Weekend con i campioni di sci in Val Gardena

Il piacere di sciare sul Sellaronda e di assistere alle gare di coppa del mondo... poi un giro tra i mercatini di Natale
Scritto da: CARLOEROBERTA
weekend con i campioni di sci in val gardena
Partenza il: 16/12/2011
Ritorno il: 18/12/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Mancano solo due settimane al Natale 2011 ma finalmente ha nevicato sulle Dolomiti, quest’anno la neve si e’ fatta veramente desiderare, ma come per magia proprio alla vigilia delle gare di Coppa del Mondo di sci alpino in Val Gardena e’scesa copiosa in modo da ammantare di bianco, come da perfetta tradizione, le vallate ladine. Ma non solo, come per incanto dopo tutte le nevicate riappare il sole e le previsioni meteo viste sul sito di riferimento per gli amici della neve, skiinfo.it, garantiscono bel tempo ma tanto freddo per i prossimi 7 giorni! Wow! Non e’possibile starsene a casa con queste premesse per cui non rimane che convincere la dolce meta’ a qualche giorno di vacanza in montagana e quale miglior argomento se non la solenne promessa di visitare insieme anche i mercatini di Natale di Bressanone? E’ fatta, si parte per uno splendido weekend di sci sulla neve delle Dolomiti, ma soprattutto per assistere alle gare di sci del Circo Bianco che come ogni anno transita poco prima di natale in Val Gardena e in Val Badia.

Da tempo e’ una tradizione della settimana precedente quella di Natale, il venerdi la gara di Super Gigante sulla celeberrima pista Sasslong di S.Cristina di Valgardena, poi il sabato l’imperdibile discesa libera sempre sulla stessa pista e il gran finale domenica con la gara di Slalom Gigante sulla mitica pista “Gran Risa” in Alta ValBadia; ci sarebbe anche i lunedi con la gara di Slalom speciale ma questo sarebbe troppo anche per i super-appassionati per cui ci accontenteremo di tornare domenica sera tutti insieme con le solite code in autostrada.

Rimane ora solo da prenotare un buon hotel per il weekend, iniziamo a consultare diversi siti in rete partendo da quelli piu’ tradizionali come dolomitisuperski.com e valgardena.it ma con scarso successo, sembra che sia tutto pieno nella zona (alla faccia della crisi) a patto di non svenarsi per un cinquestelle extralusso, per cui decidiamo di spostarci sul fondovalle e finalmente troviamo su valleisarco.info una ottima sistemazione all’ Hotel Gruner Baum di Bressanone (consigliato anche per l’ottimo centro benessere); e’ vero che non siamo direttamente sulle piste della Val Gardena ma si possono raggiungere nel giro di 30min di auto e poi ci permette di soggionare in una deliziosa e vivace cittadina tirolese.

Alla fine si parte il venerdi mattina da casa che e’ ancora buio e fa molto freddo ma fortunatamente l’autostrada e’ scorrevolissima a quest’ora e soprattutto gia’ alle 9.30 di mattina arriviamo a S.Cristina alla base della famosa pista Sasslong (nera di quasi tre chilometri e con pendenze di quasi il 60% , è un po’ come Montecarlo per la Formula uno) per assistere alla gara.

Sono state costruite tribune tutto intorno alla pista nella zona dell’arrivo (a cui si accede con un biglietto del costo minimo di 15euro) dove gia’ si sono accalcati i tifosi da ogni parte d’Europa, sportivi degli sci clubs e tutti i fans club dei piu’ famosi campioni del Circo Bianco.

I piu caratteristici sono gli svizzeri che oltre a vestire sgargianti palandrane rosse con la croce bianca fanno un chiasso infernale agitando grossi campanacci strappati da qualche ruminante al pascolo; anche gli italiani non sono da meno come folklore, in particolare quelli dei fan clubs locali o dei nostri atleti portacolori; ma quelli che colpiscono maggiormente sono i tedeschi con i copricapi dalle lunghe corna e alla Sigfrido e con tamburi e bandiere nazionali.

