Weekend in Attica… quasi per caso
Per cui, confermati i voli omaggio, ho acquistato gli altri tre biglietti molto economici su Ryanair (39€ a/r) ed in formazione completa (io, moglie, bimbo e nonni) ci siamo preparati con un pizzico di scetticismo a questa nuova tappa europea.
In primo luogo abbiamo scelto di dividere equamente i tre giorni a disposizione tra la visita di Atene e un po’ di relax in una località marina non lontana. Questa opzione è venuta fuori sia perché non credevamo che la città avesse molto da offrire, sia per tenere i costi bassi. Infatti con mia grande sorpresa i prezzi degli hotel nel centro di Atene sono tutt’altro che low cost, se si esclude la zona di Omonia che tuttavia, considerata la pessima fama, abbiamo preferito evitare.
Così per quel che riguarda il soggiorno mare ho adocchiato un bellissimo hotel con piscina su Booking a prezzo di saldo, il Marathon Beach Resort, a Nea Makri.
Dunque siamo arrivati il venerdì a notte fonda all’aeroporto e lì abbiamo trovato la navetta dell’hotel puntuale ad aspettarci. La zona di Nea Makri ci appare anche alle due di mattina subito molto movimentata, con tanta movida giovanile e un bel po’ di ristoranti e bar sul lungomare.
L’indomani ci svegliamo presto, intenzionati a sfruttare il primo sole della mattina per portare a mare il bimbo, ma, il forte vento e le onde, ci fanno optare per una mattinata in piscina. Lì coccolati dallo staff del pool bar, tra un tuffo e un inseguimento del piccolo, consumiamo il nostro pasto light a base di fantastiche insalate di pollo. Nel pomeriggio portiamo il bambino in un area giochi sul lungomare e ceniamo poi discretamente al The Greek Recipe a costi abbordabili.
L’indomani prepariamo i bagagli per Atene (anche in questo caso utilizziamo il servizio transfer a pagamento dell’hotel) ma prima di partire passeggiamo sul bel lungomare. La spiaggia in realtà è veramente molto stretta ma il mare, nonostante fosse ancora leggermente mosso, ha lasciato intravedere delle ottime potenzialità.
Ci trasferiamo, dunque, al centro di Atene e precisamente nel quartiere Plaka, presso il Central Hotel. L’hotel è bello, il prezzo è alto, le camere un po’ piccole, i servizi del concierge, il rooftop bar con magnifica vista sull’Acropoli e la colazione sono di categoria superiore. Non bellissimi gli edifici immediatamente limitrofi all’hotel, ma basta fare davvero pochi metri per godere di “panorami” migliori.
Il pomeriggio io e mia moglie approfittiamo del riposo pomeridiano del bimbo e dei nonni per andare a visitare l’Acropoli, facilmente raggiungibile con una fermata di metro da Piazza Syntagma.
Alcune dritte su come organizzare al meglio la visita:
1) Noi abbiamo visto solo l’Acropoli pagando 20€ ma per chi avesse più tempo è possibile acquistare un biglietto a 30€ che comprende altre attrazioni tra cui l’Agorá e il Museo Archeologico Nazionale.
2) L’Acropoli non è visitabile con passeggino, e visto che bisogna inerpicarsi su gradini di marmo e spuntoni di roccia, è assai ostica da affrontare con bimbi piccoli a meno che non li si voglia portare in braccio. E, in effetti, qualcuno ha pensato bene di provarci, considerato che, con nostra grande sorpresa, abbiamo visto una bimba che gattonava tranquillamente nei pressi del Partenone.
3) In estate è consigliabile andare la mattina presto o nelle ultime ore del pomeriggio per evitare il troppo caldo e le file alla biglietteria. Noi abbiamo iniziato la visita alle 17 e non abbiamo avuto nessuno dei due problemi.
