Weekend in Albania tra gente fantastica
Arrivati a Tirana ci sentiamo ancora più spaesati, è una metropoli, con strade larghe, centri commrrciali, uffici, università, parchi e tante caffetterie bellissime. Ci fermiamo in una di queste per un cappuccino ed un cornetto e, soprattutto, per la wi-fi perché dobbiamo chiamare a xasa con Skype. Non abbiamo prenotato nesun albergo, volevo farlo, ma le avversità mi avevano fatto desistere. Però ne avevo adocchiato uno su booking.com e mi ero anche scaricata la piantina ripromettendomi di prenotarlo appena avessi messo il sedere sulla nave, ma poi me ne ero dimenticata. I ragazzi del bar non parlano italiano ma si fanno in 4 per aiutarci, non conoscono la via dell’hotel ma la cercano con internet. Facciamo un trambusto, tanto che tutto il bar tenta di aiutarci, compresa una signora albanese che lavora a Napoli, terrona come noi -è lei a dirlo- e noi condividiamo. “Noi terroni siamo gente di cuore”, dice parlando perfettamente l’Italiano e insinuandoci il dubbio che fosse albanese. Ci spiega cosa dobbiamo fare, ferma un autobus e si offre di pagarci il biglietto. Noi la ringraziamo e seguiamo le sue indicazioni, scendiamo dopo tre fermate, facciamo qualche metro a piedi e…ci perdiamo nuovamente. Fermiamo un passante per chiedere informazioni e…l’intero quartiere ci aiuta. Arriviamo finalmente all’hotel Areela, alla reception c’è giovane che parla fiorentino, se non fosse stato per qualche leggerissima inflessione avremmo pensato che era italiano. Prendiamo due camere, una matrimoniale ed una singola, per 30 e 25 euro ed andiamo a farci una doccia. Giu’ quasi subito ad ammirare lo slendore di questa città. In serata scegliamo un ristorante, mangiamo antipasti, carne, vino fino a scoppiare e paghiamo l’equivalente di 8 euro. Ancora un giro nelle affollate vie della movida albanese fino a fernarci in un bar con musica e tanti giovani. Prendiamo due birre Tirana ma dopo 10 minuti non sono ancora arrivate, assolutamente normale in Italia. Il cameriere si accorge del disguido senza che noi dicessimo nulla e ci porta le birre dicendoci che sono offerte da lui perché sono arrivate tardi. Proviamo comunque a pagarle, ma non c’è verso. Torniamo in hotel in piena notte attraversando la città a piedi senza avere nai la sensazione di insicurezza.
La mattina successiva dopo un’abbondande colazione ci incamminiamo verso il centro, prendiamo un bus che ci porta a Kruje per soli 60 leke (più o meno 40 centesimi) per fare 30 km, di lì un altro che ci porta al castello per 20 centesimi. Prima di arrivare in cima prendiamo un caffè seduti al prezzo di 35 centesimi (50 leke) . Visitiamo il castello ma ci vien fame e ci fermiamo in uno dei ristoranti accanto al castello. Sì, proprio quelli spennaturisti che in Italia avremmo scartato. Il posto è bellissimo, i camerieri eleganti e gentili. Pranziamo e paghiamo anche qui 1200 leke a testa, cirxa 8 euro a testa. Prima di andar via compriamo gadget sulle bancarelle e c’è anche il tempo per fermarci da un varbiere perché il mio compagno vuole farsi la barba (2 euro), Torniamo a Tirana per recuperaee le caligie in hotel, scegliamo la soluzione più veloce ossia un’auto con autista privato. Costox1500leke (circa 10 euro) che ci aaccompagna in hotel. Adesso ci tocca arrivare a Durazzo per prendere il traghetto, l’albergatore ci consiglia un furgon e quindi andiamo proprio dietro l’hotel dove c’è la srazione dei treni, aspettiamo un paio di minuti e ascoltiamo qualcuno che urla “Durres, durres” ci avviciniamo e lui ci conduce al furgon nascosto in un vicolo. Arriviamo a Durazzo e prendiamo la nave che in 8 ore ci porta in Itaoia… e qui iniziano i guai! Sbarchiamo a Bari alle 8.40 ma non ci sono autobus per la stazione fino alle 9, 29, aspettiamo pazientemente e riusciamo a prendere a volo un regionale per Brindisi ( abbiamo lasciato li’ la macchina). Se l’avessimo perso il treno, quello successivo sarebbe partito dopo tre ore e poiché era un frecciaargento sarebbe costato più del doppio. Arriviamo a Brindisi e scopriamo che non ci sono collegamenti con il porto che dista almeno 5 km. Un tassista si offre di accompagnarci per 20 euro, non accettiamo. Percorriamo a piedi alneno 4 km e poi un signore con una Ape ci vede, frena bruscamente e stile Pechino Express ci accompagna al porto fadendoci salire sul suo tre ruore, lì accovacciati nella parte scoperta.
Che esperienza stupenda! In conclusione l’Albania è spettacolare, la gente straordinaria e la vita economica. Cibo e trasporti a prezzi irrisori: nei migliori bar il caffè costa massimo 70centesimi (seduti al tavolo), il gelato 20 centesimi, il trasporto urbano 20 centesimi.