Inutile dire che l’ambiente, dato il freddo pungente, e’ riscaldato anche da notevoli quantità di birra & wurstel, delizie locali allo speck, vin brule’ e poi grappe o bombardini a volonta’.

Finalmente la gara inizia e si possono seguire tutte le varie fasi anche attraverso un megaschermo che riprende i punti piu’ caratteristici del tracciato dal cancelletto di partenza, alle varie gobbe con salti mozzafiato, fino allo schuss finale; infatti dalle tribune si riesce ad assistere solo alla parte terminale del percorso ma vi garantiamo che e’ veramente elettrizzante vedere scendere dal vivo concorrenti a piu’ di 100Km/h su degli sci che alla fine non sono altro che due“asce di legno”…

Oltre al tifo e all’atmosfera festosa che si e’ creata, una cosa che ci ha sorpreso e’ che ogni concorrente sceglie sia per caricarsi al cancelletto di partenza sia come inno per la propria tifoseria una brano musicale, generalmente di musica rock, che lo accompagna per tutta la discesa; un esempio per tutti, il campione del mondo americano Bode Miller usa nella sua discesa come accompagnamento “Highway to Hell “degli ACDC e vi lasciamo immaginare i cori dei sui sostenitori durante la gara.

Al termine della gara di Super Gigante vinta da un concorrente svizzero, seguito di pochissimo dal Bode Miller di prima (gli italiani non hanno fatto una bellissima figura purtroppo) indossiamo scarponi e sci e vogliamo provare anche noi a cimentarci nella pista della gara ; appena arrivati in cima a Ciampinoi notiamo che la pista e’ ancora chiusa, nonostante la gara sia terminata gia’ da un po’ e chiediamo ad un maestro di sci nei pressi la ragione per cui non possiamo scendere anche noi comuni mortali dalla Sasslong, ma ci spiega molto gentilmente che per motivi di sicurezza la pista rimane chiusa per una settimana anche dopo il termine delle gare.

Continuiamo ancora a non capire fino a che pazientemente ci racconta che per migliorare la scorrevolezza per i concorrenti in gara e per aumentare lo spettacolo la pista viene bagnata con acqua alla notte in modo che poi con le temperature rigide si possa formare quasi una vera e propria lastra ghiacciata; e’ chiaro ora anche a noi che qualsiasi utente comune che non sia un atleta rischierebbe di rompersi solamente l’osso del collo se osasse scendere da una pista da discesa libera in queste condizioni.

Questo non fa altro che confermare le nostre senzazioni: questi sciatori del Circo Bianco non sono solo dei campioni e dei formidabili atleti ma devono proprio essere anche un po’ matti per rischiare cosi’tanto al punto di farsi veramente male in caso di cadute (e qualche volta purtroppo succede proprio cosi’).

Decidiamo allora di percorrere le altre piste del comprensorio visto che non manca certo la possibilita’ di scelta (oltre di 170km di piste); incominciamo dalla Ciampinoi rossa per poi scendere a Selva di Val Gardena e passando per il centro tutto addobbato per le feste risaliamo con gli impianti di Dantercepies fino in cima per cimentarsi sulle stupende piste Cir (nera ma non certo impossibile) e l’omonima rossa fino di nuovo in paese.

Tramite il trenino elettrico sotterraneo (ecologico visto che evita inutili skibus) si passa all’altro versante della valle cosi che posiamo sciare tutto il primo pomeriggio sul lato soleggiato, il Seceda, da cui si gode un magnifico panorama sul Gruppo del Sella, sul Sassolungo e sull’Alpe di Siusi.

Meravigliose sono poi le discese lungo la pista Longia che da Seceda porta quasi in centro ad Ortisei; circa 10km di discesa con l’ultimo tratto che passa all’interno di un canyon scavato da un torrente.

Ci riposiamo una mezz’ora ad Ortisei (il centro e’ raggiungibile dagli impianti con una serie di scale mobili) che per Natale offre un’ atmosfera veramente unica, con le case in stile tirolese, la piazza e la chiesetta con gli interni in legno scolpito (un autentico bijuox) sembra quasi di vivere all’interno di un presepio tanto che ci chiediamo se forse non hanno esagerato questi altoatesini a ricreare una atmosfera ormai irreale al confronto con il nostro mondo moderno.