Il percorso interno all’Acropoli inizia dal teatro di Dioniso, prosegue un po’ più in alto con il magnifico Odeo di Erode Attico (tuttora utilizzato per fare concerti in uno scenario mozzafiato) e termina con l’ingresso all’Acropoli vera e propria dominata da sua maestà il Partenone. Tutto il percorso regala grandi emozioni e sprazzi di bellezza assoluta anche al turista non propriamente interessato alla storia antica e all’archeologia, in quanto coniuga reperti con molteplici punti di vista panoramici sulla città sottostante. Imperdibile!
Dopo questa entusiasmante visita torniamo rapidamente in albergo per recuperare bimbo e nonni e per farci un giro per le vie adiacenti all’hotel; così da piazza Mitropoleos, dominata da una bella chiesa ortodossa, scendiamo per le strade lastricate di Plaka fino alla Libreria di Adriano per poi risalire verso l’hotel. L’obiettivo infatti é quello di spaparanzarci sul rooftop bar dell’hotel e goderci, consumando qualche snack a mo’ di apericena, lo spettacolo del tramonto sull’Acropoli. Anche questa scelta si rivelerà molto azzeccata.
La mattina successiva, dopo aver gustato l’ottima colazione dell’hotel, prepariamo i bagagli che consegniamo agli efficientissimi ragazzi del concierge. Ci restano sette ore di tempo per vedere tutto quello che ci interessa prima di andare in aeroporto.
Così scendiamo per Mitropoleos e vie limitrofe, dove acquistiamo qualche souvenir, fino ad arrivare a Monastiraki; da lì risaliamo per Emou (la via dei grandi negozi) fino a raggiungere prima piazza Syntagma e poi il Parlamento dove, a mezzogiorno in punto, assistiamo all’assai caratteristico cambio della guardia. Da lì, visto il notevole caldo, ci addentriamo nei giardini nazionali con l’obiettivo di portare il piccolo Bruno al playground lì presente e di far rifiatare un po’ i nonni. Infatti i giardini sono veramente un luogo ideale per prendere il fresco nelle aride giornate estive. Mentre il bimbo si dedica ai suoi giochi e gli altri membri della comitiva si riposano, io decido di andare a vedere in solitaria due luoghi che erano troppo vicini ai giardini nazionali per non essere visitati.
Il primo è il bellissimo stadio Panateanico, unico stadio al mondo costruito esclusivamente in marmo, visitabile al costo di 5€. Per me è da considerarsi un’attrazione assolutamente imperdibile in quanto è un opera di indubbio valore architettonico ma anche di grande fascino in quanto in questo stadio (ampiamente restaurato in anni recenti) si svolgevano in era antica i giochi panateanici e sempre qui si sono svolte le prime olimpiadi dell’era moderna.
A pochi passi dello stadio Panatenaico sorge il tempio di Zeus Olimpo (ingresso 6€) altra attrazione da non perdere. Bellissime le foto che si possono scattare quando tra le (poche) colonne del tempio fa capolinea sullo sfondo la collina dell’Acropoli o sull’altro versante quella di Filopappo.
Ritornato ai giardini nazionali mi ricongiungo con il resto della famiglia e dopo pranzo ci dirigiamo a Kolonaki che è il quartiere più esclusivo di Atene. Tornati in albergo recuperiamo bagagli e ci facciamo portare in aeroporto (tariffa diurna taxi fissa a 30€ più mancia).
Per concludere, quello che doveva essere un viaggio “controvoglia” si è rivelato il viaggio quasi perfetto, dove il quasi è dovuto solo al fatto che al meno un giorno in più la città l’avrebbe meritato perché ci sarebbe state un po’ di altre cose da vedere (la collina di Filopappo, il Licabetto, il Museo Archeologico Nazionale, l’Agorá, il quartiere Psirri). La sensazione è, che in generale, Atene sia molto sottovalutata dai city-breakers e probabilmente gli ultimi accadimenti sociopolitici ed economici hanno corroborato ulteriormente questa immagine di città povera e quindi da evitare.
A noi, nonostante il poco tempo passato, ha regalato immagini fantastiche e ricordi indelebili ed inoltre la popolazione greca si è dimostrata tra le più ospitali e amichevoli incontrate in Europa. Quindi non ci resta che consigliare a tutti: andate ad Atene e non ve ne pentirete.