conto che è molto buona e morbida. Acquistiamo un po’ di limoni da portare a casa e continuiamo verso Ravello. Il paese si trova su una collina, poco dopo Amalfi in direzione di Maiori. Anche se non è direttamente sul mare, il panorama che si può ammirare da lassù è fantastico. Raggiungiamo la piazzetta del paese e da qui ci dirigiamo subito verso villa Cimbrone, la cui visita ci era stata caldamente consigliata da alcuni amici. Camminiamo un bel po’ prima di raggiungerla, ma il parco e la vista che la villa offre sono sensazionali. I giardini sono molto belli e curati e terminano con una suggestiva terrazza adornata di statue, affacciata sul mare. Da qui si gode di un’ottima vista sui paesi limitrofi e si possono vedere i terrazzamenti di limoni arrampicati sulle colline.
Dopo aver ammirato il paesaggio e scattato un bel po’ di foto, torniamo verso il centro del paese dove ci fermiamo per un po’ di shopping nei vari negozi. Merita una sosta il liquorificio artigianale, che produce diverse varietà di liquori: dal limoncello, crema di limoncello, meloncello e tanti altri. Facciamo un po’ di assaggi e compriamo qualche bottiglia da portare a casa. Infine, stanchi della giornata ce ne torniamo verso Maiori. E’ stato un giro particolarmente intenso ed è stata una fortuna aver avuto la possibilità di viaggiare in auto in seguito al poco traffico, perché con i mezzi pubblici non saremmo sicuramente riusciti a fare tutto l’itinerario.
È sabato sera e decidiamo di trascorrere questa ultima serata ad Amalfi. Ceniamo al ristorante il Tari, che propone menù turistici a buon prezzo e siamo rimasti pienamente soddisfatti del cibo. Il dopocena volevamo trascorrerlo in qualche localino, ma ahimè, quando alle 22.00 circa usciamo dal ristorante lo scenario risulta piuttosto desolato: i negozi hanno chiuso e non c’è più molta gente in giro. Ne rimaniamo un po’ delusi, pensavamo che Amalfi, di giorno così affollata, offrisse un po’ di vita anche la sera. Il personale del ristorante ci dice che è un paese tranquillo, per avere un po’ di vita notturna bisogna andare a Positano! Proprio dietro l’angolo!
Tappa a Vietri sul Mare
Il giorno successivo è quello della partenza, ma prima facciamo una puntatina a Vietri sul mare, l’ultima località della costiera in direzione di Salerno e famosa per le sue ceramiche. Infatti, la strada principale del paese è caratterizzata da numerosi negozi di ceramiche, i cui prodotti provengono da laboratori artigianali: si possono trovare ceramiche in stile tradizionale, ma anche alcune dal design più moderno e ricercato. In fondo al corso si trova il negozio e la fabbrica di uno dei più grossi produttori del paese, Solimene. L’edificio non passa certo inosservato, progettato da un architetto, ha un design molto particolare, che colpisce l’attenzione. Il nostro giro in costiera si conclude qui a Vietri, dove non possiamo non acquistare l’ennesimo ricordino e fare una sosta in pasticceria per gustare l’ultimo dolce locale prima della partenza.