Con questo dubbio che tutto questo ambiente sia costruito artificiosamente e non sia tutto forse po’ falso ritorniamo (ormai dicisamente stanchi) alle ultime piste di rientro, ma prima non possiamo evitare di provare uno dei diversi tipici “apres ski” dove tutti gli sciatori convergono dopo le estenuanti fatiche sulle piste a bere birra e ascoltare o ballare con musica locale a tutto volume.

Abbiamo provato il Luislkeller di Selva di Val Gardena un antico locale che offre ai tavoli una caratteristica botticella in vetro di birra da bere in compagnia ove sporgono 8-10 tubi in gomma da cui a mò di cannucce i commensali fanno a gara per aspirarne la maggior quantita’ ciascuno.

Per non dire degli assaggi di grappe di tutti i tipi e i liquori tipici che vengono portati ai clienti ai tavoli indovinate come? Ma naturalmente con tanti bicchierini allineati e posati su un cabaret a forma di sci di legno sollevato dalla cameriera in abbigliamento tipico (succinto) !

Il giorno successivo decidiamo di seguire probabilmente la gara di sci piu’ bella, quella di discesa libera lungo il percorso della Sasslong, in particolare vogliamo assistere al doppio salto sulle famose “gobbe del cammello”; per arrivare a questo celebre punto del percorso bisogna scendere la pista rossa quasi parallela a quella di gara, girando a destra oltre il bellissimo Hotel Sochers (direttamente sulla pista ove bisogna assolutamente provare le pasticceria e lo strudel del ristorante) e poi si devia per un sentiero (indicazioni sulla sinistra) nel bosco che si puo’percorrere in un quarto d’ora a piedi o anche piu’ facilmente con gli sci solo pero’ se c’e’ abbastanza neve.

In questo punto della Sasslong i concorrenti con gli sci perfettamente paralleli (e anche accovacciati in posizione “ad uovo” per andare piuì’ veloci) eseguono due salti consecutivi di 70/80m ad oltre 110km/h; c’e’ di che rimanere estasiati di fronte allo spettacolo di questi uonini jet, e’veramente incredibile vederseli passare vicino, pochi metri oltre le reti di protezione, a queste velocita’.

Si possono ammirare questi campioni arrivare improvvisamente dall’alto, poi saltano, atterrano , subito fanno un altro salto e dopo pochi istanti sono gia’ in fondo alla discesa; a pensarci ci vergognamo quasi pensando a come affronteremmo noi semplici sciatori della domenica la stessa discesa piano piano, con una serie di slalom o di tranquille serpentine.

Dopo quasi un’ora inizia ad alzarsi un forte vento tanto che inizialmente viene interrotta la gara e poi dopo un’altra ora arriva la decisione del direttore: gara annullata in quanto il vento pregiudica la sicurezza dei concorrenti; anche se dispiace a tutto il pubblico ci rendiamo conto che alla fine e’ una decisione saggia, innanzitutto perché sono cambiate le condizioni della gara per i concorrenti che devono ancora scendere ma soprattutto perchè e’ inutile metterne a rischio la sicurezza in condizioni cosi’ critiche.

La sicurezza sulle piste anche per gli sciatori comuni e’ un argomento molto importante che desideriamo sollevare in quanto troppo spesso accadono incidenti anche gravi dovuti ad inesperienza , superficialita’ ed al mancato rispetto di norme e regole di comportamento, per cui consigliamo a tutti di acquistare insieme allo skipass, con qualche euro in piu’, anche una polizza giornaliera che oltre agli infortuni ci cautela dai rischi causati verso gli altri.

Visto che dobbiamo rinunciare allo sci ed avevamo gia’ previsto una visita ai mercatini di Natale eccone arrivata anche l’occasione; scendiamo a valle per visitare l’antica cittadina medioevale di Bressanone, sorta alla confluenza dell’Isarco e del Rienza con le vie del centro con lunghi portici, il maestoso Palazzo Vescovile e la splendida piazza del Duomo ove si tiene il tipico mercatino natalizio; prima pero’ sostiamo al Kutscherhof, una tradizionale osteria ricavata nell’antica rimessa del Palazzo dei Vescovi dove insieme allo speck locale e ai canederli assaporiamo un boccale di una particolare birra artigianale del convento di Andechs (decisamete consigliata anche se un po’ troppo alcolica per noi).

E’ certamente molto caratteristica qui l’atmosfera del Natale con tutto il centro addobbato ed illuminato e con la piazza colma di bancarelle ove vengono esposti sopprammobili e oggetti di arigianato, presepi, ceramiche, sculture in legno, candele, vetri colorati ed anche tante ghiottonerie (da provare il pan pepato) in occasione dell’Avvento ma dobbiamo ammettere pero’, pur a malincuore, che entrambi abbiamo la sensazione di qualcosa di artefatto e soprattutto notiamo che molte delle chincaglierie in vendita sono Made in China e non certo souvenir originali.

Originale e da non perdere e’ invece il Museo del Presepio presso il Palazzo Vescovile, lo splendido chiostro del Duomo in stile barocco, la Torre Bianca alta ben 72m e la celebre Abbazia di Novacella del 1142 con la sua ricca biblioteca (e cantina dei frati) appena fuori il paese; tutte queste attrattive sono visitabili comodamente con la BrixenCard (disponibile gratuitamente negli Hotels) che permette l’accesso anche alle piscine del centro Acquarena e a tanti altri sconti.

Ormai ci sentiamo stanchi dopo questa visita del centro ed essserci dedicati allo shopping per cui ci ritiriamo in Hotel dove ci aspetta un megacentro wellness con sauna, bagno turco, thermarium, idromassaggio e piscina riscaldata (con un lato anche all’aperto, assolutamente da provare anche se fa freddo) percorso kneipp e massaggi shiatsu che ci rilassa da ogni stress o fatica della giornata.

La cena nel ritorante dell’Hotel e’ veramente superba, con un menu tipico degno di un Papa; si, esattamente, avete capito bene abbiamo scoperto che questo Hotel era frequentato in gioventu’ da un certo reverendo tedesco di nome Ratzinger che successivamente e’ diventato il padre di tutta la cristianita’ed e’ tornato a Bressanone qualche anno fa come Benedetto XVI…

La domenica le gare della Coppa del Mondo di sci sono nell’altra vallata, in Alta Badia, per cui decidiamo invece che usare l’auto e superare Passo Gardena (ancora in parte innevato) di andarci con gli sci ai piedi in modo poi da percorrere il celebre giro dei quattro passi o SELLARONDA (42 km di piste attorno al gruppo del Sella).

Dopo avere acquistato lo skipass giornaliero valido per tutto il comprensorio del Dolomitisuperski (costo 38 euro in prestagione e valevole su oltre 450km di piste) partiamo di prima mattina appena aprono gli impianti da Selva verso Passo Gardena e da qui percorriamo una lunghissima discesa (pista rossa e poi azzurra) che ci porta a Colfosco passando accanto al versante nord del Gruppo del Sella. Il paesaggio e’ spettacolare ma fa veramente molto freddo in quanto questo lato del SellaRonda è quello nord e sempre in ombra anche nelle ore piu’ calde; poi tramite una seggiovia di trasferimento si arriva a finalmente a Corvara, baciata dal sole della mattinata.

Attraversato questo caratteristico paesino tipicamente ladino prendiamo gli impianti di Col Alto e dopo qualche altra breve discesa arriviamo all’apice del Piz La Villa da cui parte la celebre pista nera “Gran Risa “ (sede delle gare mondiali di Slalom di domenica e lunedi, pista nera con 450 m di dislivello e pendenze di quasi il 70%! Solo per esperti !).

E’ impossibile non riposarsi un momento qui non solo per il panorama ma anche per il celebre ristorante Moritzino, frequentato dai Vip di tutto il mondo (ci sono foto e autografi di celebri attori, sportivi, cantanti ecc…) e qui abbiamo anche la possibilita’ di salutare da vicino i campioni di diverse squadre di sci di Slalom tra cui quella italiana capitanate dal ns. ex. compione del mondo Manfred Moelgg, dall’olimpico Giuliano Razzoli e soprattutto da Max Blardone che poi poco dopo vincera’ proprio la Gara di Slalom Gigante sulla Gran Risa.

Si e’ fatto un po’ tardi e la giornata e’ troppo bella per non continuare a sciare per cui decidiamo di evitare la folla della gara e proseguire nel percorso del Sella Ronda passando prima per Pralongia’ e poi dopo la discesa su facili e soleggiate piste azzurre, veramente adatte a tutti, arriviamo forse ad uno dei luoghi per noi piu’ spettacolari delle dolomiti: Il rifugio Cherz a 2100m di altezza.

Qui il panorama e’ veramente da cinque stelle, siamo su un altipiano al centro della Val Badia dove tutto intorno a noi si apre un anfiteatro di cime dolomitiche innevate per 360° (Marmolada, Tofane, Sella, Lagazuoi per citarne solo alcune) che risplendono al sole; e’ un luogo incantevole che consigliamo anche a chi non e’ uno sciatore in quanto e’ raggiungibile facilmente anche con gli impianti e le ciaspole da Passo Campolongo e qui ci fermiamo a pranzare e a rilassarci al sole.

Riprendiamo pero’ subito dopo in quanto siamo solamente a meta’del percorso e non possiamo permetterci non arrivare alla base di partenza prima che chiudano gli impianti; e’ consigliabile tenere conto che per compiere il percorso circolare del Sella Ronda (possibile sia in senso orario che antiorario) occorrono circa cinque ore a seconda dell’affollamento ma soprattutto bisogna tenere conto che diversi impianti chiudono gia’ alle 16.

Risaliamo quindi da Passo Campolongo per il Bec de Roces in direzione di Arabba ove arriviamo dopo alcune facili discese; attraversiamo il paesino, incastonato in una stretta vallata, per risalire poi con la funivia a Porta Vescovo dove si apre la visione piu’ ampia ed imponente del ghiacciaio della Marmolada; con maggiore tempo a disposizione, ma solo per gli sciatori piu’ esperti, si può salire attraverso tre ronchi di funivie fino alla cima della Marmolada (la piu’ alta delle dolomiti a quasi 3300m) e da qui scendere, attraverso il ghiacciaio, a valle lungo la celebre pista Bellunese di quasi 11km.

Noi invece scendiamo una larghissima pista rossa fino agli impianti che ci portano poi a Passo Pordoi, ove da qui si puo’ poi risalire alle soleggiate piste del Belvedere, proprio sopra Canazei e la Val di Fassa; cominciamo ad essere un po’ stanchi ma la bellezza delle piste ci ripaga degli sforzi per cui saliamo verso Passo Sella, proprio sotto la muraglia dolomitica del Sassolungo e da qui iniziamo una serie di discese che ci riporteranno in Val Gardena, passando per la celebre Città dei Sassi ma senza rinunciare a prenderci un attimo di agognato riposo al rifugio Comici (da non perdere non solo perche’ frequentato sempre da Vip ma soprattutto perche a pranzo e a cena propone una cucina a base di pesce freschissimo, servito anche all’aperto su panche ricoperte da pellicce per scaldarsi meglio).

Rientriamo attraverso le larghissime e facili piste di Plan del Gralba direttamente a Selva, inizio del percorso attorno ad i quattro passi (Sella, Pordoi, Campolongo e Gardena) ove finalmente possiamo riposarci e togliere gli scarponi da sci(mia moglie dice che questo e’ il momento piu’ bello della giornata) preparandoci per il rientro a casa appena in tempo prima che chiudano gli impianti.

Scendiamo a malicuore dalla Val Gardena, in direzione dell’autostrada che ci riportera’ a casa, che fa gia’buio ma non senza volgerci un momento indietro ad osservare lo spettacolo della cime dolomitiche ancora illuminate, che sembrano infiammarsi riflettendo il rosso del sole al tramonto. Che spettacolo!



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